Serie A Green
L'ANGOLO DEL TIFOSOLE RUBRICHEQuelli che i numeri

Memory Green – Seconda puntata 2019

Memory Green: la nuova rubrica per non dimenticare, o meglio per ricordare, i tanti protagonisti del Circo più bello del mondo. Chi li ha lanciati, dove hanno giocato, quando e come hanno vinto, statistiche e storie da conservare.


Commenta la puntata e proponi alla Redazione di “Quelli che…i Numeri” il profilo del tuo calciatore preferito! Potrebbe essere il prossimo protagonista della serie Memory Green. 


L’immortale pellaccia
“Io voglio vedere giocare te, papà, non voglio vedere gli altri”

UN CALCIO ALLA MODERNITA’ – Un tiro, il gol, la rete che si gonfia e un padre che corre ad abbracciare il figlio. Chi, se non Sergio Pellissier (‘pellicciaio’ in francese), poteva regalarci questo spettacolo, sunto ideale di cosa dovrebbe essere per tutti il calcio. L’esultanza per il gol numero 110 in Serie A del Licantropo di Aosta ha dimostrato, semmai ce ne fosse bisogno, che questo splendido non-gioco riesce ancora ad emozionare. A travalicare l’effimero di un pallone gonfiato a dismisura da una modernità fatta di ascolti, numeri o peggio di followers. Un tempo non adatto a Sergio, 39enne dalla pellaccia dura che infischiandosene delle nuove tendenze procede dritto per la sua strada. Una storia di corse, sudore, tenacia e famelico fiuto per il gol, ingredienti unici del bomber in maglia numero 31. Inutile poi evidenziare che 23 stagioni, più di 600 presenze e quasi 200 reti di calcio professionistico non bastino a frapporsi fra lui e la ferma volontà di continuare a lottare (buon sangue di padre valdostano e madre sarda). Per la sua Verona, sponda Chievo, a cui il capitano ha giurato eterno amore e promessa di non appendere gli scarpini al chiodo: “Non ci arrendiamo, il Chievo non è finito solo perché non arrivano i risultati”.

DI PADRE IN FIGLIO – Il legame affettuoso fra Pellissier e il Chievo perdura quasi specularmente anche nel Circo Green a tinte giallonere. Per ben 10 stagioni, infatti, il collega Gallicchio è riuscito nell’impresa di custodire il Mito del Fantaidolo. Più di Palombo e Di Natale, è Pellissier la bandiera di Novoli, del popolo Acab, un pezzo di storia “antica” della Serie A Green che Mr. Gallix ha saputo tramandare con maestria alle generazioni successive. Entrambi incarnano la magia del rapporto padre-figlio, che attraverso il pallone cementano l’amore reciproco certificando l’essenzialità del tempo ciclico. Vogliamo immaginare l’esultanza di Marco al gol del capitano usando le stesse parole del figlio del bomber: “Io voglio vedere giocare te, Sergio, non voglio vedere gli altri”. Vogliamo sognare, anzi ne siamo certi, che con la stessa fanciullesca credulità il primogenito Lorenzo chiuderà il Cerchio della Vita ammonendo il padre sotto l’ombrellone, o meglio: “Comprami Pellissier, papà, non voglio vedere gli altri!”. 

