Serie A Green
Il Punto di Torgio GiosattiLa Piazzetta Dello SportSTAMPA

La Piazzetta dello Sport presenta: l’intervista al campione in carica 2015/16

Lorusso, l’uomo dei record:
“Scudetto della consapevolezza”.

Cusci campione

Torgio intervista il campione Vito Lorusso che si sbottona su tutto e tutti: dalla sfida col Celtic alla rincorsa del Mojito, dalla delusione Champions al gentleman agreement coi Wailers…

cusci trionfa1) Presidente Lorusso, lei sta vivendo un sogno. In un campionato dove non essendoci lo stimolo del premio in denaro la competizione è tutta basata sulla sportività, sulla dedizione e sulla competenza calcistica, come ci si sente ad essere oggi l’uomo dei record?

Ci si sente come uno intervistato con quattro anni di ritardo [ride, riferendosi alla mancata intervista di rito nell’anno del primo scudetto ndr], ma comunque felici, quasi miracolati: non è pensabile a settembre compiere un’impresa come quella che abbiamo fatto. I premi in denaro sono davvero l’ultima cosa, perchè provocherebbero accanimento anziché amore verso il gioco. Quando l’unica vera gioia consiste nel poter sbeffeggiare gli altri presidenti, allora vuol dire che il format è quello giusto.


Campione Cusci2) Ha così raggiunto il Delinquere a quota 2 scudetti nell’Era Moderna. Cosa ricorda delle emozioni del primo trionfo del 2011/12 e che differenza c’è tra la gioia di allora e quella attuale?

Sono due cose completamente diverse. Nel 2012 era la prima stagione col Cusci dopo un’esperienza negativa come traghettatore del Blakblok. C’era tanta voglia di rivalsa, di far vedere che anche in un campionato serio come la Serieagreen ci potevamo stare, nonostante fossimo una franchigia nuova, proveniente da un paesino della Lucania dove inizialmente a guardare le nostre partite c’erano solo i parenti dei giocatori.

Quest’anno è stato lo scudetto della consapevolezza, perchè già al termine dell’asta iniziale durante le conversazioni di rito ricordo che affermai di avere una squadra in grado di lottare per lo scudetto. Ma, ripeto, non mi aspettavo questi numeri.

cusci prova3) Un campionato, questo 2015/16, che è iniziato con un rodaggio piuttosto lungo per il Cusci: nelle prime cinque giornate, 1 vittoria e 4 pareggi. Dica la verità: quali erano le reali aspettative nei confronti della squadra in quel periodo così particolare e quanti invece i fantasmi della sofferta stagione precedente, vissuta sempre sulla linea di galleggiamento della zona salvezza?

Forse a posteriori non mi crederete, ma ho vissuto bene anche quel periodo iniziale, lamentandomi poco perchè comunque vedevo una squadra con voti alti, che forniva ottime prestazioni e con 3 o 4 elementi ancora non del tutto entrati in forma, tra cui lo stesso Higuain.

corato 164) A fine ottobre la sonora vittoria 4-1 contro Amici ha rappresentato quasi un passaggio di consegne tricolore, anche se nessuno poteva ancora immaginarlo. Da lì in poi 13 vittorie consecutive, un filotto sensazionale: c’era la convinzione di sentirsi invincibili oppure ogni partita si scendeva in campo con l’ansia che prima o poi la magia sarebbe finita?

Beh, non posso nascondere il grande rammarico per non aver battuto il nostro stesso record di 21 risultati utili consecutivi [sempre nel 2011/12, ndr], perchè dopo 13 vittorie consecutive è normale che tutto sembri possibile. Dopo le prime 3 o 4 vittorie c’era la sensazione che prima o poi la sconfitta sarebbe arrivata, anche perchè la classifica era cortissima e incerta. Ma dopo un filotto di 10 o 11 partite vinte allora si che ti percepisci come invincibile, è scattato una sorta di periodo di megalomania, in cui a volte ci sentivamo addirittura di doverci limitare nei confronti degli avversari. Tutto ebbe inizio dall’acquisto di Mandzukic alla 12’…

5) Ma andiamo con ordine: 22 novembre 2015, una data che forse segna un punto di svolta nella stagione del Cusci. Siamo nella sede del Lupiae, Brindisino Luca è in cucina a lavare i piatti, qualcun altro cincischia distratto. Lei prende sotto braccio Marco Gallicchio e lo porta sul balcone. Dieci minuti dopo rientrate, ma Hamsik è già del Cusci. Ci può svelare adesso cosa è successo su quel balcone?

