Serie A Green
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Il Punto di Torgio Giosatti: Speciale CORATO 2014

La festa è sempre la festa

Nemmeno il maltempo riesce a fermare la voglia di celebrazione dei manager della Serie A Green presenti a Corato.
Ecco una sintesi del weekend più atteso dell'anno.

Magliette serieagreen

Con Corato 2014 se ne va un’altra stagione di Serie A Green. Il maltempo e i tanti imprevisti non sono riusciti a scalfire la solennità di un evento attesissimo che ha sancito il trionfo del Delinquere di Domenico Sergi. Impossibile fare un resoconto dettagliato degli eventi, emozioni e tormenti che hanno caratterizzato questo weekend, ma proveremo ugualmente a farne un’ampia sintesi, grazie anche all’ausilio del materiale fotografico fornitoci direttamente dagli stessi manager protagonisti.

lorusso in piscinaAll’arrivo c’è giusto il tempo per un bagno in piscina che il cerimoniale viene già stravolto dal primo imprevisto: il pleistescion ufficiale non viene letto dai televisori di casa-Labbari. Vani tutti i tentativi di Lorusso e soprattutto Linciano, che all’ennesimo “nessun segnale” cade in una depressione che i 5 gol dell’Olanda alla Spagna del “suo” tiki taka accentueranno notevolmente. Va addirittura peggio a Lorusso, che decide di mettere letteralmente in stand by corpo e cervello, fatte salve le tre funzioni fondamentali del suo organismo: bere, fumare e mangiare.

Problemi tecniciCosì Luca Brindisino e Marco Tedone partono alla volta della stazione di Corato per prelevare colui che poi se ne andrà con la Scrivania d’Oro 2013/14: Dario Brindisino. Al suo arrivo l’umore della compagnia è nero: nemmeno un’amichevole al pleistescion con la suggestiva patch SerieAGreen e il terrore di aver in qualche modo compromesso l’integrità della consolle, tanto da richiedere alla PoliCar di fare dietro front e tornare a Roma per prendere un pleistescion di riserva: non bisognava lasciare nulla di intentato! A mezzanotte abbondantemente inoltrata giunge dunque a Corato la carovana romana composta da: Delinquere, Terlizzi, Domingo, Amici, Star16 e Akragas, i quali danno subito avvio ad un tiratissimo torneo di scopa a perdere i cui risultati però sono andati perduti con la sbornia notturna… Le voci di un Lupiae eliminato al primo turno si mescolano a quelle che vorrebbero la presenza di un terzo televisore sul quale pare sia stato provato il pleistescion con successo… Tutte le ulteriori prove, però, vengono rimandate al giorno dopo.

Gallicchio Flipper

Il risveglio di sabato è addolcito da un’abboffata di brioches e, per i più fortunati, anche un bagnetto in piscina quando il sole ancora faceva la sua timida comparsa sul cielo coratino. Tra un caffè è l’altro, arrivano anche un Marco Gallicchio in splendida forma e un Fabrizio Mangia stavolta non sbronzo bensì abbronzatissimo. Con loro, lo special guest di questa edizione della festa fantacalcistica più pazza che ci sia: il londoneer, Gigi Maggiore. pranzo coratoNonostante l’ora di ritardo dell’aeromobile che lo doveva condurre in Italia, il patron appare fresco e pronto a dare man forte al suo pupillo Corasaniti reduce da una stagione difficile. Prima, però, c’è un discorso di commiato da approntare e così il fondatore del Kitty’s In Coola si trincera in un angolo tutto suo di concentrazione, munito di carta e penna. Nel frattempo, la pioggia incessante ha costretto alcuni manager a far scudo col proprio corpo ai vari elettrodomestici presenti all'esterno di Casa-Labbari, prima di decidere l'atto eroico di coprirli con gli asciugamanti ed entrarli sprezzanti del pericolo e dell'acqua. Per fortuna Masterchef Sir Vito ha fatto cuocere a puntino il suo cinghiale senza che gli astanti rimanessero a digiuno, grazie ai grandi antipasti a base di verdure, pizzi e pane sopraggiunti dal Salento.

