Le fasi salienti dell’asta invernale raccontate nel Punto di Torgio Giosatti
Cusci protagonista, basterà per lo scudetto?
Star16 stavolta stecca: niente magie dal cilindro di Corasaniti.
Il Lupiae stoppa le polemiche: "I bilanci a fine stagione".
Addio a Javier Zanetti?
Non sarà stato il mercato di riparazione delle grandi spese come l'anno passato, ma l'asta invernale 2013/14 ha riservato comunque interessanti operazioni di prospettiva e soprattutto tante polemiche. Immancabili quelle sul Lupiae, che come ogni metà stagione non manca di far parlare di sé per trattative ai limiti dell'impossibile e, qualcuno dice, del farsesco. Riflettori che Luca Brindisino ha diviso con il chip leader, Vito Lorusso, compagno di viaggio e di intrighi di mercato, tra gentlemen's agreement mancati e tentativi di aggiotaggio andati a buon fine.
Nella stessa mattinata preasta, difatti, c'era stato un ultimo affondo tra Lupiae e Labbari per lo scambio che avrebbe portato Khrin e Guarente ai biancorossi e Diamanti (precedenza) e Della Rocca in verdazzurro. Un affare praticamente già definito, salvo incontrare la paletta rossa di Lorusso, che ha stoppato il suo delegante a un passo dal "si" promettendogli due centrocampisti titolari a basso costo. Soddisfatto per aver mantenuto il controllo di ben 6 precedenze, Lorusso decide che bisogna sin dall'inizio dar fuoco ad ogni combustibile, difettando però in attrezzi per il filtraggio. Opta, così, per una soluzione ecologica di riuso e applica alla base della sua gitana arrotolata un tubo di carta igienica: pulito, di cartone e, soprattutto, enorme. Gli effetti di cotante dimensioni non tarderanno a rivelarsi. Seduto impassibile al tavolo già dalle prime ore dell'alba c'è il Curtale; al suo fianco, lo Star16 e anche qui, come vedremo, non sarà un caso. All'arrivo del presidente del Lupiae, una selva di fischi si alza incontrollata ad accoglierlo; assente, invece, il grande contendente Patruno: "Pur di non incontrare il Lupiae, meglio rifare le serre", dichiarerà alla stampa. Una menzione particolare la merita, ovviamente, il padrone di casa e salvatore della patria, Domenico Sergi, che ha messo a disposizione il proprio domicilio a 12 filibustieri per 12 estenuanti ore. Dall'altra parte di Skype Mojito e Labbari, ma giusto il tempo dei saluti di rito, poi adrenalina e confusione prendono come al solito il sopravvento sulla tecnologia. Sopravvive solo l'esperto Marco Gallicchio: via telefono lui comanda, Curtale esegue, come da copione consolidato.
Chi si aspettava colpi di scena allo scoccare dell'inizio dell'asta è rimasto deluso. Unica nota particolare allo scadere del deposito dei contratti è il freddo addio di Maxi Moralez allo Star16 per passare al Curtale in cambio di Sestu e 300 mld. Un guasto al pallottoliere arancioviola, probabilmente, visto che in nessun caso Jos avrebbe potuto comunque competere con l'abbondante Cusci per nessuno dei top player svincolati. Dario Brindisino intanto sogghigna: questi non sono più problemi suoi. Si parte col sempre malconcio Totò Alaimo che annuncia starnutendo e tossendo la delega del Pace, col quale ha già concluso il gentlemen's agreement che porterà il promettente portiere Scuffet ai rossoblù e Rosati ai siciliani. Il perché? Lo ha spiegato lui stesso: "Ho visto Patruno troppo giù di morale e ho voluto fargli questo regalo". Nei giorni precedenti all'asta, invece, pare non sia andato in porto un altro gentlemen's agreement ben più consistente tra Akragas, Curtale, Lupiae e Cusci. Sono infatti circolate voci in base alle quali le 4 squadre più forti economicamente, orchestrate dalla coppia Lupiae-Cusci, si sarebbero spartite i 4 centrocampisti più talentuosi tramite le precedenze: un'indiscrezione che non ha avuto conferme e che in pochi potranno affermare con certezza se si sia verificata o meno.
Sbrigata velocemente la pratica portieri, i difensori si aprono con un'altra pura formalità, ovvero l'acquisto di De Ceglie e Rami da parte del Labbari, unico detentore delle priorità in quel ruolo che aveva strenuamente difeso da attacchi più o meno convincenti. Ghoulam, altro pezzo pregiato svincolato che molti già davano proprio al Labbari, si accasa invece ai Wailers per soli 50 mld: "Un acquisto non preventivato, ma che accogliamo a braccia aperte", dichiarerà poi il tycoon copertinese Angelo Tarantino, che ha incassato i complimenti dei colleghi per l'imminente inaugurazione della cittadella sportiva gialloblù. Prezzi dei difensori che si sono mantenuti bassi a dispetto dei bei nomi circolati, da Diakitè (Amici, 31 mld) a Henrique, che il Delinquere ha preso a 41 mld lasciando addirittura Mexes (capitano del Milan la sera stessa), subito preso dallo Star16 in uno dei pochissimi momenti di senno da parte di Corasaniti. Appare anche per questo inspiegabile il comportamento di Marcello Simonetti: l'accanimento avuto dal manager napoletano verso Andrè Dias è stato pari solo a quello per l'inseparabile sigaretta. Ed è forse per fargli pagare anche quei fastidiosi miasmi di nicotina sprigionati in casa che i suoi colleghi gli hanno fatto sborsare per il laziale ben 100 mld, facendolo risultare il difensore più pagato.
Ma arriva naturalmente ai centrocampisti il piatto forte della giornata. Lorusso è già color ocra, Bartolomucci si concentra sfregando la barba tra i polpastrelli, Linciano da Lecce cerca attenzione su whazzup, Corasaniti è una maschera di tensione mentre è già caldissimo (oseremmo dire hot) Fabrizio Mangia: dopo aver usato i difensori come allenamento tirando nomi a caso qua è là, adesso il serranese è pronto per l'obiettivo più ambito, ossia scambiare la precedenza col titolare più forte possibile a centrocampo. Il primo a chiamare, in quanto ultimo in classifica, è sempre Luca Brindisino che non bada a convenevoli estraendo dall'urna subito la cilindrata più pesante: Honda. Lorusso accetta la sfida e rialza subito, ma anche qui in realtà si tratta più che altro di una formalità: Lupiae e Star16 rilanciano per puro spirito competitivo ma senza convinzione e il giapponese si accasa a Possidente per meno di 500 mld (488, per la precisione). E' dunque già il turno di Amici, al quale adesso spetta l'arduo compito di scoprire le proprie
carte davanti a tutti. Dal pubblico interessato, sponda Terlizzi, rimbalza una richiesta: "Chiama Trabbàtt!". Bartolomucci non fa una grinza e accontenta: non solo chiama il neoacquisto del Milan, ma lo porta anche a Cisterna per soli, pensate, 60 mld. Ovviamente, nessuno ancora sa del gol contro il Napoli, né tantomeno dell'infortunio di Robinho, come vedremo… E' il turno del Labbari: Lorusso è già passato alla tonalità zinco e gli accolla Christodulopulos, riserva di Kone, ovviamente a prezzo di costo. Dopodichè il Lupiae scommette su Bastos, mentre Flipper e Akragas optano per scelte con più percentuali di titolarità: Essien e Soriano. A questo punto mancano ancora 3 priorità: Star16, Cusci e Curtale. Questi ultimi non hanno praticamente partecipato all'asta per gli svincolati precedenti, Corasaniti invece ha tutta l'aria di quello che si è appena accorto che i mld rifilatigli pre-asta dal Curtale hanno meno valore delle azioni della Lehman Brothers e va nel panico. Ci sarebbero ancora tanti nomi liberi utili alla causa calabro-grìka, ma la figura dell'uruguaiano Matias Vecino da Canelònes e originario di Torella del Sannio (difficile non immaginare quale sia il suo piatto preferito) appare come un arcangelo nelle visioni di Jos Corasaniti che lo chiama e lo acquista a 1 mld, tra l'incredulità e lo sconforto generali. A Vito Lorusso e Dario Brindisino, dunque, non resta che scegliere chi spartirsi tra i vari svincolati rimasti: il lucano sceglie Botta dell'Inter (lasciato a novembre dal Flipper), mentre il pontino offre rifugio all'ennesimo reietto del calcio, Stefano Mauri.

