Serie A Green
Il Punto di Torgio GiosattiLa Piazzetta Dello SportSTAMPA

La Piazzetta dello Sport presenta: il PAGELLONE di Corato 2017

IL PAGELLONE DI CORATO 2017

In attesa del resoconto della festa 2017, un antipasto di quello che è avvenuto a Corato. Eccoli, in rigoroso ordine alfabetico, tutti i manager della Serie A Green passati sotto la temuta quanto distorta lente di ingrandimento di Torgio Giosatti.

TOTO’ ALAIMO voto 9

La sua prestazione alla brace con scottona e bombette resterà memorabile almeno quanto le verdure grigliate il giorno prima. A dispetto dell’animo contestatore che lo ha sempre contraddistinto quest’anno, a Corato si rivede il Toto buontempone di sempre, disponibile, cordiale e di ottima compagnia. Merito forse di tutta la felicità messa in circolo? Può darsi, ma la sua pacatezza anche nei momenti più concitati della plenaria ha positivamente impressionato, confermando che fuori dal personaggio del burbero Presidente, Alaimo conserva la sua indole reazionaria quanto morigerata. SAI BABA.

 

BARBARO & SANTINI voto 4

Nemmeno lo sforzo di cercare una scusa, nemmeno la fierezza di rispondere per le rime alla provocazione: “Vengono solo quando vincono. Facciamoli vincere!”. Solo un messaggio, misero, secco, lapidario, senza cuore. Il telegramma della finta buona educazione. La raccomandata rigorosamente senza ricevuta di ritorno, per risparmiare. Il sussulto d’orgoglio su WhatsApp al momento del Bachini di Legno a Donnarumma non può bastare per salvarli dalla netta insufficienza. RECUPERABILI.

 

ROBERTO BARTOLOMUCCI voto 8,5

Da buon circense che si rispetti, da lui ci si aspettano sempre prestazioni al di sopra di ogni normalità. Le parecchie ore di sonno perse a causa dei notevoli trattori notturni in funzione al piano terra di Tederly Hills ne attenuano le potenzialità a livello di sport acquatici, #faiuna, carte e soprattutto pleistescion, dove viene eliminato senza pietà al primo turno. Resta sottotono anche quando riesce incredibilmente a portarsi a casa due Ori e un solo Legno a dispetto dell’ultimo posto in classifica maturato quest’anno: forse quest’onta insopportabile per una franchigia come Amici di Moira Orfei o forse la preoccupazione di aver lasciato troppe cose in sospeso a casa e sul lavoro, rendono il suo weekend meno frizzante di altre volte. SOVRAPPENSIERO.

 

DARIO BRINDISINO voto 9

Si aggiudica il premio Morfeo 2017 schiacchiando ben tre pisolini nella sola giornata di sabato, salvo poi giustificarsi facendo partire una macchina del fango contro il cugino, reo di russare quanto il resto della truppa appollaiata sui materassini al piano terra. Sfodera le sue doti ingegneristiche inventandosi una matrice per divincolare tutti dal conteggio scontrini, davvero arduo in questa annata di menu ultra-customizzati. Mette a disposizione il pleistescion con patch incorporata per garantire il torneo e acquista ben 4 pacchetti di figurine Panini, wild card di partecipazione al Quizz che però non si farà. Prende un venerdì mattina di ferie per fare la spesa con Lupiae e Lakragasso sotto 40 gradi all’ombra. LOGISTICO.

 

LUCA BRINDISINO voto 8,5

Dopo aver organizzato tutto l’iter per la spesa del venerdì mattina, prepara un Gran Cerimoniale che però poi non riesce a completare, lasciando tutti a bocca asciutta del tanto agognato Quizzz. Dimentica a Lecce perfino la Mano Morta, che però poi riesce rocambolescamente a conquistare dopo un torneo di pleistescion tutto in salita. Contende al cugino il premio Morfeo e al mattino (inoltrato) è carico per piazzarsi per ore nella porta della piscina a parare tiri di tutti. Non fa mancare il suo consueto e decisivo apporto al consumo di birre e felicità, recando in dono alla casa tre artigianali Malatesta di ottima fattura e imprestando anche al padrone di casa la sua personalissima “macchina del vapore”. VIDEOGAMER.