Lorusso divisa CusciDopo insistenti richieste del pubblico, vengono finalmente estratti i tre completi che quest’anno sono toccati a Vito Lorusso, Piero Barbaro e Angelo Tarantino. E’ la spagnola Joma a fornire le divise 2013/14, la cui particolarità risiede nella finezza del logo Serie A Green: sulla manica destra con il claim “In Gol We Trust”, mentre sul pantaloncino con l’annata 2013/14. Dieci di questi loghi sono stati distribuiti (malamente a dir la verità) dall’MPG alle 10 squadre presenti oltre alle tre delle divise e al Lupiae, ma anche qui la confusione e l’impeto hanno prevalso sul servizio d’ordine, letteralmente sovrastato dai fan che hanno fatto a gara ad accaparrarsi la mitica toppa.

IMG-20140615-WA0008Il discorso con cui Gigi Maggiore si autosospende dal Ranking lasciando la franchigia interamente nelle mani di Jos Corasaniti strappa applausi alla platea: dal 2014/15 la SerieAGreen saluta il glorioso “Pippo Maniero” di Calimera e accoglie il “Massimo Palanca” di Catanzaro, per un derby coi reggini del Delinquere che si preannuncia già infuocato. Maggiore ha lasciato a Corasaniti carta bianca riguardo a nome e colori sociali, ma il manager calabrese ha lasciato intendere che, se la denominazione della franchigia verrà sicuramente cambiata anche per far rimanere intatta la storia del Kitty’s In Coola (ma il futuro nome è ancora top secret), non è ancora stato deciso nulla riguardo alle tinte che coloreranno le divise catanzaresi.

Barbaro divisa Celtic

Il coffee break regolamentare rischia di saltare così come un po’ tutto il cerimoniale, però si riesce comunque a stabilire la data e il luogo dell’asta (6 settembre ore 15 a Serrano, Lecce) e a votare a maggioranza la gestione condivisa dei risultati, anche se alcuni presidenti non si sono dimostrati convintissimi: sarà stata una mossa affrettata o si riuscirà ad organizzare al meglio anche questa responsabilità? Sopraggiunge così il momento dei premi: nuovi trofei (Bartolomucci quest’anno si supera portando addirittura una coppa e un lampadario), vecchi rituali ma soprattutto un folto pubblico di curiosi che, rigorosamente muniti di pass, varcano la soglia di Corato 2014 per assistere alla consegna dei famigerati diplomi. Nei tanti i passaggi di consegne, incetta di legni per lo Star16 e commozione per la vittoria della Penna d’Oro da parte di Vito Lorusso, che si porterà a casa anche il premio Fair Play. Nessuna pietà da parte dei manager per la Panchina di Legno a Fabrizio Flipper e la Scrivania di Legno per gli assenti Patruno e Del Bosqov, mentre Dario Brindisino e Domenico Sergi sono eletti rispettivamente miglior presidente e miglior allenatore dell’anno.

 

Il torneo di pleistescion

star16 flipper delinquere garzya di legnoDELINQUERE-STAR16 1-0 d.c.r. Muriel (D) La partita che apre il torneo 2013/14 è tutta un programma. Il classico testacoda di fine campionato, vede di fronte il navigato Delinquere di Sergi contro gli outsider Corasaniti e Maggiore, un tempo a testa con il loro Star16. Le lumache arancioviola mandano letteralmente al manicomio i neroamaranto, trascinandoli ai calci di rigore ma impensierendo più volte i pali di Agazzi. Dal dischetto, però, si consuma una pantomima storica: nessuno dei tre players riesce a segnare un rigore e si va ad oltranza. Al secondo giro, finalmente Muriel si sblocca e decide il passaggio del turno in favore del Delinquere.

MOJITO-AMICI 0-1 d.t.s. 105’ Taarabt (A) Già alla seconda partita, succede l’imprevedibile. Stefano Linciano, grandissimo favorito della competizione, non ha ancora smaltito lo choc del giorno prima, così da sbattere costantemente contro i guanti Abbiati e farsi infilare da un sorprendente Taarabt nei tempi supplementari. Amici di Moira Orfei, presentata come “vittima sacrificale” passa così a sorpresa il primo turno in una parte destra di tabellone che adesso diventa totalmente imprevedibile.