Su quel balcone si è consumato l’affare più bello della mia intera carriera nel Cusci. Il retroscena si chiama Koulibaly: era tutto fatto, mancava solo la firma di Tedone. Poi però tutti conosciamo il presidente del Labbari: un goccio in più di Peroni e voila, un affare che prima sembrava chiuso ora ballava per 5 o 6 mld e rimase in stand-by. Ricordo che il giorno dell’asta autunnale Gallicchio arrivò affannato, lamentandosi di una rosa da rifare in cui nessuno era considerato come incedibile. Da lì la pazzia, rara per un pianificatore come me: ho colto al volo la “confessione” di un collega di voler ricostruire e ho provato a lasciare tutti di stucco, riuscendoci. Un affare chiuso in così poco tempo, non preventivato, a meno di due mesi dall’inizio del campionato e per di più per un top player: non credo sia qualcosa di ripetibile.

6) Come accennavamo prima, anche il passaggio di Mandzukic in forza ai cinghiali lucani è ammantato di leggenda. Si dice che lo scambio sia stato addirittura favorito da una buona parola di Dario Brindisino, mentre dalle parti di Copertino qualcuno si lamenta per un gentleman agreement non rispettato. A lei l’ultima parola…

Volendo chiudere la faccenda con eleganza, potremmo dire che la classifica ha già detto la sua. Chi ha avuto ha avuto e chi ha dato ha dato, anche perchè se dovessimo ricordare il passato anche noi potremmo sostenere che il gentlemen agreement non sia stato rispettato da quell’altra parte. Ma se cedo Mandzukic perchè ho necessità di prendere dei giocatori per far muovere una classifica che era immobile da mesi, qualche domanda me la dovrò pur fare e credo che oggi a Copertino ci si lamenti più del flop di Eder che della cessione di Mandzukic. Un acquisto che, come dicevo poc’anzi, nasce dalla volontà di voler migliorare una squadra già molto competitiva. Fu in quei giorni che il collega Dario Brindisino durante una telefonata mi disse che il livello del Cusci si poteva alzare solo con un calciatore del calibro del croato. E siccome non sono come Alaimo ci ho creduto e ci ho voluto provare fino in fondo.

cusci polo7) Altra data significativa, 1 maggio 2016: il Mojito non va oltre il 2-2 col Pigna, mentre il Cusci batte 4-2 gli altri rivali scudetto del Celtic, laureandosi campione con ben 3 giornate d’anticipo: che emozioni ricorda di quel giorno?

In realtà quello che tutti immaginano come un giorno di festa è stato un giorno di grande sofferenza. Già da un po’ tutti mi davano lo scudetto già cucito sulla maglia ed effettivamente il calendario si presentava in discesa rispetto alle concorrenti, però dalle mie parti si dice “La cora è la chiù tosta ra scurcià” [“La coda è la più dura da scorticare”, ndr]. Ricordo un clima di grande tensione quando mancava poco al traguardo, ma alla fine ci siamo convinti che fosse un bene tagliarlo nello scontro diretto. Se c’è un momento che ricordo con grande emozione, invece, è il 3-4 dell’andata sempre contro il Celtic: quel risultato ci ha dato la consapevolezza che potevamo e dovevamo puntare alla vittoria finale.

cusci petto nudo8) Come ha giustamente sottolineato, in tanti affermano che questo campionato il Cusci l’avesse in tasca già a gennaio. Ma ci chiediamo, in cuor suo, ha mai pensato che il titolo potesse sfuggirle improvvisamente di mano? C’è stato un momento in particolare della stagione dove ha avvertito più forte questa tensione?