Risolte tutte le precedenze, rientrano in gara anche tutti gli altri presidenti e si comincia col solito valzer delle chiamate inaugurato dal Lupiae. A sorpresa, viene battuto Benassi, che però incontra il gradimento praticamente di tutti gli astanti che hanno sfogato su di lui l'astinenza da rilancio patita durante le priorità, tirandolo al Flipper fino a 171 mld. Non sarà lui, però, il centrocampista più pagato dopo Honda, bensì Sculli, che il Domingo si porta a Napoli sganciando 190 mld e completando così lo shopping carissimo inaugurato con Dias. Nel mezzo, giocatori come Cirigliano (che Mandorlini ha definito "il nostro nuovo Jorginho"), lasciato a malincuore dal Lupiae a novembre e preso a febbraio dal Mojito per 100 mld e Bruno Fernandes, che il febbricitante Alaimo compra a 151 mld soffiandolo a Linciano e Tarantino salvo poi esclamare: "Ma non era quello della Fiorentina??". Da seguire anche le operazioni Fabian Rinaudo (non parente del nemico numero uno di Paolo Memola) ad Amici per 78 mld, Luis Anderson e Kuzmanovic entrambi al Delinquere, entrambi per 71 mld. Delinquere che peraltro dà il via alla girandola dei "mollati eccellenti" inaugurata con Maicosuel, che arrivava peraltro dal Curtale e che approda al Mojito, e proseguita con Acquah, svincolato da Tarantino e ritesserato sempre da Stefano Linciano proprio sotto l'intercessione del suo delegato copertinese in cambio di Felipe Anderson, ora nella rosa del Domingo. Anche Corasaniti completa la sua giornata tutt'altro che di grazia comprando Chibsah e dando l'addio a Jankovic, subito risucchiato tra le fila del Terlizzi che nel frattempo aveva dato il benservito a Keko, accolto tra le braccia del Celtic. Un paio di nomi ben sponsorizzati dai rispettivi mister: Cabral dei Wailers ("Segnatevi questo nome: con lui punto a vincere il Pellè d'Oro", ha sentenziato Angelo Tarantino) e Ibson del Celtic ("E' un talento, l'ho seguito personalmente nel campionato brasiliano"). Infine due curiosità: firma per il Labbari l'algido svedese del Bologna Friberg, mentre finisce probabilmente qui l'avventura decennale in Serie A Green per Javier Zanetti; per lui, infatti, lasciato da Amici, era pronto un contratto col Terlizzi, ma pare non sia riuscito a trovare l'accordo per l'ingaggio, per cui Paolo Memola gli ha preferito Yebda. Sfuma così una probabile candidatura per il Matusa d'Oro?
Capitolo attaccanti. Mentre Piero Barbaro monitora costantemente la variazione delle tonalità di giallo assunte dalla cute di Vito Lorusso (in quel momento eravamo al giallo zolfo), Jos Corasaniti sa che si sta giocando l'ultima chance per togliere il segno meno dalla sua prestazione mercantile. Si parte e stavolta Luca Brindisino sceglie di regalare il brivido dell'imprevisto, chiamando per primo Obinna anziché Osvaldo; timidi abboccamenti tra un po' tutti i manager abilitati al rilancio, ma nessuno sembra realmente convinto di voler puntare sul nigeriano. Lorusso è impassibile, giallo di Marte, e raccoglie le ultime energie prima del rush finale. Barbaro registra la variazione sul suo taccuino e decide che è il momento giusto di agire, innesta la marcia successiva e si avvia spedito fino a 236 mld, oltre i quali nessun altro presidente sceglie di andare. Questa strana passività mette dei dubbi anche allo stesso manager capitolino, che cerca conforto telefonico dal suo ds Stefano Santini. Ad essere nei guai, però, resta sempre Corasaniti, che ha perso un buon nome a un buon prezzo e a questo punto ha esattamente 500 mld in meno del Cusci (1258 a 758). In realtà l'asta ha ormai preso le sembianze di quelle partite di poker che si vedono in tv, dove in sovrimpressione ci sono le carte scoperte e le percentuali di vittoria per i giocatori, che nel nostro caso sono: Cusci 99%, Star16 1%. L'1% sta per quell'imprevedibilità che è prerogativa del giunco del fantacalcio, dove magari anche un marpione come Lorusso può avere dei momenti di black out. Ma non è questo il caso: il lucano tocca il picco massimo dei suoi superpoteri raggiungendo il pigmento giallo fluo già a quota 200 per Osvaldo e nel silenzio generale il Lupiae rilancia fino a 400 per dovere di firma. Da lì Corasaniti capisce che è lui a dover osare: o adesso o mai più. Ma non è giornata: l'asta si trascina stancamente fino a 513, un supplizio non inutile perché fa pagare al Cusci il giusto prezzo per aver scelto di rinforzare la rosa con due top players, ma lo Star16 a questo punto è già con la testa alla serata di teatro che lo aspetta. Non vorrebbe, ma deve addirittura rilanciare fino a 106 per Helder Postiga, nel mirino dei Wailers come vice-Klose. Tarantino si accontenterà invece del vice-Denis, tale Betancourt (ma non era Livaja?), mentre l'ex promessa del Chelsea, Kakuta, diventa il quinto attaccante del Lupiae. Prima che Corasaniti abbandoni definitivamente la sede d'asta ripensando ai tanti errori commessi, Paolo Memola sfodera una fetta della sua baresità portando a Terlizzi l'ex galletto Fedato. Curiosità: Petagna va così al Curtale a far compagnia a Balotelli, Duvan Zapata lascia Simonetti e va nel Cusci a copertura di Higuain.
