Serie A Green
IL MERCATOIl Punto di Torgio GiosattiLa Piazzetta Dello SportSTAMPA

La Piazzetta dello Sport presenta: il Punto di Torgio, speciale Asta Iniziale

Cinque sorelle a caccia del titolo

Nessuna favorita in un torneo che si preannuncia ancora più equilibrato del precedente:  dal 4-2-4 de Lakragasso al 6-3-1 del Domingo ce n’è per tutti i gusti.

Svelati anche i primi due ori e due legni legati a plus e minusvalenze.

 

Diciamolo subito: non sia un alibi. Ma quando il mercato finisce alle 23 del giovedì e l’asta si svolge alle 10 del sabato, ovvero meno di 36 ore dopo, con viaggi e spostamenti annessi, è praticamente impossibile pianificare una strategia di mercato che possa chiamarsi tale. Se all’impossibilità di avere uno o due giorni prima del weekend per studiare le rose definitive si aggiunge l’ormai conclamata riduzione dei tempi generici a disposizione dei manager, ecco che il risultato non può essere quello dell’asta iniziale 2017/18: strategie a ramengo e confusione sovrana, con gente senza liste, pause non autorizzate ogni tre per due e ressa da branco sui top players. Di fronte a difficoltà estreme, però, il carisma e l’esperienza di 16 presidenti ormai navigati (il meno scafato è almeno alla terza stagione) vengono fuori in tutto il suo vigore, aiutati dall’organizzazione sempre puntuale di tutta la famiglia Bartolomucci, che, pioggia e vento a parte, riesce a controllare tutto nei minimi dettagli, senza far mancare davvero nulla per ben dodici ore di fila, di cui almeno sette e mezzo d’asta. Un’asta in cui è successo di tutto, dal folle harakiri del Domingo fino al falso in bilancio (continuativo) del Labbari, passando per il nono difensore preso (e poi lasciato) dal Flipper.  Dicevamo, la resilienza fantacalcistica, ovvero la capacità di sapersi adattare a situazioni in continuo mutamento, imprevedibili e fuori controllo è stata la vera protagonista dell’asta estiva di quest’anno. Saper sviluppare piani B, eventualmente anche C e D, nell’istante stesso in cui svanisce il piano A è una prerogativa che appartiene soltanto a manager di categoria superiore. Laddove un fantacalcista qualunque si sarebbe lasciato andare a isterie e psicodrammi utili solo a finire una rosa da 25 elementi senza lo straccio di 11 titolari, il manager della Serie A Green non conosce momenti di panico cui non saper far fronte e tutti, chi più chi meno, sono stati in grado di rendere la propria rosa competitiva. Certo, ci sono quelle sulla carta più attrezzate e quelle meno, ma tutte, nessuna esclusa hanno il loro punto forte. E tutte, nessuna esclusa, hanno almeno un punto debole. L’esplosione o l’implosione del primo o del secondo saranno determinanti per le sorti del campionato. Ma si tratta di variabili non pronosticatili al momento. Quello che possiamo fare ora sono soltanto delle valutazioni approssimative, sulla carta, utili soltanto a fare paragoni tra 10 mesi, dando da una a cinque stelle per reparto e facendo la media voto in decimi.

Prima, però, assegniamo i primi due ori e due legni della stagione a chi ha fatto le migliori plus e le peggiori minus e a chi è stato il re delle plusvalenze e a chi, invece, è andato sotto di brutto.

Gianluca Petrachi d’Oro

Miglior Plusvalenza 2017/18

1) S. Milinkovic-Savic (LAKRAGASSO) +189 mld

2) A. Gomez (CURTALE) + 186 mld

3) D. Falcinelli (ACAB) + 162 mld

Savino Tesoro di Legno

Peggior Minusvalenza 2017/18

1) A. Milik (CUSCI) – 260 mld

2) A. Paloschi (LABBARI) – 208 mld

3) R. Meggiorini (FLIPPER) – 141 mld

Mauro Meluso d’Oro

Maggior introiti da plusvalenze 2017/18

1) AMICI DI MOIRA ORFEI + 265 mld

2) LOKOMOTIV CURTALE + 229 mld

3) CALCIOFILI LAKRAGASSO + 198 mld

Stefano Trinchera di Legno

Peggior introiti da plusvalenze 2017/18

1) LABBARI -348 mld

2) CUSCI TEAM – 242 mld

3) AGP FLIPPER – 184 mld
Più di qualcuno ha notato l’assenza del Ranking Green. Il motivo è semplice: al momento è di fatto inutile. Era uno strumento nato per dare più appeal alle nomination (positive, perché le negative erano escluse dai conteggi onde evitare accanimenti) e mettere pepe ai derby di campionato, ma rischiava di trasformarsi nel righello delle scuole medie, specialmente dopo le recenti questioni sull’Albo d’Oro, le quali richiederebbero tra le altre cose dei lunghi riconteggi. Risultato: Ranking (provvisoriamente?) sospeso, e siamo sicuri che non se ne sentirà troppo la mancanza.  E allora torniamo a parlare di calcio e tuffiamoci a bomba nelle analisi. Se la scorsa stagione è stata a detta di tutti la più incerta della lunga storia della Serie A Green, questa rischia addirittura di superarla in quanto a equilibrio e difficoltà.  Cinque squadre su sedici si presentano ai nastri di partenza come pretendenti allo scudetto, ma le altre non sono così distanti. Nessuna favorita, qualche preferita: l’ordine tra le pari merito non sarà casuale. Equilibrio anche nei voti, tutti tra l’8 e il 6,5 eccezion fatta per il Domingo, vittima dell’ascensore.

Siete d’accordo? Diteci la vostra nei commenti!

LAKRAGASSO 8

La programmazione paga

Anche quest’anno Alaimo si mette nelle condizioni di puntare allo scudetto, costruendo una rosa con molti bonus ma comunque solida. Sebbene il sogno rimanga il 4-2-4, i siciliani potranno infatti schierare spesso il 3-4-3, nonostante il 4-3-3 appaia attualmente più coperto rispetto a un centrocampo fantasioso ma dai voti settimanalmente variabili. Confermata ben più della spina dorsale dello scorso anno con addirittura dieci veterani e quattro bandiere di una squadra che, dopo un’Europa League e un quarto posto, ora ha tutto il diritto di pensare in grande.

