Buongiorno Lecce! – Periodico sportivo

Memento mori

Brindisino appende il cucchiaio di legno all'uscita dello spogliatoio per spronare la squadra. Risultato: contro il Flipper non c'è partita. 

Per comprendere l'importanza di questa vittoria bisogna fare un passo indietro a mercoledì, Lupiae-Wailers decisiva per evitare l'ultimo posto in Green League e, dunque, nello Scalone. Al subitaneo svantaggio di Icardi, la squadra reagisce con veemenza dominando gli avversari in lungo e in largo e sotterrandoli con la bellezza di tre gol, che avrebbero anche potuto diventare quattro se Doumbia non fosse stato relegato in panchina. Al Lupiae serviva solo la vittoria e ce l'aveva in tasca fino all'81', minuto in cui entra in campo Keita Baldè, zero gol in campionato e pochissime presenze finora. Tarantino l'ha schierato capitano perchè la Lazio gioca contro il Parma e lui lo ripaga con un gol in contropiede, a porta vuota. Gli ampi gesti di Brindisino dalla panchina non bastano, perchè all'85' entra anche Ilicic a Juventus-Fiorentina ormai terminata col punteggio di 3-1 in favore dei bianconeri. Ma lo sloveno decide di battere una punizione nel sette al 90': portiere battuto, chapeau. Il pareggio, però, significa cucchiaio di legno per i salentini che erano addirittura i detentori della Green League e che credevano di aver già portato a casa la partita, come molte volte già successo in questa stagione.

Così la domenica successiva i giocatori verdeazzurri trovano una sospresa non proprio gradita nella pancia del Nesta Marley: Brindisino ha infatti appeso alla porta dello spogliatoio la vituperata cucchiara tra lo stupore generale. Le telecamere di Skaif fanno appena in tempo a riprendere la scena, poi solo silenzio, un silenzio tombale molto probabilmente colonna sonora di un pesantissimo gioco di sguardi tra il mister e la squadra. Quando la porta si apre ogni giocatore uscendo scaglia un pugno verso quella porta, mentre Brindisino esce per ultimo, sempre silenzioso, con le mani in tasca e una cicca in bocca. Fonti interne – che ovviamente non possiamo svelare – ci hanno rivelato parte del contenuto del discorso dell'allenatore, che più o meno avrebbe recitato così: "Certe cose non vengono per caso, è il campo che le porta. E sul campo fino a prova contraria ci andate voi. Al primo che sento parlare di sfortuna gli faccio pulire i cessi prima e dopo ogni allenamento, da qui a fine campionato. Quello è vostro, ve lo siete meritato. Da questo momento in poi, cercate di meritarvi altro".
Per tutta risposta, contro il Flipper si è vista sul prato verde una squadra autorevole, quadrata e che non ha mai rischiato niente, specialmente alla fine, quando mister Brindisino ha preso a passeggiare nervosamente nell'area tecnica, quasi a voler ricordare ai suoi gli innumerevoli punti persi quest'anno in zona Cesarini. Il Lupiae guadagna così altri tre punti fondamentali per la salvezza, mai così vicina come adesso. 
Sebbene il tecnico non voglia sentir parlare di sfortuna, però, l'infortunio di Lulic nel riscaldamento prepartita rischia di far perdere ai salentini dopo Perotti l'ultimo big ancora in grado di fare la differenza. Non ce ne vogliano gli altri, ma in questo momento la cifra tecnica della squadra esprime esattamente la posizione in classifica che occupa e servirà davvero un surplus di motivazioni e carattere per uscire fuori da questa situazione. Domenica, oltre ai già citati, mancheranno anche Sportiello, Rui Mario e M'poku. Di fronte ci saranno i Wailers, proprio coloro che hanno relegato la gloriosa maglia verdeazzurra sul fondo dello Scalone. E non sarà difficile immaginare quali saranno le parole di Brindisino per spronare la squadra e cercare di ottenere il massimo dalle poche risorse rimaste. Sempre e comunque, en attendant Coman…

PS: molti lettori mi hanno rimproverato di non essermi mai firmato fin qui. Me ne dolgo e d'ora in poi vi accontenterò sempre. Vostro

Alcaldo Pedullah