Serie A Green
Il Punto di Torgio GiosattiLa Piazzetta Dello Sport

Il Punto di Torgio Giosatti: speciale Asta Estiva 2020/21

 

 

La griglia di partenza della Serie A Green 2020/21 secondo le pagelle di Torgio Giosatti: nessuna insufficienza, regna l’equilibrio.

MOJITO: 9-

Ancora in pole position

Come l’anno scorso, sul mare col pattino. Anche in questa stagione il Mojito è in pole position nelle nostre griglie grazie ad un’asta accorta, seppur condita da abbondanti dosi di felicità. L’eroe di Lizzanello – che l’indomani mattina con meno di cinque ore di sonno si è presentato ad un’altra asta a 16 – non cambia la strategia che l’anno scorso gli ha consentito di lottare per il titolo e arrivare secondo in classifica generale. L’obiettivo è sempre lo stesso: alzare il primo, meritatissimo, trofeo in SerieAGreen.

POR *****

Confermato Donnarumma, il portierone della Nazionale. E dietro di lui, oltre Tatarusanu, quello dell’Under 20 Carnesecchi. Della serie: tutto fa brodo.

DIF ***°

Linciano ha studiato bene i campioni in carica dei Wailers e prova a imitarne la strategia in difesa: coppie a basso costo e titolari assicurati. Gli riesce più o meno bene, si può migliorare.

CEN ****°

I maggiori investimenti sono su due grandi sorprese dell’anno scorso, Malinovsky e Castrovilli. Poi c’è Ruiz in cerca di rivincite e la sicurezza Freuler. Attenzione a questo Silva: è un fedelissimo di Ranieri, potrebbe rubare il posto a Ekdal. Dominguez a 21 potrebbe essere un affare, così come Bennacer e il pupillo Pessina.

ATT ****°

Chiariamolo subito: Milik non è un’incognita. Linciano ha tutto da guadagnare dal polacco, precedenza o cambio casacca che sia. Nel frattempo ha a disposizione due top come Muriel e Rebic, ma anche Bonazzoli (fortemente voluto da Giampaolo) e Inglese, che rappresenta forse la vera incognita del reparto, arricchito però dal giovane Raspadori – anche lui nazionale Under – che ha già fatto vedere di cosa è capace.

L’ANALISI

LA STELLA: Donnarumma

LA BANDIERA: –

IL PUPILLO: Pessina

LA SCOMMESSA: Milik

I GIOVANI: Carnesecchi, Foulon 

VIVAIO: Raspadori

LO SCONOSCIUTO: Silva

I VETERANI: Donnarumma, Marlon, Pessina

LA DICHIARAZIONE: “Non ci siamo ancora ripresi dall’asta, ma il gruppo sembra essere all’altezza per una stagione tranquilla”.

BEST 11: Donnarumma, Toloi, Calabria, Ferrari; Malinovsky, Castrovilli, Ruiz, Freuler; Muriel, Rebic, Inglese.

3-4-3 Tatarusanu, Bani, Ceccherini, Dominguez, Silva, Bennacer, Bonazzoli. 
CURTALE: 8,5

La casta cerca riscatto

Dopo la disastrosa stagione scorsa, Dario Brindisino si presenta ai nastri di partenza con un organico di tutto rispetto. Squadra imperniata sui rigoristi (ben quattro spalmati su tutti i reparti) e ben coperta a livello di voti. Peccato per l’attacco un po’ scarico, complice la stanchezza, al quale però rimedia col vivaio. Il ritorno dello squalo? Vedremo.

POR ****°

Possibile che Mirante faccia il titolare di Lopez alla Roma? E quanto balla la panchina di Fonseca anche in quest’ottica? Questi gli interrogativi dei pali arancioblu 2020/21.

DIF *****

Alla spina dorsale Bonucci-Criscito, il Curtale mette un Hysaj incredibilmente pagato 15 più due coppie sicure di Udinese e Crotone e la pedina di mercato Muldur.

CEN ****°

De Paul e Kucka sono rigoristi e rispettivi top players delle proprie squadre: se Udinese e Parma finiranno nella parte sinistra della classifica, il Curtale sarà una corazzata. Perchè Barella è indiscutibile e Ramsey, infortuni permettendo, dovrebbe essere nel suo anno di grazia. Attenzione poi al giovane Sottil, mentre Radovanovic, Lerager e Deiola non è certo che facciano un voto in tre.

ATT ***

Non era facile fare un tridente con un budget risicato. Dario Brindisino conferma Dzeko anche per evitare una pesante minus e gli mette accanto la freschezza del gambiano Barrow, atteso alla consacrazione. Poi non regge l’attesa e si butta su Iago Falque, al quale affianca altri due panchinari del Benevento in chiusura di lista. Non una mossa da prima pagina, e allora ripara pescando dal vivaio un altro gambiano, quel Colley del Verona che promette titolarità e gol già nel presente.

L’ANALISI

LA STELLA: Dzeko

LA BANDIERA: –

IL PUPILLO: Ramsey

LA SCOMMESSA: Iago Falque

I GIOVANI: Sottil, Zanellato

VIVAIO: E.Colley

LO SCONOSCIUTO: Magallan

I VETERANI: Dzeko, Bonifazi, Deiola

LA DICHIARAZIONE: “Una squadra equilibrata, come la volevamo, in un’asta sfiancante. Speriamo di aver indovinato la strategia per poter partire col piede giusto già contro il Pigna. Il leader sarà Barella”:

BEST 11: Lopez, Bonucci, Criscito, Hysaj; De Paul, Ramsey, Barella, Kucka; Dzeko, Barrow, Falque.

3-4-3 Mirante, Nuytinck, Djidji, Sottil, Lerager, Radovanovic, Moncini.

 

 

FLIPPER: 8+

Restare grandi

Fabrizio Mangia è atteso alla terza stagione consecutiva su alti livelli. Nelle due precedenti che hanno portato a Serrano Scudetto, Champions Green e Supercoppa Green la strategia d’asta è stata chiara: puntare sui blocchi delle squadre per avere voti sempre assicurati. Una tattica magari non splendida esteticamente parlando, ma tremendamente efficace. Dopo Bologna-Empoli e Atalanta-Genoa, quest’anno è il turno di Inter-Parma: funzionerà ancora?

