Serie A Green
La Piazzetta Dello SportPROPOSTE REGOLAMENTARI

Manovra Finanziaria Green 2025/26

Alcune idee regolamentari per combattere la svalutazione dei FantaMiliardi, rimettere in circolo la moneta e rendere più palpitante la gestione del bilancio continuativo, senza incombenze extra per gli admin.

A dieci anni dall’ultima Manovra Finanziaria Green che aveva introdotto le Plus e le Minusvalenze, potrebbe essere opportuno condividere alcuni ragionamenti che ripensino l’attuale sistema alla luce dell’evoluzione avuta dal campionato in un decennio, in particolare riguardo la progressiva svalutazione dei FantaMiliardi (mld).
Appare forse eccessiva l’attuale consistenza dei bilanci delle franchigie Serieagreen rispetto all’utilizzo concreto che poi viene fatto dei mld, che risultano avere sempre meno appeal anche nelle trattative di mercato interno.
A fronte di numerosi gettiti (seppur sostanzialmente limitati nelle cifre) come i diritti tv, le convocazioni in Nazionale e, soprattutto, lo Scalone, non esistono di fatto contromisure che bilancino questo aumento progressivo del capitale, eccezion fatta per le Minusvalenze.
Ecco dunque una serie di idee volte a stimolare il confronto sul tema e magari trasformarsi, dopo gli opportuni dibattiti, in proposte regolamentari per la stagione 2025/26. Come sempre, infatti, per le manovre di tipo finanziario si assicura a tutte le franchigie la cosiddetta “stagione cuscinetto”, indispensabile per dare modo a ciascuna di mettere eventualmente a posto i conti e prepararsi ad affrontare il nuovo sistema senza che nessuna debba sentirsi penalizzata.
Il tutto senza deviare dalla strada della semplificazione già intrapresa da quest’anno con la riforma delle coppe e dunque senza aggiungere incombenze extra agli amministratori, ma solo con l’obiettivo di aggiornare il sistema alla svalutazione corrente e rendere più palpitante la gestione del bilancio continuativo.

Invitiamo quindi tutti a partecipare al dibattito, in particolare modo gli esperti di economia e finanza del gruppo come Sergi, Tarantino, Linciano, Brindisino D., Maggiore, Verdesca, Memola e Corasaniti, per offrire spunti e ottiche ulteriori attraverso cui affrontare il problema, sempre mettendo in conto che per alcuni questo possa serenamente non essere considerato tale.

1) Aggiornamento quote prestiti

È passato ormai tantissimo tempo dall’introduzione della regola dei prestiti. All’epoca i bilanci delle franchigie erano (a memoria) circa dieci volte inferiori alla media attuale, per cui fu stabilita la cifra minima obbligatoria di 20mld per un prestito, con un massimo di tre a stagione.
Oggi tale importo appare incredibilmente ridicolo rispetto alla disponibilità dei club, che non viene minimamente impattata dai prestiti, col risultato che questi non risultano un contrappeso di spesa adeguato a quello che invece è il gettito medio di mld in entrata in una stagione. Un’idea potrebbe essere quella di aumentare la cifra minima obbligatoria per il prestito a 100mld, sempre lasciando la possibilità ai manager di trattare una cifra anche più elevata.

2) Gabella sulle priorità

Quando furono pensate le priorità uno dei dubbi sollevati era sul troppo vantaggio che una società avesse nel poter limitare i rilanci per un giocatore qualora ad essere svincolato fosse un giocatore non più presente in A. Per bilanciare in qualche modo tale vantaggio, fu deciso che lo svincolo della precedenza avvenisse a 0mld, ovvero senza recupero dei crediti relativi alla quotazione dello svincolato, come invece avviene normalmente.
Considerando l’attuale penuria di top players in A (soprattutto nel mercato invernale in cui le precedenze fanno la differenza) e l’enorme disponibilità economica già menzionata, il vantaggio di chi può esercitare una priorità potrebbe risultare eccessivo. Una soluzione potrebbe essere quella di stabilire un dazio sul diritto di sfruttamento della precedenza di 150mld: in altre parole, chi acquista un giocatore con la priorità, dovrà sborsare una tassa obbligatoria oltre al costo del cartellino. Oltre a conferire ulteriore importanza al bilancio, questa regola darebbe maggiore impulso agli scambi interni con conguagli in denaro, stimolando ad esempio la compravendita di precedenze qualora la franchigia valutasse sconveniente (dal punto di vista tecnico o economico) un tale investimento per uno degli svincolati, oppure semplicemente affari di mercato volti ad incassare denaro sufficiente a poter esercitare il diritto di priorità qualora il calciatore sacrificato venisse valutato meno impattante di quello che si riuscirebbe a prendere con la precedenza. Nel caso in cui, invece, la franchigia in possesso della priorità non avesse denaro sufficiente per sfruttarla, può comunque decidere di mantenerla in rosa in attesa di “tempi migliori”, rinunciando dunque alla slot. Verrebbe dunque meno l’obbligatorietà sin qui applicata di risolvere la precedenza alla prima riparazione disponibile.

