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IL PUNTO DI SVISTA: Dal Borbone al barbuto (o uomo dalla barba lunga), a Napoli comandano gli stranieri!

Una storia che ciclicamente si ripete…a Napoli sono sempre gli estranei a comandare e l’opera di prostrazione a novanta dei celestini non ha mai fine. Ora come allora, anche a casa del Domingo gli affari e i veti sono prerogativa degli stranieri. La storia sembra non aver insegnato nulla ai partenopei che si chinano al volere dei “fuori sede” senza ritegno, a conferma che l’unico verbo riflessivo conosciuto nella terra del Vesuvio è “sodomizzarsi”.

Come quando Elisabetta Farnese, erede del Ducato di Parma e Piacenza, sposa il Re spagnolo Filippo V rimasto vedovo. Il Re, ormai malandato e in perenne stato depressivo, finisce col lasciare le redini del regno quasi completamente nelle mani di lei, che con un’accorta politica e dopo alterne vicende diplomatiche e militari finirà, nel 1735, col veder insediato sul trono di Napoli (divenuta capitale di un nuovo regno) il proprio primogenito. Nacque così in Italia, con l’accorto e paziente operato di questa abile donna, il regno che sarebbe poi stato chiamato Regno delle Due Sicilie, o anche Buco di culo di Spagna. Così ebbe inizio l’egemonia straniera su Napoli, terra depredata di conquista straniera, dove il piagnisteo resta l’unica certezza.

Ora come allora la storia si ripete! A soli tre mesi dal gemellaggio, in casa Simonetti sembra essere già delineata la linea di comando con l’affermazione del condottiero alfa nella persona dell’agrigentino Alaimo. Già, perché il barbuto e discreto ex patron dell’Akragasso sembra aver già preso le redini della soma, lasciando a Simonetti il miserevole ruolo di pagliaccio (senza offesa per i pagliacci).

Le prove ci sono e la situazione è ormai nota e sotto gli occhi di tutti, quasi imbarazzante. Già perché le voci di corridoio stanno diventando sempre più echi pubblici e dirompenti. Difatti corre voce che in questi giorni più presidenti della Serieagreen siano stati contattati da Simonetti che in veste di leader dei Domenghini contemplava ipotetici scambi di mercato. Ma andiamo al punto: la credibilità del patron napoletano non era certo mai stata messa in discussione dai malcapitati presidenti fino a quando lo stesso Simonetti pronunciava le fatidiche parole: <<Mi confronto con il mio socio e ti faccio sapere…>>. Ma nessuno scambio si sarebbe fatto dopo quella frase. Già perché in queste ipotetiche proposte di scambio il vero decisore ultimo non è mai stato Simonetti che pure ha guidato la gloriosa compagine napoletana per diversi anni. L’agrigentino Alaimo è molto più di un’ombra nelle gerarchie domenghine…i suoi veti sulle ipotetiche proposte di scambio di Simonetti pesano più di un macigno nell’economia della società. Nel discreto savoir faire di Totò si nasconde la vera dirigenza di una squadra che non sa più vincere a grandi livelli e che vive solo del ricordo delle “scoperte” da esibire ad ogni utile occasione. Tanto pesanti quei veti siciliani da sbugiardare le stesse intenzioni di Simonetti, che da leader massimo sembra essersi trasformato in mappina da cucina, ridicolo nel trovare poi le giustificazioni al dietrofront per ogni trattativa che lui stesso aveva proposto e intavolato. Simonetti avrà avuto certamente imbarazzo nel nascondere un commissariamento tanto immanente quanto improvviso. Fonti vicine all’entourage parlano di accese discussioni tra Alaimo e Simonetti quando quest’ultimo ha in più occasioni richiesto il permesso di concludere le trattative proposte. Ma l’imperioso Alaimo non si è sottratto a schernire il povero Simonetti tuonando il secco: <<NO! La trattativa non sa’ da fare>> e ordinando al patron napoletano di preparare e servirgli subito il caffè in ghiaccio con latte di pistacchio mattutino. Le stesse fonti hanno anche raccontato di un Simonetti mero esecutore nell’affare concluso che ha coinvolto le società Delinquere e Labbari. Sembrerebbe che Sergi e Tedone abbiamo direttamente intavolato la trattativa con Alaimo e che Simonetti abbia solo svolto le mere mansioni burocratiche di pubblicazione sul sito, scoprendo solo in quella circostanza il vero contenuto dell’affare. Lo stesso Alaimo sembrerebbe poi essere stato costretto a zittire pubblicamente il povero Simonetti quando quest’ultimo ha lamentato la propria marginalità nell’ambito della trattativa. Ad avvalorare la posizione del barbuto Alaimo c’è la vicenda legata al ranking. Già perché il Domingo è l’unica società a non aver stabilito esattamente le percentuali per l’attribuzione dei punti a fine anno. Altre autorevoli fonti hanno confermato che al contrario di Celtic e Wailers i domenighini non sono riusciti a trovare una quadra su punti ranking e ad oggi il nervo è ancora scoperto. Poca trasparenza dunque, a conferma del fatto che la predominanza agrigentina ha radici ben più antiche, sin dai primi giorni del gemellaggio e non di certo ci stupiremmo se le posizioni del ranking diventino inverse con una percentuale maggiore di punti da attribuire a Totò. Una saga degna del più classico dei classici: Simonetti da “un posto al sole” ad “un posto all’ombra”. Ma sarà veramente così? Oppure no? Il tema a cui si assiste però non lascia scampo…stiamo davvero assistendo alla nascita del terzo Pulcinella di mestiere dopo l’originale e il grande Antonio de Curtis? I tifosi vesuviani chiedono spiegazioni e si domandano adesso se dietro il momento positivo dei domenighini in campionato c’è la pinna del vecchio squalo Simonetti oppure la “manina” del nuovo Re di Napoli, l’integerrimo barbuto Alaimo? Ai posteri l’ardua sentenza…Certo è che se così fosse allora Napoli è nuovamente prostrata allo straniero, ora più di allora…dal Borbone al barbuto l’ashtag indicato per questa “ammuina” non può che essere #napoliterradiconquista.