POR *****

La mega minus di Radu praticamente lo costringe a puntare su Handanovic. Chiamatelo ripiego…

DIF ***°

Attenzione: sulla carta il trio Spinazzola-Godin-Zappacosta fa paura per qualità e bonus, ma su sei ginocchia quante saranno ancora integre? In attesa dei certificati di sana e robusta costituzione, Flipper si copre col nazionale polacco Walukiewicz e la sicurezza Caldirola. La coppia parmense Busi-Valenti, invece, è un punto interrogativo, mentre il granata Bremer si candida ad essere uomo mercato.

CEN ****°

Vidal è un pallino di Conte: a 150mld potrebbe essere anche una plus l’anno prossimo. Con lui l’inossidabile Kessie e la scommessa Zajc: porterà bonus come ai vecchi tempi o sarà la meteora che ha floppato all’Acab? Dei quattro parmensi Kurtic e Cyprien sono i titolari, mentre stuzzica non poco la coppia del Crotone Vulic-Petriccione.

ATT ***°

Mangia ricostituisce in blocco l’attacco del Lupiae 2019/20: Insigne e Berardi sono entrambi rigoristi e assicurano bonus importanti, ma hanno l’infortunio facile e una discontinuità di rendimento conclamata. Saprà Sanchez aggiungere quel quid mancante? Su Zaza ormai non ci contiamo più, occhio invece a questo Hauge…

L’ANALISI

LA STELLA: Handanovic

LA BANDIERA: –

IL PUPILLO: Sanchez

LA SCOMMESSA: Zajc

I GIOVANI: Hauge, Valenti, Busi

VIVAIO: Baldrusson

LO SCONOSCIUTO: Brunetta

I VETERANI: Sanchez, Radu

LA DICHIARAZIONE: “Mai più un’asta così”.

BEST 11: Handanovic, Spinazzola, Godin, Zappacosta; Vidal, Kessie, Kurtic, Zajc; Berardi, Insigne, Sanchez.

3-4-3 Radu, Walukiewicz, Caldirola, Cyprien, Vulic, Hauge, Zaza.

 

 

CUSCI: 8

Chi dorme non piglia Milik

Numeri alla mano, se c’era una squadra che meritava di vincere lo scorso anno questa era il Cusci. Una vera e propria macchina da guerra quella dei cinghiali, che però si sono dovuti accontentare della soddisfazione di vincere classifica generale e Europa Green. Per riprendersi il maltolto, Lorusso torna all’antico accontentandosi di portieri di seconda fascia ma puntando sulla rabbia dei tanti protagonisti della scorsa stagione che non hanno digerito il mancato tricolore sul petto. Il Cusci è così la squadra con più bandiere confermate della Serieagreen. Peccato per quel pisolino in attacco, proprio al momento della chiamata di Milik: una minus memorabile, che di certo toglierà il sonno a tanti tifosi, specialmente se il polacco dovesse tornare in auge.

POR ***

La griglia portieri tra Bologna e Benevento sarebbe anche buona, ma ci vorrà davvero coraggio a schierare Montipò…

DIF ***°

Alex Sandro, Ansaldi e Mario Rui hanno praticamente le chiavi dello spogliatoio e anche Iacoponi si candida per una quarta copia. Se Pezzella è una certezza, Lirola e Toljan probabilmente pedine di mercato, non riusciamo in alcun modo a nascondere la nostra profonda infatuazione per Marchizza: potrebbe essere il nuovo Calderoni.

CEN ****°

Dopo l’all in sul pupillo Gomez e la bandiera Bentancur, Lorusso si toglie lo sfizio di confermare anche quell’Agudelo che tanto aveva illuso e poi non mantenuto. Linetty è un pilastro di Giampaolo che lo ha voluto a tutti i costi a Torino, Pobega, Arslan e Pereiro sono bravi ma alla lunga potrebbero necessitare di coperture, mentre per Rabiot l’investimento (80mld) è stato ingente: lo ripagherà?

ATT *****

Uno dei migliori attacchi del torneo. Anche qui all in su Dybala e poi uno dei migliori attaccanti possibili della seconda fascia, quel Kalinic preso a soli 63mld. Completano il reparto i due spezzini Galabinov (rigorista) e Farias (che potrebbero essere due voti, acciacchi permettendo) e Karamoh, che ha iniziato bene e vuole rilanciarsi.

L’ANALISI

LA STELLA: Dybala

LA BANDIERA: Alex Sandro, Ansaldi, Mario Rui, Bentancur

IL PUPILLO: Gomez

LA SCOMMESSA: Rabiot

I GIOVANI: Marchizza, Agudelo, Pobega, Nicolussi Caviglia

VIVAIO: Portanova

LO SCONOSCIUTO: Arslan

I VETERANI: Alex Sandro, Ansaldi, Mario Rui, Bentancur, Iacoponi, Gomez, Agudelo, Dybala

LA DICHIARAZIONE: “Un mercato difficile, in condizioni difficili, in una stagione sicuramente difficile. Cerchiamo di essere positivi, ma anche no!”.

BEST 11: Skorupski, A.Sandro, Pezzella, Mario Rui; Gomez, Bentancur, Linetty, Rabiot; Dybala, Kalinic, Karamoh.

3-4-3 Montipò, Ansaldi, Toljan, Pereiro, Pobega, Galabinov, Farias.

 

 

EAGLES: 8-

La carta non striscia l’attacco

Jos Corasaniti, boccali di birra alla mano, conduce un’asta a tratti scellerata, come se avesse un budget illimitato. Tira il prezzo praticamente a tutti i giocatori, alcuni gli scoppiano in mano, altri li vuole a tutti i costi. La sua carta di credito striscia in continuazione anche quando è costretto a scendere in pantaloncini a ottobre per pagare la pizza sotto casa. Ma una volta giunti agli attaccanti, le transazioni cominciano a non essere eseguite e Corasaniti, con pochi spicci in tasca, la sfanga come può.

POR *****

Il meglio su piazza coi portieri della Juve.

DIF ****

Il meglio su piazza con Gosens, Hakimi e… no, Hernandez non c’è (ci mancherebbe altro) ma c’è la bandiera Milenkovic, il titolare Letizia, il titolarino Erlic e la riserva Mojica. Con due innesti più mirati anziché Hoedt e Igor sarebbe stato un reparto top.

CEN ****

Si svena per Milinkovic-Savic, poi procede con la sua solita strategia: tanti mediani forti tra i 50 e i 70 mld. Dopo Eriksen, Jankto e Nandez, però, si accorge che il plafond non è infinito ma riesce comunque a prendere Verre, Hernani, Gagliardini e la scommessa Damsgaard. 