IMG-20140615-WA0011TERLIZZI-CUSCI 1-0 28’ El Sharaawy (T) Il Terlizzi di Paolo Memola vuole a tutti i costi vendicare l’eliminazione ai Quarti dell’anno scorso, mentre Vito Lorusso si presenta davanti alla consolle visibilmente appannato e poco convinto dei propri mezzi. Così il Terlizzi ci mette giusto 28’ per passare in vantaggio con l’oggetto misterioso di stagione, El Shaarawy. Dopodichè gli azzurrogranata un po’ si siedono, dando forse per assodato il risultato. Effettivamente i lucani si rendono pericolosi di rado dalle parti di Reina, ma probabilmente l’approccio quasi rinunciatario dei pugliesi si rivelerà poi decisivo ai Quarti.

IMG-20140616-WA0004DOMINGO-FLIPPER 1-0 d.t.s. 117’ Insigne (D) Un’altra partita caratterizzata dall’equilibrio e dai gol col contagocce. Il Flipper non ci sta a fare da sparring partner e lo fa capire subito a Buffon e compagni, che però si difendono con ardore. Dall’altra parte il Domingo attacca in maniera più ragionata ma ugualmente sterile con Toni e soprattutto Gabbiadini. Le emozioni proseguono fino ai supplementari ed è solo a 3’ dai rigori che Insigne fa gioire Marcello Simonetti. Fabrizio Mangia ha però all’ultimo secondo la palla del pareggio con Eder, che però sciupa malamente a pochi passi dalla porta facendo disperare il proprio mister: il Flipper è fuori, il Domingo passa.

IMG-20140615-WA0028AKRAGAS-LABBARI 0-4 19’ Lazaros, 38’ e 49’ Carmona, 77’ Sau (L) Marco Tedone e Totò Alaimo impugnano i joypad di sfida con stati d’animo diametralmente opposti: il primo completamente su di giri per l’ansia da prestazione anche perché padrone di casa; il secondo totalmente assorto nei suoi pensieri, voglioso solamente di sperimentare i suoi giovanotti terribili sul videogame. Il risultato è una Caporetto assoluta per l’Akragas che si fa seppellire di gol dai biancorossi, con addirittura la doppietta di Carmona. Il Labbari lancia così un messaggio chiaro al torneo: per la vittoria finale, ci sono anche i baresi.

CURTALE-WAILERS 1-0 40’ Mauri © E’ il primo match del dopo-pranzo, decisamente accomodato dall’assenza di Tarantino (comunque degnamente sostituito da Ninni, fratello del campione Serieagreen Domenico Sergi) ma soprattutto dalla pancia piena. A fare la differenza sono le motivazioni, senza dubbio più forti per Dario Brindisino che per il giovane Sergi. Dopo una lunga fase di studio, al 40’ Mauri coglie impreparata la difesa gialloblu e insacca alle spalle di Marchetti il gol decisivo: il Curtale raggiunge così l’obiettivo minimo del passaggio del turno.

IMG-20140615-WA0012CELTIC-ACAB 2-1 37’ Pandev ©, 45’ Guarin (A), 75’ Aquilani (C) Doveva essere una sfida all’insegna dell’equilibrio e così è stata. A Pandev ha risposto dopo soli 8 minuti Guarin e al duplice fischio Celtic-Acab ha tutta l’aria di essere l’ennesima partita che finirà ai supplementari. Non sarà così, perché Aquilani rispedisce al mittente le speranze nerogialle di passare per la prima volta il turno che invece sorridono a Piero Barbaro: per Marco Gallicchio, c’è ben poco da bestemmiare.

PACE-LUPIAE 0-2 26’ Bastos, 44’ Mertens (L) L’ultima partita del primo turno vede protagonisti i campioni in carica del Lupiae contro il Pace. A fare le veci di Del Bosqov e Patruno è Jos Corasaniti, che aveva giocato solo un tempo col suo Star16. Luca Brindisino non si fa impietosire e apre le marcature al 26’ con Bastos, un giocatore inserito nei meteoriti dell’anno ma che al torneo si rivelerà decisivo in ogni partita. Al 44’ del primo tempo è Mertens a mettere in cassaforte il risultato per i verdeazzurri, che se la vedranno ai Quarti col Domingo.

