Serie A Green
Il Punto di Torgio GiosattiLa Piazzetta Dello SportSTAMPA

La Piazzetta dello Sport – 30′ giornata

E’ finita! Roma festeggia, Terlizzi piange

Santini e Barbaro non si fanno pregare: eccoli nel Pub Tour post scudetto che, partendo da Roma, toccherà varie località d’Europa tra cui Amburgo e Dublino, per poi concludersi il 22 giugno a Corato con la Grande Sbornia: birra bevuta direttamente dalla Coppa Scudetto.

Dopo averlo ipotecato domenica scorsa vincendo lo scontro diretto col Terlizzi, il Celtic&St.Pauli riporta la coppa tricolore a Roma dopo 7 anni (2005/06, Sfaccim).
Volata finale pro Lupiae che tira uno scherzo al Curtale soffiandogli il podio.
Disperazione Acab: Gallicchio è fuori dalla Champions per la regola che lui stesso ha proposto e Cavani gli ha soffiato il titolo dei cannonieri proprio a Roma, in assenza del suo Totti (squalificato).
Zona rossa: alla fine ci ricasca il Mojito. E’ la terza retrocessione consecutiva per Linciano, Cusci e Flipper si salvano per il rotto della cuffia.

Atteso, sudato, meritato.
Celtic&St.Pauli: finalmente è scudetto!

Il gol di Mexes mette in cassaforte lo scudetto del Celtic&St.Pauli: non è più tempo di sgrat sgrat, esplode incontenibile la gioia di Stefano Santini e Piero Barbaro.

In seguito alla stagione più brutta della loro carriera in Serie A Green, culminata con la retrocessione, Barbaro e Santini sono riusciti a ricominciare con umiltà e professionalità. Per il primo anno non partivano da favoriti, ma già da novembre erano in cima alla classifica. Tanti i momenti difficili, dall’infortunio di Milito al sorpasso del Terlizzi, ma gli acquisti di Vidal e Pirlo hanno suggellato l’unico reparto che sin dall’inizio sembrava aver bisogno di rinforzi. Ormai praticamente salvo e senza motivazioni particolari, il Flipper non è riuscito a opporre resistenza all’armata biancoverde. Eroe e simbolo di questo finale di campionato: Philippe Mexes, in gol sia nello scontro diretto alla 29′ che in questa domenica, in cui ha segnato il punto decisivo che ha fatto letteralmente esplodere la Capitale.

Memola, lacrime e applausi. Flop Acab.

Lo spogliatoio del Terlizzi affranto dopo la partita. Per non farsi riconoscere, Sau indossa una maschera di Iniesta, mentre Brighi (al centro) sfoggia una parrucca alla Messi.

I ragazzi di Paolo Memola si divorano l’Acab con la rabbia di chi sa di aver perso il titolo già una settimana prima, nello scontro diretto col Celtic che erano riusciti ad agganciare prima e a sorpassare poi. Il tre a zero secco serve solo a strappare gli applausi di un Sunny Cola stracolmo che comunque sperava nella festa; poi le notizie dalla radio hanno progressivamente spento gli entusiasmi e i giocatori del Terlizzi hanno finito il match con la testa nella maglia, nonostante la vittoria. Vittoria che comunque costa cara all’Acab di Gallicchio, che assapora il peggiore scenario che potesse immaginare: Totti espulso nella scorsa giornata che non può concorrere contro il diretto avversario Cavani per la classifica marcatori (erano pari alla 29′) proprio in un Roma-Napoli che vedeva i giallorossi favoriti sui partenopei. Pronostico che si avvera, ma con il solito golletto “inutile” del Matador che spegne i sogni di gloria del Pupone. Oltre il danno, la beffa: con la vittoria di Amici in Champions, l’ottavo posto non basta ai gialloneri di Novoli per partecipare alla coppa più prestigiosa nella prossima stagione, proprio a causa della regola voluta da Marco Gallicchio, da 48 ore ormai caduto in un mutismo preoccupante…

Il Lupiae perde il pelo, ma non il vizio.
Vergogna Labbari: si fa fare la formazione

Rolando Bianchi (Lupiae): capitano a sorpresa nell’ultima giornata, ripaga il mister con il gol che vale il podio.