ATT **°

Attacco deludente, si diceva. 345mld per Osimhen appaiono un azzardo nonostante il talento cristallino del giovanissimo nigeriano. Lo affianca Kouame che alla Fiorentina potrebbe esplodere se il fisico lo sorregge. Petagna e Cutrone dovrebbero coprirli ma non è detto. Più che su Mihaila, si spera nell’altro africano Luvumbo.

L’ANALISI

LA STELLA: Gosens

LA BANDIERA: Milenkovic

IL PUPILLO: Nandez

LA SCOMMESSA: Osimhen

I GIOVANI: Hakimi, Erlic, Damsgaard, Sohm, Mihaila, Osimhen, Kouamè

VIVAIO: Luvumbo

LO SCONOSCIUTO: Mojica

I VETERANI: Gosens, Milenkovic, Nandez

LA DICHIARAZIONE: “Mercato difficile, arduo, a tratti allucinante. Solo il campo potrà dire la sua. Ma noi ci siamo”.

BEST 11: Szczesny, Gosens, Hakimi, Milenkovic; Milinkovic-Savic, Eriksen, Jankto, Nandez, Verre; Osimhen, Kouame.

3-5-2 Buffon, Letizia, Mojica, Hernani, Gagliardini, Cutrone, Petagna.

 

 

PIGNA: 8-

Senza Ronaldo è l’anno zero

Nonostante arrivi da cheap leader in attacco, Walter Bucci rinuncia a confermare Cristiano Ronaldo, replicando la strategia d’attesa con la quale il primo anno aveva costruito un attacco variegato ma di medio livello. I rosanero potrebbero comunque schierare tranquillamente le 4 punte, ma sarà complicato lasciare fuori qualcuno dei centrocampisti. La sfida è chiara: riuscire a cambiare i connotati di una squadra divenuta CR7 dipendente per uscire dalla parte bassa della classifica. Folle sprecare la slot del vivaio con un giocatore di cui già si conosce la partenza a gennaio: perchè? La risposta di Bucci non convince: “Ce l’ho sempre avuto a Football Manager”.

POR ****

Sirigu resta sempre una certezza nonostante un Torino votato all’attacco. Difficile che Zoet vedrà il campo anche dopo l’infortunio.

DIF ***°

Ibanez e Kumbulla porteranno spesso due voti e al momento Vojvoda e Danilo non sembrano avere alternative valide per la loro maglia nei rispettivi club. La coppia di terzini del Sassuolo garantisce un voto sicuro, mentre Ahyan e Pereira puntano ad uscire alla distanza.

CEN ****

Con pazienza e meno di 60mld si porta a casa la fascia mancina della Lazio. Chiesa, Tonali, Amrabat e Barak porteranno voti e bonus e se Arthur dovesse esplodere…

ATT ****

Con tutti quei soldi si poteva fare meglio, questo è poco ma sicuro. Ciononostante, l’attacco del Pigna è formidabile con le vecchie glorie Ribery e Pedro, l’estro di Orsolini e la fame di Simeone e Pavoletti.

L’ANALISI

LA STELLA: Ribery

LA BANDIERA:

IL PUPILLO: Kyriakopoulos

LA SCOMMESSA: Arthur

I GIOVANI: Tonali, Kumbulla

VIVAIO: Diallo

LO SCONOSCIUTO: Gojak

I VETERANI: Kyriakopoulos, Rogerio, Barak

LA DICHIARAZIONE: “La più bella e divertente asta della mia vita, ho fatto quasi tutto quello che desideravo. Mai stato tanto attivo come quest’anno: ora sarà il campo a parlare”.

BEST 11: Sirigu, Ibanez, Kumbulla, Vojvoda; Chiesa, Arthur, Barak, Tonali; Simeone, Ribery, Pedro.

3-4-3 Zoet, Kyriakopoulos, Danilo, Amrabat, Marusic, Pavoletti, Orsolini.

 

 

CELTIC: 7,5

Vecchietti alla riscossa

Piero Barbaro sfodera una grande prestazione da dealer durante l’asta online, mantenendo sempre alta la verve anche nei momenti di stanca. Ciononostante, riesce a rimanere concentrato sulla sua squadra, pur cascando nei soliti difetti che da sempre contraddistinguono le rose dei celtici. Ovvero quella strana predilezione per “le figurine”, spesso avanti con l’età, il cui rendimento è tutt’altro che garantito. La composizione dell’organico, però, chiama a gran voce il modulo 4-2-4.

POR ****

L’abbinamento tra Cagliari e Verona è ottimo e sicuramente studiato, ma la spesa di 200 mld è senza dubbio eccessiva.

DIF ***°

Cuadrado a 65 potrebbe essere un regalo inaspettato, mentre D’Ambrosio parte ogni anno tra i dubbi ma finisce sempre in Nazionale. Gagliolo e la coppia veronese andranno sicuramente a voto e attenzione a Biraschi e Samir: potrebbero essere titolari fissi presi praticamente a prezzo di costo. Radu è fuori lista: investimento per il futuro?

CEN ***

Tolti i top players Luis Alberto e Zielinski, a Barbaro e Santini restano tanti punti interrogativi. Tra Duncan, Meitè, Diawara, Lukic e Brugman, si spera di raccattare almeno un paio di voti a settimana, perché Borja Valero e Cataldi erano e restano seconde scelte.

ATT ****°

Se non guardassimo le carte d’identità, l’attacco biancoverdemarrò sarebbe di certo a cinque stelle. Ma tra Gervinho, Pandev e la bandiera Palacio, il più accreditato ad affiancare il bomber Zapata potrebbe essere invece Deulofeu.

L’ANALISI

LA STELLA: Zapata

LA BANDIERA: Palacio

IL PUPILLO: D’Ambrosio

LA SCOMMESSA: Deulofeu

I GIOVANI:

VIVAIO: Calafiori

LO SCONOSCIUTO: Pandur

I VETERANI: Silvestri, D’Ambrosio, Lukic, Gervinho, Palacio

LA DICHIARAZIONE: “In estate abbiamo deciso di cambiare strategia. Abbiamo tentato di farlo, prendendoci i nostri rischi, con l’obiettivo di tornare in Champions anche grazie all’esperienza dei tanti giocatori un po’ ageé che ci siamo comprati, soprattutto davanti”.

BEST 11: Cragno, Cuadrado, Gagliolo, D’Ambrosio, Biraschi; Alberto, Zielinski; Zapata, Gervinho, Deulofeu, Pandev.

4-2-4 Silvestri, Samir, Gunter, Duncan, Meitè, Diawara, Palacio.