 

Quarti di Finale

IMG-20140617-WA0007DELINQUERE-TERLIZZI 2-1 4’ Bonaventura (D), 24’ El Sharaawy (T), 35’ Bergessio (D) I Quarti di Finale sono la riprova che, se ci fosse stato un adeguato riscaldamento al venerdì, forse questo torneo ci avrebbe fatto vedere più gol anche a partire dal primo turno. Delinquere e Terlizzi, amici e avversari da sempre, si ritrovano di fronte dopo un anno. Pronti via e Bonaventura fa capire a Paolo Memola che non sarà una passeggiata come l’anno scorso. Benatia e compagni però si tuffano a testa bassa in attacco fino al pareggio, venti minuti dopo, ancora di El Shaarawy. Giusto il tempo di esultare, perché ci vogliono solo altri dieci minuti e un paio di capovolgimenti di fronte per riportare avanti il Delinquere con Bergessio. Nel secondo tempo la partita è meno spumeggiante, Sergi sa come chiudersi e Memola, pur conoscendo bene il suo antagonista, non riesce a trovare il varco giusto per il pareggio: la vendetta dei calabresi è servita fredda.

IMG-20140617-WA0013CURTALE-CELTIC 2-0 8’ Balotelli, 42’ Mauri (Cu) Quarto di Finale aperto e senza favoriti quello tra Curtale e Celtic, se non fosse che all’ottavo minuto Mario Balotelli incanala la partita sui binari arancioblu. In questa fase del torneo, però, il pubblico giunto a Corato per questo grande evento mediatico dà vita insieme ad altri manager ad un torneo di poker che in pratica sfolla le tribune della Joice Arena, unitamente ad un altro torneo multiplayer di pleistescion 2 e ai continui passaggi dinanzi al monitor di servizio. Nonostante le “porte chiuse”, si sentono bene le urla di Piero Barbaro che se la prende con tutto e con tutti, imprecando contro il Curtale e la sua presunta fortuna al gioco, che si materializza al 42’ col raddoppio di Mauri: definitivo colpo del ko per i biancoverdi.

IMG-20140614-WA0017LABBARI-AMICI 1-2 11’ Gilardino (L), 41’ e 45’ De Rossi (A) Quando Tedone si ripresenta davanti al joystick si vede che ha ormai la testa fra le nuvole delle incombenze da padrone di casa, tornei di poker in corso e un via vai di birre. Roberto Bartolomucci capisce l’antifona e sceglie di batterlo con le stesse armi con cui i pugliesi hanno battuto l’Akragas: concentrazione e intensità. All’inizio, però, fa sfogare Tedone che passa già all’11’ con Gilardino: sarà un gol controproducente, su cui Tedone si cullerà fino all’uno due terribile firmato DDR, Daniele De Rossi. La sua doppietta tra il 41’ e il 45’ sarà un colpo letale per il Labbari che non riuscirà più a riprendersi: Amici di Moira Orfei arriva in Semifinale da outsider contro il Curtale.

IMG-20140614-WA0048DOMINGO-LUPIAE 0-1 51’ Bastos (L) Domingo-Lupiae è un altro Quarto di Finale incerto, dove la differenza la fa il dettaglio. E i dettagli in questo caso sono due: Luca Brindisino ha studiato bene il match tra Domingo e Flipper in cui il gioco di Mangia ha messo in difficoltà Simonetti, il quale, ed eccoci al secondo dettaglio, è anche lui impegnato nel torneo di poker. Lo stesso errore che l’anno scorso costò il torneo al Mojito, ma evidentemente non è servito da lezione al Domingo che, dopo aver resistito bene nel primo tempo, è costretto a cedere al solito Michel Bastos che, ancora una volta, trascina il Lupiae verso il passaggio del turno. In Semifinale, stavolta, troveranno il Delinquere.

