Le Pagelle di Luno Bronghi – 12′ Giornata

Un weekend stranissimo, 3 vittorie interne e 5 pareggi con una rete a testa: in molti casi le scelte dei mister sono state praticamente ininfluenti, ma non per tutti… Vediamo come valuta il nostro Luno l'operato dei 16 allenatori per quanto riguarda questa dodicesima giornata di Serie A Green.

GALLICCHIO 5,5

Disturbato dalle voci di mercato che vogliono Guarin in partenza per Londra dopo il match che per Gallicchio vale una stagione, quello di domenica contro il Cusci valevole per il Trofeo Green, l'Acab perde due punti per colpa, udite udite, del Capitano Totti. Il colombiano aveva fatto il necessario per strappare una vittoria di misura, ma Francesco non riesce a prendere il 6 e Marco passa un'altra settimana nel limbo della metà classifica.

 

CORASANITI 5

Santana non convocato schierato tra i panchinari, Kakà capitano con ammonizione, squadra molle e senza giocatori che possano cambiare il corso del match, brasiliano escluso. Ma quando Smoking bianco non gira sono guai. Serve qualche mossa di mercato. Altrimenti sono guai.

 

ALAIMO 5,5

Prende in prestito Marrone dal Curtale all'ultimo minuto per evitare l'inferiorità numerica, ma El Kaddouri lo tradisce, restando in panchina, così come Centurion. E Naldo invece gioca titolare. Ma non ci sentiamo di assegnare al buon Totò una insufficienza più pesante.

 

BARBARO 6,5

L'Akragas in 10 blocca il suo Celtic, lui schiera Quagliarella e non Pandev e fa bene, visto l'errore dal dischetto del macedone. La scelta del portiere è invece infelice. Lunedì sera sperava di vedere un gol del suo Florenzi a Milano, ma Garcia relega il giovane virgulto in panchina, facendolo entrare solo a 10 minuti dalla fine: pochi per poter incidere.

 

BARTOLOMUCCI 4,5

L'orario di Catania-Verona gli dà una mano, ma lui non coglie l'opportunità: potrebbe verificare la titolarità di Donati e la panchina di Gyomber, ma se ne fotte. E gioca in 10. Per l'ennesima volta. Perdendo altri due punti fondamentali. E dire che il prestito questa volta non era neanche necessario. E infatti non lo aveva richiesto.

 

MEMOLA 6

Sperava di accomodarsi accanto a Sergi in vetta alla classifica ed invece Fantagazzetta rifila giustamente a Benatia, colpevole di aver perso la marcatura di Zapata sul pareggio milanista, un 6,5. Per mezzo punto il sogno di accoppiarsi con il buon Domenico sfuma, per mezzo voto sfuma anche il 6,5 in pagella: non capiamo infatti perchè schierare Capuano titolare visto che le formazioni di Catania-Verona alle 20 erano note. Un cambio sprecato. Misteri memoliani.

 

LORUSSO 6,5

Il comportamento del manager lucano in questo weekend va elogiato a più riprese, proprio perchè arriva dopo un inizio di stagione pieno di veleni e polemiche: impegnato in un matrimonio luculliano, chiede informazioni a Firenze sullo stato della sua rosa, dopodichè detta a Dario una formazione che il malcapitato trascrive live sul suo IPhone come nota. Saluti, baci e abbracci. Ma domenica il dramma: Vito scopre per puro caso dal suo avversario Marcello che i suoi non sono scesi in campo con il 3-5-2, ma con il 4-4-2. "Ma che cazzo centra Ekdal? Che te ne fott a te di Ekdal?", gli dice pacatamente Marcello. "Ma come, ce l'ho in campo!". "No, hai messo il 4-4-2!". Telefonata immediata a Firenze, il VMPG si scusa: "Non ci siamo capiti, me l'hai pure dettata!". Fatto sta che, nonostante l'apertura di Simonetti ad accettare la buona fede di Lorusso, il lucano decide di affrontare il napoletano con il 4-4-2, perdendo due punti in casa. Chapeau.

 

SIMONETTI 4,5

Andrebbe elogiato per il fair play che dimostra, proponendo a Lorusso di convalidare il famoso 3-5-2 di cui sopra, ma preferiamo cazziarlo, perchè da un azzeccato come lui non ci si aspetta un errore del genere: schiera titolare Vrsaljko non convocato, bruciando un cambio in difesa, e rischiando l'inferiorità numerica. Magari avrebbe optato per un prestito di sicurezza, magari no, ma la macchia resta.

