Serie A Green
Il Punto di Torgio GiosattiLa Piazzetta Dello SportLE RUBRICHESTAMPA

La Piazzetta dello Sport presenta: il Punto di Torgio Giosatti

Speciale mercato invernale 2012/13

Ecco come sono andate le cose in questa riparazione, spulciando squadra per squadra in ordine di budget le nuove rose per il finale di stagione Serieagreen. Tutti i segreti del pre-asta, dagli affari telefonici alla notte prima in via Prenestina, fino al grande sabato in via delle Acacie. La scalata a Balotelli, il ripiego Emeghara, il capolavoro del Celtic e la rincorsa del Curtale, tra l'inerzia di Lupiae e Terlizzi. Questo e molto altro ancora nel Punto di Torgio Giosatti.

CUSCI: il disastro è completo, si pensa al 2014

La sosta della Panda a metano del Lupiae a San Vito dei Normanni è durata più del previsto: tutti volevano carpire a Lorusso i nomi delle squadre alle quali erano stati ceduti Eder e Pozzi. Di Icardi al Pace, ormai, la soffiata era arrivata in ogni angolo della Serieagreen e non c’erano dubbi sulla volontà del Cusci di piombare su Mario Balotelli. Nessuno, però, poteva sapere che Lorusso aveva in pratica le ore contate: era un Fucked Man Walking. Vidal infatti era già in viaggio per Roma (nel portabagagli della Panda?), ma in pochi lo potevano immaginare, tantomeno a Possidente. Fu così che il Cusci non salvò né capra né cavoli, perché pur avendo perso Balotelli, Lorusso ha preferito non spendere comunque niente negli altri reparti, in cui l’unico rinforzo titolare è stato Rubin in difesa. L’agognato ribaltone che avrebbe dovuto riaccendere le speranze salvezza rossoverdi dunque non c’è stato: Ledesma cercherà di fare il Pirlo ed Emeghara e Calaiò proveranno a non far rimpiangere Icardi ed Eder nello scacchiere di una squadra che però resta pur sempre l’ultima in classifica. D’altronde il Sergente Lorusso l’ha detto: “Mi interessa battere il Lupiae ai Quarti: voglio la Champions Green”. Impresa fattibile, a patto che almeno qualcuna delle scommesse Pozzi, Sissoko, Wolski e Pereirinha sfondino. Per il resto, tornare a casa con una valanga di fantamonetine e chiedersi “E adesso queste, dove me le metto?” è la sintesi di una parabola che ha portato il Cusci in 3 stagioni dall’ultimo posto al primo e poi di nuovo all’ultimo. E' il detentore di Panchina e Scrivania d'Oro, difficilmente le riconfermerà, ma di sicuro per ritornare in vetta ripartirà da 1192 mld.

ACQUISTI: Faraoni (d, Star15), Zaccardo (d, Acab), Rubin (d); Ledesma (c, Acab), Sissoko ©, Wolski ©, Pereirinha ©; Calaiò (a, Labbari), Abbruscato (a, Acab), Emeghara (a).

CESSIONI: Carvalho (d), Agostini (d), De Ceglie (d, Labbari); Stevanovic (c, Labbari), Pirlo (c, Celtic), Armero (c, Pace), Nielsen ©; De Luca (a, Labbari), Icardi (a, Pace), Eder (a, Amici).

MLD RIMASTI: 1192

FORMAZIONE IDEALE: Abbiati, Basta, De Silvestri, Cherubin, RUBIN; LEDESMA, Izco, Bertolacci, Nainggolan; Cavani, EMEGHARA.

4-4-2 Amelia, Berardi, FARAONI, SISSOKO, Ekdal, Pozzi, CALAIO’.

 

 

LUPIAE: niente scalate, solo shopping in relax

Nonostante le dichiarazioni dimesse della vigilia, tutti si attendevano dal Lupiae chissà quali ribaltoni di mercato, scalate finanziarie o almeno il ritorno del figliol prodigo Muriel. Invece Luca Brindisino si presenta a Roma senza precedenze e senza necessità particolari, ma con 500 dobloni tutti da investire in puro divertimento, ossia in giocatori non per forza decisivi o titolari. Si perché il cappotto invernale era stato già comprato in autunno con Cassani, Mesbah, Sestu e Floccari a rintuzzare un organico già abbastanza competitivo, ma privo di grosse stelle. E dunque sarebbe stato lecito attendersi dalla “vecchia signora” della Serieagreen almeno un tentativo per dare ai tifosi ancora la speranza di poter essere in grado di dire qualcosa in chiave scudetto. Ma così non è stato: a fronte delle mancate cessioni dei vari Jankovic, Poli, Bianchi e Floccari, non sono arrivati i liquidi necessari per smuovere significativamente un mercato assai pericoloso, il che ha portato Brindisino a non esporsi più di tanto, sgombrando il campo e lasciando agli altri il divertimento. Solo mosse di assestamento, dunque: Ujkani in porta, a rinforzare un reparto che con il passaggio di Sorrentino al Palermo per il quarto anno consecutivo deve fare i conti con il portiere della peggior difesa del campionato. Non solo: Brindisino spende e spande per Angella, Torosidis, Khrin e Radovanovic, rincalzi di lusso ma tutti in pole position per rubare il posto ai rispettivi titolari e pronti a dare una mano al Lupiae per il rush finale. Ma non certo i fuochi d’artificio che tifosi e addetti ai lavori si aspettavano.

ACQUISTI: Ujikani (p, Acab); Cassani (d, Domingo), Torosidis (d), Angella (d); Khrin ©, Radovanovic ©.

CESSIONI: Squizzi(p); N.Frey (d, Domingo), Lucchini(d), Mantovani (d); Ljajic (c, Star15), Pazienza ©.

MLD RIMASTI: 367

FORMAZIONE IDEALE: Sorrentino, Barzagli, Juan Jesus, CASSANI; Gomez, Jankovic, Poli, Gonzalez; Vucinic, Ibarbo, Bianchi

3-4-3 Puggioni, Stendardo, TOROSIDIS, Dzemaili, Krsticic, Floccari, Celik

AKRAGAS: Hamsik è un sogno, ma l’attacco?