 

 

WALTER BUCCI voto 9

Il suo viaggio è un’impresa epica. Parte alle 5 di giovedì pomeriggio da Barberino del Mugello e sceglie di passare da Bologna per raggiungere Corato: trova però sull’autostrada ben 4 incidenti che lo costringono al pit stop a Folignano. Il giorno dopo di buon mattino, però, è di nuovo al volante e sarà tra i primissimi a godere della piscina di Tederly Hills. Attento, scrupoloso, mai invasivo, studia in silenzio tutte le dinamiche della festa senza negare mai un sorriso a nessuno e regalandoci il reportage fotografico dei Premi e Riconoscimenti. Forse agevolato dagli altri presidenti in fase di votazione in quanto matricola, riesce a scansare tutti i legni ai quali era candidato e non manca di farlo notare anche sul Green Wall. Chiude il weekend dopo la cena di sabato, quando intorno alle 23.30 riprende nuovamente la strada delle Marche: ad attenderlo c’è un autista che lo porterà, non certo fresco e riposato, sul posto di lavoro, dove attaccherà il turno domenica alle 7 di mattina. STOICO.

JOS CORASANITI voto 9

A dispetto dell’annata difficilissima per lui, si presenta a Corato a testa alta e con una cassa di Menabrea da 66cl per onorare l’ennesima retrocessione, condita dalla seconda Scrivania di Legno consecutiva. Il suo buonumore è contagioso in piscina come al pleistescion e non c’è Legno che possa scalfirlo. Ottima forchetta, dà soddisfazione a tutti i cuochi non lasciando nulla di inassaggiato. Le sue gesta notturne, costate parecchie ore di sonno ad Amici come a numerose altre franchigie, sono state immortalate in un file audio che siamo certi farà costantemente capolino sul gruppo Whatsapp nei decenni a venire. BIG LEBOWSKI.

MARCO GALLICCHIO voto 5

Tenta fino all’ultimo di divincolarsi dalla morsa dei suoi numerosi impegni per essere presente almeno alla festa finale – dato che ha saltato tutte le riparazioni di quest’anno – ma è in un periodo della vita dove meglio mettere fieno in cascina per potersi giocare dei jolly più avanti. Ecco così spiegato il suo messaggio mattutino pieno di scoramento, anche se poi a festa finita corregge il tiro telefonicamente spiegando a microfoni spenti di non aver affatto perso l’entusiasmo per la Serieagreen e che farà di tutto per ritagliarsi il doveroso tempo da dedicarle. Magari per riconquistare quel completo di Reginaldo che adesso è stato rimesso in palio. PROPOSITIVO.

 

STEFANO LINCIANO voto 8,5

Niente Mojiti quest’anno ma un Mojito in grande spolvero quello che si presenta a Corato. Esempio di ottima autogestione, pur non arrivando prestissimo si organizza con materasso, cuscino e lenzuola in men che non si dica lasciando tutti di sasso. Poi, così come era comparso, scompare: nessuno sa quando sia andato via né tantomeno a che ora. C’è chi ha osato dire che sia stato solo un ologramma, altri addirittura affermano con certezza di avere preso un caffè con lui, altri addirittura di averci giocato contro a Pleistescion. Interrogato a proposito, anche Bob tacque. EVAPORATO.