POR: **** Le bandiere doriane difenderanno, per il quarto anno di fila, la porta agrigentina.

DIF: **** Tutti li hanno snobbati, ma Musacchio, Cancelo e N’kolou rappresentano novità ultra positive per le difese di Milan, Inter e Torino. Barreca e Izzo li conosciamo, forse andavano coperti meglio (Molinaro e Spolli?). A Mattiello auguriamo di star bene, Keità è la solita ciliegina di Alaimo.

CEN: *** “Un disastro” lo ha definito lo stesso manager siciliano durante l’asta. Le scelte di Joao Mario e Centurion potrebbero essere rischiose, ma salvo sorprese Diawara, Praet e Freuler dovrebbero garantire copertura. In caso contrario, ci sarà da intervenire.

ATT: ***** Il tridente Schick-Thereau-Niang è pronto a regalare emozioni ai tifosi nel nuovo stadio, di cui attendiamo la presentazione ufficiale, con tanto di denominazione ancora ignota. Alle loro spalle un binomio che avrebbe fatto comodo a tanti: Iemmello-Ricci e il 4-2-4 non è utopia.

L’ANALISI

LA STELLA: Schick

LA BANDIERA: Viviano, Puggioni, Izzo, Diawara.

IL PUPILLO: Centurion

LA SCOMMESSA: C. Keita

I VETERANI: Barreca, Zielinski, Joao Mario, Freuler, Praet, Iemmello.

OBIETTIVO: Scudetto, Champions Green

LA DICHIARAZIONE: “Lasciamo la nostra meglio gioventù per far spazio ad altri prospetti, ma mai come quest’anno temiamo l’incertezza dei ballottaggi”.

BEST 11: Viviano, Musacchio, N’Koulu, Cancelo, Barreca; Zielinski, Diawara; Schick, Thereau, Niang, Iemmello.
4-2-4 Puggioni, Izzo, G.Pezzella, Mattiello, Joao Mario, Centurion, Praet, Freuler, Ricci.
MOJITO 8

Si torna sugli standard abituali

Dopo una stagione letteralmente da incubo, il Mojito ritorna sugli elevati standard cui ci stava abituando. Stefano Linciano conduce un’asta aggressiva, forse pagando l’eccessiva condivisione di idee col Flipper durante il viaggio. Come tutte le rose di settembre, anche questa è migliorabile, ma sulla carta è senza dubbio tra le più attrezzate per la vittoria finale.

POR: ***** Che giochi Allison o Skorupski, la porta neroverde è in una botte di ferro.

DIF: *** Le conferme di Manolas e D’Ambrosio unite a Cacciatore comporranno il reparto. Ci piacciono le scommesse Vicari e Ferrari, convince meno la scelta di Emerson: ad oggi scalzare Kolarov sembra impossibile. La coppia Maietta-Helander si poteva comporre meglio.

CEN: *** Soffia Milinkovic-Savic al Lupiae a suon di miliardi e poi si deve accontentare, per così dire, di Ciciretti, Fofana e Benassi. Barberis non sembra avere più il posto garantito come l’anno scorso, Garritano dovrà sudarsi ogni minuto in campo, Chibsah una volta ristabilito può scalare le gerarchie degli stregoni, nonappena Baroni si renderà conto che di registi come Cataldi, Memushaj e Viola se ne può permettere solo uno nel suo 4-4-2. Birik, Barak, Buruk: ma chi sono?

ATT: ***** Tridente di tutto rispetto con Belotti, Politano e Farias. Boyè copre l’azzurro, Puscas ha caratteristiche che al Benevento possono servire.

L’ANALISI

LA STELLA: Belotti

LA BANDIERA:

IL PUPILLO: Ciciretti

LA SCOMMESSA: Vicari

I VETERANI: Manolas, D’Ambrosio, Emerson, Farias.

OBIETTIVO: Scudetto, Green Cup

LA DICHIARAZIONE: “Abbiamo il dovere di riscattare la scorsa stagione, lo meritano i nostri tifosi. Quest’anno zero proclami, solo sudori”.

BEST 11: Allison, Manolas, D’Ambrosio, Cacciatore; Milinkovic-Savic, Fofana, Ciciretti, Benassi; Belotti, Politano, Farias.
3-4-3 Skorupski, G.Ferrari, Vicari, Emerson, Garritano, Barberis, Chibsah, Boyé, Puscas.

LABBARI 8

Niente più scuse, Tedone c’è

A Bari è ormai finito il tempo delle scuse tipo “voi state sempre appresso al fantacalcio” o “io lavoro, non c’ho tempo”. Da due anni a questa parte Marco Tedone ha messo da parte le lagne facendo capire a suon di trofei in bacheca che può dire la sua in questo fantacalcio. E se due indizi fanno una prova, stavolta si punta al bersaglio grosso. Sarà fondamentale, però, non lasciarsi condizionare dal deficit nel bilancio continuativo, con tutto ciò che ne conseguirà.

POR: ***** Fare gol al Napoli sarà dura per tutti. Ma con Reina in scadenza di contratto, non avere Sepe sarà una paranoia. Occhio a Gabriel per gennaio.

DIF: *** Albiol-Acerbi più la coppia Padoin-Van Der Wiel ci piace molto. C’è forse un problema bonus, che la panchina con Faraoni, Oikonomu, Gentiletti e Ajeti non risolve.

CEN: **** Molto intriganti i quattro titolari scelti da Tedone per quest’anno: Perisic si candida a leader della squadra, supportato da Jankto, Joao Pedro e Ionita, quest’ultimo incalzato da Poli, Missiroli e Radovanovic. Scusate se è poco.

ATT: **** Mandzukic a 240 significa solo una cosa: i manager della Serie A Green non credono che ripeterà la stagione esaltante che ha regalato lo scudetto al Domingo. A un mld in più il Labbari si aggiudica Ljajic, pupillo di Mihajllovic, e poi piazza il colpo Lapadula a soli 132 mld. Fosse riuscito a fare qualcosina in più rispetto a Lee e Vido, staremmo parlando della favorita per lo scudetto.

