Serie A Green
Il Punto di Torgio GiosattiLa Piazzetta Dello SportSTAMPA

La Piazzetta dello Sport: speciale intervista al Campione 2013/14

Dopo due anni di (ingiustificata) assenza, ritorna l'intervista di rito di Torgio Giosatti al Campione in carica.

Sergi: "Vi svelo il mio segreto per lo scudetto"

sergi campione"Gli altri compravano Tevez e Balotelli ma poi giocavano in 9 o 10: io ho vinto con Padelli e Vives, ma avevo 20 titolari su 25.
La gestione condivisa dei risultati è il bivio: chi non dà una mano alla sopravvivenza del campionato è giusto che lasci il posto ad altri più volenterosi.
L'età avanza per tutti, ma il sogno resta quello di continuare a fare aste e feste fino a 80 anni".

 

 

Lo abbiamo raggiunto in vacanza, più che meritata, per farci raccontare la straordinaria annata della sua Associazione a Delinquere. Domenico Sergi si gode al mare la vigilia di una stagione che affronterà col tricolore sul petto e che si preannuncia come sempre più complicata di quella prima. Sergi lo sa bene e per questo festeggia una vittoria che ha radici antiche, quando prima dell'asta 2013 si diceva che, a fronte dei ritorni dei top players in Serie A, bisognava fare i conti anche con le rose lunghe delle medio-piccole, che spesso avevano ben 3 possibili titolari per una sola maglia. Ebbene Sergi è sembrato tra i pochi ad aver capito questa sottigliezza e ci ha costruito sopra uno scudetto, senza grossi nomi (l'unico era Strootman e si è rotto sul più bello) ma con la forza del collettivo, leggasi 11 voti su 11 praticamente sempre, come lui stesso ci ha svelato.

 

sergi a marePresidente Sergi, uno scudetto che gli addetti ai lavori hanno apostrofato come "inaspettato" questo del Delinquere 2013/14. Lei come lo definirebbe?

Inaspettato forse ad inizio stagione: dopo la débacle dello scorso anno avevamo voglia di rivalsa ma un risultato così eclatante capisco possa sembrare eccessivo. Ebbene, potrete darmi dell'insolente, ma io non l'ho mai ritenuto impossibile.

 

Che sensazioni ha provato rispetto al titolo vinto nel 2008?

Rispetto al 2008 credo che il livello della Serie A Green in generale si sia elevato, forse allora è stato più facile conquistare l'ambito titolo, che invece quest'anno – per ritornare alla sua domanda – ha suscitato in me direi ben più che soddisfazione: una gioia infinita, perché la seconda volta non si scorda mai.

 

A settembre il Delinquere partiva con tanti dubbi: dal portiere Padelli alle due coppie d'attacco "provinciali". Secondo lei cosa ha avuto in più questa squadra, che sulla carta non si vedeva?

Erano tanti i timori al termine dell'asta: il portiere in bilico, tanti centrocampisti ma pochi grandi nomi, un attacco di squadre minori. Ma il tutto è diverso dalla mera somma delle parti: credo che abbia trionfato il collettivo e la voglia di combattere fino all'ultima di campionato.

 

serie a green algheTorniamo indietro al 18 maggio scorso. Ultima giornata, Delinquere-Curtale. I pontini si arrendono in 9 all'Astromonte di Reggio Calabria consegnandovi lo scudetto dopo aver tentato una clamorosa rimonta: che avversario è stato Dario Brindisino?

L'inferiorità numerica in Serie A Green è una brutta piaga: tra le mie concorrenti dirette è successo prima al Pace e poi al Curtale. Non si può sconfiggere un'armata con le fionde: loro sono stati temibili tutto l'anno ma sul più bello hanno mollato. Ringrazio Dario perché mi ha fatto divertire sino al fotofinish, proprio come era successo con Gallicchio nel 2008: indimenticabile quel gol di Gastaldello, che guarda caso abbiamo avuto in squadra anche quest'anno proprio grazie a Dario Brindisino…

 

Corsi e ricorsi storici!