3) Riequilibrio dello Scalone

Ad oggi lo Scalone prevede gettito di denaro contante per tutte le franchigie tranne l’ultima classificata. Una misura che nel contesto odierno “droga” i bilanci delle squadre, ma che fu introdotta con successo per dare maggiore vigore e importanza alle Coppe. Potrebbero essere numerose le contromisure adottabili, ma al momento si potrebbe partire abbozzando un sostanziale riequilibrio dello Scalone, dove il gettito in entrata verrebbe limitato alle sole 8 squadre che riescono a superare il primo turno di Champions Green e Green Cup. Le altre otto si giocherebbero Europa Green e Green League – oltre al prestigio di vincere un trofeo – anche per posizionarsi al meglio nello Scalone e cercare di sborsare meno mld possibile. La proposta, dunque, sarebbe quella di ribaltare lo Scalone dal nono posto in poi, facendo versare alle ultime otto il corrispettivo invertito di ciò che guadagnano le prime. Terminando in ogni stagione i gironi di coppe entro la fine dell’anno solare, tutte le franchigie avrebbero tempo a sufficienza per sistemare i propri bilanci entro la chiusura del mercato interno, sapendo con largo anticipo che la partecipazione a Europa Green e Green League comporterà a fine stagione un prezzo da pagare. Il nuovo Scalone si presenterebbe infine così:

1’ = vincitore Champions Green –> 300 mld

2’ = secondo classificato Champions Green –> 250 mld

3’ = terzo classificato Champions Green –> 225 mld

4’ = quarto classificato Champions Green –> 200 mld

5’ = vincitore Green Cup –> 150 mld

6’ = secondo classificato Green Cup –> 100 mld

7’ = terzo classificato Green Cup –> 90 mld

8’ = quarto classificato Green Cup –> 80 mld

9’ = vincitore Europa Green –> -80 mld

10’ = secondo Europa Green –> -90 mld

11’ = terzo Europa Green –> -100 mld

12’ = quarto Europa Green –> -150 mld

13’ = vincitore Green League –> -200 mld

14’ = secondo Green League –> -225 mld

15’ = terzo Green League –> -250 mld

16’ = ultimo Green League –> Cucchiara di Legno, -300 mld

4) Il prezzo della retrocessione

L’ultima idea messa in campo per cercare di adeguare le uscite di soldi dai bilanci Serieagreen a quelle che attualmente rappresentano le corpose entrate è quella di stabilire un prezzo per la retrocessione. La proposta sarebbe quella di introdurre una spesa di 500mld per il 16° classificato, 400mld per il 15°, 300mld per il 14° e 200mld per il 12°.

19 pensieri riguardo “Manovra Finanziaria Green 2025/26

  • Alessandro Calò

    Molto molto interessante, metterebbe molto più pepe tra le squadre, e come nella realtà una retrocessione comporterebbe un danno economico importante per una squadra. Un grosso si!

  • Non sono d’accordo su nessuna delle 4 proposte

  • Molto interessante, sono d’accordo con tutte e quattro le proposte, ma analizzando più nel dettaglio i valori economici proposti!

  • Pigna Picena

    Idea non peregrina che mi sento di appoggiare. Chiaro che la BCSerieAGreen (la Banca centrale e il “consiglio dei 10 assenti”) chiamata in causa dal ds Labbari può senz’altro dare il suo contributo.

  • MARCO TEDONE PRESIDENTE DEL LABBARI E MARCO GALLICCHIO PRESIDENTE DELL ACAB VOTANO NO ALLE PROPOSTE

  • Allora, ho riguardato un po’ le cifre… la quarta la modificherei così:

    Ultimo 450
    Penultimo 300
    Terzultimo 200
    Quartultimo 150

    La gabella priorità invece la differenzierei per ruolo

    POR: 50
    DIF: 100
    CEN: 150
    ATT: 200

    Le altre 2 invece mi sembrano già ben sviluppate!

