Serie A Green
Il Punto di Torgio GiosattiLa Piazzetta Dello Sport

Torgio intervista il Campione 2020/21: Flipper

Mangia a cuore aperto, ne ha per tutti

“Scudetto? Spiace per Linciano, ma non c’erano alternative.
Eagles? Solo fortunati. E i Wailers non sempre hanno meritato”.

Fabrizio Mangia, partiamo dalla fine. Estate 2021, lei dichiara alla stampa locale di aver staccato volutamente la spina dal fantacalcio, senza godersi particolarmente la vittoria. È davvero così stressante condurre una stagione ad altissimi livelli in Serieagreen?

Mi sono goduto la vittoria in famiglia, ma senza particolare clamore in pubblico. La stagione calcistica in SerieAGreen non è stata pesante, ma ho scelto di staccare la spina dopo le polemiche che hanno caratterizzato l’intero anno calcistico.

Eppure lei non sembra affatto soffrire della sindrome dell’ascensore: in tre anni ha fatto due scudetti, una Champions, un podio, una Supercoppa e una Mitropa. Qual è il segreto del Flipper vincente dell’ultimo triennio?

Il segreto è aver imparato a non prendere tutto troppo sul serio. Giocare per divertirsi, non per accanirsi.

La rosa di quest’anno però non sembrava particolarmente aggressiva, erano in tanti sulla carta più forti del Flipper. Come le è venuto in mente di riproporre, ad esempio la storica coppia d’attacco del Lupiae Berardi-Insigne?

L’occasione del mercato ha reso l’uomo ladro. Erano due giocatori che, a prezzi modici, garantivano la titolarità…e alla fine ho avuto ragione nel credere in loro mentre altri non hanno dato credito.

Spinazzola e Bremer, due giocatori dalle parabole differenti accomunati da nomination dorate: pensa di riconfermarli?

Farò di tutto per trattenerli, ma potrei sempre cambiare idea all’ultimo momento e fare una scelta controcorrente.

Parliamo di Frank Kessie, candidato come miglior acquisto 2021: quanto è stato importante nella conquista dello scudetto?

È stato fondamentale per la conquista dello scudetto! È uno dei leader indiscussi della squadra.

Tra i concorrenti più agguerriti, come sempre, c’erano i Wailers. Una rivalità che cresce di anno in anno, come dimostrano alcuni striscioni provocatori “River” apparsi al Flipper Stadium. 

Nessuna provocazione, ho sempre guardato alla mia squadra e a fare bene indipendentemente dai risultati, più o meno meritati, degli avversari.

A inseguire fino alla fine, però, c’era il Mojito, a cui ha strappato il sogno del primo scudetto…

Mi spiace per il presidente Linciano, che ci ha dato filo da torcere fino alla fine, ma la nostra squadra è stata in testa per la maggior parte del campionato. Non c’erano alternative possibili, la costanza ci ha premiato.

Mentre invece in Champions è stato Jos Corasaniti a beffarla e a impedirle il Double ai rigori grazie a Buffon.

Appunto, grazie ai rigori…

L’asta si avvicina, parliamo di strategie. Lei ha ormai impresso il suo marchio di fabbrica nel cosiddetto “gioco delle coppie”, l’acquisto dei doppioni in più ruoli sconfessando l’antica teoria che voleva invece vincente una rosa con una grande varietà di squadre. Una teoria quasi copernicana, come ci è arrivato a svilupparla?

Gli anni, la gavetta e le retrocessioni mi hanno permesso di sviluppare una mia teoria. Sono sedici anni che gioco in Serieagreen, avrò pure un po’ di esperienza…

Quali sono i traguardi che si propone di raggiungere adesso: ci sono nuovi orizzonti per questo Flipper o a questo punto i Delfini possono considerarsi sazi?

Ai posteri l’ardua sentenza!

A una settimana dall’asta, c’è un messaggio che vuole mandare a colleghi e tifosi della Serieagreen in vista della stagione 2021/22?

Mi permetto un’ultima riflessione: sin dall’inizio ho considerato la Serieagreen motivo di divertimento, un’esperienza accomunata dal sentimento di fratellanza e di spirito di gioco. Purtroppo, nel tempo, la smania di prevaricare sull’altro ha preso il sopravvento trasformando il gioco e il divertimento in qualcosa di ben diverso da ciò che erano all’inizio. La mancata partecipazione di alcuni presidenti, anche nelle cose futili, l’ho interpretata come una mancanza di rispetto nei confronti di chi, tra famiglia, lavoro e impegni vari, cerca di essere sempre presente. Auspico ad un ritorno alla partecipazione attiva di tutti e al recupero dello spirito di gioco iniziale, senza litigi, sotterfugi e atteggiamenti che nulla hanno a che fare con il calcio.

Il vostro pluripremiato – e spero anche caro – presidente Fabrizio Mangia

Torgio Giosatti

3 pensieri riguardo “Torgio intervista il Campione 2020/21: Flipper

  • Sempre caro mi fu quest’ermo Flipper.

  • St’anno col cazzo ca faci le coppie ahahahahahah

  • delinquere

    CHE CAMPIONE vero, col tempo mi sta diventando anche saggio! grande president, ora però basta e diamo via all’ascensore che va tanto di moda

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