L’ANALISI

LA STELLA: Perisic

LA BANDIERA:

IL PUPILLO:

LA SCOMMESSA: Lee

I VETERANI:

OBIETTIVO: Scudetto, Champions Green

LA DICHIARAZIONE: “Saranno i risultati in campionato a farci capire che tipo di asta abbiamo fatto. Troppe lodi comunque non fanno bene”.

BEST 11: Reina, Acerbi, Albiol, Van Der Wiel; Perisic, Joao Pedro, Jankto, Poli; Mandzukic, Ljajic, Lapadula.
3-4-3 Padoin, Faraoni, Oikonomu, Gentiletti, Ionita, Missiroli, Radovanovic, Mazzitelli, Lee.

 

FLIPPER 8

Trionfa il fascino del Made in Italy

Sembra una squadra anni ’90, giovane, italiana e con pochi stranieri ma buoni. Non si intravede l’ombra di una crepa nei 25 tesserati dal Flipper, anzi: c’è la concreta possibilità che Mangia debba lasciare qualche titolare in tribuna al sabato pomeriggio. Ora è tutto nelle mani del manager serranese: saprà tenere alta la concentrazione fino alla fine nonostante un 2017/18 che si presenta molto impegnativo su tutti i fronti?

POR: **** Che ci sia affetto tra Perin e la maglia grigioceleste non è un segreto. Un ritorno che a Serrano tutti attendevano.

DIF: **** Scorrendo i nomi si rimane a bocca aperta. Inutile elencarli: tutti e otto hanno margini di miglioramento enormi e da qui a fine campionato il Flipper potrebbe ritrovarsi in casa una difesa monstre, tutta italiana ad eccezione di Lirola e Palomino.

CEN: **** Molto furbe le accoppiate Parolo-Murgia, De Rossi-Gonalons e Rincon-Acquah. Bertolacci, Cigarini e D’Alessandro sono attesi al riscatto dopo un paio d’anni in penombra.

ATT: **** Che spettacolo il tridente Simeone-Berardi-Lasagna! Ci si attenderebbe il vuoto dietro, invece Mangia piazza prima Babacar a protezione del Cholito e poi un Verde, titolare a 34, che toglie il velo alle ambizioni scudetto dei salentini.

L’ANALISI

LA STELLA: Berardi

LA BANDIERA:

IL PUPILLO: Perin

LA SCOMMESSA: Letizia

I VETERANI:

OBIETTIVO: Scudetto

LA DICHIARAZIONE: “Sto impicciato, mi sono sposato”

BEST 11: Perin, Caldara, Romagnoli, Lirola; Parolo, Bertolacci, De Rossi, D’Alessandro; Berardi, Simeone, Lasagna.
3-4-3 Lamanna, Palomino, Letizia, Biraghi, Rincon, Cigarini, Gonalons, Babacar, Verde.

 

ACAB 8

In attesa dell’anno buono…

Ci siamo stancati di ripetere ogni anno: “E’ la stagione dell’Acab”, “O stavolta o mai più” o altri titoli del genere. Riguadagnando un posto in Champions, Marco Gallicchio ha risalito una china che lo voleva da tre anni languire nei bassifondi della classifica. Bandiere o non bandiere, pupilli o non pupilli, l’arrivo dell’erede Lorenzo impone alla piazza un campionato di primo piano.

POR: **** Sirigu al Torino è garanzia di sicurezza.

DIF: ***** Difesa tosta, centraloni alla Gallicchio al servizio della causa e Widmer affare low cost a soli 48 mld.

CEN: **** Si perde un po’ alla fine dopo aver messo a segno i quattro colpacci che giocheranno da titolari. Viviani è molto più di una riserva, Rohden, Buchel e i due cagliaritani dovranno meritarsi la maglia nerogialla.

ATT: *** Poteva andare meglio. Tra Borriello-Quagliarella, bomber stagionati, a quei prezzi forse ne bastava solo uno. Nani gli scoppia in mano, Pellissier la bandiera, Cornelius la scommessa: segnare più di Petagna non dovrebbe essere impossibile.

L’ANALISI

LA STELLA: Nani

LA BANDIERA: Pellissier

IL PUPILLO: Lulic

LA SCOMMESSA: Cornelius

I VETERANI:

OBIETTIVO: Scudetto

LA DICHIARAZIONE: “So che la piazza si aspettava qualcosa in più, ma mi sento di dire che la squadra c’è: è tosta, solida, può dare soddisfazioni”.

BEST 11: Sirigu, De Vrij, Miranda, Widmer; Candreva, Birsa, Lulic, Biglia; Quagliarella, Borriello, Nani.
3-4-3 Ichazo, Masiello, Cannavaro, Cabrera, Viviani, Rhoden, Buchel, Pellissier, Cornelius.

 

DELINQUERE 7,5

Squadra quadrata per riaprire un ciclo

Riassestatosi nella sua (ormai non più) nuova veste da padre, Domenico Sergi prova a riaprire un ciclo col Delinquere dopo la salvezza risicata (e fortunata) della scorsa stagione. Per farlo si affida a Papu Gomez e una serie di gregari che però potrebbero riservare delle sorprese in quanto a bonus. Se riuscirà a non mettere la fede rossonera davanti alla razionalità fantacalcistica, può essere una sorpresa.

POR: *** Alternanza assicurata con gli estremi difensori scaligeri, forse un po’ cari a 121 mld.

DIF: ***** Un reparto di sicuro affidamento fantacalcistico allestito con soli 220 mld. Ghoulam (Mario Rui), Skriniar e Peluso sembrano intoccabili. Sala-Bereszynski e Souprayen riserve dal voto certo. Con Abate c’era un debito di riconoscenza dopo l’anno scorso (o si punta ancora a Conti?).

CEN: **** Chalanoglu e Lucas Leiva sono quelle new entry da urlo che però fanno sudare freddo, esattamente come Strootman, Barreto e Veloso, questi ultimi però per motivi di salute. Se tutto girerà per il verso giusto, stiamo parlando di un signor centrocampo con giovani come Sensi, Locatelli e Pulgar in rampa di lancio.

ATT: *** L’inflazione sugli attaccanti ha portato Gomez a costare 372 mld. Molto meglio l’accoppiata Falcinelli-Matri. Nessuno crede in Andrè Silva: noi si. E Kean può aprire ottime chance di mercato.

