Serie A Green
IL MERCATOIl Punto di Torgio GiosattiLE RUBRICHE

Il punto di Torgio Giosatti – Trofeo Green e Supercoppa Green

Supercoppa a Novoli, Trofeo Green ad Agrigento

Olè Acab, ma niente Bingo

Mea culpa Simonetti che gioca in 10, Gallicchio show: “Sono contento, così soffre di più”. Secondo titolo per Alaimo.

Tra i due litiganti, il terzo gode. Marco Gallicchio si porta a casa la Supercoppa Green ma dice addio al Bingo perdendo in Green Cup con l’Akragas ai supplementari. Marcello Simonetti si arrende all’Acab in inferiorità numerica ma non perde il suo inguaribile ottimismo in sala stampa. L’unico che non può proprio lamentarsi è Totò Alaimo, al secondo titolo in pochi mesi giunto contro i favori dei pronostici.

Alla prima partita senza Totò Di Natale, Gallicchio si aggrappa ancora di più ai veterani Pellissier e De Rossi (ma occhio anche alla new entry Porcari, “il nuovo Palombo”) e il campo gli dà subito ragione. La Supercoppa Green approda a Novoli grazie ai gol dei due confermati, ma anche grazie agli errori dell’avversario Simonetti, sul quale il mister nerogiallo spende parole tutt’altro che tenere non in conferenza stampa bensì in esclusiva per Il Punto: “Sono contento che abbia perso per colpa sua: così non ha scuse e soffre di più”. Un Gallicchio in perfetto stile Mourinho, insomma, che non risparmia colpi bassi agli avversari diretti come il Flipper, superato momentaneamente nel Ranking Green grazie ai 20 punti assegnati per la Supercoppa, e lo stesso Domingo forse proprio per alzare la pressione su di loro e magari costringerli all’errore. Una strategia che sembra aver funzionato con Simonetti, “costretto” per l’onore al suicidio tattico del tridente per non sconfessare scelte e dichiarazioni post-mercato. “Pazzini e Milito? Sono due voti.” Questo, in sintesi, il pensiero del manager napoletano sul quale il Domingo costruirà questa sconfitta, maturata proprio a causa dell’inferiorità numerica in attacco. Ciononostante, Simonetti non si rimangia nulla e difende la squadra: “Mi prendo le responsabilità della sconfitta. Pazzini è una risorsa importante e sono pronto a rischiare pur di difendere le scelte del 4 settembre”. Certo, se Milito fa doppietta ogni domenica ma Pazzini non gioca, i due voti di cui sopra sono un 6,5 e un 7. Non basta, si è visto. La squadra però c’è, ma dopo soli 90 minuti Simonetti è già sotto accusa come Gasperini e, come Gasperini, dovrà cambiare. Chi dorme sogni tranquilli è invece Totò Alaimo. Il mister siciliano da stanotte potrà dormire abbracciato oltre alla Green Cup anche al Trofeo Green, che non saranno la Canalis e la Palmas, ma neppure Giovinco e Klose…Quei due meglio tenerli in campo, preferibilmente in compagnia di Eder piuttosto che di Paloschi, che avrà tutto il tempo eventualmente per guadagnarsi la maglia da titolare. Di fronte alla corazzata Acab, l’Akragas la spunta ai supplementari grazie al gioiello di Klose e alla doppietta di Giovinco, uno decisivo anche se la sua squadra perde 4-1. Impressioni più che positive, dunque, per Alaimo che domenica sarà atteso dall’esame Terlizzi.