Dopo il serio infortunio di Klose (ormai un classico della seconda parte di campionato), Totò Alaimo pareva seriamente intenzionato a investire buona parte del suo capitale (800 e passa miliardi) in un attaccante. Gli indiziati erano tanti, da Floccari a Icardi, da Miccoli a Gilardino, passando per Fabbrini, Toni e Pandev. Prima dell’asta di riparazione tutti i manager della Serieagreen hanno fatto almeno una telefonata ad Agrigento, cercando quantomeno di capire, laddove i margini di trattativa fossero esili, dove potessero andare a finire quei liquidi biancoazzurri che avrebbero condizionato la corsa a Balotelli. Alaimo, si sa, non è un’amante delle riparazioni e sul mercato interno si presenta diffidente anche nel caso in cui gli offrissero Van Basten per Virdis. “Che c’è sotto?”, è la domanda e al tempo stesso il freno più frequente che si pone il manager siciliano, unitamente all’atavica paura di minusvalenze e penalizzazioni che egli si porta appresso dalla sciagurata stagione 2005/06, quando chiuse il campionato a -2 e con decine di punti di penalità. Prendendo in considerazione tutti questi elementi, si può comprendere come mai l’Akragas sia arrivato alla sera dell’8 febbraio senza aver chiuso nessuna trattativa al di fuori di Tomovic dal Flipper, pur avendone un gran bisogno. Quando poi la veranda di via Prenestina 372 si trasforma in un ring, Alaimo si ritrova nel bel mezzo dei cazzotti di chi vuole capire se ha comprato, da chi ha comprato e se non ha comprato perché. L’agrigentino inzialmente si difende bene e si divincola come può, non perdendo di vista il vero obiettivo di questo mercato di riparazione invernale, ossia la punta. Ma a un certo punto, quando la stanchezza, l’alcol e tutto il resto hanno già preso il sopravvento e i “giri di consultazione” sono ormai terminati, Totò Alaimo si ritrova faccia a faccia con Stefano Linciano, che lo ha puntato e vuole i suoi soldi. Il Mojito offre di tutto, De Rossi in primis e poi difensori, centrocampisti, precedenze, ma l’Akragas resiste e per non rischiare e chiudere definitivamente i giochi, scaraventa in faccia a Linciano la provocazione Hamsik. Il manager di Lizzanello ci pensa poco e poi decide di buttarsi, forse cogliendo di sorpresa lo stesso Alaimo che adesso si ritrova a doversi obbligatoriamente schierare col prudente 3-6-1. Certo, stiamo pur sempre parlando di Marek Hamsik del Napoli, uno dei 4 “fuoriquota” di questo campionato, acquistato per 600 mld più Giovinco. Ma l’interrogativo resta: considerando che il voto in attacco al fantacalcio comunque serve, riuscirà lo slovacco ad inserirsi ed essere comunque utile alla causa biancoazzurra?

ACQUISTI: Tomovic (d, Flipper), Nelson T. (d), Benalouane (d); Hamsik (c, Mojito); Saha (a).

CESSIONI: Antonsson (d, Flipper), Milanovic (d), Camporese (d); Bradley (c, Mojito); Giovinco (a, Mojito).

MLD RIMASTI: 235

FORMAZIONE IDEALE: Frey, Granqvist, Danilo, Savic; HAMSIK, Lazzari, Cigarini, Kone, Pizarro, Obiang; Klose.

3-6-1 Marchese, NELSON T., TOMOVIC, Brienza, Giorgi, Gabbiadini, T.Ribeiro.

CURTALE: mediana nuova di zecca per puntare in alto

Insieme al Lupiae era tra i principali indiziati alla scalata per Balotelli, e a più di qualche manager è rimasto il dubbio che ci fosse in cantiere qualche losco business per arrivarci. Di certo Dario Brindisino è stato tra quelli che hanno messo la pulce nell’orecchio del Mojito, quando la sera prima dell’asta narrava dei fasti dell’affaire Maxi Lopez accusando il cugino di meditare in segreto una tattica simile col Domingo. Quando però il giorno dopo si è reso conto che il Celtic oltre a Pirlo si era assicurato anche Vidal, la sensazione di star perdendo troppo terreno sulla strada dello scudetto è stata lampante e richiedeva di giocarsi il tutto per tutto. Il Curtale si è dunque sentito in dovere di provarci, quantomeno di tentare di portare ad Aprilia almeno un top player a centrocampo: impossibile oramai arrivare a De Rossi e Marchisio e ormai già sfumato l’ex Cuadrado, Brindisino ha virato dritto sulla preda più facile, quel Biabiany del Pace ultimo in classifica e disperatamente bisognoso di titolari, completando poi l’opera rifilando Capuano al Terlizzi per Aronica e soldi… Nel complesso la squadra cambia un bel po’, in attacco ha perso Fabrizio Miccoli ma ci sono 11 titolari fissi in un 3-5-2 dove però i rincalzi giocherebbero titolari in più di una franchigia di Serieagreen; il centrocampo folto e pieno di bei nomi deve non soltanto non far rimpiangere i partenti illustri ma anche tenere testa ai dirimpettai del Celtic, per tenere aperto un campionato che la mattina di sabato 9 febbraio pareva già chiuso. Spania.

ACQUISTI: Goigoechea (p, Amici); Lobont (p); Chiellini (d, Flipper), Poulsen (d, Pace), Scaloni (d), Aronica (d); Kucka (c, Delinquere), Pjanic (c, Delinquere), Biabiany (c, Pace), Seymour (Pace); D.S.Barreto (a, Delinquere).

CESSIONI: Curci (p, Amici), Agliardi (p, Amici); Samuel (d, Flipper), Dainelli (d, Acab), Bonera (d, Delinquere), Burdisso (d, Pace); De Jong ©, Candreva (c, Delinquere), Merkel (c, Pace), Estigarribia (c, Pace); Miccoli (a, Delinquere).

MLD RIMASTI: 230

FORMAZIONE IDEALE: Stekelenburg, CHIELLINI, Gastaldello, Ranocchia; Weiss, Donati, KUCKA, PJANIC, BIABIANY; Toni, Cassano

3-5-2 LOBONT, PORTANOVA, ARONICA, Schelotto, Hetemaj, BARRETO, Pinilla.