 

 

ACAB: 7,5

Ronaldo contro tutti

Marco Gallicchio conduce un’asta esemplare, ma sul finale viene tradito da un colpo di sonno che solitamente il fidato Caffè Borghetti evita. E dire che era partito bene, con tre trequarti nelle prime tre ore mattutine di asta, seguite da un numero imprecisato di Redbull. Dimenticare il Borghetti in macchina, però, è stato un errore madornale. Raggiunto l’obiettivo CR7, l’adrenalina cala di botto nel cuore della notte e dell’asta per gli attaccanti e l’acquisto di Vlahovic come seconda slot pare d’acchito un’ingenuità. Il che toglie poco ad una rosa comunque competitiva, i cui incastri di moduli andranno però cercati giornata dopo giornata. Il cambio modulo aiuterà, ma non è detto che ad essere sacrificato sull’altare del mercato non possa essere proprio il campione portoghese, simbolo di quel calcio moderno che a Novoli proprio non piace.

POR ***°

Consigli è da sempre considerato un porto sicuro per il fantacalcio, ma con la difesa del Sassuolo c’è poco da scherzare.

DIF ****

Si contano almeno sei titolari di medio livello nella difesa nerogialla, con Romagnoli a tirare le fila. Per quel che è stato speso, un reparto di lusso.

CEN ****°

Non si è capito se Gallicchio abbia puntato tutto sul centrocampo o se a un certo punto gli si siano bucate le tasche. Ci sono sei titolari fissi con ottime possibilità di bonus e una giovane promessa come Agoume. Acquistare ben due possibili precedenze come Khedira e Pastore ha i suoi pro e contro: 6 miseri miliardi in più in attacco avrebbero fatto la differenza.

ATT ***

Prendere Ronaldo a 100mld in meno rispetto allo scorso anno sarà sembrato l’affare del secolo, ma era scontato che i prezzi si abbassassero dopo le spese folli negli altri reparti. Con quello che gli rimaneva, Gallicchio poteva e doveva fare di meglio per affiancare al portoghese qualcosa in più rispetto al pur rispettabilissimo talento di Vlahovic. 

L’ANALISI

LA STELLA: C.Ronaldo

LA BANDIERA: De Silvestri

IL PUPILLO: Consigli

LA SCOMMESSA: Vlahovic

I GIOVANI: Agoume, Vlahovic, Schiappacasse

VIVAIO: Millico

LO SCONOSCIUTO: Ouwejan

I VETERANI: Consigli, Pegolo, Turati, De Silvestri, Mhkytarian, Veloso

LA DICHIARAZIONE: “Ogni anno diciamo di avere uno squadrone e poi facciamo schifo. Quest’anno diciamo che facciamo schifo. L’importante comunque è sempre arrivare sopra il Curtale”.

BEST 11: Consigli, Romagnoli, N’koulou, De Silvestri; Mkhitaryan, Ramirez, Soriano, De Roon, Leiva; Ronaldo, Vlahovic.

3-5-2 Pegolo, Alves, Bereszinski, Veloso, Agoume, Di Carmine, Gyasi.

 

 

LABBARI: 7,5

Blocco Inter per non sbagliare

Marco Tedone non ha mancato di far presente più volte il proprio scetticismo non solo sull’asta online ma su tutta la baracca Serieagreen, forse divenuta un po’ troppo complicata per il suo stile di vita. Ciononostante si presenta su Skype insieme all’amico-nemico Paolo Memola col quale dà vita a un’asta emozionante, tiratissima e puntualmente foriera di sfide da Derby delle Murge. Ne vien fuori una squadra solida, specialmente in difesa, basata sul blocco Inter che per Tedone ancora non si capisce se sia la moglie o l’amante rispetto al Bari. Di sicuro saranno dei galletti temibili, perché i nerazzurri di Conte si batteranno per lo scudetto e di conseguenza i bei voti e i bonus per Tedone non mancheranno. Avrà il mister barese la costanza necessaria per stare dietro a un organico che però non è così forte da poter andare col pilota automatico?

POR ****°

Nonostante il gioco offensivo, l’Atalanta resta sempre una delle migliori scelte per i portieri.

DIF ****°

Grandi nomi, grandi firme: chi sarà il grande escluso ogni settimana tra Acerbi, Manolas, Kolarov, Bastoni e Young?

CEN ***

Tedone sfrutta subito il cambio modulo affiancando Perisic a Young. Il pupillo Brozovic sarà coadiuvato dal lanciatissimo Locatelli, mentre Ekdal e Ionita rappresenteranno quella copertura che gli anziani Medel, Parolo e Sturaro non possono più garantire.

ATT ***

Martinez è stato giustamente pagato come un top player e Morata gli è stato affiancato sempre in virtù del cambio modulo. Una strategia quasi obbligata, visto che l’unico in grado di coprire le spalle ai due dovrebbe essere il quasi mai integro Cornelius. 

L’ANALISI

LA STELLA: Martinez

LA BANDIERA:

IL PUPILLO: Brozovic

LA SCOMMESSA: Morata

I GIOVANI: Armini, Tramoni

VIVAIO: Kalulu

LO SCONOSCIUTO: Tramoni

I VETERANI: Gollini, Sportiello, Rossi, Manolas, Maksimovic, Brozovic

LA DICHIARAZIONE: “Non sono contento. Abbiamo tutte le caratteristiche per essere una brutta squadra: spero che la stampa ci recensisca in maniera negativa”.

BEST 11: Gollini, Acerbi, Manolas, Bastoni, Young; Locatelli, Brozovic, Perisic, Ekdal; Martinez, Morata.

4-4-2 Sportiello, Kolarov, Lykogiannis, Sturaro, Ionita, Medel, Cornelius.

 

 

TERLIZZI: 7,5

La rosa dei calzini spaiati

Paolo Memola si presenta in gran forma a questa asta online, carico di immagini di sfondo per intimidire, divertire e distrarre i concorrenti. Ancora scioccato dal secondo posto, primo a pari merito coi Wailers, il manager terlizzese viene comunque da una stagione più che positiva con cui ha cancellato la retrocessione del 2019 ed ora è atteso come sempre dall’ascensore. Per scongiurarla si è premurato con una difesa di ferro, forse troppo, e con un pugliese doc come Caputo in attacco. Lo studio estivo, poi, ha portato a Terlizzi un sacco di nomi esotici: scommesse che riempiranno di sicuro lo stadio Sunny Cola, ma che alle prime difficoltà potrebbero soffrire la pressione e le aspettative di una piazza divenuta esigente e che dopo la Champions 2018, la Green Cup 2019 e il secondo posto arrivato come tutti sappiamo nel 2020, ora ha gli occhi rossi dalla fame. Non solo chimica.

