Questo premio è la versione ancor più sfigata,
se possibile,
della maggiore delusione.
Perché se quest’ultima è frutto
di prestazioni opache e caterve di insufficienze,
il “Chi l’ha visto?” viene usualmente assegnato a chi,
contro tutti i pronostici,
il campo proprio non l’ha visto.
A volte perché in ospedale, palestra o infermeria.
A volte perché in discoteca…
I giocatori sul viale del tramonto
sono i maggiori indiziati alla nomination
2007-2008:
ENRICO CHIESA (AKRAGAS – ALAIMO): “L’ho preso per il pleistescion”. E’ tutto quello che è stato in grado di dire Alaimo dopo averlo letteralmente prelevato dal Pace in cambio di Volpe e 73 mld. Un magheggio pazzesco, come ha ammesso lo stesso Presidente dell’Akragas, che ha portato il non giovane fantasista del Siena ad Agrigento a gennaio, con l’assoluta certezza che non avrebbe mai giocato. VOTI 6
2008-2009:
CHRISTIAN VIERI (LUPIAE – L. BRINDISINO): Poche volte ha giocato, poche volte ha segnato. E la metà di quelle Luca Brindisino lo relega in panchina. Ciononostante Atalanta e Lupiae avevano dimostrato di saper aspettare il bomber che tante soddisfazioni ha regalato alle sue squadre in carriera. Purtroppo, vuoi i guai fisici, vuoi i troppi impegni mondani che attanagliano lui e il suo indaffaratissimo harem, non è riuscito a dare quello che ci si aspettava. Brindisino prova invano pure a metterlo sul mercato, ma la reputazione di gigolo ormai precede Vieri ovunque, sicchè finisce la stagione ai Caraibi con Adriano. VOTI 6
2009-2010:
ALBERTO PALOSCHI (CELTIC – BARBARO): doveva formare con l’altro Alberto (Gilardino) uno dei tandem più prolifici del campionato. E invece, è proprio il caso di dirlo, nessuno l’ha visto o forse nessuno ha saputo riconoscerlo. Si dice, infatti, che Paloschi sia cresciuto in questo anno passato con Barbaro e Petroni di ben 5 cm di altezza, cosa che gli ha causato a detta dello staff medico del Celtic&St.Pauli gli infortuni muscolari che gli hanno praticamente impedito di giocare. Un giocatore sospeso tra mistero e leggenda…VOTI 7
2010-2011:
ADRIANO LETE RIBEIRO (CURTALE – D. BRINDISINO): Questa ultima, deprimente stagione in Italia Adriano Lete Ribeiro l’ha trascorsa con la maglia del Curtale di Dario Brindisino. Ennesimo tentativo di rilancio, ennesimo buco nell’acqua. Addio Imperatore. VOTI 5
2011-2012:
MILOS KRASIC (AMICI – BARTOLOMUCCI): il 4-2-4 di Conte avrebbe dovuto esaltarlo, ma sin dal ritiro estivo si era capito che qualcosa non stava funzionando con Milos Krasic. Ciononostante Roberto Bartolomucci ci spende 121 mld e lo riconferma anche a febbraio, sperando in una precedenza ad aprile, ma lui finisce in tribuna e molto probabilmente lo rivedremo in un altro campionato: un flop da 6 presenze, 1 gol fortuito e 5,58 di media. VOTI 9
2012-2013:
NICOLAS ANELKA (MOJITO – LINCIANO): arriva alla Juve come ennesimo surrogato di top-player, il Mojito lo prende a febbraio sperando di compensare eventuali forfait di Giovinco. Il blasonato francese che ha militato al Chelsea, Man City, Liverpool, Psg, Real e Arsenal, si vede in campo solo due volte, di cui una sola da titolare. Un giocatore finito, che dopo esser stato epurato dalla nazionale per gli insulti all’allenatore Domenech, è riuscito a farsi cacciare pure dallo Shangai in Cina, dove da giocatore-allenatore è durato circa un mese e mezzo… VOTI ?
2013-2014:
MARIO GOMEZ (MOJITO – LINCIANO): nemmeno il tempo di scendere in campo e crack. I tifosi del Mojito non hanno avuto praticamente modo di poter apprezzare un acquisto da 491 mld che, senza l’infortunio durato in pratica tutta la stagione, avrebbe potuto contribuire a scrivere una storia diversa per questo campionato e Stefano Linciano. Invece per lui solo un abbonamento alla tribuna numerata dell’Asso di Picche e un bel pacco di blasfemie personalizzate, visto che per quanto è stato pagato è stato addrittura inserito nel paniere Istat di Lizzanello. VOTI ?
2014-2015:
GIUSEPPE ROSSI (TERLIZZI – MEMOLA): I maligni hanno da subito vociferato che la sua conferma, passata attraverso un assegno di 51 mld a settembre, sia servita soltanto ad evitare una catastrofica minusvalenza. La dirigenza pugliese, invece, ha sempre affermato di crederci e, anzi, di aspettare il ritorno del fuoriclasse azzurro che sarebbe dovuto essere l’arma in più, il rinforzo inatteso del finale di campionato per tentare l’assalto al primo scudetto. Niente di tutto ciò si è avverato, dal momento che Pepito non ha visto il campo nemmeno lo straccio di un minuto, tanto da non comparire nemmeno nelle statistiche Fantagazzetta, al contrario invece dei tabloid di Terlizzi, che fanno a gara a paparazzarlo e gli addossano le “libertine colpe” di tutti gli scandali e i misteri che hanno avvolto i Leopards quest’anno, da Neto a De Ceglie passando per Strootman e Asamoah. A questo punto verrebbe da chiedersi: chissà che sorta di party e festini faranno nell’infermeria azzurrogranata, vista la costante tendenza ad averla sempre piena zeppa di gente…
JEREMY MENEZ (WAILERS – TARANTINO): L’anno scorso era stata una delle rare note liete del Milan. Tarantino lo prende da infortunato come quarta punta investendo su di lui 52 mld, ma in pratica si deve dimenticare di averlo fino all’avvento della primavera, quando rientra facendo vedere in 8 presenze un paio di sprazzi della sua classe. Ennesimo sacrificato all’altare degli sfaceli del Milan e dei Wailers.
EMANUELE GIACCHERINI (DOMINGO – SIMONETTI): Dopo un Europeo disputato da protagonista con l’Italia, è stato conteso fino all’ultimo da Torino e Napoli, che se lo è aggiudicato per 1,5 milioni di euro dal Sunderland. Era dunque lecito aspettarsi una grande stagione alla corte di Sarri, che invece lo relega ai margini del progetto Napoli, concedendogli – e pure raramente – soltanto spezzoni di partita da senza voto.
MARCO BORRIELLO (PIGNA): Dopo la stagione da protagonista al Cagliari con 16 gol, la rete d’agosto alla prima contro l’Udinese, con conseguente acclamazione popolare, era sembrata il preludio di un’altra annata ricca di bonus. Oltre alla Spal si illude anche Marco Gallicchio, che spenderà per lui ben 240 mld, salvo poi liberarsene spedendolo al Pigna di Bucci, reo di aver creduto di poterlo affiancare a Paloschi. Invece un non ben identificato infortunio muscolare (giunto subito dopo le polemiche con pubblico e mister per una sostituzione) lo ha trasformato nel re delle discoteche della Riviera Romagnola ben prima della stagione balneare. VOTI 8
Skrausic
Chi l'ha visto?…beh, Linciano sembra vederci come nessuno in questa categoria.
uhauhahauhauhauh!
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