Inevitabilmente si passa così alle formazioni e alle polemiche post mercato, dove Luca Brindisino è messo sotto processo dalla solita minoranza di facinorosi che andrebbe isolata e che mette in cattiva luce questo sport. Contro le insistenti richieste di ammettere di fronte alla stampa il presunto maggior guadagno per il Lupiae dallo scambio ormai storico tra Biabiany-Vucinic ed Amauri, il presidente ha risposto con una cantilena degna del peggior Brunetta da Fabio Fazio: "I bilanci si fanno a fine stagione". E tra un panino, una pizza bianca e un bel po' di bicchieri di vino, si sondano un po' di pareri sulle possibili nomination di fine campionato (Berardi dell'Akragas tra i più gettonati) e cominciano a germogliare le cosiddette "trattative dell'ultim'ora". Da una parte i patti stretti a tempo debito, vedi Perea-Pozzi tra Pace e Cusci, dall'altra le tortuosità tipiche di momenti così concitati. Hernanes e Gabbiadini diventano i protagonisti di uno scambio molto complesso tra Wailers e Domingo, che prevedeva l'inserimento di un numero imprecisato di calciatori tra cui Abate e Sculli. Le trattative si concluderanno con la fuga di Tarantino, che declina e svicola con eleganza evitando di misurarsi a pleistecion con gli altri astanti: "Ho un appuntamento con mio cugino Quentino". Nel frattempo, Lorusso non aveva ancora smaltito gli effetti del giallo fluo e, sottratto il telefonino del Lupiae, digitava il numero di Eugenio Del Bosqov per tentare il colpaccio che avrebbe avuto del clamoroso: "Il tuo presidente mi ha già detto si: facciamo Vucinic per soldi". Ma Del Bosqov non ci sta e non tentenna nemmeno dinanzi alla faraonica offerta di 400 mld (ebbene si, il doppio di quanto aveva speso il Pace) chiudendo ogni spiraglio tramite una radio locale: "Meglio Vucinic di Petagna e
Zapata". E se Curtale e Delinquere inscenano un'inverosimile "pour parler" per Balotelli e Maxi Lopez, sono Paolo Memola e Roberto Bartolomucci a rubare il palcoscenico a tutti. Sin dalla visione in simultanea di Fiorentina-Atalanta e Udinese-Chievo, infatti, il presidente azzurrogranata matura la convinzione di voler definitivamente far fare il salto di qualità al suo attacco e punta dritto su un nome: Robinho. Il giocatore si è guadagnato piano piano la fiducia di Bartolomucci, che per questo indugia ma oscilla dinanzi a Sansone e Marquinho o Joaquin. Si potrebbe chiudere, insomma, ma in casa biancolilla ci sono dubbi sulle contropartite tecniche. Nè Pinzi né Donati vogliono infatti lasciare Cisterna: le rispettive mogli si trovano molto bene nell'Agro Pontino e i bambini faticherebbero a cambiare scuola a metà anno. Prima dell'inizio del secondo tempo di Napoli-Milan allora, Bartolomucci decide di cambiare strategia e invertire i ruoli: dopo aver subito il pressing asfissiante di Memola, è lui a passare all'attacco. Il nome è di quelli che toccano il cuore dei tifosi: Stephan El Sharaawy. L'offerta è chiara e potrebbe ingolosire i pugliesi: Floro Flores, complementare a Floccari in questo momento così difficile per l'attacco
azzurrogranata, e Almiron in cambio di uno qualsiasi, anche Yebda. Paolo Memola è in una situazione difficile: un netto rifiuto significherebbe chiudere le porte definitivamente anche a Robinho e l'unico modo che ha per tenere in piedi la trattativa e contrattaccare. Si va avanti come su una giostra dove vanno su a turno Amici e Terlizzi, mentre la televisione mostra il gol di Taarabt, anche noto come Tabbràtt, Mexes capitano di un Milan soporifero (chiedere a Sergi, imbalsamato sulla sedia dopo le fatiche di giornata) e le magie palla al piede di Mertens sottolineate dagli "Olè" di Luca Brindisino, che dopo quelle di Cuadrado nel pomeriggio, instillano nelle menti dei più un pensiero comune: "Ma come fanno i due giocatori più tecnici del campionato a giocare nell'ultima in classifica?".