POR ****°

Strakosha è stato uno dei migliori portieri della passata stagione, eppure Paolo Memola riesce a pagarlo addirittura meno dell’anno scorso.

DIF *****

Difesa piena zeppa di titolari, da questo punto di vista forse la più completa del campionato. Difficile sapere se Faraoni si ripeterà, se Chiellini avrà continuità, se Conti si riprenderà, se Zappa non perderà il posto e così via. Nonostante tutti questi interrogativi, Strakosha può dormire sonni tranquillissimi. E attenzione al giovane canterano Singo: è lui la vera alternativa a Vojvoda sulla fascia destra del Torino.

CEN ***

A prima vista gli unici inamovibili sembrerebbero Callejon e Zaccagni. Anche loro, però, avranno tanta concorrenza nei rispettivi club e allora Memola spera nei voti dei vari Viola, Marin, Cigarini, Makengo e Svanberg. E nelle scommesse capitoline a medio-lungo termine Zaniolo e Pereira.

ATT ***

A Terlizzi c’era l’irrefrenabile voglia di riportare Caputo nella sua terra e Paolo Memola ha accontentato i tifosi. Dopodiché si è esibito in un mercato alla Lotito: di quattro scommesse low cost, di cui tutti parlano un gran bene, almeno una ne esploderà?

L’ANALISI

LA STELLA: Caputo

LA BANDIERA:

IL PUPILLO: Chiellini

LA SCOMMESSA: Zaniolo

I GIOVANI: Pellegrini, Zappa, Makengo, Skov Olsen

VIVAIO: Singo

LO SCONOSCIUTO: Shomurodov

I VETERANI: De Vrij, Chiellini, Svanberg

LA DICHIARAZIONE: “Una squadra di calzini spaiati, ma belli da indossare. Da quest’asta folle è uscita una rosa imprevedibile e piena di scommesse, senza mezze misure: o piani alti, o bassifondi”.

BEST 11: Strakosha, De Vrij, Faraoni, Chiellini, Larsen, Augello; Callejon, Zaccagni, Marin; Caputo, Muriqi.

5-3-2 Reina, Lu.Pellegrini, Zappa, Viola, Cigarini, Shomurodov, Lammers.

 

 

STAR19: 7+

La stagione della rivoluzione

Gigi Maggiore lo aveva preannunciato: la rosa verrà smantellata. Nessuna pietà per coloro che non hanno onorato la gloriosa maglia arancioviola, con due sole eccezioni. Da una parte Immobile, che è stato salutato con tutti gli onori del caso lasciandolo partire verso altri lidi; dall’altra quel Bernardeschi, delusione e simbolo del fallimento delle Lumache, che invece è stato trattenuto un po’ per motivi economici un po’ per “punizione”, a far da riserva al rampante Kulusevski. Se Maggiore creda o meno nelle possibilità dell’ex ragazzino prodigio azzurro (anche in vista degli Europei) non è dato sapersi. Quel che è certo è che il mister griko ha a disposizione una serie di assi di briscola in attacco che dovrà saper giostrare abilmente, a meno che non voglia far subito valere il loro peso sul mercato. Le tentazioni portoghesi non mancano.

POR ***

Maggiore ha voluto evidentemente risparmiare sul reparto: se le premesse del Parma di Liverani sono queste, la nottata sarà lunga. E Rafael è una toppa col buco.

DIF ***°

Se Hernandez, Mancini e Tomiyasu rappresentano un terzetto difensivo che in molti in Serieagreen già invidiano, il bel colpo del terzetto mancino bolognese non cancella i dubbi sulla titolarità alla distanza di due buoni giocatori come Di Marco e Ghiglione (vecchia conoscenza delle Lumache dai tempi del Frosinone). Dalle loro presenze e dai loro bonus passerà il salto di qualità della retroguardia arancioviola.

CEN ***

Se le intenzioni di Maggiore erano sin dall’inizio quelle di giocare con 4-2-4, non stupisce la magrezza del centrocampo calimerese. Con questa strategia, però, a Kulusevski poteva essere affiancato un altro top player anziché la scommessa – seppur avvincente – Diaz. Entrambi coperti da Bernardeschi (minus evitata) e Saelemekers, a portare legna saranno però i vari Thorsby (vecchio pallino di Maggiore), Molina e… Maggiore.

ATT *****

L’attacco del Kitty’s In Coola puzza di capolavoro anche grazie alla tattica attendista di Maggiore. Prendere i due top più in basso nella lista come i capitani e rigoristi Belotti e Quagliarella si è rivelato lungimirante. Affiancare loro tre titolari come Lasagna, Caprari e Verde (i primi due praticamente inamovibili e tiratori di calci piazzati) è ben più di una semplice mossa di mercato. Il telefono UK del tecnico griko è già bollente, ma non è affatto scritto che voglia smontare da subito questa piccola opera d’arte.

L’ANALISI

LA STELLA: Hernandez

LA BANDIERA:

IL PUPILLO: Maggiore

LA SCOMMESSA: Diaz

I GIOVANI: Hickey, Kulusevski, Diaz

VIVAIO: Vignato

LO SCONOSCIUTO: Escalante

I VETERANI: Bernardeschi

LA DICHIARAZIONE: “Abbiamo voluto dare un forte segnale di rottura non confermando nessuno a parte Bernardeschi e puntando su due moduli che non fanno parte del nostro dna ovvero il 4-2-4 e il 3-4-3, per cercare di tirare la catena rispetto al disastroso recente passato”.

BEST 11: Sepe, Hernandez, Mancini, Tomiyasu, Hickey; Kulusevski, Diaz; Belotti, Quagliarella, Lasagna, Caprari.

4-2-4 Colombi, Dimarco, Ghiglione, Thorsby, Molina, Saelemekers, Verde.

 

 

WAILERS: 7

Chi ha paura dell’ascensore?

Strategia che vince non si cambia. Tarantino e Calò, seppur distanti fisicamente, dimostrano di avere ancora quel feeling ed unità di intenti che ha di fatto strapazzato i rivali negli ultimi tre anni di Serieagreen. Risultato non da poco e dunque perché modificare un assetto che ha portato soddisfazioni tanto da fare scuola ed essere imitato da molte altre franchigie? Un portiere qualunque, difesa straordinariamente low budget, centrocampo con investimenti mirati sui titolari da schierare e top player in avanti con un paio di bombette a miccia corta pronte ad esplodere (anche se forse qualche soldino in più poteva essere speso). E allora, chi ha paura dell’ascensore?