Domenica era anche giornata di amichevoli precampionato, mai come quest’anno utilissime per testare titolarità e affidabilità dei propri giocatori, visto che per la prima volta l’asta è stata fatta senza partite di osservazione. Nel derby pontino Amici dilaga 3-1 contro il Curtale e Bartolomucci fa capire subito a Brindisino che se vuole mantenere il terzo posto nel Ranking dovrà sudare parecchio. Miccoli e Cissè le conferme per i biancolilla, che però annotano sul taccuino i s.v. di Bonucci, Taddei e Bergessio in vista della prima di campionato. Non decolla il 3-6-1 del Curtale: dopo una girandola di formazioni postate per cambiare la punta, a un certo punto si pensava che giocasse direttamente Dario Brindisino in avanti. Alla fine invece il mister arancioblu ha optato per Caracciolo lasciando in panchina Pinilla e dimostrando di avere ancora tanto da lavorare per quanto riguarda il feeling con la squadra, capitano incluso… Spettacolo e 4 gol anche in Flipper-Star14, due squadre che diranno sicuramente la loro in questa stagione. Boateng-Di Natale-Palacio da una parte, Hamsik-Cassano-Gilardino dall’altra sono gli ingredienti di una ricetta gustosissima sia per Mangia che per Maggiore in attesa del campionato. Anche loro però devono fare i conti con dei campanelli d’allarme da non sottovalutare: il centrocampo verdemimetico e la difesa arancioviola. Gigi Maggiore gioca addirittura in 9 a causa di 4 sv e due soli cambi effettuati. IL tallone d’achille, come detto, è la retroguardia, dove Cetto, Cassetti, Alvarez P.S. e Santacroce si sono rivelati per quello che sono, ovvero panchinari. Con Maicon e Dainelli infortunati (e quest’ultimo comunque dietro Bovo e Kaladze), Natali e Paletta rappresentano le uniche certezze (ed è tutto dire) per le lumache di Calimera. Della pecca della mediana del Flipper, che ha anch’essa del clamoroso, però ve ne parleremo più avanti, a latere dello scoop di mercato che Il Punto stasera vuole regalare ai suoi lettori. Chissà se l’1-1 di Terlizzi e Wailers avrà spento gli ardori polemici dei due appartenenti al cartello dei Campi Flegrei, ormai sempre più allo sbando. Di certo se fosse confermato il fatto che sia stato proprio Tarantino a suggerire a Memola di schierare Zarate (sostituito dopo 36′) e non El Kabir (in gol col Cagliari), per il Terlizzi sarebbe una ridicola beffa dopo il danno di aver perso Hernandez, subito titolare e decisivo con il Palermo. E se anche l’ex Cerci continua a farsi rimpiangere, ecco che a Memola rimane poco più che un discreto Bonaventura per consolarsi. Anche Tarantino però ha le  sue gatte da pelare: Zahavi e Birsa steccano clamorosamente la prima, il primo sv, il secondo addirittura espulso da capitano! Chissà se non sia già arrivata una telefonata da Londra per chiedere spiegazioni… Tutt’altro clima invece tra Mojito e Lupiae, che non si fanno male e si accontentano dell’1-1 firmato Forlan e Lavezzi. Linciano e Brindisino hanno volutamente impresso un ritmo blando alla gara, testando magari qualche scommessa come Ghezzal o El Shaarawy e ottenendo per tutta risposta due notevoli s.v.. L’assenza ingiustificata del Labbari al Torneo Birra Peroni non ha comunque rovinato la festa dei padroni di casa del Cusci Team con gli amici dell’Atletico Pace. Il triangolare, organizzato proprio per inaugurare il nuovo impianto di Possidente “Rocco Papaleo”, alla presenza dello stesso Papaleo e dell’MPG, prevedeva anche la presenza del Labbari, dato che lo sponsor Birra Peroni è lo stesso della squadra di Marco Tedone, che doveva appunto portare le birre. A compensare la secchezza delle fauci ci ha pensato una bella partita, in cui Lorusso ha potuto ammirare la solidità e la concretezza della sua spina dorsale juventina composta da Lichsteiner, Pirlo e Del Piero, mentre Patruno ha messo in vetrina il gioiello della casa Maxi Moralez, furetto goleador pagato solo 71 mld. Anche a loro, come agli altri, servirà però altro tempo per prendere confidenza con la rosa, come dimostrano i gol in panchina di Thereau per i rossoverdi e Veloso per i rossoblu. Oltre al Labbari, anche Celtic e Delinquere hanno preferito tenere nascoste le proprie carte. Barbaro e Sergi saranno impegnati tra l’altro nello stesso girone di Champions Green. Eccone riassunti gli accoppiamenti:

GIRONE A: FLIPPER, WAILERS, TERLIZZI, CUSCI

GIRONE B: DOMINGO, AMICI, LUPIAE, MOJITO

GIRONE C: ACAB, DELINQUERE, CELTIC, PACE

GIRONE D: LABBARI, CURTALE, STAR14, AKRAGAS

 

MERCATO: Stankovic al Delinquere, Dzemaili e 20 mld al Curtale

Clamoroso Gallicchio: “Di Natale, ci credo ancora”

Al telefono con Torgio si confessa: “Farò a Flipper un’offerta che non potrà rifiutare”. E c’è di mezzo la Coppa d’Africa…