 

VITO LORUSSO voto 9

Non è mai stato e non potrà mai essere una comparsa. Prende il passaggio dal Flipper già dal venerdì mattina e si presenta armato di tavolo da ping pong acquatico, che in realtà si rivelerà un tavolo solo da ping, senza pong, visto che la palla non rimbalzava. Poco male, i presidenti lo hanno ugualmente adoperato trascorrendo ore liete insieme ai racchettoni e a palline spedite dal vicinato a forza di tentativi a rete. Il suo azzardo di 14 menu personalizzati scricchiola più volte ma alla fine riesce a portare a casa 14 pance più che soddisfatte. Modera con grande abilità la plenaria del sabato pomeriggio dirimendo anche le questioni meno sintetiche addirittura con un’ora d’anticipo rispetto al Cerimoniale. Tutto questo pur avendo nel sangue etti ed etti di principio attivo. PROFESSIONISTA.

 

FABRIZIO MANGIA voto 8,5

Da buon militare aspettava ordini per la spesa che non sono mai arrivati, o meglio, sono arrivati il giorno prima causandogli notevole stress. Ciononostante è riuscito a coinvolgere il Cusci nell’impresa di reperire acqua e birre in quel di Corato piazzandosi in piscina già dal venerdì mattina. Sentiva di potersi portare a casa la Mano Morta per cui non ci sta a uscire dal torneo di pleistescion a causa dell’assurda autorete di Hart, polemizzando per tutte le restanti partite. Ha seri problemi con la raccolta differenziata anche perchè a un certo punto, dopo un bel po’ di felicità assunta, non riesce più a distinguere la carta dal vetro, bevendo dai fazzolettini e asciugandosi con le bottiglie. Familiarizza con Bob che era pronto a prestargli il motorino per recuperare una palla mandata in tribuna che però non si troverà più. IRRETITO.

 

PAOLO MEMOLA voto 9

Riesce ad essere un mattatore pur rimanendo nella discrezione. Memola non si smentisce mai e fa sognare tutti i presidenti che non perdono l’occasione per rivolgergli quell’invito che ormai è diventato un motto, un hashtag di tendenza finito addirittura sul Green Wall: “Paolo, fai una”. E lui da buon padre di famiglia tiene contenti tutti, elargendo, passando e distribuendo felicità come se non ci fosse un domani, ma anche rendendosi utile nelle faccende domestiche quale uomo di fiducia del padrone di casa insieme al Delinquere. Memorabile la sua performance di sabato sera alle prese con le mozzarelline: una scena che avrebbe fatto sognare autori neorealisti come Pasolini, Fellini o Rossellini, ma che si sono potuti godere solo i 14 fortunati presenti a Corato. NINETTO DAVOLI.

 

DOMENICO SERGI voto 9

La festa finale a cavallo del ponte di San Pietro e Paolo gli ha creato non pochi problemi, ma alla fine è riuscito a tenere tutti contenti, tornando con la botte piena e la moglie ubriaca. Moglie ubriaca nella fattispecie di mare, appuntamento al quale tutta la famiglia Sergi non poteva e non doveva rinunciare, e botte piena di felicità visto che Domenico è riuscito comunque a far conciliare tutto, rispettando gli impegni e godendosi quel meritato “weekend da bamboccione” dopo il quale qualsiasi cosa riservi la quotidianità da lì a un anno si affronta con rinnovata energia. Attento e pacato, gestisce come sempre al meglio il ruolo di Ciambellano distribuendo le famose buste, prodigandosi di belle parole con tutti i Presidenti che come sempre non vedono l’ora di riabbracciarlo. PREZIOSO.

 

MARCELLO SIMONETTI voto 9,5

Da campione in carica, va da solo a comprarsi i nastrini azzurroblè per la Coppa e questo già basterebbe per dargli un voto eccellente. Quando sul Gran Cerimoniale esce scritto “timbro del cartellino” nessuno capisce di che si tratta, salvo vederlo arrivare con un lenzuolo bianco a due piazze disegnato e colorato a mano con la scritta “Green Wall”, ove apporre – per l’appunto – la propria firma in calce con tanto di pennarelli. Non pago, dona a chicchessia il suo accendino verde e si immortala con sfogliatelle e un’insalata di polpo cucinata sin dalle prime ore dell’alba del sabato, votata a larghissima maggioranza come pietanza migliore del weekend. Si presenta in camera del Lupiae di buon mattino con una serie di complici armati di pentole, cucchiare e coperchi per svegliare in malo modo il secondo classificato. CORRADO.