POR ***

Il tanto vituperato Perin alla fine approda a Copertino: era destino?

DIF ***

Poco da dire: tre coppie e due titolari per una difesa di basso livello ma sicura e dalla spesa infima. Marchio di fabbrica dei Wailers targati Tarantino-Calò. 

CEN ****

Anche a centrocampo gli esborsi sono solo ed esclusivamente per i quattro titolari certi: Chalanoglu, il pupillo Pereyra, Candreva e la bandiera Lazovic, pronto a sostituire Perotti nel cuore dei tifosi. A Ilic e Vieira l’ingrato compito di garantire il voto di riserva, un fardello che per ora non può pesare sulle spalle dei ragazzini Caligara (preso dopo aver evitato la minus Schone) e Askildsen. Forse un po’ poco.

ATT ****

Tutti gli indizi portavano da ben altra parte: col Pigna fuori dai giochi e tutti quei soldi in saccoccia, da più parti si pensava che Tarantino e Calò – juventini sfegatati – volessero regalare alla piazza gialloblu il più grande di tutti, CR7, per festeggiare il secondo scudetto e alzare l’asticella. Invece sul tifo ha prevalso il cuore, o il buon senso, a seconda dei punti di vista, ed è rimasto quel Lukaku simbolo dei tanti trionfi dello scorso anno. Con Simy e Messias a fare numero (e perché no, anche qualche bonus) ci si aspetta la resurrezione di Defrel ma soprattutto quella di Keità Baldè, pronto a sfruttare con la sua velocità il catenaccio di Ranieri.

L’ANALISI

LA STELLA: Lukaku

LA BANDIERA: Lazovic

IL PUPILLO: Pereyra

LA SCOMMESSA: Keita

I GIOVANI: Caligara, Askildsen, Ilic

VIVAIO: Amione

LO SCONOSCIUTO: Messias

I VETERANI: Peres, Tonelli, Lazovic

LA DICHIARAZIONE: “Abbiamo voluto impostare una squadra d’attacco, come sempre, come la filosofia che portiamo avanti in questa lega. Siamo i Wailers, e se fosse possibile giocare con un 1-3-6, noi lo faremmo…”.

BEST 11: Perin, Peres, Colley, Izzo; Chalanoglu, Lazovic, Pereyra, Candreva; Lukaku, Keita, Simy.

3-4-3 Marchetti, Becao, Tonelli, Vieira, Ilic, Defrel, Messias.

 

 

LUPIAE: 7

Brindisino col braccino

Ogni anno ci si aspetta sempre un upgrade dal Lupiae, ma ogni anno bisogna puntualmente rivedere le aspettative. La franchigia più antica della Serieagreen è ormai votata verso un fantacalcio onirico, quasi utopistico, sicuramente poco concreto dal punto di vista dei risultati. Luca Brindisino sa come si fa un’asta a 16, sa qual è il momento per dormire e quello per stare svegli, sa quando gli avversari stanno per cedere alla stanchezza e lui è lì, con la mascherina impregnata di fumo, a tenere testa a tutto e tutti. Eppure non affonda mai il colpo, si accontenta, scialacqua per due o tre fissazioni, ritrovandosi a volte anche costretto a dover riparare alle proprie fisime. Lo fa da maestro, per carità, ma di quello che fu il blasonato Lupiae restano ormai solo immagini in bianco e nero e l’orgoglio dei propri tifosi, sempre attaccatissimi alla maglia tanto da abbonarsi in massa ancor prima di conoscere la rosa iniziale.

POR ****

Su Strakosha si poteva e doveva fare di più, ma Dragovski non lo farà rimpiangere.

DIF ***°

Forse Luca Brindisino dopo la stella Hateboer voleva risparmiare, ma di fatto non ci è riuscito, portandosi a casa costosi semi top ma dal posto tutt’altro che certo come Kjaer, Skriniar, Luiz Felipe e il capitano della nazionale giapponese Yoshida. In quest’ottica Fazio rappresenta un investimento per gennaio (proprio al Milan a contendere la maglia a Kjaer?) e Gabbia una affascinante copertura che si affianca al promettente canterano Lovato.

CEN ***°

La riconferma di Nainggolan è più di cuore che di portafoglio, ma di fatto scombussola i piani del centrocampo. Imprescindibili per le strategie leccesi i rigoristi Veretout e Pulgar, Brindisino scommette tutto sul rilancio di Verdi con Giampaolo e poi si affida ai voti di Obiang, Schouten e forse Hetemaj. Anche in questo reparto c’è una giovane scommessa di nome Rovella, mentre attenzione a Villar: non è la riserva di Veretout ma è stato fortemente consigliato dai tanti osservatori capitolini in orbita lupiaense.

ATT ***

Se per Mertens si sapeva che l’esborso per strapparlo al Domingo sarebbe stato più o meno quello, fa specie la cifra spesa per Joao Pedro: 234mld dovuti più che altro al posizionamento molto alto del capitano e rigorista del Cagliari, che non giustifica però quella che molto probabilmente l’anno prossimo sarà una minusvalenza da evitare. Due nomi peraltro consecutivi in lista, che hanno lasciato il Lupiae con le monetine ad attendere le briciole fino a notte fonda. Ciononostante Luca Brindisino ha saputo pescare “il meglio del peggio”, con Pjaca, Ounas e un altro giovanotto come Piccoli.

L’ANALISI

LA STELLA: Mertens

LA BANDIERA: Nainggolan

IL PUPILLO: Depaoli

LA SCOMMESSA: Pjaca

I GIOVANI: Gabbia, Rovella, Villar, Piccoli

VIVAIO: Lovato

LO SCONOSCIUTO: Villar

I VETERANI: Depaoli, Nainggolan, Pulgar

LA DICHIARAZIONE: “Si poteva fare meglio, ma si poteva pure fare peggio. Salutare le bandiere è sempre doloroso, ma la mission di questa società è quella di far crescere i ragazzi: è giusto che chi abbia altre ambizioni le possa perseguire altrove. Non teniamo nessuno in catene”.

BEST 11: Dragovski, Hateboer, Kjaer, Skriniar, Felipe; Veretout, Pulgar, Verdi; Mertens, Joao Pedro, Pjaca.

4-3-3 Terracciano, Yoshida, Depaoli, Nainggolan, Obiang, Schouten, Ounas.