I rapporti tra Acab e Flipper dopo l’asta sembravano essersi molto raffreddati, dopo che Di Natale era approdato alla corte di Mangia facendo infuriare Gallicchio. L’amore per la bandiera però è più forte dell’orgoglio e il Presidente dell’Acab intervistato telefonicamente non nasconde le sue intenzioni: “Di Natale è nel cuore, io spero ancora di vederlo giocare nell’Acab”. Quella che una settimana dopo l’asta ha tutta l’aria di essere una boutade, si rivela invece il più classico degli scoop di mercato. Gallicchio infatti continua deciso: “Fabrizio è inamovibile sul mercato già normalmente, figuriamoci con giocatori del calibro di Totò. Ma io ho in mano un’offerta che non può rifiutare. Sto aspettando il momento giusto”. Parole pesanti ma al tempo stesso calibrate, sobrie, che fanno scalpore solo se analizzate con la giusta dovizia. E’ evidente che Mangia non cederà mai Di Natale, se non ovviamente in caso di assoluta necessità. Ammesso e non concesso che a Serrano si apra qualche spiraglio di trattativa, lo scambio più plausibile, ossia quello con Francesco Totti, incontrerebbe comunque un’infinità di ostacoli. Anzitutto il fatto che Totti è un ex che Mangia ha già definito in sede d’asta “usato insicuro”, per via dei numerosi infortuni. Pur trattandosi di un grande campione, la continuità di gol, assist e bei voti assicurata dal 10 udinese è superiore a quella del romanista. Non per niente il primo è stato pagato 385 e il secondo 230, una differenza di 155 miliardi in sede d’asta che in fase di riparazione porterebbe Flipper a chiedere come conguaglio almeno il doppio di quella cifra. E forse neanche quello basterebbe. Ma c’è un dettaglio di non poco conto che rende insonni le notti di Fabrizio Mangia e che potrebbe dare un senso, nonchè una svolta, alla trattativa per il clamoroso ritorno di Di Natale a Novoli. La chiave di volta si chiama Coppa d’Africa, che si disputerà in Gabon e Guinea Equatoriale tra gennaio e febbraio 2012. Attenzione: prima dell’asta di riparazione. Molti giocatori del campionato italiano, dunque, da metà dicembre in poi partiranno per i ritiri delle loro nazionali, facendovi ritorno come minimo un mese dopo. Veniamo al dunque: si parlava poc’anzi del centrocampo del Flipper come possibile campanello d’allarme. La mediana titolare verdemimetica sarebbe composta da Boateng (capitano), Asamoah, Mesbah e Morrone, considerando Bacinovic, Fabbrini, Pasquato e Giorgi delle riserve. Naturalmente auguriamo al Flipper l’esplosione di tutti i suoi giovani centrocampisti, ma se le cose dovessero rimanere così nei prossimi mesi, Fabrizio Mangia si ritroverebbe con tre titolari su quattro in Coppa d’Africa tra Ghana e Algeria nel bel mezzo del campionato! A quel punto servirebbe assolutamente che 3 tra Bacinovic, Pasquato, Fabbrini e Giorgi (pregando sempre per la salute di Morrone) diventassero titolari fissi. Un rischio grande, forse enorme al momento. Forse una distrazione in sede d’asta che non ha fatto ben ponderare alla dirigenza serranese l’acquisto di un titolare in più, o di un africano in meno.

La situazione è dunque la seguente: Flipper deve al più presto colmare la lacuna del centrocampo, per non arrivare strangolato più avanti, ma paradossalmente è anche quello che ha beneficiato di meno della pioggia di miliardi caduti sulle franchigie quest’anno grazie alle plusvalenze. E’ l’ultimo, infatti, nella graduatoria dei contanti, con soli 67 mld in cassa. E’ a questo punto che Gallicchio potrebbe inserirsi a gamba tesa su Totò Di Natale, riducendo le pretese verdemimetiche riguardo al denaro ma aggiungendo una robusta, irrinunciabile contropartita tecnica a centrocampo, in cambio ad esempio di Bacinovic o Giorgi, la riserva di Porcari (nella foto). Di Natale si trasferirebbe dunque all’Acab in cambio di Totti (che rimarrebbe comunque nell’offerta in quanto attaccante più forte nella rosa nerogialla) ed Esteban Cambiasso, una sicurezza assoluta per quanto riguarda il centrocampo, peraltro già pupillo di Mangia che non ha giocatori interisti in organico. Il tutto condito da una bella somma in denaro: Flipper dovrà scendere dai 310 supposti, Gallicchio partirà dai 155 dell’asta. L’impressione è che sui 230, 233 miliardi l’accordo si potrebbe trovare… Ne sono bastati molti meno, per la precisione 20, al Delinquere di Domenico Sergi per portarsi a Reggio Calabria Dejan Stankovic, in cambio di quel Dzemaili doppione di Inler preso forse per errore una settimana fa. Lo svizzero ritorna ad Aprilia e potrebbe non essere l’unico scambio nella pentola di Dario Brindisino. Fonti ben informate parlano infatti di una trattativa che potrebbe avere una conclusione imminente col Terlizzi. Paolo Memola sarebbe sul punto di cedere nientemeno che Maurito Zarate agli arancioviola in cambio di Caracciolo. I pontini avrebbero così la punta da Top Team che mancava, mentre i pugliesi non avrebbero problemi di voto con l’incerto Pratto. Non si sblocca invece la trattativa tra Lupiae ed Amici per lo scambio tra Benatia e Barzagli, utile a entrambi per coprire rispettivamente Bonucci e Neuton. Amici che tratta anche col Cusci per avere Pandev in cambio di Meggiorini, che però nel frattempo si è infortunato. Assolutamente incedibile invece la nuova stellina del campionato italiano, fortemente voluto da Marcello Simonetti, pagato 1 come Nainggolan l’anno scorso e che si candida per questo sin da subito alla nomination per il Roberto Rizzo d’Oro. Stiamo parlando, ovviamente, del Messi di Romania, il fantasista dell’Udinese Gabriel Torje, conosciuto ai più perchè nipote dello stimatissimo giornalista romeno, nonchè mio parente, Torje Giosat.

Torgio Giosatti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *