Può capitare di lasciare libero un giocatore sul mercato,
per un errore di distrazione o di valutazione,
e poi questi tira fuori la stagione che proprio non ti aspettavi.
Ad aumentare il rammarico della scelta,
in questi casi si aggiunge il fatto che il prescelto al posto dello svincolato
di solito si rivela un flop clamoroso…
2012-2013
IVAN RADOVANOVIC (LUPIAE – L. BRINDISINO): soffiato a suon di mld (40) alla concorrenza di Mojito e Labbari, che lo volevano per coprire Carmona e Biondini, Radovanovic approda al Lupiae come un vezzo, un panchinaro di lusso, magari da sfruttare nelle ultime giornate. Niente di meno azzeccato, considerando che per prendere il serbo atalantino, Luca Brindisino ha lasciato in un attimo di follia un altro serbo, Adem Ljajic. Fino a quel momento il viola languiva tra panchine e s.v., ma da lì in poi ha fatto sfaceli nello Star15 grazie anche al cambio di modulo di Montella ed entrando addirittura nella top 11 del campionato. C’è chi dice che con lui il Lupiae si sarebbe cucito sulla maglia un altro scudetto, ma almeno Radovanovic sarà contento. VOTI ?
2013-2014
MATIAS VECINO (STAR16 – CORASANITI): sarà anche stata una promessa della Fiorentina girata in prestito a Cagliari, ma Matias Vecino al Kitty’s In Coola Star16 ha combinato solo guai. Prima del suo arrivo, infatti, Corasaniti aveva preso a settembre Santana a 42 mld: ennesima stagione della rivalutazione fallita al Genoa, ma almeno la sera ti suona qualcosa alla chitarra. Detto addio a Santana a gennaio, il manager calabrese voleva racimolare un bel gruzzoletto per giocarsi bene la precedenza a centrocampo. Ha fatto l’errore, però, di esternare questo pensiero al Curtale, che in cambio di Maxi Moralez gli ha rifilato un derelitto Sestu più 300 mld, sicuramente utili all’asta. Probabile, se non fosse che Corasaniti, pressato mentalmente da impegni urgenti di volontariato, si lascia comunque sfuggire via i nomi più importanti e quando finalmente, eliminata anche molta della concorrenza, tocca a lui chiamare, ha un attimo di esitazione e poi, con un filo di voce, esclama: “Vecino”. Gli astanti sono tutti in confusione, qualcuno mosso a compassione vorrebbe addirittura dirgli “Ripensaci!”, ma è tutto inutile. Vecino naturalmente costa 1, poco meno dei voti utili portati alla causa dello Star16. VOTI ?
2014-2015
LAZAREVIC (MOJITO – LINCIANO): e pensare che Felipe Anderson ai tempi del Santos giocava nel tridente insieme a Neymar e Ganso. Poi lo sbarco in Italia, ben pagato, e da lì in poi il buio, praticamente sempre in maglia Mojito. Per un anno e mezzo, il tempo che ci mette Linciano a decidersi a scaricarlo: “Tra lui e Iago Falque, uno dei due è di troppo”, ha dichiarato subito dopo l’asta di novembre in cui ha svincolato il brasiliano per prendere Mandragora, salvo poi lasciare anche lui in favore di Onazi, che però non andava bene nemmeno lui e a febbraio è stato sostituito con Lazarevic. Lui si che, con 6 presenze e due sole sufficienze, non ha fatto rimpiangere Felipe Anderson, nel frattempo accasatosi al Curtale…
2015-2016
KEVIN STROOTMAN (MOJITO – LINCIANO): Questa mossa Stefano Linciano l’ha proprio sbagliata. A novembre comincia a sfoltire qualche peso morto caricato in estate e tra i vari Kishna e Morrison sceglie proprio Suso, fino a quel momento ai margini del Milan. Peccato che a gennaio lo spagnolo vada al Genoa e al Delinquere, che lo pagherà con la precedenza l’onesta cifra di 100 mld per ricevere in cambio le prestazioni di un attaccante. Mentre invece il prescelto Strootman si rifarà vivo solo alla fine, molto poco e senza gesti memorabili. E chissà che sfida scudetto sarebbe stata con un paio di doppiette dell’ex Liverpool…
KHOUMA EL BABACAR (CELTIC – BARBARO & SANTINI): Tutto fuorché titolare, eppure a novembre i celtici si dissanguano di ben 432 mld per portarlo in biancoverde, lasciando un ragazzino che aveva giocato alla prima d’agosto e poi era sparito, rientrato tra i ranghi della Primavera: Federico Chiesa. Salvo poi riesplodere giustappunto dopo che Barbaro e Santini lo avevano svincolato, togliendo subentri (e voti) importanti proprio a Babacar e facendo mordere le mani ai due manager capitolini, che nel frattempo si erano persi per strada pure i gol di Ntcham e Tonelli, quest’ultimo lasciato a novembre in quanto riserva e ripreso a febbraio dopo un breve exploit da svincolato, dopo il quale non vedrà più il campo. Tempismi perfetti.
ADAM OUNAS (AMICI): Di lui si diceva un gran bene in estate, tanto che il Lupiae lo tessera per coprire le spalle a Insigne. Sarri, però, non la vede così. Anzi, non lo vede proprio, tanto che Luca Brindisino, esasperato, lo svincola a febbraio. Con un abbaglio tremendo, Amici di Moira Orfei lo prende per affiancarlo al neo acquisto Callejon, ottenendo però i medesimi risultati, ossia nulla. Il problema è che per lui abbandona la scommessa Karamoh, che proprio quella domenica giocherà e segnerà. Stessa sciagurata scelta che poi farà con Howedes, svincolato e in gol subito dopo. VOTI 11
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