L’ANALISI

LA STELLA: Gomez

LA BANDIERA: Abate

IL PUPILLO: Chalanoglu

LA SCOMMESSA: Kean

I VETERANI: Sorrentino, Peluso

OBIETTIVO: Zona Champions, Green Cup

LA DICHIARAZIONE: no comment

BEST 11: Sorrentino, Ghoulam, Skriniar, Peluso, Sala; Chalanoglu, Strootman, Leiva, Veloso; Gomez, Falcinelli.
4-4-2 Nicolas, Souprayen, Mario Cui, Bereszynski, Sensi, Barreto, Andrè Silva, Matri, Kean.

 

CURTALE 7

Centrocampo, tutta vita!

Dario Brindisino si regala una botta di adrenalina come non se ne vedevano da tempo, assicurandosi i primi due top player a centrocampo insieme a Borja Valero e Cuadrado. Sulla carta il reparto più forte del campionato, ma attenzione al lungo termine. Una squadra che non avrebbe nulla da invidiare a nessuno ma che il manager pontino, una volta ultimata la transumanza verso Cavallino (Le), avrà il dovere di ritoccare mettendo mano a un bilancio continuativo da sceicco.

POR: **** L’Atalanta non sarà certo quella dell’anno scorso, ma non ha cambiato né allenatore né pacchetto difensivo. E poi c’è Scuffet.

DIF: *** Bonucci a parte, non stuzzica molto l’accoppiata juventina Lichtsteiner-Barzagli, né tantomeno il trittico sicurezza Dainelli-Gamberini-Cesar. Regini sarà pure il capitano della Samp, ma alla lunga ha sempre perso il posto. E Costa non offre garanzie.

CEN: **** Sarebbe indubbiamente una mediana da cinque stelle, non fosse che per la panchina Dario Brindisino si affida al tris estense Rizzo-Grassi-Schiattarella (un voto per coprire eventualmente Cuadrado dovrebbe essere sicuro) ma poi non stucca definitivamente scegliendo le soluzioni (provvisorie?) Stoian-Montolivo.

ATT: *** Con quel budget si poteva solo fare peggio. A nostro avviso salta prima Pecchia di Pazzini, mentre Destro è alla stagione del rilancio forzato. Caprari e Pucciarelli rischiano di scivolare progressivamente in panchina, ma prima che ciò accada potrebbero già essere stati ceduti…

L’ANALISI

LA STELLA: Hamsik

LA BANDIERA:

IL PUPILLO: Nainggolan

LA SCOMMESSA: Grassi

I VETERANI: Regini, Nainggolan, Petkovic

OBIETTIVO: Zona Champions, Champions Green

LA DICHIARAZIONE: “Dopo un’asta fatta a braccio possiamo dire di aver fatto un capolavoro: puntiamo ai primi quattro posti e con tutti quei soldi in cassa… Il Curtale è tornato, e adesso son guai per tutti”.

BEST 11: Berisha, Bonucci, Lichtsteiner, Regini; Nainggolan, Hamsik, Borja Valero, Cuadrado; Pazzini, Destro, Pucciarelli.
3-4-3 Scuffet, Barzagli, Gamberini, Dainelli, Rizzo, Grassi, Schiattarella, Caprari, Petkovic.

 

CELTIC 7

Il solito vecchio Celtic

La tattica biancoverdemarrone ormai la conosciamo bene: non importa se siano medianacci o cursori, se giocano in un top team sono obiettivo del Celtic. Sotto questa chiave va letta anche quest’anno l’asta di Piero Barbaro e Stefano Santini, che allestiscono un roster di qualità imperniato su un 3-4-3. Come per ogni altra rosa, però, sussistono i classici dubbi della vigilia sulla tenuta da titolari di alcuni singoli, che solitamente a Roma viene coperta con una panchina più lunga di quanto appaia quella di quest’anno.

POR: *** La difesa della Fiorentina è tutta da testare. Belec difenderà i pali del Benevento, almeno fino a gennaio…

DIF: *** La coppia Chiellini-Rugani scricchiola un po’, ci piace di più la complementarità tra Silvestre e Biraschi. Se Caceres sta bene è titolare, Gosens è un azzardo, Moreno uno sconosciuto.

CEN: *** La coperta dietro i vari Anderson, Vecino, Matuidi-Marchisio-Sturaro sembra un po’ corta.

ATT: ***** Barbaro e Santini accettano volentieri il regalo di Kalinic a 307, cui affiancano Pavoletti e il trio di subentranti Milik-El Sharaawy-Galabinov per schierare ogni settimana un modulo a tre punte.

L’ANALISI

LA STELLA: Kalinic

LA BANDIERA:

IL PUPILLO:

LA SCOMMESSA: Biraschi

I VETERANI: Maksimovic

OBIETTIVO: Zona Champions, Champions Green

LA DICHIARAZIONE: “Partiamo con stati d’animo contrastanti: io sono un po’ scettico, il ds Santini invece è molto fiducioso. Staremo a vedere”

BEST 11: Sportiello, Chiellini, Rugani, Silvestre; F.Anderson, Matuidi, Vecino, Marchisio; Kalinic, Milik, Pavoletti.
3-4-3 Belec, Caceres, Biraschi, Gosens, Memushaj, Obi, Sturaro, El Sharaawy, Galabinov.

 

WAILERS 7

Braccino a centrocampo, ma si punta in alto

Da lui ci si aspettava tanto: tutti lo davano come il manager più preparato dopo un forsennato studio d’agosto. L’asta di Angelo Tarantino, infatti, inizia benissimo con un colpaccio sui portieri e un pacchetto di difensori sufficiente preso a poco più di 150 mld. C’erano tutte le premesse per costruire una rosa a trazione anteriore, ma dopo Pjanic e Perotti forse è subentrato un po’ di “braccino”, quella paura di non riuscire ad arrivare in fondo che ha portato elementi di dubbia utilità quali Pellegrini, Kragl, Marusic, Betancourt e Valoti. Peccato, perché con un attacco così, un altro mediano da 80-85 mld avrebbe messo il punto esclamativo su una squadra contro la quale soffriranno un po’ tutti.

POR: *** Mirante stavolta sta bene, è inspiegabile sia stato pagato addirittura meno dell’anno scorso, soltanto 45 mld!