La storia si ripete.

 

Come giustamente ricordava, il match clou per lo scudetto si è giocato 10 contro 9, specchio di un'intera stagione in cui le squadre hanno fatto i conti con l'inferiorità numerica. Lei come interpreta questo segnale dato dal campionato?

Credo che la tattica di molti presidenti di coprirsi poco in panchina sia diventata molto rischiosa: tra impegni europei, infortuni e turn over i giocatori top su cui poter fare affidamento per un'intera stagione sono pochi. Io ho puntato ad avere quanti più titolari possibile in tutti i reparti: a scapito magari dei nomi di prestigio abbiamo investito su 20 gregari ma dal posto praticamente fisso. Ed è andata come sapete.

 

sergi campione mareNelle ultime giornate però il Delinquere aveva tremato: pareggio col Lupiae, sconfitta col Mojito e Curtale di nuovo in scia di sorpasso. Cosa ha provato in quei momenti?

Lo scoglio Lupiae l'avevamo messo in conto: non scorderò mai il compleanno di Mertens con tanto di rigore segnato. Contro il Mojito effettivamente molte certezze hanno iniziato a scricchiolare, ma aspettavo il Curtale al varco: sapevo che quella sarebbe stata comunque la gara decisiva. Per quello ci ho tenuto fortemente ad andare in casa arancioblu, per fermare di persona il tentato sorpasso.

 

In generale però nell'ultimo periodo la squadra ha tirato un po' il fiato: ha mai pensato di non farcela?

Il timore di non farcela poteva prendere il sopravvento, anche perché in fin dei conti anche arrivare sul podio sarebbe stato un successo, considerando che lo scudetto sulla carta appariva davvero un traguardo troppo oltre i nostri limiti. Però il bello del Delinquere è proprio questo: non conosciamo limiti, non ci fissiamo sulle bandiere e pensiamo solo alla vittoria. Così ci divertiamo tutto l'anno.

 

Eppure a fine marzo i giochi sembravano fatti: nel big match contro il Pace avete vinto 0-1 contro un avversario ridotto in 7. E' stata quella la partita della svolta secondo lei?

Quella partita mi ha confermato che erano gli avversari che stavano mollando la presa: il Pace ha pagato anche dei fraintendimenti societari e noi ne abbiamo approfittato. Una volta vinta quella e con il Curtale distante qualche punto, lo scudetto potevamo solo perderlo e sarebbe stata tutta colpa mia. Ma io la squadra non la mollo mai: non te lo puoi permettere in Serie A Green.

 

IMG-20140614-WA0017Grazie a questa splendida stagione, lei ha guadagnato ben due posizioni nel Ranking Green arrivando in quarta piazza e sfondando quota 1000 punti. Ora Maggiore è a un tiro di schioppo, mentre Dario Brindisino resta nella sua scia… 

Quando l'altra notte ho visto la nuova classifica Ranking stavo per svenire! Mi manca una posizione per salire sul podio dell'Olimpo Green insieme ai Brindisino. Un onore inatteso. D'altra parte so bene che ci sono manager come Simonetti, ad esempio, che hanno una media molto alta, per cui dovremo lottare per restare lì e goderci il panorama della Serie A Green dall'alto.

 

Come commenta i suoi 8 anni di SerieAGreen anche alla luce di questi dati?

Devo ammettere che pur essendo passati 8 anni per me è come non sentirli affatto: ogni anno mi diverto sempre più. Il sogno sarebbe arrivare ad 80 anni e incontrarsi ancora in giro per il mondo a fare aste di fantacalcio.

 

Salta a BordoRivolgiamo adesso uno sguardo al futuro prossimo con l'asta di Serrano: lei farà parte della spedizione che raggiungerà il Salento col pulmino? Come affronta questa nuova esperienza di fantacalcio itinerante?

L'idea del pulmino mi ha incuriosito e divertito sin dall'inizio: ormai è chiaro a tutti che non è l'asta che conta o festa che tenga, ma la voglia di stare insieme. E secondo me ci spingeremo sempre oltre, anno dopo anno. La Serie A Green è un panta rei.