DELINQUERE: ne cambia 14 su 25, è record

Domenico Sergi compie una vera e propria rivoluzione per uscire dalle sabbie mobili di metà classifica, dalle quali si rischia di scivolare facilmente in zona retrocessione a giudicare dalle distanze cortissime tra le squadre. Il manager calabrese si conferma più che mai Milan-oriented, acquistando un pacchetto di tre difensori rossoneri (e andando vicinissimo pure a Zaccardo) più un ex, Acerbi, che con Cesar va a comporre l’altra accoppiata centrale che si alternerà al fianco di Lichtsteiner. Bizze di Osvaldo permettendo, in attacco il tridente può considerarsi praticamente fisso con l’arrivo di Fabrizio Miccoli e di Pellissier a coprire le spalle all’ottimo Paloschi. Cosicchè il centrocampo passa da 5 a 4 elementi, di cui della vecchia guardia sopravviverà da titolare soltanto uno tra Conti e Lulic. Gli altri sono D’Agostino, Constant e Candreva, più la scommessa Formica, Isla (rimpiazzo di Lichtsteiner) e gli esperti ma affidabili Palombo e Blasi. Salutano Reggio Calabria invece i vari Barrientos, Parolo, Kucka, Pjanic, Cossu ed Emanuelson. Il mercato di riparazione 2012/13 del Delinquere riesce quindi a bilanciare operazioni un po’ troppo frettolose come la cessione di Rossettini al Mojito, con altre indubbiamente più profittevoli come quelle chiuse con i Wailers: la precedenza a centrocampo in cambio di Silvestre è stata considerata all’unanimità un furto autorizzato.

ACQUISTI: Cesar (d, Terlizzi), Acerbi (d, Mojito), Bonera (d, Curtale), Yepes (d, Wailers), Zapata (d, Wailers); D’Agostino (a, Acab), Isla (c, Pace), Candreva (c, Curtale), Blasi (c, Wailers), Constant ©, Palombo ©, Formica ©; Pellissier (a, Acab), Miccoli (a, Curtale).

CESSIONI: Antonini (d), Caceres (d, Terlizzi), Rossettini (d, Mojito), Garics (d, Star15), E.Pisano (d); Barrientos (c, Wailers), Parolo (c, Flipper), Kucka (c, Curtale), Pjanic (c, Curtale), Cossu (c, Wailers), Munari (c, Domingo), Emanuelson ©; Thereau (a, Wailers), D.S.Barreto (a, Curtale).

MLD RIMASTI: 193

FORMAZIONE IDEALE: De Sanctis, Lichtsteiner, ACERBI, ZAPATA; D’AGOSTINO, CONSTANT, CANDREVA, Conti; MICCOLI, Osvaldo, Paloschi

3-4-3 Rosati, BONERA, CESAR, Lulic, FORMICA, PELLISSIER, Budan.

 

 

STAR15: Pepito Rossi, l’asso del rush finale?

Ci siamo passati tutti: l’anno del debutto in Serieagreen è sempre ricco di insidie. Una matricola in questo campionato ha solo nemici e anche quando prova a trattare con obiettività viene guardata dall’interlocutore come se in fronte avesse scritto “petrolio: prendimi”. Jos Corasaniti si dimena e si batte come può, centellinando le risposte al telefono e dribblando le trappole che costantemente gli vengono tese per sottrargli uno dei gioielli del suo tridente. Alla fine, però, gli tocca capitolare contro uno dei tanti lestofanti che hanno provato ad approfittarsi di lui: il valore di Bergessio non lo scopriamo certo oggi, così come la non titolarità di El Hamdaoui; Cuadrado è uno dei migliori giocatori del torneo e Santana e Stevanovic, di contro, fanno un voto. Per bilanciare la cessione del bomber, dunque, Corasaniti avrebbe dovuto chiedere al Labbari un altro top a centrocampo: trattandosi del Catania, Lodi sarebbe stato perfetto, ma l’astuto Tedone è riuscito a rifilare Maresca, che in quanto a qualità non avrà nulla da invidiare a Lodi, ma che da mesi ormai marcisce tra panchina ed infermeria, accontentandosi del ruolo di uomo-spogliatoio della Samp. Quando Corasaniti scopre che la carrozza è in realtà una zucca siamo ormai oltre la mezzanotte e a nulla valgono le arringhe difensive che il calabrese prova a sciorinare la sera prima dell’asta quando la sua dimora viene invasa da presidenti provenienti da tutta Italia, che per giunta gli scolano anche due casse di Ceres. Nel complesso, però, lo Star15 riesce a tappare la maggior parte delle falle che gli si erano aperte specialmente a centrocampo con i flop di Snejider, Coutinho ed Ederson, per i quali sono arrivati come detto Cuadrado, Matuzalem ed altre tre scommesse come Kovacic, Faurlin e Ljajic. La difesa è apposto con i rincalzi Garics e Compper, mentre in attacco, oltre ai nomi già fatti, ci sarà Moscardelli a coprire le spalle al Gila e nientepocodimenoche Pepito Rossi, annunciato in pompa magna come l’asso nella manica che, tornando nelle ultime 4 o 5 gare, garantirà agli arancioviola i gol salvezza.

ACQUISTI: Garics (d, Mojito), Compper (d); Maresca (c, Labbari), Cuadrado (c, Labbari), Matuzalem ©, Kovacic ©, Faurlin ©, Ljajic (c, Lupiae); El Hamdaoui (a, Labbari), Moscardelli (a, Mojito), G.Rossi (a).

CESSIONI: Faraoni (d, Cusci), Romagnoli (d); Cruzado (c, Cusci), Santana (c, Labbari), Colucci ©, Sneijder ©, Coutinho ©, Ederson ©; Bergessio (a, Labbari), Zarate (a), Ranegie (a).