Grande impresa della formazione salentina che dopo il crollo dell’ultimo mese riesce a rialzarsi e a conquistare, per il secondo anno di fila, il podio. Buona stagione per Luca Brindisino che vince la Supercoppa e arriva terzo anche in Champions: gioia immensa al Nesta Marley di Lecce per la vittoria nel derby sul Labbari e il contemporaneo sorpasso ai cugini del Curtale, costretti a scendere al quarto posto. A bocca asciutta anche Domingo, Akragas e lo stesso Labbari di Marco Tedone, che ha vergognosamente delegato la propria formazione a Memola, nonostante ci fosse ancora in ballo il podio, per lui e per gli altri. Un gesto deprecabile che già in tanti hanno provveduto a condannare e che non rende il giusto epilogo a una stagione che per i biancorossi si è rivelata comunque positiva. Uno smacco ulteriore, per Tedone, che il 22 giugno dovrà sorbirsi gli improperi degli altri manager addirittura in casa propria.

Curtale, il patatrac è completo.
Wailers, peggior stagione di sempre

Luca Toni (Curtale) si dispera per il terzo posto mancato.

Finale di campionato amarissimo per i pontini con il sorpasso subito all’ultimo dai cugini del Lupiae, a causa di una brutta quanto inevitabile sconfitta casalinga. Dario Brindisino ha spremuto i suoi finchè hanno retto, ma alla fine neanche le sue potenti gufate hanno potuto nulla contro la cruda realtà messa spesso in evidenza anche dalla stampa, che diverse volte durante l’anno lo aveva ammonito per i tanti acquisti a rischio infortunio messi a segno. Detto fatto: liberarsi dei vari Samuel, Miccoli e De Jong non è bastato, il Curtale chiude in 9 con una figuraccia davanti al proprio pubblico prendendo 3 scoppoloni dal retrocesso ma orgoglioso Wailers. Angelo Tarantino onora fino alla fine il campionato dimostrando che in Serie A Green nessuno (o quasi) regala niente: in grande spolvero il solito Cyril Thereau, acquisto soffiato al Delinquere sicuramente in odore di nomination positiva, ma che non cancella quello che, purtroppo per Tarantino, è un dato di fatto. Con il 13′ posto a 37 punti, questa retrocessione del 2012/13 è la peggiore stagione della storia dei gloriosi Boca Wailers. Ed ora i tifosi chiedono la testa di Carlo Mancini.

Festa del gol tra Domingo e Star15

Adem Ljajic (Star15)

La rincorsa dell’Atletico Domingo verso il podio si ferma dinanzi alla tripletta di Ljajic, che pur lasciato dal Lupiae allo Star15 gioca ancora a favore dei salentini siglando una tripletta al Domenghini di Napoli per frenare le velleità degli azzurroblu. Marcello Simonetti si deve accontenare di un comunque buon 5′ posto (4′ in Champions, sempre per “colpa” del Lupiae) a causa degli scontri diretti sfavorevoli col Curtale, ma anche quest’anno ha messo in mostra numerosi talenti. E chissà se a febbraio avesse insistito su Balotelli sul mercato… Meritate congratulazioni anche per Jos Corasaniti, che ha traghettato con successo lo Star15 affidatogli da Maggiore verso la salvezza, nonostante i tanti momenti duri. Spesso criticato per le sue operazioni di mercato, il manager calabrese ha dimostrato sul campo la bontà delle sue scelte smentendo chi gli aveva affibbiato l’etichetta di “matricola allo spiedo”.

Alaimo e Lorusso festeggiano insieme:
Akragas in zona premi, Cusci miracolosamente salvo

Graffiti raffiguranti Cavani (Cusci) per le strade di Possidente: con 26 reti, El Matador è il capocannoniere della Serie A Green 2012/13.

 Alla fine ce l’ha fatta: dopo l’irripetibile stagione scorsa, Vito Lorusso ha condotto in porto un altro scudetto nella sua Basilicata, salvando una squadra che a febbraio, perso Balotelli, non sembrava aver più niente da dire in questo campionato. Invece la reazione dei rossoverdi è stata veemente: trascinati dal capocannoniere Cavani e dal sorprendente Emeghara, i lucani non solo hanno vinto la Green Cup ma, con 19 punti nelle ultime 9 giornate (ultima sconfitta a marzo coi campioni del Celtic) hanno addirittura scampato una retrocessione quasi certa, chiudendo al decimo posto.
Fa festa anche Totò Alaimo nonostante la sconfitta per 0-2 in 9 contro 11: il suo Akragas centra la zona premi per il secondo anno di fila e potrà giocare la Champions Green la prossima stagione. Dopo una carriera fitta di alti e bassi, adesso l’ormai esperto manager siciliano si prepara a compiere, con la solita umiltà che lo ha sempre contraddistinto, quello che ad Agrigento si augurano sia il definitivo salto di qualità tra i top team della Serie A Green.

Incredibile Mojito: vince ma retrocede ancora una volta.
Amici si consola con la Champions Green.

Balotelli non ci può credere: il suo Mojito è retrocesso.