 

Un'altra novità epocale sarà la gestione condivisa dei risultati. Anche se il metodo è ancora in fase di studio, la cosa certa è che si tratterà di un impegno non delegabile, pena l'esclusione dal campionato successivo. Secondo lei che impatto avrà questa regola sulla SerieAGreen?

Rispondo alla sua domanda anche se so che qualcuno storcerà il naso: credo che questa regola sia il bivio, la selezione naturale tra manager che si impegnano e quelli a cui peserà il culo –  scusi l'espressione – anche fare due conti al pc. Ma la storia ha dimostrato che il gioco funziona meglio se tutti noi ci impegniamo a fare qualcosa, per cui non credo avremo sorprese negative quest'anno. Complimenti anche a chi l'ha proposta: il solo averlo pensato ha significato riporre fiducia incondizionata verso 16 persone per un anno intero.

 

Gallicchio e SergiDi contro arriva anche Football Green, il magazine televisivo della SerieAGreen: ci dà un suo parere su questa novità?

Quando l ho visto non ci potevo credere, secondo me colma le lacune del giornalismo sportivo in Italia. Sembra troppo? L'allegria e l'ironia di Vito LoTurco non ha eguali: sarà senz'altro un'iniziativa divertente e di successo. Non vedo l'ora che inizi!

 

Ultima domanda: con l'andar degli anni le defezioni dei manager si fanno sempre più frequenti anche in appuntamenti imperdibili come l'asta iniziale o la festa finale. Secondo un veterano come lei, si tratta solo di un trend passeggero o andremo sempre più verso un commissariamento delle singole franchigie?

Le assenze dei manager credo siano per lo più imputabili ad un fattore: l'età. Sempre più amici si sposano e quasi sempre lo fanno o a giugno o a settembre, che sono i mesi clou per noi fantamalati. A questo si aggiungono gli appuntamenti di lavoro e impegni improrogabili vari ed eventuali… Ma la Serie A Green è una signora che non tollera rimandi, per molti è il primo amore e viene prima di tutto, per altri a volte viene messa in secondo piano, ma solo per un giorno… the day after torna ad essere la prerogativa. Personalmente non ho mai mancato un appuntamento e spero non capiti mai, ma per venire incontro a tutti è necessario fare uno sforzo collettivo ed essere elastici, riuscendo a spostare date e luoghi di incontro: questo credo stia dando buoni risultati. Un'eccezione però c'è sempre, e come volevasi dimostrare, a settembre affronteremo la mancanza di Tedone e Gallicchio. Ma credo che per una giusta causa tutto sia perdonabile.

 

Per cui presidenti e amici dei presidenti della SerieAGreen, il messaggio è chiaro: se decidete di sposarvi, fare figli e battezzarli o financo di suicidarvi, per cortesia fatelo tra luglio e agosto, che qui abbiamo tanto da fare.

Delinquere campione

 

Torgio Giosatti 

4 pensieri riguardo “La Piazzetta dello Sport: speciale intervista al Campione 2013/14

  • FINALMENTEEE TORGIO!!!
    Il Domingo onora il meritato scudetto del Delinquere, club capitanato da un signor collega Presidente Domenico Sergi. MAI una parola fuori posto, SEMPRE attento alle dinamiche del gruppo.
    Chapeau! 

  • delinquere

    Torgio che onore ma soprattutto che fatica riuscire a fare quest'intervista. Tra andirivieni tra le vie salentine e orari inconciliabili siamo risuciti a trovarci in un torrido pomeriggio di fine estate.

    ora pensiamo già alla prossima?Marcio, quanto manca alla partenza di venerdi?:-)

  • Una grande intervista, un grande Sergi, un ficcante Torgio.

  • Cusci Team

    Finalmente il ritorno dell'intervista al campione, bravissimo Torgio (con tirata di orecchie per le due edizioni mancate, anche perchè una era la mia), e un applauso anche a Sergi, presidente esemplare. Questa è la Serie A Green che mi piace!!!

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