CRONACA DI UN SUCCESSO ANNUNCIATO (PARTE II) – CELTIC & ST. PAULI CAMPIONE

CAPITOLO DIFENSORI
Se questo campionato vinto è da condividere al 100% con il Dg Stefano Santini lo è soprattutto per quella mescolanza di intenti e idee che si sono miscelate nel mercato di inizio stagione.
Un esempio su tutti è quello di alcune trattative condotte interamente dal Direttore senza il mio assenso. Ricorderete i momenti in cui lasciavo il tavolo dell’asta esprimendo con quest’azione “clamorosa” tutto il mio schifo sull’acquisto di alcuni giocatori.

Uno di questi è sicuramente quello che si è rivelato come il pilastro della difesa, Leonardo Bonucci (33 gare giocate, media voto 6.11). Un giocatore a me particolarmente sgradito nel calcio reale, che però fantacalcisticamente (è indubbio!) ha garantito, quasi in tutte le giornate, il 6.5 fisso, compresi i gradi di vicecapitano in più di un’occasione.

Insieme allo juventino, è stato fondamentale l’apporto di Paolo Cannavaro (32 g, 1 gol, 1 assist, 8 ammonizioni), capitano del Napoli, e del suo compagno di reparto Gamberini (25 g, mv 5.92, 1 gol, 3 amm), acquistato per “creare la coppia”, che invece si è guadagnato, soprattutto ad inizio stagione, il posto da titolare a causa degli infortuni occorsi a Britos e compagni.

Per Cannavaro, invece, più che la sicurezza di un voto positivo in pagella, la speranza di capitare il meno possibile in mezzo alle traiettorie degli attaccanti avversari: un paio di autogol clamorosi, quest’anno, non potevano mancare.

Visto il rendimento della parte finale di stagione, e il gol dello scudo, ha invece particolare rilevanza la stagione di Philippe Mexès (25 g, mv 5.88, 1 gol, 1 assist, 11 amm), riconosciuto a settembre come l’unico difensore del Milan in grado di poter giocare titolare senza dover fare troppo turnover insieme agli altri milioni di difensori centrali. Saggia la decisione di non prendere in esame lo scambio con la coppia Acerbi-Cesar proposta a febbraio dal Delinquere (anche qua c’è la mano saggia del Direttore).

Non è stato meno importante l’apporto del “difensore” Romulo (16 g, mv 5.87, 2 gol, 1 assist) che ha garantito in più di un’occasione un voto nei momenti in cui la difesa “soffriva numericamente”. Per il centrocampista viola qualche assist e un gol memorabile a San Siro contro l’Inter con un colpo di testa dal limite dell’area schiacciato per terra. Momenti di vera apoteosi.

Sembravano azzeccate anche le mosse di Bellini (11 g, mv 5.77) e Bocchetti (23 g, mv 5.26, 2 amm, 1 esp), ma poi si sono risolte solo con infortuni di lunga durata e una lunga sfilza di 5, quando si scendeva in campo.

Bellini aveva conquistato prima di farsi male il posto da titolare a destra per la presenza di Peluso nei primi 6 mesi atalantini; Bocchetti aveva iniziato la stagione da titolare prima dell’arrivo di Modesto e prima di aver capito quanti gol prendeva a partita il Pescara.

Ah sì, poi c’era anche Piris (29 g, mv 5.47, 2 ass,5 amm).