 

 

DOMINGO: 7

Dopo il disastro, addio bandiere

Marcello Simonetti è stato in forse fino all’ultimo. Una crisi esistenziale di fronte all’emergenza Covid che però non è riuscita a far rinunciare a un pezzo importante dell’esistenza domenghina. Nonostante la distanza il manager partenopeo è stato comunque protagonista con le sue solite freddure da battitore d’asta più che con gli acquisti. O meglio: punta tutto sull’Atalanta e sfidiamo chiunque a dire che abbia sbagliato, nell’anno in cui i ragazzi di Gasperini giocheranno per il tricolore. Avrà preso però i titolari giusti? Questo il grande interrogativo che corre nei bar di Napoli e provincia. Ammainate le bandiere Conti, Verdi e Mertens, nell’immediato post asta Simonetti ha parlato di “squadra senz’anima” e “anno di transizione”. Tutti i nuovi cicli, però, iniziano così e chissà se anche per i colori azzurroblè quest’anno funestato dalla pandemia non possa essere l’opportunità per una nuova alba.

POR *****

I portieri del Napoli, in costante ballottaggio, rischiavano di costare molto, molto di più di 165mld totali.

DIF ***

Marcello Simonetti prova a rielaborare una sintesi delle strategie più vincenti dell’ultimo triennio, ovvero quella dei blocchi Flipper e del low budget Wailers. L’impasto gli viene così e così, se è vero che Juventus e Atalanta si giocheranno lo scudetto e avranno sempre ottimi voti, ma sette giocatori su otto del reparto sono loro. Ma mancano gli unici sicuri ovvero Bonucci, Toloi o i terzini.

CEN ***

Con la stessa tattica della difesa, Simonetti si assicura quattro mediani del Sassuolo e tre del Napoli. A parte Djuricic, però, non si vedono i big e non mancheranno grattacapi. Fortunatamente ci sarà il veterano Rog a reggere la baracca, mentre i tifosi domenghini si aspettano che Miranchuk ripeta il miracolo Malinovski.

ATT ***

L’attacco ricalca le scelte degli altri reparti con Atalanta, Napoli e Sassuolo a farla da padrone. Il big è sicuramente Boga, mentre Ilicic e Lozano – per quanto non possano definirsi seconde scelte – sono state le mosse astute di Simonetti che sapeva di poterseli assicurare a basso costo. Lo smacco Pinamonti al Flipper ha riempito le pagine dei giornali, ma non è detto che non diventi uomo mercato a gennaio. E attenzione: Sansone quando entra batte i rigori.

L’ANALISI

LA STELLA: Boga

LA BANDIERA:

IL PUPILLO: Elmas

LA SCOMMESSA: Miranchuk

I GIOVANI: De Ligt, Sutalo

VIVAIO: Maldini

LO SCONOSCIUTO: Lopez

I VETERANI: De Ligt, Mattiello, Elmas, Rog

LA DICHIARAZIONE: “Per il ritorno al fantacalcio giocato se ne parla l’anno prossimo. Abbiamo dato qualche mese di vacanza a capitan Dries Mertens”.

BEST 11: Ospina, De Ligt, Palomino, Djimsiti, Mattiello; Miranchuk, Djuricic, Demme; Ilicic, Boga, Lozano.

4-3-3 Meret, Danilo, Romero, Bakayoko, Elmas, Bourabia, Sansone.

 

 

DELINQUERE: 7-

Sergi non resta Immobile

Per uscire dall’anonimato a cui è stato relegato in questi ultimi anni, Domenico Sergi ha puntato sul meglio che fantacalcisticamente la Serieagreen potesse offrire: quel Ciro Immobile che l’anno scorso ha praticamente salvato da solo lo Star. Al presidente calabrese va fatto un plauso speciale perché, oltre ad aver anticipato la festa di compleanno della primogenita che capitava proprio il giorno dell’asta, è riuscito a non addormentarsi durante la lunga maratona Skype, proprio lui che abbiamo visto appisolarsi ovunque e in qualunque posizione. Il resto della rosa neroamaranto è fatta di mestieranti, ben poco per cui entusiasmarsi e dunque è lecito chiedersi: quali saranno gli obiettivi stagionali del Delinquere? C’è un progetto a breve, medio o lungo termine che sia di cui non siamo a conoscenza?

POR ***

La bandiera Musso è stato la sorpresa dello scorso torneo, ma al di là del fatto che sia infortunato, difficile possa garantire quegli standard eccelsi.

DIF ***°

Tre coppie abbastanza certe di Napoli, Torino (ma quanto peserà Ansaldi nel trio?) e Fiorentina (che se dovesse passare a quattro dietro saran dolori), più due totem delle neopromosse come Glik e Golemic. Si ma… i bonus?

CEN ***°

Mediana italiana con Pellegrini, Politano, Lazzari, Cristante e la sorpresa Ricci, con Rincon, Badelj e Dabo a dare almeno due voti certi e l’americano McKennie pronto ad essere sfruttato nelle partite più semplici per la Juve.

ATT ***°

Bomber Immobile in Serie A è una garanzia, con Caicedo dovrebbe coprire la maggior parte degli score del Delinquere. Attenzione però a Lapadula: a Lecce ha fatto bene e non c’è motivo per cui non debba ripetersi. Gabbiadini e Leao hanno concorrenza, ma sanno come si segna.

L’ANALISI

LA STELLA: Immobile

LA BANDIERA: Musso

IL PUPILLO: Leao

LA SCOMMESSA: Ricci

I GIOVANI: Leao

VIVAIO: Carboni

LO SCONOSCIUTO: Martinez Quarta

I VETERANI: Musso, Nicolas, Koulibaly, Cristante, Gabbiadini, Leao

LA DICHIARAZIONE: “Con il grande bomber quest’anno proseguiamo il percorso di rinascita. Speriamo in una grande stagione in questa Serieagreen che resta l’unica certezza in un periodo di grandi incertezze”.

BEST 11: Musso, Koulibaly, Rodriguez, Caceres; Lo.Pellegrini, Politano, Lazzari, Ricci; Immobile, Leao, Lapadula.

3-4-3 Scuffet, Glik, Golemic, Badelj, Rincon, Caicedo, Gabbiadini.

 

 

AMICI: 6,5

Ibra mania o Ibra dipendenza?