  • Pontechiasso

    D’accordo ma forse un filo rivista e resa (di poco) meno rigida.. come l’ha buttata giù mister curtale per esempio.
    Essendo nuovo non conosco i pregressi sulla questione, mi sembra chiaro però che superati tutti i 1000fmld in cassa un freno bisognerebbe pur darlo, altrimenti a breve ci si ritrova tutti con 3500 in cassa.
    Tutto qui.

  • Aggiungo che, occupandomi ogni anno di plus e minus, mi sono accorto che ormai le minusvalenze stanno perdendo di valore: hanno pochissimo impatto sul bilancio continuativo e pochissima “considerazione” durante l’asta iniziale.

    Per quanto riguarda la tassa sulla retrocessione, proporrei di poter recuperare un eventuale debito a bilancio con le plus o i crediti rimanenti dell’asta dell’anno successivo. Sarebbe fantastico vedere una plus di un Baschirotto qualsiasi vedere scoppiare in mano al presidente che tenta il più possibile di far salire il costo con l’obiettivo di recuperare più crediti possibili per appianare il negativo in cassa!

  • amicidimoiraorfei

    Sottoscrivo il pensiero del buon Verdesca.

  • Pigna Picena

    Ricordiamoci che deve essere un incentivo al gioco e al divertimento non una forma punitiva, o meglio, punire sì ma con rispetto!!! Ahahahahahahahah!

  • Lupiae Calcio 1996

    Grazie mille per i contributi costruttivi che avete lasciato, ovviamente c’è ancora tempo per dibattere e per aggiungerne degli altri.

    Essendo super partes mi posso incaricare io di raccogliere gli spunti più gettonati e trasformarli in proposta di legge nel 2024.

    A tale proposito specifico da subito una cosa riguardo la formulazione del quesito, visto che in passato a mio avviso situazioni simili si potevano gestire meglio e dunque impariamo dall’esperienza.

    Il primo quesito sarà:
    VUOI APPROVARE UNA NUOVA MANOVRA FINANZIARIA CHE AGGIORNI E REGOLAMENTI IL SISTEMA DEI MLD ALLA SVALUTAZIONE CORRENTE?
    – SI
    – NO

    Perché anzitutto si deve garantire per chi volesse la possibilità di conservare lo status quo vigente.
    Nel momento in cui prevalgono i SI (maggioranza assoluta, minimo 9 SI vs 7 tra NO e ASTENUTI), allora si passerebbe alla formulazione delle proposte nel dettaglio, che anche chi ha votato inizialmente NO avrebbe ovviamente il diritto di votare, in questo caso con maggioranza relativa (ovvero la maggioranza tra i votanti, l’astensione diventa inutile, non favorisce lo sviluppo del gioco né il confronto tra opinioni).

    Todo claro?

  • delinquere

    In tema economici sappiamo che tutte le democrazia affidano la gestione dei dicasteri a tecnici, quindi ogni decisione presa non dovrebbe passare dalla maggioranza. Le proposte però sono super sensate, e se ricordate quando anni fa proponemmo l introduzione dell’ inflazione o una tassa sui patrimoni non spesi e accumulati fummo giustamente derisi. Il tutto era volto a non ritrovarci dopo anni con patrimoni accumulati, che di fatto però sono svalutati per via dell inflazione nelle aste nei mercati interni e per tariffe ancora ferme al palo (prestiti e altri temi citati nell’ articolo). Le proposte hanno trovato quindi subito terreno fertile, stavo aspettando un confronto con Tarantino per rispondere nel merito ad ognuna delle proposte inserite. E di cui ti ringrazio perché se la tematica denaro accumulato nelle casse non è gestita, alla lunga perde significato (come la valuta e la moneta locale in Venezuela o Argentina per esempio)

  • Il Terlizzi è favorevole alle idee proposte, modificherei l’esborso in caso di retrocessione: non quota fissa ma rapportato al budget a disposizione della società (es: ultimo 40%, penultimo 30%, terzultimo 20% e quartultimo 10%). anche al punto 3, propongo di mantenere i premi fino all ottavo, e pagano invece, sempre in %, solo le ultime 4.

  • sono d’accordo con memola meglio a percentuale

  • minimanno

    Anche a me piace l’idea di Paolo’, percentuale piuttosto che cifre assolute.
    Ultimi quattro retrocessi, e ultimi di Champions e Green Cup, penultimo ed ultimo nell’Europa Green, e tutti tranne il vincitore della Green League vengono “multati”.