DIF: *** Cinque giocatori su otto immersi nell’ondivago ambiente romano: croce e delizia. Andrà mica a finire che a reggere il reparto saranno Lazaar, Konaté e Costa?

CEN: *** Perotti e Pjanic, salvo turnover, dovrebbero garantire bonus a palate. Lazovic è atteso all’esplosione, Duncan alla resurrezione. Dietro di loro, il povero Pellegrini e il nulla.

ATT: ***** La riconferma di Immobile costa ben 500 mld, ma Tarantino riesce comunque a completare un reparto di primissimo livello con Iago Falque, Perica e la coppia Armenteros-Coda.

L’ANALISI

LA STELLA: Immobile

LA BANDIERA:

IL PUPILLO: Perotti

LA SCOMMESSA: Armenteros

I VETERANI: Mirante, Da Costa, Perotti, Immobile

OBIETTIVO: Zona Champions, Green Cup

LA DICHIARAZIONE: no comment

BEST 11: Mirante, Fazio, Basta, Lazaar; Pjanic, Perotti, Lazovic, Duncan; Immobile, Falque, Perica.
3-4-3 Da Costa, Wallace, Bastos, Jesus, Pellegrini, Marusic, Kragl, Armenteros, Coda.

 

TERLIZZI 7

All-in sulla Champions

Difesa a parte, il Terlizzi 2017/18 non impressiona per solidità. Paolo Memola dovrà rimanere concentrato settimana dopo settimana per evitare brutti scherzi dovuti alle rotazioni dei titolari. Il sorteggio ha decretato che la finale di Champions Green si giocherà al Sunny Cola: vincere questa competizione diventa automaticamente l’obiettivo principale dei pugliesi.

POR: ***** Handanovic scalda i guantoni per un’altra annata da pararigori.

DIF: **** Rodriguez e Gaspar promettono scintille sulle fasce, Danilo e Pisacane sono i pupilli dei rispettivi mister, Benatia e De Silvestri quando giocano vanno messi. Moretti-Burdisso insieme fanno sicuro più anni che voti.

CEN: *** Di Francesco è ormai una realtà, ma a parte lui Paolo Memola dovrà essere bravo, anzi bravissimo, nel saper gestire i turnover dei vari Douglas Costa, Baselli, Jorginho, Magnanelli e Florenzi. Luis Alberto sta scalando le gerarchie di Simone Inzaghi: è lui la scommessa azzurrogranata.

ATT: ** Non ce la sentiamo di dare la terza stella a un reparto che si appoggia solo su Callejon e Trotta. Borini ed Eder sembrano destinati a sparire prima o poi dai radar di San Siro, Palladino è nient’altro che un pupillo.

L’ANALISI

LA STELLA: Douglas Costa

LA BANDIERA: Moretti, Florenzi

IL PUPILLO: Palladino

LA SCOMMESSA: Luis Alberto

I VETERANI: Moretti, Florenzi, Baselli, Callejon

OBIETTIVO: Zona Champions, Champions Green

LA DICHIARAZIONE: “Non vediamo l’ora di iniziare. Abbiamo allestito una rosa più bella dell’anno scorso. Sicuramente ci divertiremo”.

BEST 11: Handanovic, Rodriguez, Gaspar, Benatia; Douglas Costa, Di Francesco, Baselli, Jorginho, Luis Alberto; Callejon, Trotta.
3-5-2 Padelli, Danilo, De Silvestri, Pisacane, Florenzi, Magnanelli, Djuricic, Borini, Eder.

 

PIGNA 7

Buffon & Dybala contro tutti

Esce vincente dalla bagarre col Labbari per i portieri, ma non potrà battere cassa visto il mercato bloccato dei biancorossi in seguito alle precarie condizioni economiche da ripianare. Il resto della squadra, escluso Dybala, non entusiasma. La gestione dell’asta sugli attaccanti ha ricordato, forse in peggio, quella del primo anno: anche allora Walter Bucci arrivò da super chip leader, ma non dette l’impressione di aver scelto il meglio possibile.

POR: ***** L’ultima stagione di Buffon in Serie A Green sarà alla Pigna dello juventino Bucci. Da stabilire il futuro di Sepe. Szczesny sicura plusvalenza.

DIF: ** Nel gioco delle coppie, non convince quella Ferrari-Bianchetti: forse sarebbero stati più utili Biraghi e Capuano per coprire Olivera e Miangue.

CEN: *** Centrocampo operaio con qualche timida speranza di bonus.

ATT: **** La cifra record pagata per Dybala, 576 mld, ne lasciava comunque altri 344 da poter investire. La scelta è ricaduta su Zapata, Petagna, Paloschi e Tumminiello: bene, ma non benissimo, direbbero i giovani di oggi.

L’ANALISI

LA STELLA: Dybala

LA BANDIERA:

IL PUPILLO: Buffon

LA SCOMMESSA: Berenguer

I VETERANI: Buffon, Murru

OBIETTIVO: Zona Champions, Green Cup

LA DICHIARAZIONE: no comment

BEST 11: Buffon, Hateboer, Strinic, Miangue; Taider, Berenguer, Spinazzola, Badelj; Dybala, Zapata, Petagna.
3-4-3 Szczesny, Olivera, Murru, Castagne, Cristante, De Roon, Cataldi, Mandragora, Paloschi.

 

CUSCI 6,5

Abbondanti, delusi e affamati

I portieri di seconda fascia e il centrocampo di medio-piccole possono trarre in inganno sulle reali ambizioni di Vito Lorusso, che parte in sordina dopo i disastri dello scorso anno ma allestisce una rosa intrigante, grazie agli ampi margini di crescita dei suoi protagonisti. In attacco Defrel e Cutrone soffriranno troppo spesso il turnover per azzardare il tridente, ma la coperta rossoverde è lunghissima e il manager lucano avrà ampiamente di che arrovellarsi sulla formazione migliore di settimana in settimana.

POR: ** Sulla carta non si possono dare più di due stelle, ma l’anno scorso Cordaz ha avuto una media voto non da Crotone. E Cragno a nostro avviso è un crack. Il tutto a soli 81 mld.

DIF: **** Acquisti intelligenti. Le bandiere Sandro e Samir coperte da Asamoah e Pezzella. Poi quattro giocatori ben assortiti come Ansaldi, Felipe, Rossettini e De Maio. Ci saranno spesso problemi di abbondanza.

