Il Punto di Torgio Giosatti – Al giro di boa

Celtic Campione d'Inverno.

Ma ora la parola al mercato.

Nonostante la sconfitta nell'ultimo scontro diretto col Terlizzi, Barbaro e Santini chiudono meritatamente in testa il girone d'andata. Adesso impazzano le trattative: tra rescissioni e precedenze, tra cartelli ed alleanze, spuntano anche idee folli, come Icardi ad uno dei cheap leader…
 

La lotta scudetto

La Serie A Green 2014/15 si sta nutrendo di una gustosissima lotta al vertice tra almeno quattro squadre. Tra rincorse, scontri diretti, vecchie ruggini e capovolgimenti di fronte, Celtic, Terlizzi, Akragas e Amici stanno offrendo uno spettacolo degno dell'importanza che detiene la famosa coppa della Sagra del Fagiuolo. A dispetto della classifica, in questo momento chi sembra stare meglio di tutti è il Terlizzi di Paolo Memola, i cui problemi di abbondanza in tutti i reparti sono risolti dalla assoluta qualità dei titolari, sempre e comunque inamovibili. La voglia di rivincita per quello scudetto perso in extremis proprio col Celtic, è fruttata una bella vittoria nello scontro diretto che ha dato un'enorme iniezione di fiducia all'ambiente e allo stesso tempo ha messo tanta pressione agli avversari. Gli azzurrogranata intanto, dopo aver elargito prestiti a destra e a manca e aver racimolato un bel gruzzoletto, possono guardare addirittura con relax al mercato, visto che detengono una delle rarissime precedenze a centrocampo, proprio insieme a Barbaro e Santini. Non è affatto da escludere, dunque, un patto di non belligeranza tra i due per dividersi equamente e senza spargimenti di sangue i due big arrivati in mediana: Diamanti e Shaqiri. Un serio problema per i diretti concorrenti allo scudetto, se non fosse che anche Amici di Moira Orfei al momento gode di una certa tranquillità nel sapere che, Giovinco o non Giovinco, ha in Nenè la sua preziosa precedenza in attacco. Nonostante la folta concorrenza, infatti, Roberto Bartolomucci ha un distacco economico siderale dai potenziali competitors, tale da aver solo l'imbarazzo della scelta su chi tra i vari Eto'o, Gilardino, Podolski e il tanto rimpianto Cerci (ma chissà, anche un Luiz Adriano…) acquistare. 

Di conseguenza, il più inguaiato tra i quattro moschettieri del tricolore è Totò Alaimo. Le quattro batoste di fila hanno messo a nudo tutti gli errori gestionali compiuti a settembre ma soprattutto a novembre, quando la società siciliana non si è mossa per alcun difensore nonostante la liquidità non mancasse. E ora che Gabbiadini a Napoli nega un tridente sicuro, si attenderà l'approdo di Pavoletti al Chievo per tornare a correre? A meno che Molina entro la mezzanotte del 2 febbraio non si tramuti da zucca di scarto a precedenza in carrozza così da consentire ad Alaimo di dire la sua almeno per i big a centrocampo, tenendo vivo il sogno scudetto.

La zona Champions

Nonostante gli infortuni e una certa discontinuità, il Mojito sembra essere tornata la squadra che a inizio stagione era in lizza tra le pretendenti alla vittoria finale. Certo ora i punti di distacco sono tanti, ma la Champions Green 2015/16 sembra ad oggi un approdo certo per Stefano Linciano. Le scelte di mercato fatte a novembre, da Brkjc a Greco, da Zukanovic ad Acerbi, magari non faranno la differenza ma consentiranno ai neroverdi di non guardare con ansia al mercato, specialmente quello dei portieri dove l'addio di Gillet poteva mettere qualche apprensione a un portafogli non certo gonfio. A Lizzanello si augurano che Borriello rinunci a quei famosi 4 mln di euro per andare a giocare titolare da qualche parte, visto che ormai si sono rassegnati a vedere il gioiellino Sturaro scaldare la panchina dello Juventus Stadium, almeno per i prossimi mesi. Certo che però aver regalato così Felipe Anderson…

Non è in vena di regali invece il Domingo, che dopo un avvio choc ha infilato un filotto di tre vittorie consecutive che lo hanno proiettato fino alla zona Champions. Certo, la mazzata Torres è ben lungi dall'essere digerita, ma Marcello Simonetti ha il cosiddetto pelo sullo stomaco e dopo Parolo e Feftatzidis saprà estrarre un altro coniglio dal cilindro del mercato? Anche Flipper e Pace puntano a entrare nelle prime 8, ma mentre Fabrizio Mangia sarà alle prese con la sostituzione degli infortunati cronici Biabiany e Asamoah, Eugenio Del Bosqov ancora non si capacita di aver lasciato libero Feftatzidis ritrovandosi adesso con Mandragora, e vorrà puntare dritto su un suo pupillo: El Cebolla Rodriguez.

