Bippo Paudo Show – ANNO IV

Bippo Paudo Show
Alla scoperta dello scouting domenghino e dell’uomo dietro la leggenda

Apriamo il sipario alla mente creativa delle strategie d’asta azzurroblu: Bippo Paudo, l’uomo dietro la leggenda. Che inizi lo Show a puntate, il grande Varietà dello scouting made in Naples.
La storia di Bippo e del suo legame con il patron Simonetti risale nientemeno al tempo delle scuole superiori quando Marcello, studiando partite doppie e cambiali, si trovò costretto a prendere ripetizioni da un Professore. Ebbene si, il docente di ripetizione era proprio Bippo Paudo. Curriculum e cavallo di battaglia – “l’ho scoperto io!” – contribuiva già a quel tempo ad alimentare la leggenda: ex impresario, con l’hobby dello spettacolo, ma soprattutto grande conoscitore del calcio delle serie minori. Nella sua scuderia di ‘ripasso’ in quel del Lago Fusaro infondeva dietro lauto compenso il suo sapere. I suoi prediletti erano giovani calciatori con cui scambiare idee e progetti durante la pausa caffè e fu proprio da una di queste chiacchierate che Simonetti prese spunto per delineare l’organigramma societario di quello che sarà l’Atletico Domingo 2003.
Paudo, intanto, aveva voglia di tornare sul campo per affinare la sua propensione nello scovare talenti che spesso aiutava a livello scolastico gratis in cambio di una procura. Simonetti non indugiò intuendo la possibilità di offrire al professore la carica di Responsabile del settore scouting; nacque il Domingo. Bippo era entusiasta e iniziò anima e corpo a tessere la tela di contatti sui campi della cadetteria e dei più remoti e profittevoli mercati esteri del calciomercato. In seguito fu il tempo a far rientrare dell’investimento la strana coppia con una serie di scoperte fantacalcistiche a dir poco miracolose: gregari, giovani e campioni del calibro di Trezeguet, Schevchenko, Materazzi, Hubner, capitan Vergassola e tanti altri. E la Serie A Green? Beh, l’ingresso nel Circo da parte di Simonetti nel 2008 è storia dei nostri giorni, o quantomeno di una sceneggiatura in cui Bippo Paudo è considerato l’eroe silenzioso.

METODOLOGIA
In redazione è giunto un pizzino che spiegherebbe i segreti del Bippo nazionale. Trattasi di alcuni file testo, un vero e proprio decalogo del ‘buon osservatore’. Ogni anno, durante il campionato e soprattutto nella pausa estiva, Paudo redige una lista di circa 80-100 nomi di candidati al tesseramento. Si procede per gradi, partendo dalle giovani promesse U-21 (precedenza agli italiani) passando per i gregari alla prima esperienza in Serie A concludendo con lo step decisivo della selezione: i probabili top players.
Da questa prima scrematura si individua la più ristretta forbice – tra i 30 e 50 nomi – su cui puntare, privilegiando il fattore motivazionale nel curriculum dei prescelti. E così anche il Cesena, il Frosinone o il Sassuolo possono rivelarsi bacini fertili per vincere le scommesse di mercato.

DOMINGO ANNO IV – SERIE A GREEN 2011/2012

ARTURO VIDAL (Cent. Juventus) → Costo 105 Fmld [Gol 7, Assist 1, FMV 6,62]
La storia del Domingo continua e, come accade spesso in Serie A Green dopo la vittoria dello scudetto, aleggia lo spettro della retrocessione. In effetti la stagione 2011/12 si rivelerà presto annus horribilis culminato con un decimo posto frutto della clamorosa rimonta nel girone di ritorno. Le responsabilità ricadono in particolare sulle scelte del Presidente: Ujkani del disastroso Novara, bidoni travestiti da pupilli come Torje e Santiago Silva, ma soprattutto la sfortunata coppia interista Milito-Pazzini. Eppure anche stavolta Paudo non si fa trovare impreparato. Così, dopo anni di ammirazione in Bundesliga con la maglia delle Aspirine, il Domingo acquista a suon di milioni un cileno, medianaccio con il vizio del gol accasatosi alla Juventus. La frase pronunciata da Simonetti durante l’asta rimarrà nella storia: “l’avevo detto a De Laurentiis di prendere lui e non Inler!”. Arturo “Re Artù” Vidal all’esordio nel nuovo J-Stadium gonfia la rete. Non si fermerà più, costringendo un duro come Antonio Conte a rinnegare il proprio credo tattico in favore del 3-5-2, marchio di fabbrica della prima era di dominio bianconero. Vincerà a mani basse il premio David Sesa d’Oro come miglior new entry stagionale.