CEN: **** Gaston Ramirez e Castro sono chiamati a guidare un reparto senza top players ma con gente affamata e dal voto più che frequente come Bessa, Viola, Lazzari, Linetty e Eysseric. Dovessero arrivare anche i bonus a Possidente ci sarà da divertirsi.

ATT: *** La coppia del cuore Higuain-Defrel ritorna a vestire rossoverde. Una mossa che, più che di scelta premeditata, sa di ammiccamento a un ambiente deluso dalla prima, cocente retrocessione, cui Vito Lorusso dà in pasto anche il prospetto più interessante della stagione: Cutrone. Antenucci e Palacio saranno utili per rintuzzare numericamente il reparto… nelle vesti di pedine di mercato.

L’ANALISI

LA STELLA: Higuain

LA BANDIERA: Sandro, Samir

IL PUPILLO: Defrel

LA SCOMMESSA: Cutrone

I VETERANI: Sandro, Samir, Felipe, Linetty

OBIETTIVO: Salvezza, Classifica Cannonieri

LA DICHIARAZIONE: “Dopo un mercato convulso, a tratti fin troppo nervoso da parte nostra, siamo soddisfatti. Forse saremo poco appariscenti, ma valuteremo tutti fino a gennaio”.

BEST 11: Cragno, Sandro, Samir, Rossettini, De Maio; Ramirez, Castro, Bessa, Eysseric; Higuain, Cutrone.
4-4-2 Cordaz, Ansaldi, Asamoah, Pezzella, Linetty, Lazzari, Defrel, Antenucci, Palacio.

 

EAGLES 6,5

Si salvi chi può

Per evitare un altro anno da sparring partner, Jos Corasaniti si affida ai gol di Dzeko, che a 476 mld si può considerare un affare quest’anno, visti i prezzi degli attaccanti top. Per il resto, Donnarumma a parte, un organico senza infamia e senza lode presenta però diversi nomi che sistemerebbero i roster di tante squadre, aprendo varchi anche in entrata. E dunque, la domanda che impazza da sabato in ogni bar di Catanzaro è: dopo l’immobilismo della passata stagione, vedremo un cambio di rotta nelle strategie di mercato dei rossoviola?

POR: ***** La telenovela dell’estate ha decretato che vedremo ancora le prestazioni del prodigio Donnarumma in Serie A Green.

DIF: *** Quattro titolarissimi di bassa classifica ma affidabili. Questo Karsdorp è tutto da scoprire. Forse tra Zukanovic, Lyanco e il pupillo Di Chiara manca al momento la certezza di un sempre utile quinto voto.

CEN: *** Kessie dovrà dimostrare di valere 190 mld in un reparto che Corasaniti ha costruito puntando sulle accoppiate Ilicic-Kurtic, Gagliardini-Brozovic e Veretout-Gil Dias: sarà importante azzeccarne almeno un paio a settimana.

ATT: *** Lo scetticismo sulla Roma ha abbassato il prezzo di Dzeko, che rimane comunque un bomber spacca-gara. Su Inglese pende l’incognita Napoli-gennaio, ma sono entrambi giocatori che non dovrebbero aver bisogno sovente di coperture (che comunque non ci sono).

L’ANALISI

LA STELLA: Dzeko

LA BANDIERA:

IL PUPILLO: Di Chiara

LA SCOMMESSA: Karsdorp

I VETERANI: Ceccherini, Brozovic

OBIETTIVO: Salvezza, Classifica Cannonieri

LA DICHIARAZIONE: “La salvezza prima di tutto, poi combatteremo come sempre, anche se partiamo da una base molto più solida rispetto agli anni precedenti”.

BEST 11: Donnarumma, Nuytinck, Toloi, Andreolli; Kessie, De Paul, Ilicic, Gagliardini, Veretout; Dzeko, Inglese.
3-5-2 Storari, Zukanovic, Ceccherini, Karsdorp, Brozovic, Kurtic, Hetemaj, Gil Dias, Pandev.

 

AMICI 6,5

Icardi e Maxi Lopez: ancora insieme

E’ sempre difficile condurre un’asta da padrone di casa, ma Roberto Bartolomucci si districa perfettamente nel doppio ruolo e riesce a mantenere alta la concentrazione per tutta la durata del “giorno più lungo”. Grazie a lui, anche quest’anno Maxi Lopez e Icardi potranno condividere lo stesso spogliatoio… La rosa non ci fa impazzire, ma per fare peggio dell’anno scorso bisognerebbe davvero mettersi d’impegno.

POR: **** Quattro stelle le meritano i portieri della Lazio, ma non aver preso né Marchetti né Vargic potrebbe costare carissimo a Bartolomucci.

DIF: **** La bandiera Astori dà il benvenuto alle quattro coppie di quest’anno: Howedes-De Sciglio, Astori-Hugo, Radu-Lukaku e Krafth-Torosidis. Una soluzione forse poco scenografica, ma oculata ed economica.

CEN: *** Chiesa era da riconfermare dopo l’amaro epilogo dello scorso anno. Laxalt è una certezza ma ha molto mercato anche da gennaio, Khedira entra ed esce dall’infermeria e il solo Mora, nel resto della mediana, ci sembra inamovibile dai titolari della propria squadra.

ATT: ** Icardi è dato da tutti i bookmakers come capocannoniere favorito della stagione. Cerci e Maxi Lopez sono cavalli di ritorno su cui i butteri biancolilla hanno deciso di puntare, ma vista anche la caratura delle rispettive squadre è una scelta che ci convince poco. Se tornasse titolare Meggiorini…

L’ANALISI

LA STELLA: Icardi

LA BANDIERA: Astori

IL PUPILLO: Chiesa

LA SCOMMESSA: Under

I VETERANI: Astori, Krafth, Khedira, Chiesa, Laxalt

OBIETTIVO: Salvezza, Classifica Cannonieri

LA DICHIARAZIONE: “Top player doveva essere e top player è stato. Archivieremo in fretta la stagione dell’amore. Per tutto il resto, c’è Wanda”.