 

Semifinali
IMG-20140615-WA0024CURTALE-AMICI 0-2 34’ Cerci, 41’ F. Rinaudo (A) Se entrambi le semifinali presentano un testacoda tra la prima e la seconda in classifica e due retrocesse, il derby pontino tra Curtale e Amici era sicuramente la gara più imprevedibile. Dario Brindisino dopo il Celtic ha definitivamente scoperto le carte: l’allenamento fiorentino è servito e il Curtale è una squadra che ha una sua identità di gioco. Dall’altra parte Roberto Bartolomucci ha sconfitto avversari importanti e non ha certo intenzione di farsi intimidire. La sua arma letale è sempre la stessa: lasciar sfogare l’avversario e poi tramortirlo con degli uno-due micidiali. Stavolta passano 7 minuti tra il primo gol di Cerci e il secondo di Rinaudo sul finire della prima frazione di gara. Dopodichè il catenaccio biancolilla tiene e Dario Brindisino può solo constatare di aver fatto un ottimo torneo mentre per Roberto Bartolomucci il sogno continua.

IMG-20140617-WA0012DELINQUERE-LUPIAE 0-6 13’ Bastos, 19’ Ibarbo, 22’ Bastos, 51’ Castro, 69’ Cuadrado, 83’ Konate (L) Quando scocca l’ora di Delinquere-Lupiae il monitor ufficiale è già stato bello che spostato (per evitare i continui passaggi) e la carne comincia ad arrivare copiosa sulla tavola imbandita. Odori genuini che non devono aver lasciato insensibile Domenico Sergi, a detta di tanti forse l’unico ancora in grado di poter fermare la corsa del Lupiae campione in carica. Entrambi i players si rispettano molto e sanno che dall’altra parte non c’è propriamente l’ultimo arrivato, eppure il verdetto del campo ha superato ogni più assurda immaginazione. Il punteggio tennistico col quale il Lupiae si è sbarazzato del Delinquere ha quantomeno dello spiacevole, considerando che è maturato in una partita dove i neroamaranto non hanno praticamente mai visto la palla. A nulla è valso il time out pro cena chiamato da Sergi alla fine del primo tempo, quando il risultato era già stato fissato sul 3-0 da Ibarbo e da una doppietta dell’immarcabile Bastos. Al rientro dagli spogliatoi, l’ormai rodato Brindisino si permette il lusso di operare tre cambi mettendo a segno altrettante reti con Castro, Cuadrado e Konate. Per il Delinquere più che una semifinale è stata un’agonia, il Lupiae sa di avere tra le mani un traguardo storico, mentre gli astanti fischiano solennemente la mancata resistenza opposta da Sergi, anziché applaudire il capolavoro di Brindisino.

 

La finale

Lupiae campione pleistescion 2014LUPIAE-AMICI 4-1 34’ Ibarbo (L), 45’ Mertens (L), 68’ Cerci (A), 73’ Bastos (L), 80’ Cuadrado (L) Una volta arrivati in fondo non ci si volta indietro. Amici e Lupiae vogliono fortemente portare a casa il titolo, costi quel che costi. Mancano poco più di 40 minuti a Italia-Inghilterra, ma giocarsi una finale di torneo a 16 players (pur se con uno sparuto numero di spettatori paganti) è un’emozione unica. Entrambi i giocatori con le rispettive divise (rituale che ha caratterizzato tutto il torneo), mentre Luca Brindisino per l’occasione schiera i suoi con la terza maglia giallorossa. L’inizio del match è contratto, ma al 34’ Michel Bastos stavolta veste i panni di uomo assist, servendo un cross al bacio che Ibarbo insacca di testa per l’1-0. I pontini vanno sotto ma come al solito non si scompongono e provano ad affacciarsi dalle parti di Consigli; il Lupiae conosce la strategia avversaria e con un capovolgimento di fronte improvviso riesce a metterlo di nuovo ko. IMG-20140615-WA0039E’ ancora Bastos a salire in cattedra con una cavalcata sulla sinistra conclusa con un cross radiocomandato per Mertens, il quale, inspiegabilmente marcato larghissimo da Rodriguez, si esibisce in una rovesciata al volo dal centro dell’area piccola che strappa applausi a scena aperta: è sicuramente il gol più bello del torneo ed è arrivato in Finale. La prima frazione si chiude sul 2-0 e con l’immancabile “Era importante andare al riposo in vantaggio” scandito a chiare lettere da Luca Brindisino. Un vecchio mezzuccio che però Roberto Bartolomucci conosce bene e così Amici di Moira Orfei dà prova di essere squadra dura a morire riaprendo le sorti dell’incontro al 68’ con il Corvino d’Oro 2013/14, Alessio Cerci. Il gol fa infuriare Brindisino che suona la sveglia ai suoi e, nemmeno 5 giri di orologio più tardi, il Lupiae la chiude indovinate con chi? Ovviamente con Michel Bastos, che risulterà essere capocannoniere del torneo con 5 marcature. Da lì in poi è praticamente solo Lupiae, che si diverte col quarto gol di Cuadrado e non lascia nemmeno le briciole ai laziali grazie anche a Consigli, che a 5 dalla fine para addirittura un rigore a Cerci. Un trionfo per nulla annunciato questo del Lupiae 2013/14, che dopo la maglietta del Borghetti si porta a Lecce anche la Mano di Legno messa in palio da Memola: gli servirà per sostituirla con quella consumata dal joystick?

