Serie A Green
Affari ConclusiIL MERCATO

CALCIOMERCATO

ATTENZIONE Si pregano i gentili passeggeri di allontanarsi dalla linea gialla, treno in arrivo a Lecce, da Novoli sul binario 1.

Benvenuto Theo! Tifosi neroverdi da tutta la provincia stanno invadendo in questi istanti la stazione di Lecce per accogliere e far sentire tutto il loro calore al nuovo acquisto del Presidente Linciano annunciato in arrivo tra pochi minuti. Il treno transalpino vestirà infatti nel girone di ritorno la maglia dei campioni in carica.

A viaggiare insieme a lui, è stato individuato anche il neo partenopeo Bereszynski. A percorrere il tragitto inverso sono invece Sernicola e Luperto che viaggiano con mezzo privato considerando il carico di 568 fantamilioni destinato alle casse novolesi dell’Acab del Presidente Gallicchio.

Ciuff Ciuff !!!

5 pensieri riguardo “CALCIOMERCATO

  • Alessandro Calò

    Che colpo! E il mojito punta dritto al back to back…

  • Confermissimo

  • Lupiae Calcio 1996

    La sensazione a caldo è stata che il Mojito in Serieagreen fa un po’ come il Bayern Monaco in Germania: passa da Werder, Stoccarda, Herta, ecc. e… fa la spesa indisturbato, senza ostacoli o dinieghi.
    A un alieno che scendesse oggi in Serieagreen però bisognerebbe spiegare che il Mojito non è stato sempre il Bayern Monaco, ma ha alle spalle un decennio di gavetta, fatta anche di retrocessioni e Legni. Un percorso fondamentale per arrivare alla posizione (egemonica?) detenuta oggi ma che come tutte le storie di sport insegna che i successi non arrivano mai senza aver saputo attraversare, superare e imparare dai fallimenti, senza arrendersi al primo ostacolo.
    Fatta questa doverosa premessa, viene anche però da chiedersi dove finiscano i meriti del Mojito e dove comincino i demeriti degli avversari, perché come dicono gli inglesi “It takes two to tango”, il tango si balla necessariamente in due.
    La provocazione nasce così spontanea: si tratta del classico scambio cosiddetto “Dash”, ovvero di lavaggio e risciacquo della rosa dalle scartine. E come nella pubblicità del famoso detergente, il Mojito ha offerto i suoi due fustini scadenti in cambio di quello di marca.
    Ma se Sernicola e Luperto, senza dubbio due mestieranti senza infamia e senza lode, fossero stati offerti all’Acab da un’altra squadra, citiamo il Lupiae così da non offendere nessuno, non staremmo forse qui a parlarne negativamente, a evocare i fantasmi di Angella o, più recentemente, i vari Luiz Felipe o De Roon, nomi che a confronto dei due fustini citati parrebbero sapone di Marsiglia?
    La verità non ce l’abbiamo, ognuno può farsi la propria opinione e, magari, condividerla, inclusi ovviamente i diretti interessati.
    Quel che rimane è uno scambio interessante, sicuramente da preferire all’immobilismo imperante che ha regnato negli ultimi anni e che denota più coraggio e intraprendenza da parte di tutti i manager della Serieagreen, con conseguente maggior divertimento per noi spettatori.
    E, sempre da spettatori, l’opinione sulla trattativa non occorre sciorinarla oltre. Poi, chissà, un colpo di scena potrebbe cambiare le carte in tavola: da Milano rimbalzano stamani voci di una furiosa litigata, quasi manesca, tra Pioli ed Hernandez post derby… Preludio di un addio anticipato o di conseguenze che allontanino il francese dal campo?
    In qualunque caso, il Mojito ci avrebbe perso due fustini del discount e un bell’assegno “a buon rendere” di soldi che non sapeva più dove mettere…

    TG

  • minimanno

    Bravo TG

  • Lupiae Calcio 1996

    Allora, credo risulti doverosa un’appendice al commento, anche a beneficio di quei (pochi, ma buoni) curiosi che leggono il blog ma non sono dentro le dinamiche della Serieagreen.
    In un campionato a 16 franchigie lo “scambio Dash” è la norma e non rappresenta assolutamente un’eccezione, rappresentando una delle occasioni di maggiore dibattito interno. Anzi, in passato, col mercato interno pressoché congelato, le critiche più aspre sono piovute proprio nei confronti di chi si è rifiutato di cedere un big al fine di rimpolpare una rosa ridotta all’osso.
    I motivi possono essere i più disparati: aver ciccato l’asta iniziale, infortuni, cataclismi vari tipo scazzottate con l’allenatore, spesso ci si può trovare con la coperta corta. Di contro, solitamente c’è chi si ritrova con la coperta lunga e di conseguenza le due franchigie si vengono incontro: da una parte chi ha bisogno di titolari per non rischiare inferiorità o avere più possibilità di scelta, dall’altra chi vuole aggiungere qualità alla rosa.
    Non c’è nulla di strano, dunque, in questo scambio, quale che sia l’opinione che si possa avere sull’equilibrio o meno degli elementi coinvolti. Anzi, ribadiamo, ad essere maggiormente criticato in passato è stato chi, pur di non rinunciare al proprio big, ha rifiutato tutte le offerte impuntandosi e finendo, nella maggior parte dei casi, per condurre un campionato anonimo sul fondo della classifica.
    In qualunque modo la si pensi sullo scambio singolo e indipendentemente da come andrà a finire, da apprezzare sia l’umiltà di Gallicchio che pur di tenere accesa la garra salvezza non bada ai convenevoli e si porta a casa due voti certi (e necessari) in difesa, così come la capacità di lettura del mercato di Linciano che alza l’asticella qualitativa della propria rosa aggiungendo un tassello pregiato e mandando un messaggio preciso ai propri competitors.

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