La potenza del trio DEL-TER-DOM

PREMESSA

Finalmente Domenico Sergi si riabilita dai fumi dell’alcool e di qualsivoglia sostanza leggera in quel del Dread Lion nella serata del ritorno-semifinale di Coppa Italia.

ANTEFATTO

Il Delinquere prende contatto telefonico con il patron del Domingo ricevendo pronta risposta affermativa. Simonetti è lieto di raggiungere il Sergi che, assieme all’immancabile fidato compare Paolo Memola, ha in programma di sorseggiare una pinta di birra durante la visione del match Inter-Roma. Anche il Terlizzi, nelle vesti del suo primo tifoso, si augura la vittoria della Lupa con ampio margine e magari con l’ennesima prova d’autore del pupillo Lamela. Sergi, dal canto suo, non può che tenere per il giallorosso in nome della propria conclamata fede milanista. Simonetti, nel dubbio, e scottato dalla cattiva notizia dell’infortunio di Fredy Guarin, si augura che la finale della Coppa nazionale possa disputarsi nella splendida cornice del derby Capitale. 

FATTO

Prima di iniziare le danze in fatto di cibo, l’inedito trio esaurisce i convenevoli di rito con una proposta shock di Domenico Sergi: “mena né, iuchiamoci la bullet, risultato secco e via!”. Sono le ore 20:26 e guarda caso c’è l’agenzia di scommesse proprio alle spalle del trio. Fitto conciliabolo circa la somma della puntata da effettuare (3 euro), seguita immediatamente da ragionamenti più o meni scientifici sull’esito della gara. Si parte con il 3-2 Roma, per poi virare sul 2-0, passando per un 3-1 per i giallorossi in virtù delle tante assenze nel clan Stramaccioni. Tutto vano. Al termine della seduta psicanalitica il Simonetti avalla la prima opzione del Sergi, con il buon Memola in veste di pacifico mediatore, ma non per questo in disaccordo sul punto finale. “Giochiamoci il 3-2 per la Roma”, diranno i tre-tre prima di “spedire” il Delinquere al banco delle giocate.

CONCLUSIONE (LA GARA)

La Roma inizia maluccio e l’Inter passa con un bella trama di passaggi che porta al gol niente di meno che il redivivo Jonathan. 1-0 Inter. Il tifo romano del Dread Lion mugugna, ma il trio di imbucati è fiducioso circa la buona riuscita del folle patto. Il primo tempo termina con il Biscione in vantaggio nello stupore generale. Alla ripresa la Roma parte forte; già al 55′ Lamela apparecchia per Destro che, lucido come mai prima d’ora, trafigge Handanovic con uno scavino raffinato. 1-1. Ora la trama del film DEL-TER-DOM è nel pieno jump start. Andreazzoli sprona i suoi e sull’asse Totti-Balzaretti è ancora Destro a timbrare il cartellino per la facile doppietta. 59′ … 2-1. Ma non è finita perchè Simonetti intravede il terzo gol romanista: per gentil concessione del Lupiae, Torosidis inventa un gol da cineteca al sette condito da sombrero. 3-1. Ma a quel punto servirebbe il miracolo del secondo punto interista. Zanetti e compagni sono già virtualmente eliminati; solo un segno del destino potrebbe venire in soccorso del trio. A cinque giri di lancette dalla fine accade l’incredibile: Ricky Alvarez converge sul sinistro, ma il suo tiro è talmente debole che solo la deviazione beffarda dell’avversario mette fuori gioco Stekelenburg. Ebbene si: 3-2 per la Roma!!! Ora i tre attendono con ansia il fischio finale. Peccato che il direttore di gara opti per QUATTRO interminabili minuti di recupero. Le unghie saltano a colpi di morsi: prima Totti sbaglia un gol facile, poi l’Inter risponde con due occasioni d’oro. Ma il countdown del Dread Lion è più forte di qualsiasi sventura, così al triplice fischio del San Siro Sergi, Simonetti e Memola esultano festanti.