Serie A Green
Il Punto di Torgio GiosattiLE RUBRICHESTAMPA

Il Punto di Torgio Giosatti

Quando Masiello diceva in tv: 
«Brutta pagina, bisogna far chiarezza»

Oggi mi andava di scrivere la Piazzetta dopo una settimana di silenzio forzato. C’era tanto materiale, dal “Suicidio Delinquere” al “Pesce d’Aprilia”, passando per i piangini Lorusso e Simonetti, fino alle sfighe di Labbari e compagnia cantante. Ma onestamente, come posso? Navigo su internet e adesso risulterebbe addirittura che i soldi che Masiello ha preso per farsi autorete nel derby non venivano dagli scommettitori, bensì dal Lecce stesso.

Non ci voglio credere, ma lo stesso rimango scioccato. Certo sono solo voci, Masiello fino ad ora ha detto tutto e il contrario di tutto, quello che volete, però fa male. Per far male, fa male. E non sono certo la retrocessione o il fallimento del Lecce le mie preoccupazioni, chissenefrega. Anzi, proprio sulle pagine di questo blog (o di quello vecchio) commentando i dissesti finanziari del Lecce e l’addio a Chevanton, all’inizio di quest’anno scrivevo proprio che avrei preso comunque bene anche un eventuale default della società con “discesa agli inferi”. E’ chiaro che nelle serie minori non vedi i grandi campioni, il grande calcio, i grandi stadi, ma mi piaceva l’idea di tornare a un calcio più normale, meno schiavo dei soldi e delle regole fatte solo in quell’ottica, con le trasferte libere e forse anche meno copertura mediatica, come quando in serie C la radio locale era l’unica che trasmetteva le cronache delle partite, perchè Sergio Vantaggiato era l’unico ad andare a Torre Annunziata o a Gualdo Tadino.

Invece in questo calcio mi devo sorbire pure l’intervista a Masiello che prima fa il finto tonto, “non posso giudicare Doni”, “rispondiamo sul campo” e poi dopo due giorni di cella si ricorda che l’autogol se l’è fatto apposta. Lo schifo che provo non è descrivibile a parole, perchè è uno schifo generalizzato, diretto sia a chi si è venduto che a chi eventualmente ha comprato. Faccio fatica a non scadere nella retorica spicciola, è molto difficile non chiedermi come caspita fa uno che guadagna i soldi che io non vedrò mai in tutta la mia vita a vendersi una partita, figuriamoci un derby. Uno che di mestiere fa il giocatore, cioè gioca nella vita, si allena, farà sicuramente tanti sacrifici, dedica allo sport gli anni migliori della sua vita, ma alla fine dei conti gioca a pallone per guadagnarsi da vivere. E poi un derby, vendersi un derby, comprare un derby. Una partita così sentita, che peraltro il Lecce poteva vincere a mani basse lo stesso, che bisogno c’era? E certo, poi i soldi si recuperavano vendendo l’ultima, da già salvi, mentre a Bologna si celebrava il Grandolfo Day, per far contenti anche i tifosi del Bari (ma è giusto chiamarli così?) che se l’erano giocata, a 6,50.

Non lo so, quasi mi vergogno a sperare che non sia vero. Almeno il fatto che il Lecce abbia comprato quella partita, perchè sul resto mi sa che ci sta poco da sperare. Se penso a quanto ho esultato, a quanto ho goduto a sfottere per quella partita e per quella stagione in generale. Ribadisco, una stagione dove il Lecce si era tolto praticamente il 98% delle soddisfazioni sportive immaginabili per quel tipo di squadra: il Bari retrocesso a gennaio dopo che aveva fatto la squadra per la Uefa, le vittorie con Lazio, Fiorentina, Juventus, Napoli (che gol Cheva!), mi sembra pareggi con Inter e Milan, partite al cardiopalma come quella di Napoli all’andata o a Parma (che gol Cheva!, 2) e infine, vabbè, il derby salvezza. Dopo una stagione del genere, da tifoso, uno può anche fallire e ricominciare tutto da capo, le emozioni tanto restano. E invece no, non restano, te le tolgono, a cinghiate, a morsi.

Ecco, davanti a queste cose io sento il bisogno di fermarmi un attimo a riflettere. E d’altronde, lo abbiamo sempre detto, il calcio piace tanto perchè i suoi meccanismi sono la più fedele riproduzione di quelli che invece regolano la vita: cosa ci si poteva aspettare di diverso in Italia? Non mi voglio con questo lanciare in critiche estemporanee al Paese tutto, sappiamo come stanno le cose. Nè starò a dire che dopo le curve, le trasferte, gli striscioni, i tamburi, le bandiere in campo e sugli spalti ci stanno cacciando pure l’anima, spingendoci per necessità, oltre che per indignazione, verso un altro calcio, quello dei tornei antirazzisti di Calcio Senza Confini, quello dello Spartak Lecce, la squadra di azionariato popolare già fondata dagli ultras.
Non sto quindi dicendo cose del tipo “non fare il fantacalcio per non essere complici”, perchè alla fine personalmente è una cosa che farei comunque per amicizia, poteva essere pure il risiko o il tressette a perdere la scusa per vedersi 4 volte l’anno e poi sfottersi tutto il tempo per la Kamchatka o per un asso di bastoni. Lo farò comunque insomma, e con lo stesso spirito. Ma una domanda ve la faccio e me la faccio: abbiamo toccato il fondo?

PS: il 2% delle soddisfazioni sono rappresentate per l’1% da cose impossibili per una squadra come il Lecce, per l’altro 1% da una vittoria con la Roma, dopo 26 lunghi anni da quel 1986, che peraltro io rosico e non mi ricordo perchè ero troppo piccolo. Non ho mai visto il Lecce vincere contro la squadra della città dove vivo da 10 anni. Ma vabbè questo è sport, ne riparleremo quando si parlerà di sport. Intanto sabato vado allo stadio a vedere proprio Lecce-Roma, con la consapevolezza che potrebbe anche essere l’ultima partita che vedo al Via del Mare, prima della radiazione del club.

Torgio Giosatti

0 pensieri riguardo “Il Punto di Torgio Giosatti

  • Che tristezza…

  • Scoop: Torgio infiltrato in tribuna per intercettare altri possibili coinvolgimenti. L’unica notizia buona è che due squadre come Bari e Lecce, con tifoserie e sostenitori di questo fantacalcio nemici tra loro, collaborino almeno sul campo e via telefono, che tristezza vera e profonda. Purtroppo l’avidità non ha limiti, e piu ricchi sono e piu ne vogliono, anche a rischio di perdere ogni briciola di pudore rimasto. Viva il fantacalcio, il calcio ormai è andato da un pezzo

  • fantacalcio e basta…..

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