BEST 11: Strakosha, Howedes, Astori, Radu, Krafth; Khedira, Chiesa, Alvarez, Laxalt; Icardi, Cerci.
4-4-2 De Sciglio, Lukaku, Hugo, Torosidis, Halfredsson, Mora, Maxi Lopez, Karamoh, Meggiorini.

 

LUPIAE 6,5

Minestre riscaldate contro la febbre da asta

A furia di ripetere il mantra che “una squadra così costerà il triplo”, Luca Brindisino ha finito per cedere cercando di riprendere tutti i protagonisti della scorsa annata, in ogni caso irripetibile. Una scelta che sa di minestra riscaldata in un’asta condotta in condizioni fisiche a dir poco precarie e che non lascia molte prospettive oltre a una tranquilla salvezza.

POR: *** Il Sassuolo di Bucchi non appare solidissimo e Consigli non è più il pararigori di una volta. Rafael come terzo servirà?

DIF: *** Le voci provenienti dalla Capitale parlano di un Bruno Peres pronto ad essere scalzato dai vari Karsdorp o Florenzi. Finalmente riesce a portare Masina a Lecce, si cautela con i veronesi Gobbi-Herteaux.

CEN: **** Bonaventura e Bernardeschi minusvalenze erano inaccettabili. Ma quest’ultimo, Saponara e Taraabt sono tre scommesse molto rischiose in termini di voti. A coprirli l’ottimo Torreira, Donsah, Barella e forse Behrami: basteranno?

ATT: *** Passare da Insigne-Sau-Belotti a Insigne-Sau-Budimir sarà un bruttissimo colpo per i tifosi, che di certo non si abboneranno in massa…

L’ANALISI

LA STELLA: Insigne

LA BANDIERA:

IL PUPILLO: Bernardeschi

LA SCOMMESSA: Barella

I VETERANI: Bernardeschi, Bonaventura, Donsah, Insigne, Sau

OBIETTIVO: Salvezza

LA DICHIARAZIONE: “Partiamo consapevoli che pagheremo care le nostre scelte di cuore. Sarà un anno di transizione, cercheremo di stare a galla e non affondare”.

BEST 11: Consigli, Peres, Hysaj, Masina; Bernardeschi, Bonaventura, Saponara, Taraabt, Torreira; Insigne, Sau.
3-5-2 Pegolo, Gobbi, Herteaux, Salamon, Donsah, Barella, Behrami, Ounas, Budimir.

 

DOMINGO 5

Ascensore? No, tromba delle scale

Senza lanciarci in fantasiose interpretazioni della bizzarra asta domenghina, potremmo semplicemente dire che Marcello Simonetti, per evitare l’ascensore, si sia gettato direttamente dalla tromba delle scale. Non si può commentare altrimenti la scellerata spesa di di 620 mld tra portieri e difensori, più i 300 per il trio Verdi-Suso-Allan e i praticamente 500 per Mertens. Il resto della squadra fatto con gli spicci di rame: saprà il manager partenopeo riconvertirli in oro o si trasformeranno inesorabilmente in legni?

POR: * Di per sé il trio non meriterebbe solo una stella, ma spendere 126 mld per i portieri della Spal (per quanto talentuosi) e la riserva fuori rosa della Lazio (per quanto veterano e in attesa di gennaio) non ci è sembrata una mossa da oscar.

DIF: ***** Tira Kolarov per dispetto al Lupiae ma gli scoppia in mano. Di lì in poi, la follia. Inevitabile dare il massimo dei voti alla difesa più forte che si sia mai vista in Serie A Green. Se questo significherà mandare al vento un’intera annata di fantacalcio, lo scopriremo tra qualche mese.

CEN: ** Suso e Verdi sono di prima fascia, ma poi? Con questo Zielinski quanto mai giocheranno Allan, Rog e Giaccherini? E di altri titolari nemmeno l’ombra: la precedenza di Fernandez già per novembre è una manna dal cielo.

ATT: ** La conferma di Mertens è stato il salasso definitivo. Preso Orsolini, Simonetti cade nel panico e oltre a Floccari vorrebbe comprare illustri sconosciuti, ma fortunatamente i buoni uffici del Lupiae convincono i procuratori di due ex salentini, Ragusa e Lo Faso, ad accasarli a Napoli. In attesa di tempi migliori.

L’ANALISI

LA STELLA: Mertens

LA BANDIERA: Verdi

IL PUPILLO: Conti

LA SCOMMESSA: Orsolini

I VETERANI: Marchetti, Conti, Verdi, Rog, Krejci, Giaccherini, Mertens

OBIETTIVO: Salvezza

LA DICHIARAZIONE: “E’ l’anno del decennale in Serieagreen: dimostreremo il nostro valore in barba a tutti i pronostici che ci danno per spacciati”.

BEST 11: Meret, Conti, Kolarov, Koulibaly, Dalbert, Lucioni, Romulo; Suso, Verdi, Allan; Mertens.
6-3-1 Gomis, Nagatomo, Chiriches, Krejci, Rog, Giaccherini, Orsolini, Floccari, Ragusa.


Torgio Giosatti

12 pensieri riguardo “La Piazzetta dello Sport presenta: il Punto di Torgio, speciale Asta Iniziale

  • Cusci Team

    Un Torgio a tempo di record!
    Mi piace molto Lakragasso, ma potrebbe pagare nelle prime fasi l’inserimento di alcuni uomini, il Delinquere forse lo vedrei un gradino più in basso di dove è stato messo, per il resto davvero credo ci sia molta incertezza e tante rose siano veramente vicine come valore, quindi un doppio applauso a Torgio per metterci la faccia (anzi la penna) nel fare questa analisi subito dopo l’asta… vedremo tra qualche mese.
    Ps. prevedo un mercato scoppiettante…

  • Evero, applausi al Torgio nazionale capace di inquadrare una fitta tela dalle forme astratte. Come annunciato in chat sarà per tutti una stagione ancor più folle di quella appena conclusa, da crepacuore oserei dire.
    Intrigano in ordine…Labbari e Cusci, Mojito e Flipper, Acab e Wailers.

    Discorso a parte per il Domingo:
    della nostra mirata, voluta e sudata strategia siamo fieri ripensando al carico di aspettative e macumbe che puntualmente/doverosamente ci è stato accollato.
    L’imperativo è divertirsi con passione rispettando il nostro mantra e farlo contro tutto e tutti sarà la ciliegina sulla torta. Non facciamo dispetto a nessuno, volevamo 11 pupilli e ce li siamo portati a casa. Nessuno escluso.
    I domenghini potranno godere sempre della ‘fabbrica di bacchette magiche di qualità superiori”.
    Che bello, inizia la festa!!!