MLD RIMASTI: 188

FORMAZIONE IDEALE: Romero, Roncaglia, Dias, Radu; CUADRADO, Aquilani, Allan, KOVACIC, MATUZALEM; Gilardino, Amauri

3-5-2 Berni, Motta, GARICS, MARESCA, FAURLIN, EL HAMDAOUI, MOSCARDELLI

 

 

LABBARI: Santana-Bergessio, beware of pickpockets

Alla fine Marco Tedone è riuscito nell’intento di accendere i riflettori su altre squadre tacciandole di ruberie e affibbiando soprannomi presi da noti cartoons nipponici, per poi approfittarsi delle ignare vittime. Come i più abili borseggiatori, dunque, si è affiancato alla preda indicando in avanti con la mano sinistra e gridando “Guardate là, un ladro!”, mentre con la destra sfilava amabilmente il portafoglio dalla tasca posteriore del malcapitato. Il malcapitato in questione, l’avrete capito, è Jos Corasaniti e il portafoglio trattavasi di Santana e Bergessio, in cambio dei quali il manager barese ha elargito Cuadrado, Maresca ed El Hamdaoui. Al di là delle simpatiche metafore, dunque, il Labbari ha effettivamente ceduto tre giocatori forti tecnicamente (Cuadrado, lo ribadiamo, sarà un top player) ricavandone però un bomber titolare, che nel giuoco del fantacalcio – per giunta a 16 franchigie – ha un peso specifico universalmente maggiore rispetto agli altri ruoli e cedendo tutto sommato un voto a centrocampo e due panchinari. Un classico caso di “bilancia manomessa” a favore del Labbari, verrebbe da dire, ed effettivamente c’è ben poco da aggiungere. Tedone assesta la sua squadra per la lotta finale alle posizioni di vertice inserendo due tasselli di valore assoluto nell’11 titolare, mentre il resto del mercato lo passa a disturbare i concorrenti e a raccattare redivivi dal calcioscommesse, infortunati cronici e giovani scommesse da lanciare, si spera nel senso di proiezione futura e non di defenestrazione.

ACQUISTI: Belmonte (d), De Ceglie (d, Cusci); Stevanovic (c, Cusci), Santana (c, Star15); Bergessio (a, Star15), De Luca (a, Cusci), Livaja (a).

CESSIONI: Jonathan (d), Bovo (d); Maresca (c, Star15), Cuadrado (c, Star15); El Hamdaoui (a, Star15), Calaiò (a, Cusci), Acquafresca (a).

MLD RIMASTI: 139

FORMAZIONE IDEALE: Consigli, Spolli, Manfredini, Canini; Lodi, SANTANA, L.Rigoni, Biondini, Montolivo; Palacio, BERGESSIO.

3-5-2 Legrottaglie, F.Pisano, Bellusci, Kurtic, Rios, DE LUCA, LIVAJA.

 

 

AMICI: arrivano i Sansone, con tutti i Filistei

E dire che partiva da chip leader, ma alla fine di cambi sostanziali nella formazione di Amici di Moira Orfei c’è solo il portiere, visto che al posto dell’infortunato Mirante arriva la coppia bolognese Curci-Agliardi. A Bartolomucci è forse mancata l’audacia nelle scelte, la volontà di buttarsi in un mercato dove in qualche modo avrebbe potuto dire la sua a voce più alta, ma tutto sommato forse a Cisterna non se la son sentita di tentare di riproporre il tandem berlusconiano El Sharaawy-Balotelli, ripiegando invece sui “gemelli” Sansone, tra le più belle sorprese dell’anno. Di partenze eccessivamente dolorose, poi, non ce ne sono state, considerando che Dossena era troppo dietro alle gerarchie del centrocampo biancolilla e che Meggiorini oggi gioca sull’onda lunga della doppietta di San Siro, ma domani chissà. E nonostante qualche ingenuità tipo l’acquisto di Cavanda, notoriamente fuori rosa alla Lazio, anche gli arrivi di Cofie, Pasquato ed Eder appaiono giusti incastri nel 3-5-2 piuttosto abbondante che Roberto Bartolomucci dovrà dimostrare di saper gestire. Questi nuovi Amici di Moira Orfei, insomma, hanno tutte ma proprio tutte le carte in regola per uscire alla grande dalla zona retrocessione e magari ripetere l’impresa Champions della stagione scorsa sperando di migliorare l’amaro boccone del secondo posto. Se Maxi Lopez tornerà il giocatore che conosciamo, poi, il tridente potrebbe rappresentare più che una soluzione di riserva, confermando Amici una delle formazioni più temibili sulla carta.

ACQUISTI: Curci (p, Curtale), Agliardi (p, Curtale); Cavanda (d), Cofie ©, Pasquato ©, G.Sansone (a, Mojito), Eder (a, Cusci), N.Sansone (a).

CESSIONI: Goigoechea (p, Curtale); Mirante (p, Flipper); Crescenzi (d); Dossena (c, Acab), Tissone ©; Meggiorini (a, Acab); Di Michele (a), Bendtner (a).

MLD RIMASTI: 128

FORMAZIONE IDEALE: CURCI, Benatia, Konko, G.Rodriguez; Diamanti, Valdes, Ilicic, Almiron, Rosina; Maxi Lopez, El Sharaawy.

3-5-2 AGLIARDI, Del Grosso, Jokic, Gobbi, Rossi, G.SANSONE, N.SANSONE.

 

 

DOMINGO: Immobile è un caso, la concorrenza non manca

Sfumato il sogno di vedere Hamsik con la maglia azzurroblè, il Domingo non regala niente a nessuno e paradossalmente ottiene il massimo col minimo sforzo economico. Kuzmanovic, Boselli e Floro Flores, i tasselli più importanti della riparazione domenghina, sbarcano a Napoli a prezzi irrisori rispetto ai tourbillon di miliardi che hanno caratterizzato questo mercato invernale, causando la fusione di più di qualche calcolatrice e facendo la fortuna delle compagnie telefoniche. Marcello Simonetti conferma la delega al Lupiae ma non si immischia nell’affaire Balotelli, o meglio se ne tira fuori appena dalle parti del Vesuvio si è sentita puzza di bagarre. Qualcosa di più si poteva fare forse in difesa: il manager partenopeo ha infatti protestato perché non gli è stato concesso di acquistare Gabriel Silva a mercato abbondantemente chiuso, dopo che nelle indicazioni per l’asta aveva clamorosamente errato il ruolo dello stesso Silva, scambiandolo per centrocampista e non indicando al delegato un nome in difesa da lasciare. In questo senso, forse, sarebbe stato più saggio monetizzare prima dell’asta un paio tra Felipe, Paci, Brivio o Frey, magari in cambio di una precedenza, per poi puntare a migliorare un reparto che sta soffrendo troppo l’assenza di Ogbonna e gli alti e bassi di Abate e De Sciglio. In sostanza cambia poco anche nell’11 titolare del Domingo, con l’unico dubbio amletico tra il 3-5-2 con Kuzmanovic e il 3-4-3 col tridente delle meraviglie Muriel-Belfodil-Immobile. La differenza la potrebbe fare proprio quest’ultimo, che al momento è diventato un vero e proprio caso. Messo fuori rosa dopo i recenti s.v., il bomber di Torre Annunziata aveva chiesto che gli si trovasse un’altra sistemazione, ma non è stato accontentato. Ora l’arrivo di Boselli e Floro Flores non lasciano più alibi, né a lui né a Simonetti, chiamato a dover gestire questa situazione sicuramente meglio di come abbia fatto nelle ultime giornate.

