VERBA VOLANT, SCRIPTA MANENT…

Era il tempo del colore rosa, quando se avevi Totti, Kakà nulla avrebbe potuto scalfire le tue sicurezze. Parlo proprio con te, allenatore abituato a crogiolarti sugli allori di competenze tanto millantate, quanto fragili ai primi verdetti del campo. Perchè il campo oggi parla, lo fa anche LIVE, con voti che magari verranno corretti in corso d’opera per far storgere il naso a qualcuno. Senza soffermarsi, però, sul paradosso che alcuna valutazione complessiva di una partita può essere redatta simil-veritiera senza che l’arbitro fischi tre volte. Alla fine si riguardano le note delle azioni, e a mente fredda, ci scappa qualche mezzo voto in più o meno rispetto a quanto si era frettolasamente pronosticato. E’ il bello della diretta, limpida, alla vista di tutti. Così che poi non si possa dire: “Chissà chi cazzo li mette sti voti” (ai tempi della Gazza, ndr). Eh si, perchè è semplice avere il tempo di pensare fino al martedì. E’ così che le “grandi” penne della Rosa agiscono in nome di una tradizione che dovrebbe fungere apriori da garanzia di imparzialità.

Ma in fin dei conti, sempre tu caro allenatore, sei conscio dell’ineluttabilità di certe valutazioni. Dopo tanto pensare, dal sabato al martedì, troverai sempre quel 7 regalato, e quei 6 che piovono a catinelle se quella squadra ha vinto 5-1. In fondo a chi importa se il campo, quello vero, ha detto che il campione tanto idolatrato non ha poi giocato così alla perfezione da meritarsi quel voto, e altresì che se vinci anche 7-0 ci può essere qualche caprone di giocatore che riesce a soffrire tatticamente anche in circostanze comode per portare a casa la sufficienza.

I numeri parlano, e rimangono impressi sullo schermo, o carta, mentre le parole volano via come fosse rugiada:

Cambiasso non gioca alla grande perchè sottotono fisicamente, e allora il 6 non si nega mica (Gazzetta 15° turno);
Coutinho è il campioncino, e allora se non segna o fa il fenomeno, scatta subito il 4,5 (Gazzetta 15° turno);

Paloschi fa una tripletta importante, è sempre nel vivo del giuoco, ma non si chiama Osvaldo quindi 7,5 è pure regalato (Gazzetta 15°);

Il Napoli vince 5-1, e allora chi potrà mai dire niente se regaliamo due 6 a Gamberini e Cannavaro anche se sono stati capaci di soffrire contro un modesto Pescara per quasi 25 minuti in cui i Delfini quasi ritornano in partita? (Gazzetta 15° turno);

Icardi si sbatte da tre domeniche fornendo assist, gol e prestazioni generose per la sua Samp, e ma poverino nessuno se lo caca così anche stavolta il 6 è il massimo che si può dare (Gazzetta 15° turno).

E ci sarebbe da dire ancora tanto, caro il mio allenatore.

Ultimo dato che fa riflettere, è che la democrazia impone la libertà di parola, la stessa che tu oggi puoi professare scrivendo direttamente a chi quei voti li fa, e che magari si prende insulti ogni santa domenica solo per aver cercato di essere quanto più vicino alla realtà del campo. Senza farsi prendere da accordi sottobanco derivanti dalla mole di danaro che c’è dietro a certi concorsi di carta stampata.

Con gli altri (quelli della Rosa) ti tenevi il voto e zitto. In virtù di quell’insana logica della tradizione consolidata per cui se l’han scritto loro una ragione ci sarà …

Dedicato a tutti voi, con affetto.

Marcello Simonetti