 

SERGI 6

In testa alla classifica a sorpresa, si godrà questo exploit fino al giorno della Befana, quando affornterà nel più classico dei testa-coda il fanalino Lupiae al Robert Nesta Marley. Qualche problema di spogliatoio (a fine partita Strootman non gliele manda a dire per avergli tolto dal braccio la fascia di capitano, mentre Mexes gli lancia un barattolino di cera per capelli sulla schiena) e la penuria di attaccanti non sembrano creare preoccupazioni al mister calabrese. Certo che la rosa è ai minimi storici, e vedremo come il Delinquere affronterà nel prossimo weekend il delicato match di Green Cup contro il Cusci, vista l'importante assenza del centrocampista olandese tuttofare.

 

MANGIA 4

Si lamenta della sua rosa, ma ogni settimana ne combina qualcuna. Stavolta, incurante di uno Stendardo impegnato in esami universitari e di un Crespo che non vede il campo dal 2012 (ah no, non è lui!), non chiede il prestito in difesa e gioca in 10, sbagliando anche il capitano. Chiuso nel suo guscio metallico, e contrario a qualsiasi tipo di trattativa di mercato, prosegue nella sua stagione anonima dopo essere stato uno dei più attivi nelle zone alte della classifica negli ultimi anni.

 

TEDONE 6,5

Lotta il Labbari, lotta, ma quella che doveva essere sulla carta una delle favorite per la vittoria finale sta fino a questo momento tradendo le aspettative. Questa volta è soprattutto Diamanti che tradisce il mister barese, non consentendo al galletto di strappare tre punti fondamentali per tirarsi fuori dalle acque melmose del fondo classifica. Gilardino fa il suo, ma domenica sera Tedone già sa che De Sanctis non sarà in grado di fare miracoli contro il Milan…

 

LINCIANO 6,5

Il Mojito si è fermato: Candreva non può fare tutto, Llorente ogni tanto può sbagliare, la mancanza di Hamsik e Gomez si fa sentire. Gli alcolici sembrano confermare come in Serie A Green siano fondamentali la compattezza e la quadratura di squadra piuttosto che i grandi nomi. Contro il Labbari solo 4 giocatori sufficienti, i restanti 7 sotto il 6 o addirittura sotto il 5. E in panchina, a parte Regini, non c'era di meglio da schierare, perchè i titolari latitano…

 

DI TONDO 7

Grande mossa quella del tridente: al sabato sembra un suicidio, il lunedì sera si rivela fondamentale per la vittoria contro il Curtale. Ed il voto sarebbe stato molto più alto se non fosse stato per il gol di Zapata lasciato in panchina (giustamente, visto l'attacco che è in grado di schierare la Roma). Eugenio segue il match in religioso silenzio, mentre il presidente Patruno non disdegna qualche stilettata all'avversario di turno via whatsapp.

 

BRINDISINO D. 6,5

La sua squadra parte alla grande: Borja Valero e Farnerud (ottima intuizione quella dello svedese) lasciano presagire una vittoria facile facile, ma Tevez spegne i facili entusiasmi, costringendo il Curtale ad una rincorsa continua. Nagatomo e Callejon raggiungono il pareggio, Destro riporta in vantaggio il Pace, poi al 93' Dario sfoga tutta la sua rabbia contro Balotelli e Gervinho, rischiando di far volare per terra una lampada da salotto. Mezzo voto in meno: la mossa De Sciglio contro l'ivoriano era da evitare.

 

TARANTINO 6

Klose. Finalmente Klose. Dopo aver smoccolato per due settimane per i gol di Thereau, Angelo vede il suo bomber crucco gonfiare la rete, non una, non due, ma ben tre volte, per poter raggiungere la vittoria nello scontro salvezza contro il Lupiae. Corregge in corsa il tridente vista la defezione di Pinilla, e fa niente se De Luca la butta dentro a tempo scaduto: a Santa Cesarea si festeggia con wurstel e krauten.

 

BRINDISINO L. 6

Confermiamo l'idea della scorsa settimana: è un Lupiae decisamente in ripresa, peccato che si trovi davanti un avversario, ma soprattuto un Klose, desideroso di punti. Incensa il sottoscritto, cercando di gonfiare oltremodo la scelta sull'attaccante (meglio Bianchi dalla panchina a Firenze o Konate dalla panchina a Genova?), delizia i whatsappiani con alcune precisazioni giornalistiche da libro Cuore riguardanti il pupillo Vucinic.