  • Lupiae Calcio 1996

    Caro Torgio, una cosa fondamentale che hai scordato di menzionare è sicuramente la proposta del Labbari riguardo la festa finale 2017/18.
    La famosa cena da Papà Uccio di fine agosto, infatti, ha avuto un seguito grazie all’intraprendenza del Presidente Tedone che si è informato presso la masseria/residence di suo cugino (se non erro sulle Murge) che potrebbe ospitare noi e tutti coloro che desideriamo coinvolgere (mogli, fidanzate, amanti, amici, parenti, conoscenti, cani, gatti, giraffe, coleotteri, ecc.). L’obiettivo è quello di condividere questo rituale ormai leggendario con chi ha deciso di accettarci e sopportarci oramai per come siamo, barbe bianche e joystick in mano. E ribadisco non deve essere soltanto una cosa a stretto uso “familiare”: nessuno si senta a disagio nel venire solo o con l’amico, gli amici, il fratello, il nonno o la zia. Sapete come si svolge la festa finale, è chiaro che se tuo zio è Giovanardi non lo porti insomma, mi sembra pacifico. A mio avviso si tratta di un’apertura storica che inaugurerà la strada verso un’esperienza sempre più completa, che potrebbe decretare definitivamente il nostro amore incondizionato verso questo gioco, cosa che chi ci sta vicino ormai dovrebbe comprendere a pieno e non sarebbe giusto (sempre a mio modesto avviso) escludere oltre.

    Mi aspetto dal proponente Tedone e dalla cricca di locals un post apposito almeno entro i primi di ottobre (sfruttiamo la sosta dell’8 per parlare di questo?) a maggior ragione se le prenotazioni debbano avvenire al più tardi subito dopo capodanno, per usufruire di sconti e agevolazioni economiche che renderebbero il tutto molto più percorribile.

    Detto ciò, da un punto di vista sportivo, quanta sofferenza ci attende quest’anno…

  • Walter Bucci

    DICHIARAZIONI DELLA PIGNA PICENA FOOTBALL CLUB:

    Il 7 in pagella di Torgio ci sta più che bene. Se pensiamo che poteva tranquillamente tramutarsi in uno Zero…E’ già molto. Condotta d’asta davvero discutibile: a parte la sicurezza portiere, spesi troppi pochi soldi in difesa (era voluto comunque) e centrocampo (più vittima degli eventi e dei prezzi tirati all’inizio dove i primi 15 centrocampisti chiamati hanno tutti sfondato quota 100). Riteniamo inoltre di aver speso troppo per Dybala (forse andava lasciato prima per puntare su un attacco leggermente diverso per raccogliere maggiori bonus). Squadra Dybalo-centrica. Chiaro che a novembre e gennaio (anche in base alle disponibilità dovremo correre subito ai ripari. Come? Stavolta occorrerà pensarci bene. Purtroppo l’asta ha testimoniato che i difetti di concentrazione di questo periodo si riflettono anche nelle piccole cose (come l’asta del Fantacalcio). Detto questo non possiamo che puntare alla salvezza memori come l’anno scorso a novembre, con un attacco esplosivo, eravamo miseramente a metà classifica.
    In attacco centrati 2 obiettivi su 5 (perché a prescindere da tutto Dybala era obiettivo stra-voluto).

  • delinquere

    approfitto di questo commento per dire che Aria ha accolto con entusiasmo questa proposta e non vede l’ora di poter confermare la sua presenza sul post apposito che vedremo nelle prossime settimane

  • delinquere

    Caro presidente speriamo di poterci riscattare ai suoi occhi dimostrandole che il posizionamento assegnatoci da Torgio è piu che giusto…e poi per un anno che sono lì sù e non giù in fondo alla classifica come spesso accaduto in passato (anche nell’anno dell’ultimo scudetto) ci lasci illudere..almeno fino al fischio di inizio di sabato.
    saluti

  • delinquere

    sostituiamo il ‘no comment’ della dichiarazione con questo:
    ‘Dopo 2 stagioni trascorse nell’ombra quest’anno si è puntato sulla completezza della rosa, puntellandola anche di qualche giovane capace di regalare più di qualche emozione ai nostri tifosi’

  • delinquere

    ‘niente cambia se non cambia niente.cit’
    ora speriamo quest’anno di non stravolgere la squadra durante l’anno

  • delinquere

    lo rileggerei ancora 🙂

  • Curtale

    Definire la Serie A Green una “piccola cosa”… per me Bucci è già da Scrivania di Legno

  • Pigna Picena Football Club

    Non intendevo questo Mr. Curtale. Intendevo che non ero nelle giuste condizioni psico-fisiche per affrontare l’asta che è un momento oltre che serio anche gioviale e carico di divertimento. Infatti la mancanza di serenità mi ha permesso di fare un mezzo disastro. La squadra messa su è davvero scarsa.

  • AC BocaWailers

    Grazie a Torgio per l’analisi consueta post asta.. Come sempre ha fornito una chiave di lettura trasversale delle franchigie da un punto di vista tecnico, con un giudizio puntuale, argomentato e specifico, un lavoro da “quote scudetto”, un giudizio che in fondo poi tutti temono….
    Nel merito, tengo a rilevare che una squadra senza “pupillo” nè “bandiera” come il LABBARI, seppur organizzata e ben pensata, non può essere tra le preferenze massime di Torgio (almeno mezzo punto in meno ad una squadra senza un briciolo di storia!!!). Per il resto, speriamo sia l’anno buono di ACAB sebbene già oggi Gallicchio sia impegnato al Crystal Stadium (e suderà bene la sua casacca), mentre il CURTALE merita lodi e complimenti anche solo per il suo “parco” tifose di copertina!!! DOMINGO 5? Simonetti ha il potere che non aveva il genio della lampada, FA RESUSCITARE I MORTI… Già solo per questo non meritava un voto così “azzardato” #speriamocheabbiaragioneTorgio!!!

    Grazie come sempre,
    BOCA WAILERS

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