 

ANGELO TARANTINO voto 9

La sorpresa di Corato 2017. Straccia un biglietto aereo per Malta e si mette alla guida della sua Audi accompagnando prima moglie e gatto in quel di Venosa, per poi sfrecciare verso le Puglie. L’improvvisata coglie tutti di soprassalto anche al pleistescion, dove sornione arriva in finale e quasi riesce a strappare la Mano Morta dalle grinfie del Lupiae. La presenza del Notàro si rivela fondamentale anche in chiave ballottaggio, rapido e indolore, grazie al quale il Regolamento Green è ancora più al passo con i tempi. LIGIO.

 

 

MARCO TEDONE voto 10

Anche quest’anno, il secondo di fila, mette a disposizione la “baracca” con piscina, grigliate annessi e connessi. Ironia della sorte proprio lui, il padrone di casa, non può godersi la festa a causa della proverbiale voracità di frutti di mare che gli ha fatto contrarre l’epatite. Tra buoni umori e ottimi vapori riesce comunque ad essere protagonista: è dappertutto, versione taxi driver per il Domingo, massaia dal pescivendolo, raccattapalle col motorino per riguadagnare le sfere che Flipper e Cusci spediscono dall’altra parte della palizzata. Guru della raccolta differenziata, sembra avere mille mani e mille braccia per raccogliere plastica, vetro e secco residuo. Offre soluzioni ad ogni problema, procura perfino la Serie B Green con doppio pleistescion e tv color senza negarsi momenti di relax personale, come la domenica mattina a NBA 2K17. Non ritornerà sui suoi passi per quanto riguarda Corato 2018, ma i presidenti gli stanno già erigendo un tempio votivo. KALI’.

 

Torgio Giosatti

10 pensieri riguardo “La Piazzetta dello Sport presenta: il PAGELLONE di Corato 2017

  • Un Torgio in versione Luno, grandissimo! Comunque ho schiacciato solo due pisolini!

  • Pezzo TG che rimarrà indelebile nella memoria degli astanti, come il Green Wall (si spera, ahahaha) e le acrobazie di tutti i presenti.

    Ormai il Doming veste solo RIPA, pants usato in casa, come pigiama e completino prediletto da indossare come superman sotto la maglia ufficiale per le future aste!

    Nb: ‘in realtà mi sono perso la stovigliata-sveglia al Lupiae, ma accolgo con piacere l’attribuzione di responsabilità! Che io sappia è farina del sacco del cugino merda…ahaaahaha!
    Spettacolo, era come se fossi lì’

    Corrado

  • Lupiae Calcio 1996

    E ALLORA CHI CAZZO C’ERA??? BASTARDI!!!! AHAHAHAHAHAHAHHAHAAHHAHAHAHAHAHA

  • E poi c’era quello che aveva…uahauahauahauahu

  • Memorabile le Grand Final…con telecronaca Marzio, Glauco e Wooby e torcida brasilena…applausi

  • Lo Scambio Scandalo…buuuuuu

  • #memolaskarma

  • “Si, maaaaaaa…!?”
    IHIH

  • Caro Lorusso,
    hai voluto scambiare la mia maglia con quella anofficial di Andrea Pirlo. Bene: da questo momento una maledizione cadrà su di te e sulla tua squadra, e finché non riprenderai indietro la mia divisa non vedrai mai più un podio, una coppa o premi in oro, ma solo tanta legna e retrocessioni.ù

    Auguro invece le migliori fortune a Jos Corasaniti, che a differenza del Cusci, l’anno prossimo farà un campionato strepitoso, che lo porterà dritto dritto nelle prime cinque posizioni in classifica.

    Rocco Sabato

  • minimanno

    “bevendo dai fazzolettini e asciugandosi con le bottiglie” m’aggiu pisciatu..

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