No, non l’ho mai pensato veramente. I discorsi scudetto di solito cominci a farli nel girone di ritorno e lì il vantaggio lo avevamo, ma dopo la cocente delusione di Champions abbiamo iniziato ad avere paura di noi stessi, temendo di disputare una stagione beffa nella quale hai le carte in regola per vincere tutto ma poi non vinci niente. Col senno di poi, infatti, prima degli scontri diretti il distacco non era tale da far pensare che i giochi fossero già chiusi. Poi se a inseguirti c’è il Celtic, che nonostante sia arrivato terzo resta comunque la squadra più forte dell’Era Moderna, metti in conto che possa succedere di tutto. Si perché al Mojito non ci ho mai creduto seriamente: Linciano ha fatto qualcosa di straordinario, potenzialmente un’impresa del nostro valore, ma con un girone di ritardo, i punti di differenza erano già troppi.

cusci oremio9) A settembre lei ha allestito una squadra molto compatta, dove in alcuni ruoli non c’era una differenza eclatante tra titolari e riserve. A un certo punto, però, ha cambiato strategia, incamerando dal mercato dei top player e cedendo in blocco le cosiddette “riserve di lusso” in cambio di rincalzi mediocri ma dal voto quasi sempre certo. Ci può dire com’è maturata questa scelta di squilibrare così tanto gli 11 di partenza dal resto della rosa? Non ha pensato potesse essere un tantino rischiosa?

Guardi, lei sa bene che qualsiasi strategia vincente in Serieagreen deve essere anche rischiosa, non potrebbe essere altrimenti quando si gioca in 16, dove è quasi impossibile fare a settembre la rosa sognata in estate. La bravura e la fortuna sta nel capire l’organico che hai e come modificarlo in meglio. Per me è impensabile arrivare a maggio con i 25 iniziali: noi avevamo un blocco forte supportato da tanti elementi validi che ci dava un vantaggio sul mercato: non avendo liquidi cash, l’unica mossa era vendere tanta buona quantità per prendere poca ottima qualità, adattandosi ed essendo fortunati a trovare i giusti interlocutori.

cusci balotelli10) Se dovessimo trovare una nota stonata in questa stagione superlativa della sua franchigia, potremmo individuarla nella delusione di Coppa. Nell’anno in cui la finale di Champions si sarebbe giocata nel suo stadio, a Possidente, contando su una squadra che sulla carta temeva ben pochi rivali e la possibilità di scrivere la storia con un mitico Triplete, quanto brucia l’eliminazione in Semifinale ai rigori contro il Curtale, alla luce anche dei due rocamboleschi 3-3 tra andata e ritorno?

E’ davvero una nota dolente. Sono convinto che il Curtale abbia fatto 3 gol soltanto poche volte in tutta la stagione, due delle quali contro di noi in Coppa. E il sale sulla ferita è stato il gol decisivo di Balotelli, ma ce ne siamo fatti una ragione… Certo, è una combinazione statistica incredibile quella di poter vincere il triplette alzando la Champions nel proprio stadio, ma forse era chiedere troppo: per la perfezione ci sarà tempo. Resta comunque il più grosso cruccio della mia bacheca.

11) Cavani e Higuain. Due icone rossoverdi. Il primo ha portato il Cusci nell’olimpo delle grandi della Serieagreen, il secondo ha infranto tutti i record possibili immaginabili. E’ possibile stabilire una gerarchia affettiva tra i due? E se non d’affetto, a livello tecnico chi è più forte secondo lei?

Premetto che si tratta di un mero gusto calcistico personale: ecco, a mio avviso, Higuain è meglio di Cavani. Naturalmente ho affetto per entrambi: con Higuain è stato un rapporto di amore e odio anche per il carattere che ha Gonzalo, tutte quelle ammonizioni inutili, quei rigori sbagliati, ammetto che spesso ci siamo arrabbiati. Cavani ha conquistato a Possidente ben due titoli di capocannoniere, mentre i record di Higuan non oso immaginare per quanto tempo resisteranno. Sono due grandi giocatori, è impossibile stabilire una gerarchia: sarebbe come chiedere a un bambino se vuole più bene a papà o alla mamma.

12) Avendo ceduto Thereau ai Wailers a metà campionato, l’unico anello di congiunzione tra la rosa scudettata del 2012 e quella del 2016 rimane Dusan Basta, vero e proprio uomo immagine del club, da ben 4 stagioni consecutive in rossoverde. E’ doveroso spendere due parole sul difensore serbo.