  • minimanno

    Per il resto si ai prestiti più cari, farei 50mld minimo. Ma non sono d’accordo sul costo della prelazione precendenza. Tipo se se ne va Lautaro già ho perso il mio top player, devo pure cacciare soldi di sopra non greid. Poi capita come lo scorso anno che ci sono 8 precedenze a Centrocampo quindi non ha senso tassare tutti perché i giocatori liberi sono pochi.

  • AC BocaWailers

    Sono d’accordo in toto. Grazie per tutti gli spunti Luca. Sposo la proposta Brindisini. Per me la percentuale non va bene meglio la quota fissa. Facciamo funzionare questo bilancio continuativo!! Per me è SI

  • Lupiae Calcio 1996

    Grazie ancora per gli spunti, vivendo la quotidianità del campionato (prestiti, precedenze, trattative di mercato, ecc.) sono ancora più convinto che questa riforma sia indispensabile.

    Un appunto su percentuale vs quota fissa: la percentuale andrebbe a far cadere i presupposti per la riforma, perché se tanto io so che la retrocessione mi toglie l’x% del mio budget, sto comunque sereno che non andrò mai in rosso, non farò scambi, non muoverò soldi né niente. La riforma mira invece proprio a movimentare le economie bilanciando le tante entrate con delle uscite fisse, prestabilite, che tutti sanno che in certi casi si dovranno affrontare. Per cui se hai 300mld in cassa e stai in zona retrocessione ti devi preoccupare perché rischi il falso in bilancio, farai mercato, presterai giocatori, vivrai molto più intensamente il tuo ruolo da manager e non solo formazione il sabato. Quindi non me ne vogliate, obiezione respinta perché annullerebbe di fatto tutto il criterio della riforma.

    Ancora qualche settimana per discuterne, emendare e confrontarci, dopodiché raccolgo le fila e presento la votazione, che dovrà essere fatta massimo dopo l’asta invernale affinché gli effetti della riforma possano cominciare dal 2024/2025.

  • delinquere

    piccolo Summary per promemoria personale

    1) partiamo dalla differenza tra imposte e tasse: in caso di imposte parliamo di un versamento calcolato a partire dai redditi (es: entrate da plusvalenze, prestiti concessi, diritti tv etc…) o dal patrimonio (es: quanto residua a fine anno nel bilancio continuativo); nel caso delle tassi ci si riferisce a tributi da pagare in cambio di servizi precisi, di cui usufruisce la società calcistica (es: usufruire di un prestito).
    Imposte: un aliquota sull’imposta del reddito è prassi comune, come quella sul patrimonio (anche se in misura variabile)
    Tasse: argomento marginale al momento visto la scarsa applicabilità alle dinamiche serieagreen

    Manovra finanziaria:
    obiettivo: assenza di contromisure rispetto alle entrate.
    1) Aggiornamento quote prestiti: non si tratta di manovra finanziaria, ma dell’applicazione di un prezzo minimo (interveniamo come garanti del mercato, normando un mercato lasciato alla libertà dei partecipanti) –> probabile astensione a fronte della proposta di aumentare la cifra minima obbligatoria per il prestito a 100mld
    2) Gabella suppa priorità: esula dal concetto di imposta, se interpretata come servizio della serieagreen offerto per compensare lo slot mancante, allora va interpretata come tassa (di solito è in percentuale rispetto al prezzo di acquisto in questo caso).
    3) Riequilibrio dello scalone: qui si perde di vista l’obiettivo. A fronte di bonus elargiti gratuitamente (difatti stampiamo moneta creando inflazione) non sono stati previsti meccanismi che tassano eventuali bonus elargiti ma non spesi. Non mi ritrovo affatto su quante o quali squadre, potrei ritrovarmi ma in primo luogo il bonus andrebbe o sotto imposta (in quanto reddito percepito o patrimonio detenuto) o calmierato (es: vincoli ad un certo tasso presso il ciambellano tot fantamilioni (tipo BCE) su cui ti riconosciamo un interesse). D’accordo sulla proposta invece delle penalizzazioni in fantamilioni.
    4) d’accordo sull’idea di “tassare” la retrocessione, difatti è un pegno. Però rischiamo di creare sempre piu disparità tra i ricchi e vincenti e l’altro gruppo di perdenti e forse anche poveri.

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