167!” È stato il grido di battaglia di Roberto Bartolomucci durante l’asta. Un continuo offrire e rilanciare che ha scatenato un’inattesa sollevazione popolare, accusato da più parti di aver tirato giocatori a sfregio e col solo obiettivo di infastidire e innervosire i presidenti. Un evento pressoché inusuale per un presidente il cui curriculum racconta di premi Fair Play e grandi gemellaggi. Dopo tre retrocessioni consecutive e col podio Ranking sempre in bilico, però, la pressione sul manager pontino era abnorme e nelle settimane precedenti all’asta tutto l’ambiente biancolilla chiedeva al presidente un po’ più di polso e cattiveria per scongiurare l’ennesima figuraccia. Bartolomucci ce l’ha messa tutta, a costo di attirarsi le ire altrui, portando a Cisterna addirittura Sua Maestà Ibrahimovic. L’impressione, però, è che la squadra sia destinata a soffrire anche quest’anno. 

POR ***

Samp e Crotone hanno una pessima griglia portieri: l’impressione è che Bartolomucci si affiderà prevalentemente alla bandiera Audero, protetto dal catenaccio di Ranieri.

DIF ***

Di Lorenzo, Smalling e Biraghi sono tre ottimi titolari, ma dietro di loro è tutto uno scricchiolio di panchine, incertezze e scommesse.

CEN ***

L’impressione è che i quattro più pagati (Bonaventura, Pasalic, Sensi e Castillejo) abbiano tanti bonus in canna ma non sempre il posto assicurato. Per quanto tempo Benali e Tameze potranno metterci pezze? Bartolomei, Scozzarella e Schiattarella al momento sono punti interrogativi.

ATT ****

Bartolomucci è stato il primo a stupirsi per aver portato a casa Ibrahimovic, al quale è riuscito ad affiancare Correa per un tandem davvero interessante. Okaka non sembra poter avere la continuità dell’anno scorso, ma occhio ai giovani Haraslin, Colombo e soprattutto Salcedo: i loro voti serviranno eccome all’economia della squadra.

L’ANALISI

LA STELLA: Ibrahimovic

LA BANDIERA: Audero

IL PUPILLO: Bartolomei

LA SCOMMESSA: Frabotta

I GIOVANI: Frabota, Dalot, Chabot, Haraslin, Colombo

VIVAIO: Salcedo

LO SCONOSCIUTO: Dalot

I VETERANI: Audero, Di Lorenzo, Biraghi, Castillejo, Scozzarella, Correa

LA DICHIARAZIONE: “Come sempre c’è l’impressione che si poteva fare meglio, ma effettivamente abbiamo quantità e qualità. Con in più la verve e l’immunità di Ibra, per cui non posso che dire con convinzione: centosessantasette!”.

BEST 11: Audero, Di Lorenzo, Smalling, Biraghi; Pasalic, Bonaventura, Castillejo, Sensi, Benali; Ibrahimovic, Correa.

3-5-2 Cordaz, Frabotta, Chabot, Tameze, Bartolomei, Okaka, Colombo.

9 pensieri riguardo “Il Punto di Torgio Giosatti: speciale Asta Estiva 2020/21

  • Cusci Team

    In un’annata insolita e particolare come quella che stiamo vivendo, è bello poter contare ancora su qualche certezza, l’analisi di Torgio è una di queste. Preciso e puntuale dopo ogni asta, il nostro caro Giosatti è qui a metterci la “penna” per esprimere il suo parere sull’operato dei 16 presidenti, in attesa di verificare quante delle sue previsioni e considerazioni saranno azzeccate non possiamo che fare i complimenti per una rubrica che è la storia della Serie A Green, lunga vita a Torgio Giosatti!

  • Una colazione con i fiocchi… è uno dei motivi per cui la Serie A Green anche quest’anno doveva assolutamente esserci! La nostra quotidianità non può fare a meno di tutto ciò! Grande Torgio!!!

  • Pigna Picena

    A prescindere dalle valutazioni che ci mostreranno quanto siano state valide soltanto sul campo, è sempre bello spulciare questa rubrica alla vigilia dell’inizio di un nuovo campionato SerieAGreen. Il risultato non conta mai, conta divertirsi e cercare di stare uniti anche se lontani in questa situazione assurda che non accenna a placarsi.
    Io mi auguro vivamente che a febbraio si possa recuperare il maltolto: una bella “masculata” fantacalcistica!

    Buon campionato a tutti!

  • minimanno

    Sempre bello leggere Torgio. Il generoso Torgio che ha una parola buona per tutti, che non ci delude mai, sempre preciso, sempre puntuale. Un Torgio a volte bistrattato, ma da tutti rispettato. W il Torgio nazionale, W la SerieAGreen.

  • Semplicemente #amatoggio
    Come andrà a iniziare e se e come andrà a finire senza pagelle iniziali della Piazzetta non ha senso iniziare il Circo.

    Forse tra poco, grazie al lavorone puntuale di TG posteremo anche le nostre valutazioni a freddo. Schematiche, come sempre.

  • Quest’anno non potendo, né volendo, azzeccarci su nulla che riguardi il campo ci siamo divertiti a fare l’ACCAZZO!

    huahauhuhauhah!

  • Lupiae Calcio 1996

    Torgio ringrazia tutti e augura un buon campionato, sperando che non ci siano intoppi.

    Complimenti anche a Jash per la griglia: non capisco però come mai il Pigna abbia lo stesso totale del Delinquere ma sta in zona retrocessione.

  • Premettendo che la prima colonna Tot è solo la somma dei titolari di cui alle caselle dif cent e att…
    Semplicemente perché Sergi ha una tra le più forti spine dorsali con Musso-Koulibaly-Lo.Pellegrini-Immobile.
    Per quanto sia completa e affascinante quella della Pigna (Sirigu-Kumbulla-Chiesa-Ribery) se l’attacco calabrese dovesse anche solo ricalcare per difetto la stagione scorsa sono ad occhio e croce una 50ina di gol.
    Piace un sacco la varietà complessiva di Walter, ma esiste ad oggi il serio dubbio che lì davanti nessuno si innalzi a puntero.

  • “In un campionato normale, ovemai Ciro confermasse lo standard da scarpa d’oro,il redivivo Sergi vincerebbe a mani basse. Allestita grande rosa apparentemente inferiore alle più quotate concorrenti: accanto ad Immobile, bonus girevoli da punteri come Caicedo, Lapadula e Gabbiadini, per non parlare delle spine nel fianco Politano e Lazzari trainati dalla rinascita di Koulibaly. E la ciliegina Rafael Leao? Le parole di Ibra (‘ha un fisico quasi migliore del mio’) suonano quasi come una sentenza.”

    Nohn Jash

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