Daniele Faggiano d’Oro (Miglior Investimento)

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Il giocatore acquistato durante le aste di riparazione e pagato poco

poiché sfuggito agli occhi di tutti.

2015-2016:

DANIELE GASTALDELLO (MOJITO – LINCIANO): Con la precedensza, si, ma ottima mossa di Stefano Linciano che lo paga 7 miliardi a novembre solo grazie all’acume che gli fa comprare in estate Canini come ottavo difensore. Quest’ultimo, infatti, all’epoca dell’asta iniziale era in odor di firma con l’Ascoli in B, ma ancora presente nelle liste fantacalcistiche a pochi spicci: il vero investimento (6 mld) è stato lui.

2016-2017:

PATRIK SCHICK (TERLIZZI – MEMOLA): È partito dietro nelle gerarchie della Samp, ma si è ritagliato spazio sfruttando ogni occasione che gli capitava segnando la bellezza di 11 gol e 3 assist, anche partendo dalla panchina. All’asta di novembre, quando tutti dormono stremati dopo essersi scannati per i vari Babacar, Perica e Simeone, Paolo Memola raccatta questo giovane ceco senza nemmeno usare la precedenza per la miseria di 4 mld. E al Sunny Cola è subito coro: “La vie c’est fantastique, quando segna Patrick Schick”.

2017-2018:

CHEICK DIABATE’ (WAILERS – TARANTINO): Non sono mancate le critiche alla fine del mercato invernale per i Wailers. Assente Tarantino, il delegato Mangia porta a Copertino tre D africane: il derelitto Dramè e gli sconosciuti Dabo e Diabaté. Tutti a prezzo di costo e senza nessuno sforzo d’asta, ovvero il contrario di ciò che ci si aspettava da una squadra in lotta per lo scudetto. E invece sarà proprio il beneventano l’asso nella manica gialloblu: 8 gol in 11 partite e una fantamedia pazzesca di 8,5 per una spesa di 5 mld. VOTI 12

Un pensiero su “Daniele Faggiano d’Oro (Miglior Investimento)

  • 16 Febbraio 2018 in 10:57
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