Il flop di Robinho rimette in bilico la situazione, Bartolomucci riflette ma non sembra trovare la quadratura del cerchio: quando il laziale prova a mettere in mezzo Pereyra e il pugliese Taarabt, manca ormai troppo poco tempo per ponderare. I dieci secondi che sanciscono la fine del recupero della partita così come del mercato della Serie A Green 2013/14 sono scanditi in countdown da tutti nemmeno fossimo a capodanno. Ma niente champagne: l'affare dell'ultimo minuto non va in porto. La serata sembra concludersi con le rituali sfide al pleistecion impoverite, però, dall'assenza del polemico Flipper, che preferisce prendere prima la strada per Civitavecchia per non fare tardi. Peccato, però, aver posteggiato l'auto nel parcheggio privato di una piscina, ovviamente chiuso a quell'ora. Al nostro eroe, non è restato dunque che chiedere asilo al Delinquere e rimettersi in gioco joystick alla mano. Una degna conclusione comica di un'asta che in assenza di granitiche certezze offriva sul mercato solo delle imprevedibili scommesse, lasciando nei presidenti una sensazione di velata incompiutezza durata, però, solo il tempo della giornata di campionato appena trascorsa.
Rien ne va plus, il dado è tratto. Ora spazio a un entusiasmante finale di stagione, fino all'appuntamento di aprile con i referti delle varie infermerie e i pallottolieri alla mano (grande attesa per il gettito dello Scalone), ma soprattutto a quello del 14 giugno di Corato '14 per Italia-Inghilterra e… i famosi bilanci.
Torgio Giosatti
Lorusso, il mercatometro!
semplicemente…..stupendo!
Ahahahah fantastico
Mangia, il parcheggiatore abusivo!
Lupiae, non ti chiamo torgio, perchè hai scritto come presidente del lupiae. La storiella che ti sei inventato su labbari e il cusci è palesemente falsa e se vuoi ti mostro le prove!!!la mia colpa è solo essermi confrontato con un presidente dotato di veri valori calcistici, certamente mosso da interessi propri, ma che ha cercato di darmi solo consigli e non obbligandomi in scelte a me sfavorevoli. Perchè non ho fatto scambi con te? due motivi: sei nella black list delle società(di conseguenza nessuno scambio è fattibile con te) e poi perchè trattare con un mio concorrente in zona salvezza? infine mi offrivi na merda di giocatore come khrin e non stiamo a parlare di top player!!! ah dimenticavo che i giocatori che indossano la maglia del Lupiaen diventano tutti grandi giocatori con valutazioni stellari….sei il Re Mida del fantacalcio…trasformi la merda in oro…tutta la vita la SERIEAGREEN!!!e forza zapata ops Zuniga e un abbraccio al Sig. Luca Brindisino che quando non parla di fantacalcio è un bravissima persona
cioè mi stai dicendo che bruno fernandes che io volevo fortissimamente è stato preso da totò per sbaglio? non ci posso credere!
ps: tutto molto bello! forse però è vero che c'è piu luca che torgio in questo pezzo;)
Torgio mitico,
riesci sempre a far rivivere giornate intense come quella di sabato.
E prima o poi qualcuno doveva scrivere delle indimenticabili mutazioni di gialli del nostro semaforo di mercato preferito … a dire il vero semaforo e basta!
Si perchè come colassa il mio cucciolo di cinghiale Vituzzo…nessuno maaaaaai!
PS: l'accenno al vecchio fumatore incallito (che sarei io) mi ha davvero strappato un sorriso a 200 denti … ahh! oops! dimenticavo che i miliardi che ha rifiutato il Lupien erano ben 300!!!
Chapeau 😉
Piccolo promemoria x gli sciacalli:
GABBIADINI ha rispettato le aspettative … parlano i numeri:
In Green siamo a 16 gare, 112 punti totali, 4 gol, 2 assist e due volte capitano preso!
FANTAMEDIAVOTO = 7
Ergo, smettiamola di spacciare campioncini in erba come pacchi dell'anno quando …
… proprio il Domingo non riscatta il signor MURIEL, ora al Delinquere con questi numeri:
In Green siamo a 9 gare, 51 punti totali, 0 gol, 1 assist, un capitano preso ed uno sbagliato!
FANTAMEDIAVOTO = 5,67
Fatti, non pugnette!!!
E so due quelle ufficiali che ti hanno sbattuto la porta in faccia a prescindere… innumerevoli quelle che ti fanno parlare e poi ti pisciano… Lupiae di questo passo potrai operare solo con gli svincolati…