SENAD LULIC (Dif. Lazio) → Costo 24 Fmld [Gol 3, Assist 2, FMV 6,56]
Eppure manca qualcosa al pedigree di Paudo. Dopo Sud America, Africa ed Europa Centrale, manca solo il fascino dei Balcani: terra promessa di indisciplinati talenti dalla tecnica sopraffina. Ma è l’ardua collocazione tattica di questi prospetti a frenare l’azione di Bippo, almeno fino a quando non si affaccia sulla scena europea l’innovatore e poliedrico tecnico Vladimir Petković. A ‘Vlado’ è riconosciuta una spiccata cura dei particolari e una duttilità tattica che tramuta in bel gioco ai tempi dello Young Boys. Proprio tra le fila dei giallo neri si fa strada uno dei suoi pupilli: l’eclettico terzino Senad Lulić. Bippo non si fa pregare, recandosi spesso a Berna per testare l’affidabilità del 25enne bosniaco. Il ragazzo ha il profilo giusto: antidivo dotato di corsa, tenacia, duttilità e spiccate doti d’inserimento senza palla a cui aggiungere ben 160 presenze da Pro nel calcio svizzero. Il nativo di Mostor firma con la Lazio e il cerchio si chiude. Paudo chiama Simonetti e lo obbliga all’acquisto del numero 19 che nel frattempo è inserito in lista in difesa. Tra lo scetticismo generale e il pavoneggiarsi del Patron la stagione dei biancocelesti guidati da Reja culmina con un sorprendente quarto posto. Lulić è il protagonista inatteso, galleggiando spesso nella zona mediana, fornendo assist e gol utili all’ingresso nella Top 3 dei difensori della Serie A Green. Oggi è il capitano della Lazio, eroe del Derby in finale di Coppa Italia.
NB: Vedi Nomination Torgio 2011/12 – MIMMO CATALDO D’ORO

ISHAK BELFODIL (Att. Bologna) → Costo 1 Fmld [FMV 5,80]
Il successo o la sconfitta nelle scelte dell’osservatore dipendono da infiniti fattori, non ultimo la ‘testa’ del giocatore. E’ il caso della stella cadente Belfodil. C’è chi dice che Paudo abbia osato paragonarlo in fase di scouting all’ idolo Henry; il che non è un mistero, essendo Thierry, in cima alla lista del cuore del Patron Simonetti. In fondo ai tempi del Lione il giovanissimo algerino era stato battezzato quale ‘nuovo Benzema’. Evidentemente la storia ha emesso un verdetto molto lontano dalle iniziali aspettative. Fatto sta che al tempo della scommessa ad 1fmld avvenuta in asta di riparazione il gigante (1.92cm/88kg ) si mette in luce nel Bologna come riserva di lusso di Di Vaio e Acquafresca. Nessun bonus apportato al Domingo, si intende, ma tanto basta a Paudo per confermarlo anche la stagione seguente. L’unica degna di nota: pagato solo 75fmld da Simonetti al Parma segnerà 8 reti che lo porteranno addirittura a giocarsi le sue chances all’Inter. E chissà che il classe ’92 non trovi la propria dimensione grazie alle sirene inglesi. A gennaio l’Everton era addirittura disposto a sborsare 12 milioni per prelevarlo dallo Standard Liegi. Evidentemente i Toffees sono rinsaviti (E VAFANGUL ‘O DOPPIAGG’!!!): ora milita nel Werder Brema con il collega ‘simil-specie’ Luca Caldirola.

MATTIA DESTRO (Att. Siena) → Costo 46 Fmld [Gol 12, Assist 2, FMV 7,48]
Concludiamo la puntata sulla falsa riga delle eterne scommesse con ‘l’erede del Principe’: Mattia Destro. Il soprannome scelto da Bippo Paudo per l’ex baby fenomeno ascolano sembra calzare a pennello, anche se ereditare il testimone dal vero ‘Principe’ Milito non è affatto scontato dopo le esigue presenze in maglia Labbari l’anno precedente. Ma in campo il bomber non delude i fans partenopei, anzi, con la maglia del Siena Mattia disputa la sua miglior stagione. L’ex Primavera dell’Inter (ritorna anche qui Caldirola) timbra il cartellino alla prima da titolare contro il Lecce, poi due doppiette contro Lazio e Chievo, contro cui realizza anche la rete decisiva valevole per il passaggio alle semifinali di Coppa Italia. Destro, pagato appena 46 fmld, arriva a quota 12 reti, il Siena è salvo. Quindi futuro assicurato tra nazionale e top club? Macché, l’anno dopo i 403 fmld del cartellino, alla Roma di Zeman, in maglia Pace gli valgono una nomination al Peggior Acquisto tra infortuni e scarsa resa. E purtroppo, considerato il carattere fumantino, il valore di Mattia si dimezza di anno in anno tanto che a Bologna oggi è schernito da gran parte della tifoseria.

Continua…

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2 pensieri riguardo “Bippo Paudo Show – ANNO IV

  • 19 Settembre 2017 in 16:59
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    Hai dimenticato lui
    Piccioni

  • 19 Settembre 2017 in 19:35
    Permalink

    Ahahahah…effettivamente quella stagione abbiamo preso la fava, la rava e i piccioni, ma niente bancarotta fraudolenta per fortuna.

    Anche se con Santiago Silva siamo andati vicini all’ergastolo!

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