ACQUISTI: N.Frey (d, Lupiae); Kuzmanovic ©, Stankovic ©, Olivera ©, Munari (c, Delinquere); Floro Flores (a), Boselli (a).

CESSIONI: Cassani (d, Lupiae); Acquah ©, Obi ©, Ninis ©, Jorquera ©; Piscitella (a), Melazzi (a).

MLD RIMASTI: 112

FORMAZIONE IDEALE: Buffon, Ogbonna, Abate, De Sciglio; Guarin, B.Valero, Florenzi, Asamoah; Muriel, Immobile, Belfodil.

3-4-3 Storari, Brivio, Felipe, Pogba, KUZMANOVIC, BOSELLI, FLORO FLORES.

 

 

 

FLIPPER: panchina lunga, finalmente i ricambi

Il restyling del Flipper ha riguardato principalmente la panchina, vero punto debole per Fabrizio Mangia che ha trascorso le ultime giornate in apnea sperando, spesso invano, di non dover ricorrere alle riserve. Dopo aver puntellato l’organico con scambi interni quali Samuel, Antonsson e Parolo, la dirigenza verdemimetica si è liberata all’asta del fardello di un numero imprecisato di zavorre quali Belec, Papp, Zanon, Toszer, Willians, Mannini, Galloppa, Marilungo e Ze “Love” Eduardo. Un vero e proprio sospiro di sollievo per i tifosi di Serrano, che pur non ricevendo nomi di spicco possono adesso contare sulle coppie da voto D’Ambrosio-Darmian e Parolo-Mariga, sul dinamismo di Bjarnason e sull’esperienza di Flamini a centrocampo. Il mercato del Flipper, inoltre, è stato caratterizzato anche dalle bizze della dea bendata. L’infortunio di Castellazzi e il conseguente arrivo di Carrizo all’Inter, infatti, lasciavano presagire un accordo coi Wailers che invece non c’è stato; al suo posto è arrivato Mirante, al momento infortunato ma che conta di riprendersi la porta del Parma. Nel frattempo, a Serrano tutti pregano per la salute di Handanovic. C’è poi il lungodegente Samuel, forse alla sua ultima stagione in Italia, scambiato con un altro big poi infortunatosi, Chiellini. Per non parlare poi della cessione all’estero di Neto, che sarebbe stata una sicura nomination, o dell’incidente a Mariga dopo pochi minuti giocati con la nuova maglia, passando per uno Sforzini preso già sulla barella dell’infermeria del Pescara e arrivando infine a Rocchi che paradossalmente potrebbe divenire un’alternativa plausibile a causa del crack di Milito. Insomma, non mancano i grattacapi per Fabrizio Mangia, che sta vivendo la più classica delle stagioni di transizione, di quelle dal pronostico impossibile ma in cui, tra il non saper né leggere né scrivere, è sempre meglio guardarsi alle spalle…

ACQUISTI: Mirante (p, Amici); Samuel (d, Curtale), Antonsson (d, Akragas), D’Ambrosio (d), Cosic (d), Darmian (d, Mojito), Murru (d); Parolo (c, Delinquere), Flamini ©, Mariga ©, Bjarnason ©; Sforzini (a), Rocchi (a).

CESSIONI: Belec (p); Chiellini (d, Curtale), Tomovic (d, Akragas), Ariaudo (d, Mojito), Neto (d), Papp (d), Zanon (d); Toszer ©, Willians ©, Mannini ©, Galloppa ©; Marilungo (a), Ze Eduardo (a).

MLD RIMASTI: 111

FORMAZIONE IDEALE: Handanovic, SAMUEL, Astori, Andreolli; FLAMINI, Marchisio, J.Zanetti, Quintero, PAROLO; Di Natale, Pandev.

3-5-2 MIRANTE, D’AMBROSIO, ANTONSSON, MARIGA, BJARNASON, SFORZINI, Parra.

 

PACE: un rinforzo per reparto, panchina inclusa?

Ospitare per la prima volta nella propria sede l’asta si è rivelata infine una scelta propizia per StefanoMario Patruno, che ha accolto magistralmente i managers da tutta Italia senza però lasciarsi distrarre dai doveri della cordialità. Una riparazione invernale certamente positiva, dunque, per l’Atletico Pace, che potrebbe rivelarsi addirittura ottima se tra i nuovi acquisti rossoblu ci fosse anche quell’agognato traghettatore di cui Patruno ha disperato bisogno. La franchigia di Andria è stata tra gli aghi più importanti della bilancia di questo mercato, nel quale ha sì elargito miliardi, precedenze e un top player, riuscendo però a rimettere in sesto una rosa che fino a una settimana fa pareva spacciata. I nuovi arrivati non sono certo roba da discount: Burdisso in difesa, Estigarribia a centrocampo e Icardi in attacco sono rinforzi eccellenti che compensano ampiamente l’inevitabile partenza di Biabiany e danno ai tifosi il segnale che aspettavano: il Pace vuole e può ancora salvarsi. I vari Coppola, Rossini, Armero e Della Rocca, poi, sono acquisti ponderati in funzione di una rosa che adesso non presenta più lacune clamorose e che con un classico 4-4-2 può anche permettersi di impiegare due slot per scommettere sull’esplosione di Merkel e Sperduti. Senza dimenticarsi di un certo Destro, al momento fermo ai box ma che al rientro potrebbe approfittare di un Osvaldo in odore di cessione e imporsi da titolare a Roma in questo finale di stagione. Adesso però sarà importante per il Pace ritrovare tranquillità e stabilità in panchina, visto che le continue dimenticanze di Patruno stanno infierendo su una stagione che di certo non ha bisogno di essere ulteriormente complicata, anche dal punto di vista del bilancio. Ecco perché, dopo la clamorosa buca del d.s. contattato Marcello Ciocia, un altro nome caldo accostato ai colori dell’Atletico Pace è quello di Alessandro Spada, mister residente a Roma in quota Acab88 che addirittura già nelle prossime ore potrebbe insediarsi ad Andria per affiancare StefanoMario Patruno in questo finale di stagione.