 

Italia-Inghilterra 2-1 35’ Marchisio (It), 37’ Sturridge (In), 50’ Balotelli (It)

IMG-20140617-WA0010Tra uno gnemmariello e una salsiccia, una fettina e un involtino, il tutto gentilmente offerto dall'Associazione a Delinquere, alla mezzanotte arriva anche il momento della Nazionale. Chi più chi meno, tutti si sistemano comodamente dinanzi allo schermo per l’esordio azzurro al Mondiale 2014. Fortunatamente lo staff di Corato ’14 aveva provveduto a chiudere a chiave per ben due volte la stanza del frigorifero in modo da preservare qualche birra per la partita. Pronti via, l’Italia soffre la velocità delle frecce britanniche, ma al 35’ arriva la lezione di calcio ai maestri che non ti aspetti. Dopo aver alzato la mano per chiamare lo schema, l’ottimo Candreva da calcio d’angolo finta il cross e serve invece corto Verratti, il quale alza la testa per guardare in mezzo senza però riuscirci, visto che un marcantonio in divisa bianca gli si para davanti. Così in una frazione di secondo prima stoppa di sinistro e poi serve di destro, sempre senza guardare, l’accorrente Andrea Pirlo. In realtà Pirlo sembra inizialmente non aspettarsi quel pallone: la difesa avversaria infatti non è uscita e i nostri saltatori sono tutti in area. Quando però vede il pallone andare rasoterra verso di lui, il regista italiano fa un improvviso scatto con cambio di direzione, necessario visto che il suo marcatore inglese era già in corsa per impedirgli di prendere la palla. Pirlo IMG-20140617-WA0009appare addirittura mezzo passo indietro: a quel punto calciare verso la porta significherebbe andare in contrasto con l’avversario, ripassarla a Verratti un inutile rischio. Serve assolutamente una soluzione, possibilmente rapida e geniale. Detto fatto, Andrea Pirlo apre le gambe e senza nemmeno girarsi continua a correre in avanti; Sturridge, il suo marcatore, quando si accorge di essere stato fregato prova a inchiodare e quasi casca all’indietro, linciando i suoi compagni di difesa come a dire: “Vabbè m’ha fatto fesso, ma se devo pressare solo io ditelo!”. Quando riesce a voltarsi però, Claudio Marchisio ha già stoppato la palla per prepararsi il tiro da fuori che passerà in mezzo a sei calzettoni bianchi prima di infilarsi alle spalle di Hart. Un gol capolavoro, complice anche una difesa troppo tardiva nel rialzarsi dopo l’angolo corto, che costa un preziosissimo posacenere a casa Labbari, fatto cadere nella concitazione dal presidente del Domingo, a suo dire inavvertitamente. Nemmeno il tempo di raccogliere le cicche che l’Inghilterra pareggia: una banale palla persa a centrocampo ci costa il più classico dei contropiedi all’italiana, con la difesa tutta impegnata a correre all’indietro e colpita da Sturridge nella zona dove il cattivo posizionamento della IMG-20140615-WA0043retroguardia ha lasciato lì solo Paletta. Uno a uno. Il palo di Candreva allo scadere serve soltanto ad aumentare i rimpianti di Stefano Linciano che lo avrebbe voluto candidato, se non al Corvino d’Oro, almeno all’Esposito d’Oro. Stessi rimpianti, ma a distanza, per Tarantino, che col senno di poi avrebbe voluto Darmian al posto di uno tra Romulo e Denis in nomination. Il terzino dei Wailers, infatti, fa sfaceli sulla fascia destra insieme a Candreva, anche grazie alla cattiva fase difensiva di Rooney, e molto probabilmente si è guadagnato i galloni da titolare anche per la Costa Rica.

