La Piazzetta dello Sport
L'attesa sta per finire
Presto online le Nominations 2015: eccovi qualche anticipazione.
Nel momento in cui scriviamo l'eminentissima Giuria Popolare, presieduta dal sottoscritto Torgio Giosatti, è chiusa in riunione plenaria per valutare le motivazioni delle 117 candidature alle Nomination 2014/15.
Ben 11 premi e 28 riconoscimenti da assegnare, dove questi ultimi sono quelli che richiedono il voto a scrutinio segreto da parte delle 16 franchigie della Serie A Green. Dal privatissimo conclave sono sbucate però delle anticipazioni, che qui vi riportiamo, nell'attesa che venga anche aggiornata la fondamentale Hall of Fame del sito, vero e proprio museo per chi volesse ripercorrere anni e anni di risate e divertimento in questo campionato.
Anzitutto si registra la nascita di un nuovo riconoscimento, il Danny Dichio di Legno per il peggior giocatore "infortunato, cornuto, mazziato e cacciato di casa". Ad essere premiati saranno dunque quei calciatori che, a differenza del premio "Chi l'ha Visto?", non solo non hanno mai visto il campo a causa dei rispettivi infortuni, ma sono stati addirittura sbolognati dai propri presidenti, che proprio non ne hanno più voluto sapere di loro e dei loro acciacchi. Proprio come accadde a Danny Dichio, attaccante inglese che la Sampdoria prelevò dal Queens Park Rangers nel 1997 dopo che un tifoso scavalcò per mordergli un orecchio perchè non voleva che, giustamente, il pivot della squadra (1m91 di altezza) andasse a battere i calci d'angolo. I blucerchiati lo girano in prestito al Lecce di Prandelli dove si mette subito in mostra con due gol in 10 presenze, quasi nessuna però da titolare. Già perchè gli acciacchi dell'albionico (originario però di Santa Margherita di Savoia, in provincia di Foggia) sono continui e persistenti, tanto che dopo due mesi e mezzo lo staff medico giallorosso si convince che forse sarebbe meglio fargli una tac per togliersi ogni dubbio. Detto fatto, gli esami dimostrarono che Dichio era in realtà un uomo bionico, mezzo umano mezzo robot, tale era la quantità di ferro presente al posto delle ossa. Pare che avesse subito talmente tante operazioni in precedenza che se avesse giocato con le stampelle probabilmente avrebbe rischiato di meno. Rispedito al mittente, di lui si seppe più poco e niente: sarà esattamente questo il profilo richiesto ai calciatori che d'ora in poi si candideranno per il Dichio di Legno.
Ma sono trapelate anche altre indiscrezioni, ben più pesanti. Trattasi di alcune cifre, come quelle che vedono Amici di Moira Orfei come la società più quotata sinora con ben 13 candidature all'attivo (di cui però 9 positive e 4 negative), seguita a sorpresa dal Cusci a 12 e Mojito e Domingo con 10, mentre sono Lupiae e sempre Cusci quelle messe peggio dal punto di vista delle nomination "cattive": ben 5 a testa. Meno chance invece per Acab, Pace e Akragas con 4 candidature totali a testa, ma la società siciliana può vantarsi di essere l'unica tra le 16 partecipanti a non aver ricevuto nemmeno una nomination negativa quest'anno. Dato, questo, molto significativo perchè ci fornisce un'anteprima clamorosa: Totò Alaimo ha infatti scampato il pericolo di risultare nominato per la Scrivania Di Legno 2014/15 come peggior presidente stagionale. Salgono, dunque, le quotazioni degli altri pretendenti, ma mai come in queste occasioni è proprio il caso di dirlo: "a chi tocca, nun se 'ngrugna".
Torgio Giosatti
Alaimo stappa uno Shiraz stasera!
Ma Dichio io, chissà che minestrone bolle in pentola per “graziare” Alaimo da una sacrosantissima candidatura al legnaccio!
Alaimo, il Blatter di Agrigento?
Ahahaahahaha!
L'avrebbero dovuto chiamare il Dichio di Ferro.
Eminentissimi e buonissimi amici giurati