Serie A Green
Il Punto di Torgio GiosattiSTAMPA

Il Punto di Torgio Giosatti

Tra Parma e Pace: anche la Serie A Green senza una franchigia?

 

 

 

La crisi del campionato si riflette inevitabilmente anche sul fantacalcio, minandone costantemente la regolarità. 
In particolare, si addensano nubi nerissime sul futuro dell’Atletico Pace.

 

Mai come in questo momento la Serie A italiana sta mostrando al mondo la sua faccia peggiore. Un campionato squilibrato, povero di stelle e che con il caso Parma ha toccato il fondo per quanto riguarda due aspetti fondamentali: regolarità e credibilità. Dopo che la Lega Calcio ha stanziato per i ducali ben 5 milioni di euro come “fondo di solidarietà”, sottraendoli – è bene rammentarlo – ai fondi che vengono elargiti annualmente alle leghe minori sotto forma di premi al fair play e alla trasparenza societaria, tutto il mondo pallonaro tricolore attende con ansia il 19 marzo, giorno in cui il tribunale decreterà o meno il fallimento della società emiliana. Un esito che appare quantomai scontato e che apre una voragine di ipotesi su come proseguirà la Serie A 2014/15, con una squadra già penalizzata, senza attrezzature né proprietà, con due partite da recuperare e una decina che non sa come affrontare: cosa faranno Tavecchio e soci dal 20 marzo in poi? Partite perse a tavolino da aprile in avanti? O annulleranno tutte quelle del girone di ritorno? O qualche altra soluzione strampalata giusto perché il resto del mondo sportivo ci possa ridere ulteriormente in faccia?

E’ in questo clima che, alla vigilia della terza e ultima parte del torneo, il Celtic & St.Pauli continua a comandare la classifica della Serie A Green, nonostante un leggero calo di forma (tre pareggi consecutivi) che ha alimentato quantomeno le speranze di non vedere una fuga in stile Juventus. Le inseguitrici Terlizzi e Amici, in attesa di giocarsi i “jolly di primavera” Rossi ed El Shaarawy, si alternano al secondo posto sgomitando a vicenda e consentendo addirittura il recupero del Domingo, che molti a metà stagione davano per spacciato ma che grazie a un attento mercato invernale ha scalato posizioni su posizioni ed ora guarda avanti senza porsi limiti. 

Chi sembra aver definitivamente ceduto il passo è l’Akragas, che procede a rilento come una monoposto (visto che siamo in periodo di F1) che per ben due volte – a novembre e febbraio – ha avuto l’opportunità di fermarsi ai box per cambiare le gomme, ma ha invece preferito procedere con quelle usurate e sgonfie, ed ora si ritrova a dover mangiare la polvere delle prime stretto ai fianchi da Mojito e Cusci, che provano a sorpassarlo da ambo i lati. Linciano e Lorusso, infatti, tengono ben stretti i propri artigli sulla zona Champions, forti anche di due rose che sulla carta meriterebbero obiettivi più nobili come ad esempio il podio, ora distante sette lunghezze.

Nella bagarre dell’ultimo posto Champions sguazzano il redivivo Curtale, galvanizzato dalla recente vittoria nel derby, Acab e Flipper, ex grandi di questo campionato che ora lottano sotto al tavolo per raggranellare le ultime briciole lasciate cadere dalle attuali protagoniste. La zona retrocessione, infine, sembra poter riservare ben poche sorprese. Il fanalino di coda Boca Wailers non è stato in grado sin qui di vanificare i 5 punti di penalizzazione iniziali, languendo nei bassifondi tra le acute sofferenze dei passionali tifosi di Copertino. Non se la passano meglio ben 4 capoluoghi di provincia come Bari, Catanzaro, Reggio Calabria e Lecce: tante e differenti le cause che hanno portato a una stagione complicata per queste pugliesi e calabresi, i cui spiragli di salvezza vanno a restringersi sempre più col passare delle giornate. I campioni in carica del Delinquere, in particolare, domenica prossima tenteranno la “mission impossibile” di ribaltare il 4-1 subito nella semifinale d’andata di Champions contro la corazzata Celtic, mentre gli Eagles sperano ancora di approdare alla finale di Green Cup battendo però un’altra big come Amici.

