Serie A Green
Il Punto di Torgio GiosattiLE RUBRICHE

Serie A Green Estate

Nuovo capitolo nella telenovela Blakblok dopo l’ultimatum della Lega.

Lorusso: “Stringiamo i tempi”

Mola: “Penso di lasciare”

E intanto Maggiore e Barbaro avvertono: “Non molliamo!”.

Escono i calendari e la stagione 2011/12 entra davvero nel vivo, a cominciare dai gossip da ombrellone. Anzitutto c’è da registrare una conferma eccellente: anche quest’anno all’asta iniziale Gigi Maggiore ci sarà. Il presidentissimo delle lumache arancioviola di Calimera batte i pugni sul tavolo e annuncia la sua presenza: il mercato del Kitty’s In Coola Star14 sarà curato da lui in persona. Una risposta forte e tempestiva a quanti vociferavano di un suo eventuale disimpegno o affiancamento a favore di qualche socio e che, in tempi di Hall of Fame e Ranking Green, suona quasi come un ruggito dai piani alti delle classifiche verso il “nuovo che avanza”, come a difendere il proprio blasone conquistato con anni di fatiche. Potremmo chiamarlo il ruggito delle lumache. Altra storia, altri personaggi quelli che entrano in scena a Roma e dintorni. Tanto per cominciare, il manager del Celtic&St.Pauli Piero Barbaro ha categoricamente smentito di voler lasciare la Serie A Green e per la prossima stagione ha deciso di tornare all’antico, affidandosi a un direttore sportivo che ne curi anzitutto la fase preasta iniziale. Non dovrebbe essere, però, Marco Petroni e non ci sono finora spifferi riguardo al futuro nome e al ruolo preciso che assumerà in dirigenza, se solo consulente di mercato o addirittura un azionista di minoranza: l’unico indizio è che sarà proveniente da Glascow. L’acume strategico dimostrato sin qui da Barbaro, però, può far avanzare delle ipotesi: il presidente biancoverde non vuole farsi trovare impreparato allo start up della regola delle plusvalenze e, per potersi concentrare meglio su asta e astanti, potrebbe pensare di assumere un esperto del settore, avvezzo al far di conto e che possa tenere sott’occhio e governare l’aspetto delle finanze, onde non commettere spese folli di cui poi doversi pentire più avanti… Per il Celtic 2011/12 scatta dunque l’ipotesi “governo tecnico”. Quel che è certo è che agosto è tempo di studio e ricerca di talenti, anche nei campi di periferia. A patto che non siano gli stessi. E’ quello che è successo proprio a Piero Barbaro e Domenico Sergi, entrambi impegnati in vacanze/scouting in località Santa Severa. A quanto pare il presidente calabrese ha ricevuto qualche soffiata dai suoi numerosi informatori ed è subito partito per il sopralluogo alla “cantera biancoverde”, ma vedendosi scoperto dai bodyguard in kilt di Barbaro ha dovuto abbandonare la propria posizione, chissà con quali preziosi appunti… E chiudiamo infine con la telenovelas dell’estate: Associazione Sportiva Non Governativa Blakblok, che con grande successo di pubblico è giunta ormai alla terza stagione. Dopo l’ultimatum di 10 giorni lanciato dalla Lega a Bruno Mola a mezzo stampa, Vito Lorusso ha dimostrato di gradire ma ha invitato a un’ulteriore restrizione dei tempi della questione sollecitando, per ora solo in via pubblica ma senza escludere un intervento telefonico personale, il diretto interessato a prendere in fretta una decisione. In Basilicata il fermento sale ed è un tappo da far saltare subito per non dover smaltire poi l’euforia direttamente in sede d’asta oppure, peggio ancora, sul campo da gioco. In tutto questo anche il Presidente del Mojito Dealers Football Club, Stefano Linciano, si era espresso positivamente in merito ad un’eventuale ingresso del Mola nel pacchetto azionario neroverde: “E’ una cosa di cui si parla ogni estate da un po’, non ho mai detto di essere contrario, anzi”. Ma nel frattempo dalla dirigenza all blak nessun segnale. Poi, all’improvviso, il colpo di scena. Il tycoon Mola, che aveva dovuto abbandonare le patrie spiagge di San Cataldo dopo i disagi causati dai tafferugli dei tifosi che inveivano nei suoi confronti, è stato intercettato ieri sulla battigia di Torre Rinalda mentre gaudioso giocava ai racchettoni col fido compagno di sempre Verardi, lontano dalle polemiche e dai suoi detrattori. Alla domanda “Cosa intende fare della franchigia del Blakblok?”, il faccendiere salentino ha risposto placido: “Fosse per me lascerei tutto a Vito Lorusso”, allontanandosi poi dai microfoni e lasciando a tutti il dubbio su chi possa essere l’ago della bilancia di questa decisione. Forse lo stesso Lorusso, al quale dunque spetterebbe l’onere di presentarsi a chiedere la mano della sposa. L’impressione, comunque, è che la svolta potrebbe esserci da un giorno all’altro, scrivendo definitivamente, chi lo sa, la parola fine su questa interminabile soap opera.

Torgio Giosatti

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