DispensacalcisticaBocaWailers

13 pensieri riguardo “IL PUNTO DI SVISTA: Dal Borbone al barbuto (o uomo dalla barba lunga), a Napoli comandano gli stranieri!

  • ajaahahhaha mi fate morire

  • Anche io vittima della fatidica frase…

  • Ahahahaha, attendo la risposta di Simonetti mio

  • Walter Bucci

    Complimenti. Davvero un bel pezzo. Attesa con ansia la replica…

  • AC BocaWailers

    Lanciamo la raccolta fondi “Vittime del veto agrigentino”.
    Troveremo un donatore o siamo tutti vittime?

  • Uahauahauahau!
    Ma dico io no,
    cari cinesini senza patria come si fa a essere così Scemi & + Scemi da dimenticare il famosissimo VipClub nato l’anno scorso con il fine di promuovere l’ODIO ANTIDOMENGHINO?

    https://www.serieagreen.it/odia-il-domingo-vip-club-2017-2018/

    Niente, non riuscite proprio ad essere originali.
    Clonate e falsificate il peggio del peggio tra luoghi comuni, falsi storici e mascotte, ma ‘ca nisciuno è fess’.

    In casa Gemelli Diversi procede tutto a gonfie vele, il resto è noia, come sempre.
    Il M.A.P.S. regna!

    Ps: carta canta 😉
    https://www.serieagreen.it/domingo-gemelli-diversi-2018-2019/

  • AC BocaWailers

    Sapevamo che ti saresti attaccato all’unico straccio di documento che poteva indicare una cosa diversa rispetto alle risultanze della nostra inchiesta.. ma hai dimenticato la cosa principale.. cioè il fatto che nel documento manca la firma/approvazione principale, ovvero quella del fautore del ranking che si serve di propri costrutti e non delle alchimie numeriche che proponi.
    Rispondiamo per chiarezza, ma il punto non è questo, è un altro..
    Il punto è che l’Atletico Domingo ha un vero leader adesso, di nome Totò e di cognome Alaimo, che decide al posto del nuovo Simoncella de curtis…
    Peraltro la nostra inchiesta si basa su accadimenti e fatti realmente verificatisi e che hanno coinvolto diverse società della SerieAgreen mentre tu l’unica cosa che sai fare è denigrare la moderna società AC Boca Wailers (ricordiamo che abbiamo un codice etico, un bilancio trasparente e ruoli ben definiti tra Struttura proprietaria e management) offendendo simpaticamente il tandem Tarantino-Calò, senza accorgerti che l’accostamento ai “cinesi” ha un retrogusto razzista piuttosto spiacevole almeno per il nostro giudizio.. noi siamo una società all’avanguardia, senza pregiudizi nei confronti di tutti tranne che per i pulcinella jamme ja….. olè olè olè, facimm o’ scambio solo se vole ‘o Re…

  • Tarantella qua di pullicenella e pure mal riuscito ce ne sta solo uno…Angelino il cinesino!

    Hahahaahahahahahah

    Con tutto il bene, torna a fare quello che ti riesce meglio: infilzare i bambolotti e azzeccagarbugliarti sui cavilli pur di vincere una partita 😉

    Ps: a quando il prossimo Ricorso? Ci manca assaie, ossaie?

    Nb1: ma non avevi detto che quest’anno ti godevi il gioco e lasciavi a lemmelemme le baruffe? Haha
    Profetico!

    Nb2: a questo punto aspetto solo il Ricorso sulla non attendibilità del contratto Gemelli Diversi…che aspetti invece di fare il Pullicinella? Posta sto Ricorso no? Magari riesci a fare fuori un competitor verso la Gloria della Vittoria…
    #vincereèlunicacosacheconta

    Non giocare a questo gioco con me perché esci con le ossa distrutte, a livello di comunicazione e sul campo, ti conviene?

    Gira la ruota no?

    Smack!

  • AC BocaWailers

    ops, sento agitazione nell’aria… un pulcinella che fa pluf!! ma che non cade in mare…
    Baci baci Simoncella!!!

  • Alessandro Calò

    Vedremo chi ne uscirà con le ossa rotte sul campo, per ora la classifica dice ben altro caro Simoncella!
    Per quanto riguarda la comunicazione quest’anno è stato fatto un gran lavoro in casa Wailers e il calore dei nostri tifosi ne è la prova, non siamo secondi a nessuno!

  • Cinesiniiiiiiii?
    Prrrrrrrrrrrrrrrr

    E v’aggie trattat!

  • Lakragasso

    Un attacco violento e inaudito da parte di ino che credevamo amico. Mai avremo immaginato potesse arrivare a tanto la foga agonistica. E mai avremo immaginato dover riprendere a scrivere su serieagreen per tali motivazioni.

    Vogliamo solo sperare questa sia un idea del tuo socio, caro il mio Angilino, che non conosciamo e non ci conosce.

    Ma essere raffigurato come monarchico mi ha fatto rivoltare lo stomaco.

    Mozzill ‘o re

  • delinquere

    Ma questo è puro spettacolo
    Conoscendovi bene non vedo cattiverie ma sano sfottò ben argomentato
    Ma non chiamatemi monarca il Caro Totò

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