Ai tifosi del Mojito non sembra vero: quest’anno da Lizzanello sono passati calciatori del calibro di Vidal, Hamsik, De Rossi e infine Balotelli, eppure il risultato non è cambiato. Per la terza stagione di fila, su quattro disputate, Stefano Linciano assapora il gusto amaro della retrocessione nella modalità più assurda, ossia a causa della classifica avulsa a sfavore contro Flipper e Cusci e nonostante la bella vittoria per 3-1 contro Amici. In quella che sarà (forse) l’ultima stagione con 5 retrocesse, il Mojito se la prende col calendario ma dovrà, ancora una volta, costruire da zero una squadra solida per competere a questi livelli, senza ricorrere alle peripezie di mercato mostrate a febbraio, alla fine rivelatesi inutili. Non può ridere nemmeno Roberto Bartolomucci, che chiude il campionato con un mestissimo 14′ posto nonostante sulla griglia di partenza era dato tra i favoriti, proprio come il Mojito, insieme a Curtale e Terlizzi. I biancolilla pontini si possono, però, ben consolare con la vittoria in Champions Green di qualche settimana fa, fondamentale quanto rocambolesca visto com’è arrivata: giocando senza portiere e contro un Labbari in 10, capace di passare dalla vittoria sicura alla sconfitta senza repliche con un rigore ciccato da Ricky Alvarez che passerà alla storia. La bacheca di Bartolomucci torna così a riempirsi di allori dopo che l’anno scorso la stessa coppa gli era sfuggita per un misero mezzo punto, riagguantando la Champions sei stagioni dopo la prima, indimenticabile volta. Una vittoria che vale doppio per la franchigia laziale, visto che nonostante la retrocessione avrà comunque una wild card per difendere la Champions Green 2013/14 dall’assalto delle prime sette classificate in questa stagione.

Orgoglio Pace, fischi al Delinquere

Osvaldo (Delinquere) e Destro (Pace)

Nell’unico match che non aveva più nulla da dare al campionato, quello tra il Delinquere e il Pace già abbondantemente retrocessi, sono i pugliesi di Patruno e Del Bosqov ad aggiudicarsi i tre punti del fair play più che meritatamente. Domenico Sergi, infatti, parla tanto in settimana di motivazioni e turn over, ma paradossalmente tace quando c’è da mettere la formazione, regalando un uomo e il capitano agli avversari. La strana coppia apulo-salentina, che non ha potuto evitare una débacle già scritta a settembre (vedi Punto di Torgio del dopo asta…), non difetta certo in correttezza e schiera ben due formazioni che non lasciano scampo ai calabresi, svogliati e arenati sul fondo classifica nonostante un Miccoli generoso, vittime di un Osvaldo sovrastimato e schiacciato dall’ombra di Ibrahimovic.
Quel che appare certo è che per entrambe le franchigie ci sarà da ricominciare un ciclo: il Delinquere, che oramai si sa alterna i successi del Terlizzi con le proprie disfatte e viceversa, non aveva mai fatto così male nelle sei stagioni fin qui disputate in Serie A Green; stesso dicasi per l’Atletico Pace, per il quale però andrebbe fatto un discorso a parte. Stefano Mario Patruno ha progressivamente mollato le redini della squadra, compromettendola anche con alcuni affari di mercato non eclatanti ma ugualmente controproducenti. L’arrivo di Eugenio Del Bosqov (che forse alla festa finale rivelerà il suo vero cognome…) è parso decisamente troppo tardivo, ma comunque sufficiente a far capire alla piazza che il ragazzo potrebbe avere stoffa e che meriterebbe una chance dall’asta di settembre. E potrebbe essere proprio questa l’unica cosa da salvare in questa sciagurata stagione del Pace.

Il campionato è finito ma è adesso che arriva il momento clou della stagione: la festa finale il 22 giugno (e non maggio, Simonetti…) a Corato dal plurinsultato Tedone, tante novità in arrivo (non solo regolamentari) e soprattutto le temutissime NOMINATIONS.
Andatevi a riguardare vincitori e perdenti delle passate stagioni nella Hall of Fame Green e presto troverete un post dove potrete sfogare tutte le vostre raccomandazioni che, come sempre, non verranno minimamente prese in considerazione.

2 pensieri riguardo “La Piazzetta dello Sport – 30′ giornata

  • Tre ore ben spese Torgio … eh si, ben spese.

    😉

  • Torgio …Torgio…Torgio…applausi a scena aperta per Giosatti, che dopo una lunga e giustificata (?) latitanza si fa perdonare con una degna chiusura. I complimenti ai vari presidenti li ho fatti nel commento ai risultati, quindi non mi resta che darvi appuntamento al 22 e non vedo l’ora che si inizi con le nomination, non ci devono essere pause in Serie A Green….sto in astinenza…

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