IMG-20140615-WA0033Il secondo tempo si apre con un cambio tattico: i presenti mescolano le carte tra divani sedie e parterre e provano così a dare una mano alla squadra. Il tentativo va a buon fine, se è vero che dopo soli 5 minuti Candreva scende ancora sulla destra e con l’ennesima finta fa esibire il povero Baines in un pregevole Temps Levé facendogli rimpiangere, forse, di non aver fatto danza da piccolo. Il cross di sinistro sul secondo palo dell’ala del Mojito è un invito a nozze per Mario Balotelli, che insacca il pallone di testa dopo essere sbucato alle spalle del difensore centrale. La gioia incontenibile si concretizza a casa Labbari con una chiazza di amaro per terra: si tratta del drink del presidente del Terlizzi, che protesta a lungo con l’arbitro per un presunto fallo subito da tergo. La moviola poi mostrerà come effettivamente Memola abbia subito una leggera spinta da Mangia, ma non tale da far versare l’intero contenuto del suo bicchiere. Ammonizione dunque sacrosanta. La traversa finale di Pirlo con una punizione in stile pernambucano, quasi a voler rendere omaggio a un idolo locale, riempie le colonne della stampa inglese che scrive: “Andrea IMG-20140614-WA0027Pirlo si beffa, e non è la prima volta nella sua carriera, del nostro portiere Hart spiazzandolo su una punizione che lui può solo guardare terrorizzato finire sulla traversa. Come diavolo avrà fatto?”.

Una vittoria importante, contro un’Inghilterra giovane e intraprendente, in pieno ricambio generazionale, affidata forse al tecnico sbagliato, che dà fiducia all’ambiente ma non restituisce le energie sottratte dalla giornata, conclusasi con un tressette a perdere e la spartizione dei posti letto.

Il risveglio alla domenica è duro, specialmente per il Delinquere che proprio non ne vuole sapere di abbandonare le coltri, ma alla fine un paio di caffè e una pastarella sono sufficienti per rimettersi in sesto e ripartire verso una nuova stagione, con la certezza di non volere mai perdere ed una soddisfazione particolare: essere riusciti a fare un paio di carezze al temibile quanto pavido alano Bob.

2013-06-23 12.07.24


Torgio Giosatti

2 pensieri riguardo “Il Punto di Torgio Giosatti: Speciale CORATO 2014

  • Cusci Team

    Torgio Torgio Torgio! Fantastico resoconto e degna conclusione di questa annata fantacalcistica. Ora viene il difficile però, aspettare fino a settembre per rivederci tutti. Speriamo che il Mondiale ci porti qualche gioia e un agosto soleggiato ci faccia distrarre al mare, sempre con un occhio e un orecchio al calciomercato però… sono sicuro che nessuno vorrà arrivare impreparato all'asta.

    Ps. Sono ancora commosso per la divisa e i premi Fair Play e Penna D'Oro, ogni mattina dedico 5 minuti di adorazione alla maglietta ed ai riconoscimenti 🙂

  • delinquere

    ma come fai?come fai a ricordarti utto ma proprio tutto?

    emozioni rivissute…grazie…rifacciamo una giornata cosi al piu presto!anzi due che è meglio:-)

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