Certo, magari sorvolando sul taglio di capelli… Battute a parte, Dusan arrivò nella riparazione di gennaio 2012 e da allora non è più andato via. E’ il nostro talismano alla Padoin, è un uomo spogliatoio, un ragazzo che nonostante i tanti infortuni si è sempre messo a disposizione. Non ha mai anteposto le questioni economiche al bene della società, basti vedere quanto l’ho sempre pagato, ed anche se sappiamo che è un giocatore in fase calante ha sempre giustificato il prezzo speso per il suo cartellino di bandiera. Ciononostante andrà via dal Cusci.

13) Ecco, sarà contento di leggere quest’intervista allora. D’altronde ci sono quei giocatori che sono l’anima di una società anche se giocano poco o niente, non solo perchè fanno spogliatoio ma anche perchè, da veri aziendalisti, si fanno addirittura da parte al momento del bisogno. L’ovvio riferimento è a Mariano Izco, anche lui da 4 anni in Basilicata, ultimo superstite di quel Blakblok da cui lei ha acquisito il titolo sportivo, ma ogni anno praticamente sacrificato alla causa. Ci può spiegare i motivi di queste scelte, dicendoci anche come sta il ragazzo e se rientrerà ancora nei piani del Cusci?

Non parlerei di sacrificio, ma di normali scelte aziendali. Izco avrà sempre una scrivania come dirigente del Cusci e finché sarà in attività anche nella rosa perchè è uno che fa il suo, si danna sempre l’anima e non fa problemi nel momento in cui, per il bene della società, gli viene chiesto di mettersi da parte. Lui accetta di buon grado, sapendo che nel momento in cui non dovesse trovare nessun altro ingaggio, al Cusci avrà sempre una casa. D’altronde Mariano non è stato bene, ha avuto un grave infortunio e non è più giovanissimo, ma se a settembre mi dimostrerà di essere pronto il posto è suo.

cusci lorusso14) Com’era preventivabile, a Corato 2016 lei ha fatto incetta di premi e riconoscimenti positivi, ben 7 in totale. Quale di questi le ha dato maggior soddisfazione e perchè.

Effettivamente 7 premi è tanta roba. Ma non ho difficoltà a rispondere la Scrivania d’Oro poiché si tratta di un riconoscimento dato sull’operato di un collega da altri colleghi, con un giudizio svincolato dalle scelte di formazione. Credo sia il diploma più ambito, in passato ottenuto anche da chi non ha vinto lo scudetto. Ma molti dei 7 premi testimoniano come questa sarà ricordata come la stagione di Higuain.

cusci lo15) Il sito della Serie A Green sta cercando di prendere una piega sempre più social. Crede che questo servirà a stimolare una maggiore partecipazione? Le nuove funzionalità di instant messaging riusciranno a modificare le abitudini basate su WhatsApp e Facebook, almeno nella nostra comunità fantacalcistica?

Si e no. Sicuramente avere un sito più social dà più immediatezza perchè rende più facile la fruizione sia da utenti che da produttori di contenuti. Serve comunque una volontà di base nel voler essere anche un po’ attivi e non solo passivi nei confronti di uno strumento. Non credo ci serva un doppione di WhatsApp – al di là del fatto che sia una cosa impossibile – ma adesso abbiamo un sito che ci consente di fare molte più cose e in maniera molto più dettagliata.

cusci figometro16) Domanda d’attualità sulla Nazionale Italiana: c’è chi la critica, c’è chi sale sul carro, c’è chi la difende a spada tratta. A noi della Serie A Green piacerebbe sapere cosa ne pensa il campione in carica, l’uomo dei record, in proposito.

Penso che siamo usciti ai quarti dopo aver affrontato Spagna e Germania, ossia molto di più di quanto ci si aspettasse. L’Italia ha fatto bene, come sempre quando la danno battuta in partenza, e quei rigori con i tedeschi… Inammissibili i tiri di Zaza e Pellè, in quei momenti serve responsabilità e consapevolezza della maglia che si indossa. Credo che bisognerebbe tornare ad avere rispetto per quello che si sta facendo e non pensare sempre a coltivare il proprio personaggio mediatico in tutte le situazioni. Anzi, sa che le dico? Nemmeno Balotelli avrebbe calciato così!

loturco17) Tornando alla SerieAGreen, ai suoi sfottò, ai suoi campanili: se dovesse individuare una franchigia verso cui nutre una particolare rivalità, quale sarebbe?