Come i più attenti avranno notato, manca una squadra all’appello del nostro resoconto. Si tratta dell’Atletico Pace, che ci consente – purtroppo – un amaro parallelismo con la parte iniziale di questo articolo. All’asta di febbraio, infatti, era pervenuta una soffiata riguardo al prossimo disimpegno di Stefano Mario Patruno, la cui ufficialità si sarebbe dovuta concretizzare attraverso un’intervista esclusiva che il patron avrebbe concesso ai microfoni di “Football Green”. Ma proprio in quel periodo anche il Bangladesh ha richiesto il proprio tributo di tempo a Loturco e l’esclusiva non è mai andata in porto, senza che però la voce venisse smentita né da Andria né tantomeno dal Salento. L’attuale allenatore rossoblu Eugenio Di Tondo “Del Bosqov”, infatti, non ha mai nascosto di sentirsi un mero traghettatore della squadra e che nel futuro gli verrà molto difficile far fronte ai regolari impegni e responsabilità richiesti da un campionato come la Serie A Green. La prima, e finora unica, cordata ad affacciarsi alla finestra per rilevare la franchigia pugliese era quella composta dal duo De Leo-Apollonio: patron mesagnese dal sangue juventino il primo, direttore tecnico di Aradeo ma di fede romanista il secondo. Un ossimoro sulla carta esplosivo, sulla falsariga di un canovaccio vincente già percorso da Barbaro e Santini (romanista il primo, laziale il secondo), che prometteva bene sponsorizzato anche da due presidenti come Luca Brindisino e Stefano Linciano, che avevano curato l’aggancio alla cordata. Il primo approccio molto propositivo, però, adesso appare decisamente sgonfiatosi per una serie di concause: anzitutto il problema per entrambi nel trovare un momento adatto per discuterne, il progressivo disinteresse del Mojito nei confronti degli sviluppi della vicenda e la conseguente difficoltà per il Lupiae nel tenere le fila della questione senza risultare pedante. A dire il vero uno spazio di confronto si era creato, in una promettente serata tra Apollonio, De Leo, Brindisino e lo stesso Del Bosqov, chiamato a dar man forte dopo l’evanescenza di Linciano. Dopo un’iniziale fermento, la complessità del campionato, con le sue decine di pagine regolamentari e le “5 prove” appena redatte per i nuovi entranti, hanno smorzato e non poco gli entusiasmi: la faccia del De Leo dopo la lettura del vademecum, difatti, appariva eloquente così come la sua vana ricerca di finestre aperte per una fuga immediata. I commenti non proprio avvincenti da parte di Del Bosqov sulla gestione condivisa dei risultati, che proprio quella sera si accingeva a fare a casa dell’Apollonio, hanno fatto il resto mettendo, forse, definitivamente il punto finale su un avvicendamento mai del tutto sbocciato. La situazione al momento è in stand by, ma non ci sono segnali che lascino trapelare ottimismo. 

Il tempo intanto scorre: l’asta primaverile del 28 marzo incombe. Lì, oltre a verificare l’effettivo stato di tanti giocatori parmensi (Marco Gallicchio, ad esempio, godrà di una precedenza a centrocampo considerato lo svincolo del Cebolla Rodriguez), occorrerà fare un serio punto della situazione riguardo alla sedicesima franchigia in vista della Serie A Green 2015/16. Al momento, infatti, non ci sono acquirenti all’orizzonte e si rischia – brutto dirlo, ma qualcuno dovrà pur farlo –  nella migliore delle ipotesi una stagione di traghettamenti, partecipazione ai minimi termini sia sul blog che su whazzup ma anche, e soprattutto, sul mercato interno, dove già da quest’anno sembrava davvero di giocare in 15. Già, giocare in 15: sembrerebbe questa la peggiore delle ipotesi a cui attualmente si andrebbe incontro. 

 

Torgio Giosatti

13 pensieri riguardo “Il Punto di Torgio Giosatti

  • Non ci voglio nemmeno pensare ad una Green a 15 squadre…troveremo a breve un fidato Cavaliere che onorerà degnamente lo spirito del Circo!
    FORZA!!!!

    ATTENZIONE!: Notare "l'altalena" Torgio Giosatti che, nel descrivere il Domingo candidato alla vittoria finale nelle pagelle di inizio anno, trasforma in pochi mesi una degna rosa ben costruita in una nave pronta a sprofondare.
    Dall'essere spacciati alla fortunosa e rocambelosca risalita figlia di chissà quali riti scaramantici e coincidenze astrali…e allora così sia!
    Lasciamo ad altre SUPERPOTENZE INARRIVABILI l'arduo compito di risalire la china unicamente grazie a competenze professionali universalmente riconosciute…buon viaggio Lupiae!