ACQUISTI: Coppola (p); Rossini (d, Terlizzi), Burdisso (d, Roma); Armero (c, Cusci), Merkel (c, Curtale), Della Rocca ©, Estigarribia (c, Curtale); Icardi (a, Cusci), Sperduti (a).

CESSIONI: L.Gomis (p); Lucio (d), Poulsen (d); Isla (c, Delinquere), Pepe ©, Biabiany (c, Curtale), Seymour (c, Curtale); Morimoto (a), E.Vargas (a).

MLD RIMASTI: 96

FORMAZIONE IDEALE: Gillet, BURDISSO, Lucarelli, Costa, Von Bergen; ESTIGARRIBIA, Zuniga, E.Barreto, Taider; ICARDI, Insigne.

4-4-2 COPPOLA, ROSSINI, Munoz, Nocerino, Ambrosini, Destro, Caprari.

 

TERLIZZI: flop difesa, senza Aronica due errori in uno

La rosa del Terlizzi 2012/13 è stata già ampiamente incensata in più occasioni ed effettivamente Paolo Memola aveva ben poco da aggiungere a un organico che sta rispettando le aspettative di inizio stagione. Gli innesti intelligenti, i cosiddetti “zippi” sotto la gamba del tavolo che balla, erano stati preventivati acquistando per tempo Nagatomo e Caceres. O almeno così credevano a Terlizzi. Già perché a ben vedere sulla carta Pereira e Nagatomo, così come Ciani e Biava fanno di sicuro due voti, a volte tre, difficilmente quattro. Allo stesso modo Caceres giocherà fino al rientro di Chiellini, così come Terlizzi al Siena ha concorrenza a non finire, mentre Raimondi a Bergamo è chiuso da Scaloni del Curtale. E allora proprio non riusciamo a comprendere come abbia fatto Memola a cedere allo stesso Curtale il titolare Aronica (preso per di più grazie a una precedenza acquistata dal Pace per 100 mld e Rossini!) in cambio di Ciro Capuano del Catania, titolare per caso nelle ultime giornate a causa di alcune querelle contrattuali di Marchese, ma adesso ritornato stabilmente in panchina, anzi in tribuna poiché pure infortunatosi al flessore. Tutto ciò nei minuti appena successivi alla chiusura del mercato esterno e versando nelle casse dei pontini anche un assegno da 30 denari. Una scelta inspiegabile, che va a rafforzare proprio i diretti avversari attualmente a parimerito al secondo posto e che rischia di minare quanto di buono fatto sin qui dagli azzurrogranata, ora costantemente a rischio voto in difesa: era l’unico reparto da rinforzare, e invece è stato l’unico a indebolirsi.

ACQUISTI: Nagatomo (d, Wailers), Caceres (d, Delinquere), C.Capuano (d); Soriano ©; Larrondo (a).

CESSIONI: Campagnaro (d, Wailers), Cesar (d, Delinquere), Rossini (d, Pace); Sampirisi (c, Wailers), Hernandez (a).

MLD RIMASTI: 79

FORMAZIONE IDEALE: Viviano, CACERES, Biava, NAGATOMO; Pereyra, Hernanes, Vergassola, Marchionni, Lamela; Jovetic, Sau.

3-5-2 Neto, Ciani, Pereira, Brighi, Perez, Dybala, Bojan.

 

 

 

WAILERS: mix tra scommesse e certezze, funzionerà?

Il buon momento dei Wailers è testimoniato da una classifica che, per quanto corta, resta pur sempre lo specchio più fedele dell’andamento del campionato. Molti dei meriti di questa sesta posizione vanno attribuiti ad Angelo Tarantino, che ha insistito fino in fondo sulle scommesse di inizio anno e adesso comincia a raccogliere i frutti dai vari Balzano, Bonaventura e Niang. Non solo, ha sostituito con nonchalance i balbettanti centrali del Milan (affibbiandoli al Delinquere) con quelli del Napoli, mentre a centrocampo ha puntato tutto su Barrientos, Cossu e Rigoni, dribblando le critiche per una cessione forse poco ponderata della precedenza di Juan Antonio. Le scommesse Zauri, Rolando, Sampirisi e Sculli fanno il paio col ritorno dell’idolo del Capossela Valiani; in attacco, infine, Niang sta facendo quello che ci si aspettava da Nico Lopez e gli è stato affiancato Robinho a fargli da chioccia, mentre non bisogna dimenticare che un altro nuovo arrivo, Thereau, l’anno scorso vinceva lo scudetto in maglia Cusci, è un pupillo di Corini, storica bandiera Boca, e tra qualche mese difficilmente vestirà ancora il gialloblu del Chievo (e dei Wailers) visto che lo stanno cercando con forza St.Etienne, Bordeaux e Lille. Sarà un 3-4-3 solido, dunque, quello che i tifosi salentini vedranno in questo finale di campionato lottare sicuramente per le prime 8 posizioni che valgono l’accesso alla Champions Green per la stagione 2013/14, se non addirittura per qualcosa di più. E chissà se Tarantino non stia facendo un pensierino anche alla Green Cup, per regalare a Carlo Mancini e ai tifosi un trofeo che a Santa Cesarea manca dal titolo capocannonieri vinto nell’ormai lontano 2002, guarda caso proprio da un signore chiamato Eugenio Corini.

ACQUISTI: Campagnaro (d, Terlizzi), Britos (d, Acab), Rolando (d), Sardo (d, Mojito), Zauri (d); Barrientos (c, Delinquere), Sampirisi (c, Terlizzi), Cossu (c, Delinquere), Valiani (c, Mojito), Sculli ©; Thereau (a, Delinquere), Robinho (a, Mojito).

CESSIONI: Nagatomo (d, Terlizzi), Balzaretti (d, Acab), Dodò (d), Yepes (d, Delinquere), Zapata (d, Delinquere); Cerci (c, Acab), Blasi (c, Delinquere), Juan Antonio ©, Pinzi (c, Mojito), Maicosuel ©; Pazzini (a, Mojito), Moscardelli (a, Star15).

MLD RIMASTI: 78

FORMAZIONE IDEALE: Marchetti, CAMPAGNARO, Domizzi, Balzano; BARRIENTOS, Bonaventura, COSSU, Mauri; Denis, THEREAU, Niang.

3-4-3 Bizzarri, BRITOS, Zauri, Coda, M.Rigoni, Dessena, ROBINHO.

 

 

 

ACAB: mercato abulico, dilemmi irrisolti

L’abbaglio Pazzini è durato giusto un mesetto, il tempo per i tifosi dell’Acab di svegliarsi dal sogno e ritrovarsi nuovamente con l’attacco del Pescara sul groppone. Marco Gallicchio ha provato in tutti i modi a trovare un rimedio a questa imbarazzante situazione, ma alla fine gli intrecci di mercato hanno portato a Novoli due centrocampisti offensivi come Boateng e Cerci, ma nessun attaccante seriamente in grado di affiancare capitan Totti. Con gli innesti di Balzaretti e Dossena, il 3-6-1 giallonero non si presenta tutto sommato poi così male sulla carta, ma restano alcuni interrogativi irrisolti, come ad esempio: la panchina sarà abbastanza lunga da sopportare un reparto pieno di giocatori altalenanti e spesso acciaccati come il centrocampo attuale dell’Acab? Di questo passo non si rischierà di passare presto dal 3-6-1 al 6-3-1? E ancora, era così necessario vendere Pirlo alla vigilia dell’asta senza riuscire nemmeno ad arrivare con quei soldi a una punta titolare? Attualmente non siamo in grado di soddisfare l’ansia e la curiosità dei tifosi dell’Acab e francamente dubitiamo che anche Gallicchio abbia delle risposte certe a queste domande. Sta di fatto che, ingenuità Bianchi Arce a parte, l’asta di riparazione novolese è apparsa timida, impacciata, forse troppo condizionata da una settimana pre-mercato densa di trattative non andate a buon fine. La lista infinita di calciatori passati per Novoli e poi ceduti in breve tempo conta i nomi di De Ceglie, Pirlo, Darmian, Barrientos, Pazzini, Eder e Thereau, un’intera squadra praticamente. Le porte girevoli dello spogliatoio dell’Acab adesso sono finalmente chiuse e quel che ne rimane potrebbe essere un organico forse troppo fragile dal punto di vista fisico e psicologico, aggrappato al carisma di Francesco Totti e quasi sicuramente incapace di mantenere gli standard di classifica ai quali i supporters nerogialli erano stati abituati nelle ultime stagioni.

ACQUISTI: Anedda (p); Dainelli (d, Curtale), Balzaretti (d, Wailers); Bianchi Arce (d); Cerci (c, Wailers), Boateng (c, Celtic), Dossena (c, Amici); Meggiorini (a, Amici), Caraglio (a).

CESSIONI: Ujkani (p, Lupiae); Zaccardo (d, Cusci), Silvestre (d), Britos (d, Wailers); Ledesma (c, Cusci), D’Agostino (c, Delinquere), Moralez (c, Mojito); Pellissier (a, Delinquere), Abbruscato (a, Cusci).

MLD RIMASTI: 30

FORMAZIONE IDEALE: Agazzi, Paletta, Antonelli, BALZARETTI; DOSSENA, Maggio, BOATENG, Vargas, Behrami, CERCI; Totti.

3-6-1 Avramov, Glik, DAINELLI, Angelo, Modesto, MEGGIORINI, CARAGLIO.

 

 

MOJITO: di cresta in cresta, da Marekiaro a Marioscuro

E’ dura tracciare il bilancio di un mercato che ti ha visto perdere due elementi come Hamsik e Vidal, in cui hai dovuto sconfessare tutte le tue scelte estive e abbandonare per strada le scommesse su cui avevi puntato. Anche se alla fine ti ritrovi con Mario Balotelli (preso alla cifra insuperabile di 1336 mld) in squadra. Già perché, anche a causa della precaria posizione di classifica, il Mojito del centrocampo che doveva stravolgere ogni logica concezione di strategia fantacalcistica, era stato preso di mira da soggetti non ben identificati che come bande di incappucciati stazionavano davanti alla gioielleria neroverde in attesa del momento giusto per svaligiarla. Linciano però non corrisponde esattamente al profilo dello scapestrato di turno e sa far bene i suoi calcoli, per cui quando decide di rivoluzionare totalmente la rosa non solo non bada a spese ma si getta a capofitto sul mercato cercando di non lasciare nulla di intentato. Per Balotelli, ovvio. E allora giù di telefonate e sms, fino alla notte dell’8 febbraio e quell’Akragas da mettere alle strette per convincerlo a sganciare i soldi che mancavano per giocarsela, e magari evitare che finissero in casse concorrenti. Via dunque Hamsik in una notte passata praticamente in apnea, ripensando a quegli 800 mld offerti da Napoli ma rifiutati pur di tenere Marekiaro. E poi il gossip, un Cusci troppo sicuro di sé nel tragitto da San Vito dei Normanni a Roma e quei dannati fantamiliardi, che sembravano non bastare mai. Nonostante le poche ore di sonno, pure Amici è stato messo alle strette: torturato sabato mattina per tutto il tragitto da via Prenestina a via delle Acacie, Bartolomucci ha ceduto alle avances di Linciano, accettando una proposta molto simile a quella che Curtale e Domingo fecero passare alla storia alcuni anni orsono. Tutto sembrava deciso, il budget del Mojito pareva inarrivabile e persino il Cusci sembrava arrendersi, fino al colpo di scena, sempre in agguato in Serieagreen. Alle 14.01, dopo la consegna dei contratti fin lì celati, Mojito, Amici e tutti i manager scoprono che il calcolatore infallibile installato nelle cervella del manager di Lizzanello stavolta ha sbagliato, calcolando due volte il valore del trasferimento di Vidal (1200 mld anziché 600) e sovrastimando il proprio budget. Algide perle di sudore scorrono sulla fronte di Linciano in attimi che sembrano interminabili; lo sguardo di Bartolomucci incrocia quello del business partner come a volergli dire: “Tu mi hai cacciato in questo guaio, ed ora tu me ne tiri fuori”; ma è il volto di Vito Lorusso che cambia tutti gli scenari e, paradossalmente, salva le terga ai primi due. Il colorito del boss del Cusci passa da rosso cobalto a bianco gesso; si poteva fare, ma non s’è fatto: non c’è più musica per ballare e Lorusso rimane impietosamente senza sedia. Una volta terminati difensori e centrocampisti centellinando fino all’ultimo centesimo, l’asta per Balotelli diventa dunque una formalità, così come il successivo passaggio di G.Sansone a risarcimento di Amici e l’arrivo di Pazzini in serata quasi sul gong delle 19.30, per completare il record di un attacco completamente rifatto rispetto a quello che il Mojito presentava ai nastri di partenza. Il risultato finale di questo cocktail è un 5-3-2 di base agrodolce, dal sapore intenso ma che al primo test ufficiale ha già creato qualche fastidio al delicato apparato digerente di Linciano. Il cocktail si chiama Marioscuro, ma per sapere se sarà rivitalizzante o indigesto dovremo aspettare fine maggio.

