Il Gazzettino Domenghino 2015-2016

ASPETTAVO TE…
Gli altri segnano e lui? Simonetti: "Aspettava me".

Roma 22/09/15 – Popolo domenghino, se il titolo di questo articolo non vi rinfresca la memoria, lo facciamo noi: "Aspettavo te" è una rinomata quanto demenziale canzone di Ambra Angiolini. Lo abbiamo preso in prestito perchè calza a pennello per il nostro 'presunto' bomber Edin Dzeko. Rinomata e demenziale ricordate? Ecco a voi il ritornello: 

Aspettavo te
aspettavi me
é una vita che ti sto cercando
e che male c'é se ho scelto io
se ti incarto e porto via con me
aspettavo te
aspettavi me
sembra ci sia dati appuntamento
non ci sono ma, non ci sono se
ora prendi e vieni via con me 

Ora, mentre il destino e il colpo di fulmine protagonisti della canzone lasciano presagire il dolce finale tra innamorati, lo stesso non può dirsi del rapporto tra il Domingo e il numero 9. Lo spogliatoio azzurroblu, infatti, si starebbe interrogando sulle ragioni simonettiane che hanno spinto all' acquisto. Così, anche se l'ariete bosniaco è il giocatore più pagato della storia partenopea, lo staff domenghino non fa nulla per nascondere i propri dubbi.
Dalle nostre fonti emerge un dato rilevante e al tempo stesso paradossale, ovvero che da parte della dirigenza non esisterebbe alcuna motivazione razionale a fronte dei 495fmld, a loro modo di vedere, sperperati. 
Addirittura si sostiene che lo stesso patron nutra dubbi in merito alle reali capacità realizzative di "Capitan Drako" e ciò nonstante si sia fatto trasportare dalla 'sindrome del magnate' in sede d'asta. Magari a causa della mancata qualificazione in Champions dello scorso anno e, più probabilmente, dall'incubo chiamato Fernando Torres. 
E allora chi, meglio del diretto interessato, può fare luce sul mistero di questa stagione? Ebbene, abbiamo l'onore di intervistare dopo tanto tempo proprio lui, il Presidente Marcello Simonetti in persona, a cui vanno i nostri ringraziamenti per essersi esposto senza timore.

Allora Presidente, prima di tutto grazie per essere qui, nonostante i tanti impegni che spesso la tengono ai margini dei riflettori…

Si figuri. Sa benissimo che, quando possibile, non mi tiro indietro davanti al confronto con i nostri tifosi

Ci perdonerà per la schiettezza, ma il popolo domenghino si chiede il perchè dell'acquisto di Dzeko.

Potrei risponderle in tanti modi, ma mi limito a citare una pellicola a cui sono moto affezionato: "Dzeko non è l'eroe che meritavamo, ma quello di cui avevamo bisogno. Un paladino, un cavaliere senza macchia…" 

…mi scusi. Può ripetere?! A quale film si riferisce?

Sto parlando del capolavoro dei fratelli Nolan, TheDark Knight-Il Cavaliere Oscuro. Ecco, immaginate che dietro al mantello di Batman ci sia io. E che lei sia il Commissario Gordon, oppure i nostri milioni di tifosi.

Va bene, ma dove vuole arrivare?

Nel finale del film, Batman deve convincere Gordon e l'intera Gotham a fidarsi degli ideali di giustizia per vincere il male che affligge la città. Ma non può farlo da semplice eroe. Così associa alla faccia pulita di un cittadino giusto quello stesso concetto e le proprie finalità. Difendere il bene, diventando egli stesso il cattivo. Perchè? Perchè "o muori da eroe, o vivi tanto a lungo da diventare il cattivo. Io posso fare queste cose, perché non sono un eroe". Come dicevo, un paladino, un cavaliere oscuro. 

Si spieghi meglio, non credo che i nostri lettori abbiano compreso.

Ora ascolti bene, è semplice. Trasporti tutta la storia ai giorni nostri, alla realtà del Domingo calcio. 
Gotham è Napoli, lei è il Commissario Gordon, Dzeko è il cittadino giusto per questa città e io…io sono Batman. In questa piazza così caratterizzata da contraddizioni tra il bene e il male c'è bisogno di una guida silenziosa che sappia essere eroe anche nei momenti bui. Ma non si può fare questo sbandierando le proprie virtù. Bisogna operare nell'ombra, altrimenti si corre il rischio di mostrarsi superiori alla storia, alla gente di questa città. E le assicuro, io ci sono nato qui: Napoli non si discute, si ama. 
Diciamo solo che l'acquisto di Dzeko rientra in questa logica, perchè adesso più che mai è quello di cui il Domingo aveva bisogno. 