    😀 
      

  • Lupiae Calcio 1996

    Torgio ha evidenziato giustamente solo alcune delle cause della frenata sull'avvicendamento societario. Io che ero presente all'incontro posso testimoniare, ad esempio, il raggelante silenzio nel momento in cui entusiasta esclamavo: "E poi le aste sono itineranti!". 

    Ho comunque provveduto a inoltrare privatamente l'articolo ai due magnati, sperando in una loro partecipazione direta sul blog anche solo per dire: "Non ci sono gli estremi per un cambio di proprietà". Personalmente mi auguro il contrario, è ovvio.

    Purtroppo però, dobbiamo renderci conto che per quanto ci si sforzi ad essere inclusivi, la complessità raggiunta dal nostro giuoco è il primo fattore di esclusività essa stessa, per cui con l'andare del tempo sarà sempre più complicato trovare dei coetanei disporsi ad imbarcarsi sul vascello della storia del fantacalcio.

    Il Domingo? No non gli diamo più importanza di quello che merita: questo è un momento in cui bisogna remare uniti e trovare insieme delle soluzioni, anzichè andare in bagno col righello a giocare a chi ce l'ha più lungo davanti allo specchio.

  • Lupiae Calcio 1996

    ESCLUSIVO: IL COMMENTO DI TORGIO

    Chiamato in causa, rispondo al Domingo dicendo che noi, in quanto testata giornalistica, a inizio stagione esaminiamo le rose e proviamo a sbilanciarci in dei pronostici, a differenza di altri che rimangono sul vago per non sbagliare. E credendo che Torres, ad esempio, fosse un bomber tale da far competere la sua squadra per lo scudetto, abbiamo sbagliato.

    Nel raccontare il campionato, poi, noi ci limitiamo a narrare partite e classifica. E se una squadra, seppur elogiata a inizio anno, naviga in cattive acque, come si fa a non dirlo? Sarebbe cattiva informazione o, peggio, faziosa. E quella la lasciamo ad altre testate. Se poi fa l'altalena e riesce a risalire buon per lei: noi saremo sempre lì a raccontarlo.

    Per quanto riguarda il Lupiae, capisco la sua preoccupazione riguardo l'aspetto anagrafico. Poco tempo fa, però, mi è capitato di imbattermi in dei giovani colleghi dell'Alt'Italia, nei quali ho ritrovato quel fervore e quella passione che si accendono solo negli occhi dei "portatori malati di calcio sano". Potre tentare, che ne so, un aggancio a una cordata modenese, così come ad una ligure, lombarda o picena. Ovvio che non mi muovo senza un minimo di assenso generale, così come auspico che un po' tutti si guardino attorno per proporre papabili sedicesimi e in tempo utile.

    Certo è che se arrivassero giovani virgulti manager dal Nord, non solo sarebbe un allargamento storico del bacino serieagreen, ma anche un banco di prova impegnativo per i provati veterani del campionato…

    Per ora è tutto, a voi la linea…

     

  • Quoto senza dubbio alcuno l'allargamento ai boys più "Alti" di noi e per esperienza personale aggiungo che i modenesi sono uno spasso…cordiali, di cuore e goliardici. Io, intanto, inizierei a cercare tra le mie opzioni…vediamo che esce. 

    GRANDE TORGIO

  • anche io ho provato a sondare il terreno per capire se posso candidare qualcuno, ma il piu delle volte nonostante i primi entusiasmi si sono tirati indietro per il 'troppo' impegno richiesto; anche se io non mi capacito come sia possibile considerare oneroso (per quanto complicato) fare due calcoli su excel o viaggiare per 4 ore per fare un'asta/festa. In ogni caso continuo con i tentativi.