ACQUISTI: Rossettini (d, Delinquere), Ariaudo (d, Delinquere), Sorensen (d); Pinzi (c, Wailers), Taddei (c, Celtic), Bradley (c, Akragas), Moralez (c, Acab), Rizzo ©; Giovinco (a, Akragas), Balotelli (a), Anelka (a), Pazzini (a, Wailers), Campos Toro (a).

CESSIONI: Sardo (d, Wailers), Acerbi (d, Delinquere), Silvestre (d); Valiani (c, Wailers), Vidal (c, Celtic), Hamsik (c, Akragas), Guarente ©, Cazzola ©; Robinho (a, Wailers), G.Sansone (a, Amici), Pabòn (a), Sgrigna (a), Pato (a).

MLD RIMASTI: 17

FORMAZIONE IDEALE: Andujar, Castan, Pasqual, ROSSETTINI, Morleo, Marquinhos; De Rossi, PINZI, Castro; GIOVINCO, BALOTELLI.

5-3-2 Perin, SORENSEN, ARIAUDO, MORALEZ, Carmona, Tachtsidis, PAZZINI.

 

 

 

CELTIC: con Pirlo e Vidal si balla lo Sgrat Sgrat Style

Adesso nascondersi non è più possibile, semmai ce ne fosse bisogno. Dopo tanti anni di pronostici ciccati, stavolta Barbaro e Santini sono più scaramantici che mai e ne hanno ben donde visto che la rosa del Celtic 2012/13 è stellare, talmente superiore alle altre che potrebbe giocarsela tranquillamente in un fantacalcio con molte meno squadre iscritte rispetto alla Serieagreen. La strategia di mercato è stata impeccabile: temendo il calo di Cambiasso e Gargano, Piero Barbaro ha sondato tutte le squadre per il loro top player a centrocampo, finchè non hanno individuato la giusta preda in Marco Gallicchio, che stava svendendo senza motivo Pirlo. Tra il dire e il fare, c’era di mezzo il Curtale, che ha provato fino all’ultimo a far saltare il contratto, ma alla fine la telefonata da Roma è arrivata prima del whazzup da Aprilia, e Pirlo è finito in biancoverde. Ma il vero capolavoro del mercato capitolino è stato Vidal, acquistato chissà quando e tenuto all’oscuro di tutti, nonostante l’ebbrezza che ha devastato Stefano Linciano e il suo Mojito tra sabato e domenica. Oltre a Pirlo, difatti, del Celtic si sapeva soltanto che avesse, non si sa come, esaurito tutti i crediti. Ma quando Linciano non ha potuto più negare di non poter cedere Vidal, Dario Brindisino era già andato a dormire, l’arcano era svelato e i giochi oramai fatti. Il resto è storia nota: il Mojito scopre definitivamente le carte per arrivare a Balotelli, il Curtale si affanna per rincorrere una star di pari valore e Barbaro che si presenta all’asta col sorriso a 106 denti, ma costantemente con le mani in tasca, per non rischiare. Nonostante tutto, non è facile contrastare le jettature di 15 manager ostili e il ko di Milito dell’ultim’ora lo dimostra. Ma dopo la dichiarazione solenne che Barbaro ha fatto all’asta (“Quest’anno sto facendo solo questo fantacalcio: la domenica sto come i pazzi…”), i bookmakers di tutto il mondo ne sono sicuri: lo Sgrat Sgrat Style sarà il ballo dell’estate 2013.

ACQUISTI: Pirlo (c, Cusci), Vidal (c, Mojito).

CESSIONI: Boateng (c, Acab), Taddei (c, Mojito).

MLD RIMASTI: 4

FORMAZIONE IDEALE: Brkjc, Gamberini, Bonucci, Cannavaro, Mexes; PIRLO, VIDAL, Inler, Cambiasso; Borriello, Matri.

4-4-2 Pegolo, Piris, Romulo, Gargano, Gazzi, Fabbrini, Quagliarella.

 

Torgio Giosatti

0 pensieri riguardo “La Piazzetta dello Sport presenta: il Punto di Torgio Giosatti

  • finalmente torgio dei vecchi tempi…evviva la panda…

  • cmq boateng è stato multato…in realtà è stato portato a novoli per arrivare alla satta…patruno ne sa qualcosa

  • brindar84

    Bellissimo

  • amicidimoiraorfei

    torgio da nomina al premio saint-vincent

  • quante trame dietro questi manager…ma con un giornalismo d’inchiesta tutto viene a galla!mitico Torgio..altri mille articoli cosi

  • xgoblinx

    Caro Torgio, non succede perchè non succede, ma se succede…ma se succede… voglio la tua testa su un piatto d’argento 😀
    Detto questo un articolo davvero degno del miglior Giosatti!

  • lukygreen

    Grazie a tutti, siete meravigliosi.

    Devoto e sempre Vostro,

    TG.

  • Perchè Torgio è naif!

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