Ora è tutto più chiaro!? Quindi lei ha preso il bosniaco per uscire da un momento buio? Giusto?

Sa, dove vivo io, non essere mai stati in B, aver vinto uno scudetto, Coppe, essere apposto con i bilanci e aver vinto premi e riconoscimenti viene cancellato immediatamente da una stagione in chiaro-scuro. Dove vivo io nessuno si ricorda che l'anno scorso abbiamo lottato in finale per la Champions, ci siamo qualificati sul campo sempre per la stessa Coppa e abbiamo lanciato come sempre giovani ed espresso un buon calcio. A tutto questo, dove vivo io, bisogna dare delle risposte forti e precise senza esitazioni. 

Quindi non la preoccupano alcune recenti dichiarazioni del suo allenatore…

Ognuno ha il suo ruolo. Io faccio il Presidente, cerco di avvallermi del giusto team per mettere a disposizione del tecnico il miglior materiale tecnico-umano. Marcello allena e, giustamente, esprime le proprie idee in merito al campo. Non ci vedo nulla di strano, anzi. Guai succedesse il contrario. 

Dzeko è stato espressamente richiesto dal mister, possiamo dirlo?

Nulla accade mai per decisioni unilaterali. Cosa pensa, mi scusi. Che all'interno del mio staff non esista organizzazione? Dzeko è solo il risultato di una sinergia di idee e budget messa a punto tra me e il tecnico prima dell'asta di settembre. Volevamo un pezzo forte con esperienza e dalle spalle larghe su cui poter far crescere una serie di scommesse e giovani da valorizzare. E ci siamo risuciti, alla grande direi. Poi, se mi chiede della canzoncina della Angiolini le dico che "Aspettava me"…

Aspettava lei cosa vuol dire? Ci illumini…

Diciamo solo che Edin aspettava con ansia il mio ritorno in sede dai miei impegni per confermare il patto d'onore stilato al momento della firma del contratto. Tutti si aspettano qualcosa da lui, "Aspettiamo te" per citare il vostro pezzo, ma in realtà è Dzeko ad aspettarsi qualcosa dal Domingo, dal sottoscritto insomma.

E quali sono le aspettative del nostro bomber?

Questo lo dirò a tempo debito, anzi sarà il campo a dimostrare se la nostra idea di fondo si rivelerà vincente. Per ora i tifosi dovranno accontentarsi del bel gioco, dell'attuale posizione in classifica e, perchè no, di aumentare il loro apporto di calore e gioia durante le partite dei nostri ragazzi. 

Quindi se le dico Higuain, Bacca, Icardi, Quagliarella, Matri, Gabbiadini, Insigne, Zapata, e tanti altri, non le viene in mente niente?

Mah, vuole forse riferirsi al dato dei gol pesanti messi a segno dai bomber che militano nella concorrenza? Ma guarda un po', non ci ero arrivato! Io invece le ribalto l'indovinello: e se le dico che gli ultimi tre che ha citato sono solo alcuni della lunga lista di grandi ex giocatori domenghini? Cosa mi risponde?

Non vorrei apparire insolente. Mi limito soltanto a risponderle a nome dei napoletani. Le dico che in città, ed anche da alcune nostre fonti in seno al suo club, pensano tutti che i suddetti bomber siano maturati in altre piazze o solo dopo aver detto addio al Domingo.

Capisco. Cosa vuole che le dica. Il tifoso ha memoria corta e, nel caso del Domingo, la pancia piena. Basta rinfrescarvi la memoria citando un simbolo azzurroblu di nome Samuel Eto'o. Strapagato anche in quel caso dal mio portafoglio, ma di ben altro spessore rispetto ai nomi di cui si sta parlando. Un Campione vero, un fuoriclasse, che poche altre compagini in Serie A Green hanno potuto permettersi. E continuerei all'infinito, ma preferisco lasciar parlare il campo. Perchè noi siamo abituati così.

La  ringrazio Presidente per la sua gentilezza e per il bagaglio d'esperienza che spero i tifosi abbiano apprezzato…

La speranza serve a poco, caro il mio Gordon. "Non deve ringraziarmi e non dovrà mai farlo" e cito di nuovo. Il sottoscritto ci sarà sempre per il Gazzettino e per la nostra grande famiglia. Anche se all'ombra dei riflettori, lavoreremo sempre per far crescere questa società. A me piace così, nell'oscurità.

La redazione