Buongiorno Lecce! – Periodico sportivo

Keitastramuèrtu!

Senza mezza squadra titolare, veniamo ancora puniti dallo spagnolo più che dalle prodezze di Ilicic ed El Kaddouri. Ancora 270 minuti per sperare. 

Ci sono giocatori che sembrano avere dei misteriosi conti in sospeso: chissà perchè, Keità Baldè ce l'ha proprio col Lupiae. I nostri lettori più moderati ci perdoneranno la canzonatura nel titolo, ma da sempre amiamo ribadire che la nostra penna viene dal popolo ed è stato questo l'epiteto che si è innalzato coralmente a Lecce la mattina di lunedì 11 maggio. Già perchè, lasciando stare le ormai desuete invettive contro i posticipi del calcio moderno, sin da lunedì mattina si era capito che la luna si era messa di traverso proprio per colpa di questo giovane spagnolo della Lazio, che già in Green League ci condannò alla cucchiara di legno poichè impunemente schierato capitano da Tarantino – a proposito: c'è chi insinua che il copertinese avesse visto il nostro Lulic con la fascia e ci abbia candidamente copiato la strategia – nonostante la sicura panchina iniziale. E infatti, Keità Baldè è entrato solo negli ultimi minuti, a Lazio-Parma oramai conclusa in favore dei padroni di casa, giusto per segnare un banalissimo contropiede a porta vuota e beccarsi così i 4,5 punti bonus utili per relegarci nelle viscere dell'inferno dello Scalone. Questo l'amarcord, ora veniamo all'oggi.
Il Lupiae si presenta a Copertino senza i vari Sportiello, Rui Mario, Holebas, Savic, Perotti, Lulic e M'poku, ai quali si aggiunge dopo una manciata di minuti anche Hetemaj, uno dei più in forma tra i verdeazzurri in questo finale di stagione. L'avversario, i Wailers, ha appena ritrovato uno straccio di motivazione – superare al penultimo posto il Labbari – dopo che per un intero campionato, e subito dopo aver rinunciato a un ricorso perso in partenza, non aveva nemmeno mai aperto la conversazione whazzup, ritrovandosi a maggio con 8milioni500mila750 messaggi non letti. Un record. Eppure i gialloblu sono in palla, Brindisino lo sa e azzarda il tridente, sperando in un flop di Icardi e dunque al subentro di Podolski. Anche Tarantino gioca a tre punte, ma tra Icardi, Keita, Martinez e Amauri solo il primo parte titolare. La partita è subito molto combattuta: Coman si sbatte e fa impazzire Torosidis, fantagazzetta gli da 7 durante tutta la partita, poi alla fine abbassa a 6,5. Le altre due testate, che notoriamente infangano il giovane talento francese, non vanno oltre il 6 e il capitano è andato, così come probabilmente anche le chance per Coman di giustificare la spesa fatta a inizio stagione per lui. Anche per Doumbia il discorso potrebbe essere analogo: 6 durante tutto il match, 5 ai voti italia. La domenica è un turbinio di emozioni: Missiroli fulmina un imperfetto Andujar e fa esplodere di gioia lo spicchio verdeazzurro de "La Grottella", ma poi l'ingenua espulsione di Avramov complica i piani di Brindisino e fa salire in cattedra i padroni di casa. Alle 18 pronti via e Ilicic la butta dentro indisturbato per il pareggio, sbattendoci in faccia i pregi del vero turnover, quello che noi speravamo potesse giovarci sponda Juventus. Da lì in poi è un assedio alla nostra porta sguarnita, assedio che durerà fino al post-posticipo delle 20.45 tra Lazio e Inter. 
Si tratta di uno snodo fondamentale per l'evolversi del match, sin lì in parità. Come previsto, Keita e Podolski partono dalla panchina: nei Wailers Martinez e Amauri avrebbero scarse possibilità di prendere voto entrambi, ma anche il Lupiae rischia visto che nemmeno Coda ha visto il campo contro il Napoli. Inaspettatamente, però, le cose si mettono bene per il Lupiae, perchè la Lazio deve subito sprecare un cambio (Braafheid) a causa dell'espulsione al 24' di Mauricio. All'inizio del secondo tempo poi, dal tunnel degli spogliatoi riemerge bello come il sole Lukas Podolski: il Lupiae giocherà in 11, adesso è Tarantino a tremare. Il 61' minuto è quello in cui il Lupiae ha assaporato addirittura il gusto della vittoria: Marchetti causa un rigore e si fa espellere; Pioli è costretto a usare un altro cambio per inserire il portiere Berisha che dal dischetto ipnotizza proprio Icardi! I Wailers sembrano essere ko, per un quarto d'ora il Lupiae addormenta la partita convinto di terminarla in superiorità numerica. Al 78', però, la ruota gira nel verso che non t'aspetti. Pioli, che aveva tolto l'unica punta Klose per inserire il portiere, decide di giocarsi l'ultima carta: incredibile ma vero, è Keita Baldè. "Sono giusto dieci minuti, non farà niente", pensano increduli i tifosi leccesi. Ed effettivamente Baldè non farà niente, Pioli perderà addirittura la partita a causa della sua mossa scellerata, e Fantagazzetta confermerà il s.v. dei voti live allo spagnolo anche il giorno dopo. Non così però le altre testate: un 6 e un 5,5 regalano ai Wailers una sufficienza insperata che non solo vuol dire parità numerica, ma visto come si vanno mettendo le cose, anche una probabile vittoria. L'inerzia della partita è completamente ribaltata: Genoa-Torino vedrà in campo due difensori per il Lupiae e due attaccanti per i Wailers. Peres e Roncaglia giocano a chi la combina più grossa, Martinez entra e prende voto come previsto (ah, Amauri s.v….) ed El Kaddouri mette dentro l'unico sigillo nell'1-5 subito dai granata torinesi. La sua punizione perfetta è la perfetta punizione per un Lupiae che a un certo punto, a corto di idee e di talenti, ha provato a tirare i remi in barca fino appunto all'ingresso in campo di Baldè.
I Wailers vincono così meritatamente una partita in cui il Lupiae avrebbe potuto al massimo rosicchiare un pareggio, contro i vari Ilicic ed El Kaddouri esplosi solo verso il finale di stagione e che probabilmente consentiranno ai gialloblu copertinesi di rimandare di qualche giorno l'aritmetica retrocessione. Per noi, invece, l'agonia continua. In attesa di conoscere gli altri risultati di giornata, ultimi 270 minuti di passione su una strada la cui pendenza si fa sempre più ripida.

Alcaldo Pedullah