*dati “Quelli che…i Numeri” non disponibili

CARRIERA – Ci troviamo al cospetto di uno dei monumenti del gioco, forse l’ultimo reduce in grado di travalicare le Ere Serie A Green, per cui abbiamo preferito (è parte del format Memory) spulciare unicamente dall’Era Moderna. In realtà la prima stagione clivense di Pellissier in A risale al 2002. Mentre 3 anni più tardi, al primo anno di Green a 16 squadre, non è dato sapere quale sia la franchigia ad aver tesserato il bomber. Quel che sappiamo è che in quell’anno (2005-06) Sergio trascina con 13 reti la favola Chievo al 7º posto centrando la storica qualificazione europea successivamente negata dalle sentenze Calciopoli. Poco male, perché sarà il 2006-07 in maglia Wailers l’anno d’esordio in Champions League, il che spiega già allora la valutazione Green da top player (220) a fronte di 173 punti. Ma le 8 siglature in massima serie e le 5 del Circo non bastano a scongiurare la retrocessione del Chievo in B e il mancato podio circense. Ad oggi, si spera, è l’ultimo buco alla voce Serie A nella carriera di Wolfman. Da lì in poi ha inizio la liaison che tutto il Circo ammira sebbene nel 2008-09 sia Luca Brindisino a tesserare per primo Pellissier, salvo poi scambiarlo quasi subito con l’Acab. E’ la stagione della consacrazione personale a livello di appeal e rendimento, culminata con la prima tripletta da 17,5 punti in occasione del rocambolesco 3-3 nientemeno all’Olimpico di Torino al cospetto della Juventus! 10 le reti in Serie A Green, carrier-high di 198 punti (media 7,33) con massima valutazione di cartellino a quota 286fmld. Transitorio l’anno seguente seppur in media con i valori precedenti. Finalmente arriva anche il primo trofeo alzato al cielo del Circo nel 2011, stagione da quarto posto manco a dirlo sotto il segno di un dorato Gallicchio versione Champions e Classifica Marcatori (Di Natale al secondo titolo consecutivo di Miglior Attaccante con 8,71). Un tripudio giallonero a cui mancherebbe la ciliegina sulla torta del primo Scudo solo sfiorato l’anno seguente. Il 2011 vale per Marco e Sergio un secondo posto condito da Supercoppa e Trofeo Green alle spalle del Cusci. Poi ancora uno step nell’élite del gioco tra cartellino (251) e fantamedia (6,59) prima di lasciare il palcoscenico alle moderne e più tecniche versioni dei falsi nove. Il triennio 2013-2016, infatti, tra Curtale, Terlizzi e ovviamente Acab è il punto più basso dell’avventura Green pellissiana, culminato con sole 4 presenze (media 4,88) nel 2016. Per molti, come l’ex compagno di squadra poi suo allenatore Eugenio Corini, è ora di farsi da parte considerando le 38 primavere dietro l’angolo. Ma non per lui, lui è Sergio Pellissier, il Licantropo di Aosta che non si arrende alle prime difficoltà: figurarsi a causa di irrilevanti dettagli burocratici da ufficio anagrafe. E se addirittura Gallicchio non dovesse confermarlo? Esattamente quel che accade ai nastri di partenza della stagione 2016-17.
Un collega di Marco, tale Fabrizio Mangia – anch’egli appassionato di Campioni evergreen: Totti e Di Natale, due nomi a caso – decide di spendere addirittura 18Fmld confidando nella caparbietà del Sergiolone nazionale. Mossa geniale: 9 reti in Serie A, 6 nel Circo e ritorno a quota 100 punti rispetto alle basse medie dei quattro anno precedenti! E i record? E che record! Pellissier quest’anno (ancora in maglia Acab) è divenuto l’unico giocatore a mettere a referto almeno una rete per la 17esima stagione consecutiva su altrettante disputate con il Chievo, oltre ad essere capocannoniere del derby di Verona con 4 gol. Insomma, magari un giorno lontano, lontano il “pellicciaio” si stancherà, ma Gallicchio, la Serie A Green e i veri amanti del calcio italiano non si stancheranno mai di un Uomo come Sergio Pellissier.

 

  …alla fine è sempre stato il mio orgoglio a vincere su tutto il resto. Non ho mollato, non mollerò mai e vorrò continuare a dimostrare il mio valore.
Sergio Pellissier


Concept
 @Mr.Green
Realizzazione Redazione “Quelli che…i Numeri!

3 pensieri riguardo “Memory Green – Seconda puntata 2019

  • Cusci Team

    Un matusa d’oro se lo merita tutto

  • Lupiae Calcio 1996

    Fantastica storia, ma si ritira a fine anno?

    Come prossimo protagonista mi piacerebbe conoscere la storia di un altro decano, sempre in forza al Chievo: Stefano Sorrentino.

  • Applausometro alle stelle!

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