    Venendo a Torgio, le ipotesi su cosa fare per la vicenda Fallimento PARMA io le passerei al vaglio prima della pronuncia del tribunale, per evitare una votazione falsata da opinioni magari espresse per convenienza (io mi metto tra quelli che non esprimerebbero un'opinione oggettiva ma soggettiva)…ma su questo ci siamo già espressi credo un mese fa in un post apposito.

    quest'anno è andata cosi , dalle stelle alle stalle….cerchiamo di salvare il salvabile da qui sino a fine stagione

    Torgio god bless u

     

  • Per l'Akragas è difficile individuare un possibile rimpiazzo per la prossima stagione. Non poche sono le difficoltà che io stesso sto affrontando nella gestione di questo come dell'anno passato, rimane per tanto come mio unico contributo quello avanzato su Wup (che di primo acchitto mi pareva interessante ma mi rendo conto essere la peggiore delle ipotesi)

  • Ho aspettato un po' a rispondere perchè volevo capire se c'era la possibilità di proporre qualche candidato. Purtroppo non ho avuto riscontri positivi, il nostro fantacalcio è veramente impegnativo e mi auguro ci sia la possibilità di trovare un degno sostituto per la sedicesima franchigia. Secondo me è da scartare l'ipotesi "Campionato a 15 squadre", sarebbe veramente triste e bisognerebbe rimpensare all'intero calendario coppe… sarebbe veramente triste come soluzione. Al momento però questa sembra la via, quindi forse è il caso di iniziare a ragionarci su. Ma invito tutti a continuare le ricerche, visto che settembre è ancora lontano… o meglio, voglio vederlo lontano!

  • Non ho candidati, sono entrato a far parte con entusiasmo della Serie A Green proprio perchè mi piaceva questo tipo di fantacalcio, diverso da quello che facevano o continuano a fare altri miei amici. Posso solo sperare che tra i vostri contatti ci sia qualcuno che abbia piacere ad imbarcarsi in questa avventura, se così non fosse purtroppo ci sono solo due soluzione: campionato a 15 squadre con tutte le difficoltà nel riformulare coppe etc oppure Terlizzi e Labbari che si fondono in una sola squadra

  • Partiamo dal gesto dell'ombrello nei confronti dell'Akragasso per aver solo pensato ad una fusione tra Terlizzi e Labbari..mai sia!! scherzi a parte, io credo che trovare un sostituto è cosa molto impegnativa, ma non impossibile, e fino alla fine una new entry la troveremo (anche ricorrendo ad un annuncio nazionale su fantagazzetta).
    Se sfortunatamente non dovessimo trovare nessuno, allora una mezza idea ce l'avrei, ed è la seguente:
    1) troviamo una persona che viene a fare l'asta (tipo un Calò della situazione), e credo che fin qui una persona al 100% si trova
    2) si stabilisce una gestione condivisa della sedicesima squadra per quanto riguarda la consegna della formazione (così come abbiamo fatto per i voti, dove ovviamente chi affronta la sedicesima non può allo stesso tempo essere colui che in quel turno si occupa di fare la formazione della stessa)
    3) la sedicesima squadra, dato che non ha un presidente a tutti gli effetti ma un "vice ad iterim (si dice cosi?) NON può fare scambi, ma può invece usufruire e/o concedere prestiti (se ne occuperà che gestisce la squadra in quel turno di campionato)
    4) finchè non arriverà un nuovo presidente, e quindi una nuova squadra a tutti gli effetti, resterà in vita l'Atletico Pace, e con lui tutti i diritti riguardanti il bilancio continuativo, le entrate derivanti da giocatori convocati in nazionale, prestiti e diritti TV, nonchè plusvalenze e minusvalenze. 

    Escludo a priori il fatto di giocare in 15, così come escludo l'idea di giocare in 14, e costringere due di noi a fare una fusione.

    In merito alla situazione del Parma, con il Presidente Tarantino tempo fa abbiamo ipotizzato un idea fattibile e per nulla dannosa, e penso che l'illustrazione della stessa sarà presto presentata a tutti dal Presidente Tarantino.

    Saluti a tutti

     

  • Ovviamente la mia idea di fusione Terlizzi-Labbari non era una reale proposta, mentre quella di giocare in 15 seppur dolorosa si! Detto questo, nonostante sembri stramba come cosa, non me la sento di bocciare a priori la proposta di Memola, anzi più ci penso e più credo che, con i dovuti aggiustamenti, possa essere una ipotesi da non sottovalutare.

  • Signori… dopo questo periodo di assenza forzato dai campi, rientro dicendo: io ho un sedicesimo candidato valido!

  • Veramente?

  • Lupiae Calcio 1996

    Delucidaci!!

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