Marco Gallicchio il vero colpo lo ha messo a segno nel mercato interno: prendendo De Rossi dal Cusci in cambio di Ekdal ha affiancato a Borja Valero l'uomo di esperienza che serviva ed anche i risultati gli stanno dando ragione, portandolo a ridosso della zona Champions. La quasi sicura assenza all'asta del manager novolese, comporterà molto probabilmente la delega proprio per Vito Lorusso, ma a parte un necessario terzo portiere sarà difficile anche per lui sostituire i vari Volta, Campanharo e Bellomo con qualcosa di meglio disponendo di soli 130 mld.

La zona retrocessione

Il Lupiae era partito benissimo infilando una serie di sei risultati utili consecutivi e attestandosi nelle zone altissime della classifica. Poi una lenta moria di giocatori, specialmente in attacco, ha praticamente azzerato la competitività dei verdeazzurri che non vincono proprio da quella sesta giornata e che, domenica prossima, addirittura non disporranno di nessuna punta in rosa. Una vera ecatombe per Luca Brindisino che dopo le follie finanziarie di settembre e novembre adesso si ritrova col pezzo più corto nel gioco dei bastoncini delle precedenze in attacco (ne ha addirittura due, in attesa di conoscere le destinazioni di Osvaldo e Belfodil) e stavolta nemmeno una delle sue famose acrobazie potrà salvarlo dalla sorte che probabilmente lo attende: rovistare impotente tra gli scarti lasciati dai colleghi più abbienti.

Nemmeno il Curtale se la passa benissimo: l'esplosione di Felipe Anderson fa il paio con la stagione praticamente finita della sorpresa Djordjevic, che insieme ai pacchi novembrini color legno Almeida e Coda, costringerà Dario Brindisino a rivedere i suoi piani di mercato, per evitare una seconda parte di stagione a ridosso della zona hot della classifica. Minuscoli segnali di ripresa anche per il Delinquere campione in carica ormai solo di nomina, visto che addirittura anche la bandiera Gastaldello sembra voler lasciare Reggio Calabria, regalando comunque a Sergi quella che ad oggi sarebbe l'unica precedenza in difesa. Mauricio o Strinic i nomi caldi per sostituirlo, sebbene è il mercato interno quello che pare interessare maggiormente i neroamaranto, con un centrocampista molto probabilmente in entrata al posto della precedenza (inutile senza soldi) e l'incognita Cassano. Anche lui ha rescisso dopo essere entrato in rotta di collisione con la società ed ora si attende di sapere se si accaserà nuovamente in serie A. Zona retrocessione a fine girone d'andata anche per il Cusci Team, come ampiamente profetizzato nel pulmino Green, in quell'ormai celebre viaggio di ritorno Serrano-Roma. Vito Lorusso non ha mai nascosto di non aver affatto gradito il trattamento ricevuto all'asta di novembre, quando fu costretto a fare operazioni di ripiego come effetto di alcuni accordi sottobanco, e si prepara a rilanciare i suoi avversari (Brindisino's in primis) fino all'ultimo milione, in un'asta invernale che si preannuncia rovente. I tifosi di Possidente si augurano che alla fine non sia proprio lui a scottarsi.

Avranno un bel da fare anche gli Eagles di Jos Corasaniti, ben messi dal punto di vista economico sebbene si trovino come principale concorrente nelle precedenze in attacco quell'Amici cheap leader che rischia di prendere tutto. Molto dipenderà da quanto i rossoviola decideranno di spendere, perché se Bartolomucci dovrà riempire due slot e non una lì davanti, un pallottoliere potrebbe non bastare. Chiudono mestamente la graduatoria Labbari e Wailers. Marco Tedone ha già annunciato la sua festosa presenza all'asta nonostante i biancorossi non debbano (apparentemente) fare mercato. I Wailers di Angelo Tarantino, pur avendo concluso il periodo di inibizione dal mercato, non hanno finora concluso nessun movimento. La classifica, d'altronde, lascia poche speranze all'immaginazione e i gialloblù non hanno nemmeno passato il gironcino di Green Cup. Angelo Tarantino, dunque, ha ben poco da riparare (Romulo? Obbadi?), sia perché la squadra non sembra granché migliorabile nei suoi effettivi e con i 200 mld a disposizione, sia perché magari questi crediti potrebbero essere meglio reinvestiti  l'anno prossimo, senza aste falsate e relativi handicap di classifica. Salvo eccezioni. Già perché la regola in Serie A Green sono proprio le eccezioni e lo sa bene casualmente giusto un certo Mauro Icardi, che circa due anni fa movimentava il mercato invernale in un pazzo scambio tra Cusci e Pace. Perciò non ci stupiremmo di vederlo coinvolto in qualche trattativa folle: quanto può valere a questo punto la stagione dei Wailers? E quanto Maurito Icardi, un numero a quattro cifre? Potrebbe Angelo Tarantino decidere di monetizzarlo e puntare tutto sul 2015/2016? Tutti quesiti, questi, ai quali non sapremo dare risposta fino al 7 di febbraio. Certo che vedere Icardi in coppia con Tevez, oppure in un tridente con Berardi e Dybala potrebbe non essere un sogno di una notte di pieno inverno…

Torgio Giosatti