Corasaniti non bada a spese: c’è Colucci

Il talentuoso centrocampista del Pescara arriva a titolo definitivo dal Lupiae per 170 mld. Va a tappare le numerose falle causate dagli infortuni.

Dopo almeno una settimana di estenuanti trattative, di cui gli ultimi due giorni (e notti) praticamente in apnea, Lupiae e Star15 concludono un altro affare che farà sicuramente discutere: Leonardo Colucci da domani sarà agli ordini di mr Corasaniti, mentre il Lupiae incassa 170 mld più la grinta di Dejan Stankovic.

L’esperto centrocampista pescarese, abile sui calci piazzati, imprescindibile per Stroppa e dal 6,5 facile quest’anno, non era tra i cedibili del Lupiae, che inizialmente infatti chiedeva delle cifre spropositate, come confermano gli stessi due protagonisti dell’affare: “Colucci per noi era una sicurezza a centrocampo, l’unico reparto dove avevamo abbondanza – ha spiegato Luca Brindisino – Per privarcene doveva arrivare una proposta indecente, anche perchè centrocampisti di egual valore liberi sul mercato non ce ne sono“. “Ho perso 12 chili con questa trattativa – ha ribattuto Corasaniti – ma stamattina ci siamo svegliati con l’ennesimo infortunio a centrocampo, quello di Coutinnho, e quindi non potevamo non mettere mano al portafogli“.

C’è stato un punto, però, in cui lo scambio stava per saltare: “Si è vero – continua Giuseppe Corasaniti – le richieste del Lupiae erano eccessive per noi, però in un modo o nell’altro col Presidente Brindisino riusciamo sempre a venirci incontro. E così è stato“. Luca Brindisino tuttavia non appare ancora convinto: “Non so se ho fatto una sciocchezza, però di fronte a una richiesta di aiuto dell’amico Maggiore, direttamente via sms dall’Ulster, non potevo rifiutarmi. Perdiamo di sicuro una pedina fondamentale, che sarà impossibile rimpiazzare“.

Ora ci aspettiamo come al solito una valanga di critiche, alcune giustificate, altre meno e mosse perlopiù dall’invidia. Fatto sta che Lupiae e Star15 stanno per fortuna movimentando un mercato interno moscio, senza colpi di genio, oseremmo dire quasi noioso.

L’unico vero difetto, forse, di questa Serie A Green.