Devo ammettere che mi manca realmente un rivale e spero di trovarlo presto. Purtroppo io non vivo il campanilismo, anche se confesso che mi piacerebbe. Come rappresentante della Basilicata in Serieagreen c’è solo il Cusci e non abbiamo particolari motivi di avversione con altre squadre, per cui faccio un appello: cercasi franchigia da odiare.


cusci coppa18) Quale, invece, quella con la quale sente di avere maggior feeling fantacalcistico?

Di sicuro l’Acab e non certo per Hamsik, sarebbe troppo facile ridurre tutto all’estrema attualità. Invece ci siamo trovati spesso in sintonia, facendo affari produttivi per entrambi.

19) “Cusci Cusci retrocede”. Che sensazioni le provoca sentire questo refrain?

Vorrei adottarlo come inno, ma non conosco le parole. E’ una delle cose più belle della SerieAGreen: pensi che io non ero presente in quel famoso viaggio dove nacque questo ritornello ma in cuor mio è come se ci fossi stato, potevo sentire lo spirito di questa grande ruota che gira. Poi se il Cusci vince lo scudetto anziché retrocedere, ben vengano i tormentoni.

coppa Lorusso Cusci20) Lei ha dichiarato testualmente: “Non ho mai avuto paura dell’ascensore”. Considerando le vette che ha raggiunto quest’anno, però, sembra praticamente impossibile non scendere almeno di qualche gradino. Sia sincero: è consapevole di aver fatto qualcosa di irripetibile e con che stimoli si appresta ad affrontare il suo futuro in Serie A Green?

Gli stimoli ci sono sempre. Penso di aver conseguito dei record in termini di punteggio, medie, numeri irripetibili, ma a settembre tutto si azzera. Anzi, così sei ancora di più sotto la lente, i giocatori che vuoi diventano di conseguenza più cari e i miei recenti predecessori Delinquere e Amici lo sanno bene. In SerieAGreen, però, non c’è mai stato nessun back to back [due scudetti di fila, ndr]: lo stimolo principale adesso è questo. E l’ascensore non ci spaventa affatto: sappiamo di non poter ripetere quanto fatto nella stagione appena trascorsa, ma nessuno ci vieta di provare.

4 pensieri riguardo “La Piazzetta dello Sport presenta: l’intervista al campione in carica 2015/16

  • Vito, gran signore come sempre…Cusci meritatamente tra i grandi della SerieAGreen, ma attenzione che…

    …sta’anno vuoi vedere mai che s’avvera?:
    “CUSCI, CUSCI RETROCEDE, CUSCI, CUSCI RETROCEDE!”

    Ahahahaha
    Ps: Vito anche se nn eri sul quel pulmino, eri presente nei nostri culi…ooops… cuori.
    Tvb

  • Lupiae Calcio 1996

    E tanti auguri a quest’uomo che vince la Serieagreen in quanto incarna (benché sia vergognosamente dimagrito) lo spirito della Serieagreen.

  • Nell augurare l ascensore al presidente Ammazza record faccio i complimenti al Cusci..ormai sempre più uomo serieAGreen…ricordo ancora quel ritornello, quante risate…e se ce lo ricordiamo ancora come fa vuol dire che é davvero in tormentone…peccato porti sempre fortuna al.Cusci. Grande Vito, complimenti ancora per la stagione..anche se come come giustamente hai detto il premio.che sancisce questa riconoscenza é proprio quello che hai scelto da menzionare..

  • Lupiae Calcio 1996

    Notare come nessuno si faccia avanti quale “antagonista campanilistico” del Cusci… anche se secondo me la Calciofili Akragasso sarebbe la predestinata: entrambe uniche rappresentanti di due regioni di grande prestigio, dallo stile societario diametralmente opposto (cit. “E siccome non sono come Alaimo ci ho creduto e ci ho voluto provare fino in fondo”…) e dalle schermaglie di mercato recenti e meno recenti che hanno comunque creato rivalità tra le tifoserie……

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